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Tesina le dipendenze, Tesine di Maturità di Storia

Tesina di terza media sulle dipendenze.

Tipologia: Tesine di Maturità

2019/2020

Caricato il 14/05/2020

eleonora1894
eleonora1894 🇮🇹

4.5

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Scarica Tesina le dipendenze e più Tesine di Maturità in PDF di Storia solo su Docsity! STORIA: Colonialismo e le guerre dell’oppio. ITALIANO: Coscienza di Zeno di Italo Svevo e romanzo psicologico. GEOGRAFIA: La Cina. SCIENZE: il sistema nervoso. INGLESE: the drungs. FRANCESE: alcool, tabac et drogue. MUSICA: Bob Marley. TECNOLOGIA: la dipendenza dei videogiochi. SCIENZE MOTORIE: il doping. ARTE: Impressionismo, l’Assenzio di Degas. TESINA -Le Dipendenze- INTRODUZIONE Fin dai tempi antichi l’uomo ha sempre ricercato sostanze in grado di rendere la vita più bella e possibilmente eterna, ma che non provocassero danni fisici e psichici e tanto meno la dipendenza. Sostanze in grado di guarire le malattie e di agire favorevolmente su psiche e corpo. Per dipendenza si intende un processo attraverso il quale si ha un’alterazione del comportamento. La persona, diventando dipendente, perde il controllo sulla sua stessa vita e, benché desideri uscirne, i tentativi che fa in questo senso si rivelano per lo più fallimentari. La dipendenza, quindi, nasce dal consumo regolare di una sostanza psicoattiva legale (alcol, tabacco, medicamenti) o illegale (eroina, cocaina, droghe sintetiche, ecc.), ma anche da attività sulle quali la persona perde il controllo (gioco d’azzardo, anoressia, bulimia, sessualità promiscua, ecc.). Ho scelto questo argomento perché le dipendenze, in tutti i suoi ambiti, dalle droghe, all’alcool, gioco d’azzardo, videogiochi e social network, è sempre più in crescita fra i giovani, perché inizialmente non danno molto peso ai pericoli a cui vanno incontro, ma poi la dipendenza si sviluppa in perdita di controllo dell’abitudine. STORIA Il romanzo psicologico è un tipo di romanzo nato tra l’Otto e il Novecento, nel clima di crisi e di tensione che caratterizzò la letteratura di quegli anni: da una parte, una chiusura nella propria interiorità, dall’altra una forte esigenza di realismo. Davanti ai drammi della guerra, si intende la letteratura come mezzo di autoanalisi e riflessione profonda su di sé. In questo tipo di narrazione la fabula è debole, quasi inesistente e focalizza tutta l’attenzione sui meccanismi mentali dei personaggi. A dominare in questo genere vi è il mondo interiore dei personaggi, i loro processi psichici, le emozioni che derivano dal profondo, gli stati d’animo e le riflessioni consce o inconsce. Comparvero così romanzi come La coscienza di Zeno di Italo Svevo. Esso nacque a Trieste 1861, ed è stato uno scrittore e drammaturgo italiano, autore del romanzo “La coscienza di Zeno”. Nel quadro della letteratura italiana, l’opera di Italo Svevo si pone come superamento dell’esperienza verista e più in generale delle categorie narrative dell’Ottocento. Nella sua formazione culturale confluiscono da un lato il positivismo di Darwin e il Marxismo, dall’altro il pensiero antipositivista di Schopenhauer, di Nietzsche e Freud. Il romanzo al quale Svevo si ispira è quello psicologico il cui tema dominante è l’esplorazione dell’inconscio, ossia la parte più profonda del pensiero umano caratterizzato soprattutto da una minuziosa analisi interiore dei personaggi delle loro emozioni e stati d’animo. Il romanzo non è altro che l’analisi della psicologia di Zeno, un individuo che si sente “malato” ed è continuamente in cerca di guarigione dal suo malessere attraverso molteplici tentai a volte assurdi o comunque controproducenti. Il protagonista de La coscienza di Zeno è Zeno Cosini, un ricco triestino che per liberarsi dal vizio del fumo si sottopone a una cura psicanalitica che consiste nel mettere per iscritto la propria vita. Il testo si compone di otto capitoli. Il capitolo terzo della Coscienza di Zeno riguarda il vizio del fumo del protagonista, una dipendenza sviluppata fin da ragazzino e sempre combattuta senza successo. Zeno ricorda la sua prima sigaretta fumata da adolescente, inizialmente rubando i soldi al padre poi, dopo essere stato scoperto, fumando i suoi sigari avanzati. A vent’anni Zeno si accorge di odiare il fumo e si ammala, ma nonostante la malattia decide di fumare un’ultima sigaretta; ed è qui che si evidenzia per la prima volta la vera malattia psicoanalitica del protagonista. Ogni tentativo di smettere di fumare non è che uno stimolo ulteriore al desiderio. Da qui nascono i continui e vani tentativi di smettere di fumare, perché, come ammette Zeno, “quella malattia mi procurò il secondo dei miei disturbi: lo sforzo di liberarmi dal primo”. Le giornate di Zeno finiscono “coll’essere piene di sigarette e di propositi di non fumare più”. Ho scelto questo argomento, perché, come spiegato prima, il capitolo “il fumo” parla proprio della dipendenza dell’autore, dal fumo e degli sforzi fatti per non dipendere da esso. GEOGRAFIA La Cina Ho scelto questo argomento perché si collega bene con l’argomento di storia della guerra dell’oppio e poi perché è lo Stato in cui si consuma una maggiore quantità di questa sostanza. La Cina è una nazione popolosa dell’Asia Orientale, il cui vasto territorio comprende praterie, deserto, montagne, laghi, fiumi e più di 14.000 km di costa. La capitale Pechino è un misto di architettura moderna e di siti storici come il complesso monumentale della Città Proibita e piazza Tienanmen. Shanghai è un centro finanziario mondiale ricco di grattacieli. La celebre Grande Muraglia cinese si trova nella parte settentrionale del Paese e corre da est a ovest. La Cina è il quarto stato più grande del mondo per superficie. Il paesaggio della Cina è vasto e diversificato: va dalle steppe della foresta e i deserti dei Gobi e del Taklamakan nell’arido nord alle foreste subtropicali e umide del sud. L’Himalaya, il Karakoram, il Pamir e il Tian Shan sono le catene montuose che separano la Cina meridionale dall’Asia centrale. Il Fiume Azzurro e il Fiume Giallo, rispettivamente il terzo e il sesto più lunghi del mondo, scorrono dall’altopiano del Tibet verso la costa orientale densamente popolata. La costa della Cina lungo l’oceano Pacifico è lunga circa 14.500 chilometri ed è delimitata dal mare di Bohai, dal mar Giallo, dal mar Cinese Orientale e dal mar Cinese Meridionale. Uno degli elementi importanti della Cina è il consumo di Oppio. L’oppio era conosciuto e coltivato in Cina già in epoca Tang come uno dei tanti medicinali erboristici utilizzati per combattere disturbi e dolori vari. Il suo potere era particolarmente indicato contro la dissenteria, la tosse, l’asma e l’insolazione. La sua prima trasformazione si verifica in epoca Ming: da medicinale diventa un efficace medicinale conosciuto come “pozione di primavera” in grado di stimolare il desiderio sessuale, rivitalizzare il rapporto e controllare l’eiaculazione. Alla fine del XV secolo è un potente afrodisiaco per aumentare le prestazioni in quella che viene definita “l’arte del commercio con le donne”. Il neurone è formato dal corpo cellulare e da un certo numero di prolungamenti, il più lungo si chiama neurite e il più corto si chiama dendrite. Le caratteristiche principali del neurone sono l’eccitabilità e la conducibilità: - l’eccitabilità consiste nella capacità di reagire agli stimoli; - la conducibilità consiste nella capacità di trasmettere gli impulsi nervosi. I neuroni si dividono in: - neuroni sensitivi; sono quelli che trasmettono al sistema nervoso gli impulsi che provengono dall’esterno; - neuroni motori; sono quelli che trasmettono gli impulsi che provengono dal sistema nervoso ai vari organi del corpo; - neuroni di collegamento; sono quelli che collegano i neuroni sensitivi a quelli motori. Il sistema nervoso collega le varie parti dell’organismo e coordina le loro funzioni volontarie e involontarie. I dati che provengono dagli altri organi e dall’ambiente esterno sono integrati e programmati dal cervello e dal midollo spinale. Le differenti strutture presenti nel cervello si occupano di ruoli specifici e nel loro insieme sono responsabili del pensiero, della memoria, del ragionamento, della capacità di comprensione, del linguaggio, dei movimenti volontari e di quelli involontari, dell’equilibrio e della postura, ma anche del respiro, del battito del cuore e della pressione del sangue, del controllo della temperatura, delle emozioni, della fame e della sete, dell’orologio biologico interno all’organismo e della rielaborazione delle informazioni captate mediante i cinque sensi, come la vista e l’udito. INGLESE La droga (drugs) I chose this topic because it connects well with the theme I chose, given that the drug is addictive. The drug problem in recent years has become increasingly important because it affects more and more people especially among young people. The term “drug” means a natural or artificial substance, which changes a person’s psychophysical state, causing hallucinations. There are many reasons for using drugs: the search for pleasant sensations, the need to remove difficulties without facing them, the pleasure of overcoming fear or shame, the desire to try something new. Often we start not to feel excluded from the group: many stop at the first experience, others continue thinking they can stop at any time. This is never true: the drug creates a strong physical and psychological dependence, so that those who use it are forced, not to feel bad, to take ever greater quantities. In addition to being of many types, drugs are also expensive, so many young people are willing to steal or commit crimes to eti t. Italy ranks first in Europe for youth drug use in general. In general, consumers are for the most part apparently normal people, with a good level of education, who take drugs for fun, to overcome boredom, without knowing the risks they face. FRANCESE Alcool, tabac et drogue. La France est un des pays les plus grands consommateurs d’alcool en Europe. Et il ya de plus en plus de femmes qui boivent trop. L’alcoolisme serait responsable de plus de 23000 décès directs et associé à 45000 morts par an. Les dégâts de l’alcool sur le corps sont importants: cancer, cirrhose, hypertension… La quantité maxima d’alcool non toxique se situe aux alentours de 40 g d’alcool par jour pour les hommes, soit l’équivalent d’un demi- litre de vin, pris a cours des repas. Les femmes, ells, ne doivent pas dépasser l’équivalent d’un tiers de litre de vin. Le tabagisme est responsable de 60000 morts en France, soit plus d’un décès sur dix. Pour un fumeur sur quatre, l’espérance de vie est réduite en moyenne de 20 ans et se termine par une mort avant 65 ans. Le tabagisme affaiblit le système immunitaire et est à l’origine de cancers, de maladies cardiaques, vasculaires et respiratoires. Malgré ce triste tableau, les méfaits du tabac sont généralement minimisés par les victimes de la cigarette. Il existe differents types de drogues, les plus courantes sont le cannabis, la cocaïne, l’ecstasy et l’heroïne. Elles rendent toutes dèpendants et ont un effect terrible sur le corps et sur toutes le cerveau qui perd progressivement toutes ses capacités. Elles sont trés dangereuses pour la santé. Même d’elles sont souvent associèes a la fête, et à un attitude cool, il ne faut jamais en consommer. Malheureusement la consommation de cocaïne est en augmentation en France, tandis que la consommation d’ecstasy deminue. TECNOLOGIA La dipendenza dai videogiochi Come detto all’inizio, la dipendenza non è soltanto dalle droghe o dall’alcool, ma lo può essere anche dai videogiochi. I videogiochi sono una forma di intrattenimento che piace a tutti i ragazzi. Ma alcuni, soprattutto i più violenti, possono essere molto nocivi. Innanzitutto, perché i ragazzi che giocano con i giochi violenti diventano a loro volta aggressivi e violenti, perché imitano mosse viste nel gioco. Poi peggiorano anche il loro rendimento a scuola, e polemizzano con gli insegnanti. Gli adolescenti che giocano di più con questi tipi di giochi sono proprio i più influenzabili, e spesso non hanno figure di riferimento con cui identificarsi o non sanno distinguere la realtà virtuale da quella vera. L’uso eccessivo dei videogiochi di qualsiasi tipo instaura i meccanismi contrari a quelli sopracitati, per cui si smette di socializzare, di apprendere e di crescere per evolvere verso delle vere e proprie psicopatologie e la dipendenza. Bisogna dire che vi sono anche soggetti con personalità particolarmente predisposte a tale evoluzione. Si parla di dipendenza – videogame addiction – quando la persona instaura un rapporto di subordinazione con l’oggetto che scaturisce un apparente senso di benessere e che lo spinge a dedicare molto tempo ed energie al videogioco compromettendo le altre sfere relazionali (scuola, genitori, amici). Come tutte le dipendenze, anche quella da videogioco provoca un progressivo aumento delle “dosi” di tempo dedicate al gioco e delle crisi di astinenza in caso di assenza di questo con veri e propri sintomi psico-fisici, quali l’irrequietezza, la difficoltà di concentrazione, l’irascibilità, disturbi del sonno e dell’umore. La dipendenza da videogiochi può presentarsi con una compulsione al gioco, l'isolamento sociale, sbalzi d'umore, ideazione diminuita, e iper-focalizzazione sui risultati del gioco, con esclusione di altri eventi nella vita. La dipendenza da videogioco è classificata come una dipendenza comportamentale. Educazione fisica Il doping Ho scelto questo argomento perché il doping consiste nell’uso di una sostanza, di una droga o di una pratica medica, che a volte può creare dipendenza, a scopo non terapeutico, ma finalizzato al miglioramento dell'efficienza psico-fisica durante una prestazione sportiva (gara e/o allenamento), sia agonistica che non, da parte di un atleta. II ricorso al doping avviene spesso in vista o in occasione di una competizione agonistica ed è un'infrazione sia dell'etica dello sport, sia dei regolamenti dei Comitati Olimpici sia della legislazione penale italiana, inoltre espone ad effetti nocivi alla salute, anche mortali. La storia del doping inizia nell'antichità, all'epoca delle prime Olimpiadi nella Grecia classica. Le sostanze utilizzate per il dopaggio sono varie e legate allo sviluppo della sintesi chimica, della farmacologia e della scienza medica. Esse permettono di aumentare la massa e la forza muscolare, l'apporto di ossigeno ai tessuti oppure di ridurre la percezione del dolore o di variare il peso corporeo, infine possono anche consentire all'atleta che ne fa uso di risultare negativo ai controlli antidoping. La lotta contro il doping degli atleti di alto livello iniziò con la morte del ciclista danese Knud Enemark Jensen durante le Olimpiadi di Roma del 1960. Il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) e alcune Federazioni sportive internazionali e nazionali nominarono una task force medica per studiare delle strategie di contrasto al doping. I primi risultati si ebbero solo dopo la scoperta di un altro corridore (Ben Johnson) dopato nell'Olimpiadi di Seoul del 1988 e con la fine della guerra fredda nel 1989, quando le autorità politiche mondiali crearono il WADA (World Anti-Doping Agency), l'agenzia internazionale che varò il Codice Mondiale Antidoping WADA, in seguito accettato dalle federazioni sportive nazionali. Nonostante i controlli, l'uso di sostanze e terapie dopanti è diffuso non solo nello sport professionistico, ma anche in quello dilettantistico e perfino amatoriale. Attorno al fenomeno del doping c'è un giro d'affari che in Italia è stimato in diversi milioni di euro. Nel 2007 un editoriale della rivista World Psychiatry commentava: «Il miglioramento della performance atletica può essere raggiunto con diete adatte, allenamenti continui e duro lavoro. In realtà fin dalle competizioni più antiche il potenziamento dell'efficienza è stato realizzato ricorrendo a un'ampia varietà di tecniche di doping. La conoscenza e l'abuso delle tecniche di miglioramento della performance è andato aumentando con l'incremento del denaro profuso nei premi e dalle sponsorizzazioni. Oggi nessuno sport è risparmiato dal sospetto di imbrogliare con l'uso illegale di sostanze. Trascinati dai milioni di dollari ora abitualmente disponibili per i vincitori negli eventi sportivi, farmacisti immorali, professionisti della medicina, allenatori e organizzazioni sportive hanno lavorato segretamente, e a volte senza il consenso dei loro atleti, per sviluppare sofisticati programmi di doping per ottimizzare le prestazioni, spesso a rischio della salute degli atleti. Oggi gli stessi programmi di doping in modo allarmante stanno uscendo dal mercato dello sport professionale verso i nostri giovani e altre popolazioni a rischio.» Nel 2015 in Italia è stata costituita l'Organizzazione nazionale antidoping (NADO Italia), per contrastare l’uso di queste sostanze.
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