Scarica Tesina storia della pedagogia John Dewey e più Tesine universitarie in PDF di Storia Della Pedagogia solo su Docsity! John Dewey ha vissuto a cavallo tra l’800 e il 900 ed è il filosofo americano che più di tutti alle questioni educative un’importanza centrale. Egli è stato il più grande pedagogista del Novecento: il teorico più organico di un nuovo modello di pedagogia, nutrito dalle diverse scienze dell’educazione. È l’intellettuale più sensibile al ruolo politico della pedagogia e dell’educazione, viste come chiavi di volta di una società democratica. Il suo pensiero pedagogico si è diffuso in tutto il mondo e ovunque ha operato un profondo rilancio della pedagogia, al centro dello sviluppo culturale contemporaneo nei vari Paesi. Egli è il più valido esponente di una cruciale svolta dovuta alla nascita, in Europa e in America, del fenomeno delle «scuole nuove» e della «scuola attiva». Storia della Pedagogia Prof. Furio Pesci John Dewey (1859 Burlington -1952 New York.) Mentre il movimento delle «scuole nuove» basava le sue esperienze sul miglioramento della didattica tradizionale, Dewey spostò l’attenzione verso i problemi logici, psicologici e didattici dell’apprendimento. La figura ed il pensiero di Dewey sono stati oggetto di apprezzamenti e di critiche, di studi approfonditi e di fraintendimenti. Nonostante ciò, tuttavia, «Dewey resta forse il pedagogista più autorevole e più suggestivo di tutto il secolo». Egli ha ampiamente dimostrato, la capacità di saper affrontare il problema educativo in tutta la sua ampiezza e complessità. Il suo è stato un esplicito richiamo ad alcuni principi-valori che ancora oggi sono al centro del dibattito pedagogico. Saperi e saggezza del passato sono conservati nei libri mentre gli insegnanti sono il tramite che travasa il sapere dai libri agli allievi. Queste caratteristiche citate (insieme al materiale) determinano i fini e i metodi dell'istruzione e della disciplina. Per Dewey, questo genere di scuola,suscita disagio e tutte le ricerche danno percezione che la motivazione degli studenti cala dal primo giorno di scuola. Egli critica, dunque nel testo «Esperienza ed Educazione» , il sistema tradizionale della scuola che secondo lui consiste in una sorta di imposizione dall’alto. Quindi contro l’idea della scuola tradizionale (imparare ciò che è scritto nei libri) si oppone l’idea di una scuola diversa, progressiva. La scuola non sarà più un luogo per la trasmissione passiva di dati e informazioni aride ma un luogo di esperienze educative e socializzanti. All'imposizione dall'alto si oppongono l'espressione e la cultura dell'individualità; all'imparare dai libri e dai maestri, l'apprendere attraverso l'esperienza; L’insegnante non è uno spettatore passivo, ma cercando di risolvere in modo equilibrato il rapporto fra autorità e libertà, estende in profondità l’ambito dell’esperienza dell’educando. Le sue idee sull’educazione rimarranno a lungo i capisaldi del movimento della «scuola attiva» e dell'educazione progressiva. La scuola è «una istituzione sociale» che alla fine avrà il compito di «assicurare il giusto sviluppo sociale», attraverso l’equilibrato sviluppo dei singoli individui. “L'istruzione non è la preparazione alla vita, l'istruzione è la vita stessa.”
