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Guide e consigli
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Tesina su Walt Disney, Tesine di Maturità di Italiano

Storia Propaganda anti-nazista e il nazismo Arte I fumetti e la Pop Art (Warhol e Lichtenstein) Italiano "Peter Pan" e il fanciullino di Giovanni Pascoli Latino "Il re Leone" e le favole di Fedro Inglese "The beauty and the beast" and the Aestheticism with Oscar Wilde Scienze ( della Terra ) "Lilo e Stich" e l'isola di Kaua'i ( vulcani) Filosofia "Alice nel paese delle meraviglie" e l'interpretazione dei sogni di Freud Fisica " Monster & co." L'elettricità

Tipologia: Tesine di Maturità

2018/2019

In vendita dal 17/02/2019

ravi99
ravi99 🇮🇹

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17 documenti

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Scarica Tesina su Walt Disney e più Tesine di Maturità in PDF di Italiano solo su Docsity! ‘‘If you can dream it, you can do it…’’ Uno dei più grandi geni del cinema e dell’animazione della storia. Walter Elias Disney Nato il 5 dicembre 1901 a Chicago, Walter Elias Disney, vive un'infanzia molto difficile insieme al fratello Roy, dopo essere stato abbandonato dalla madre. A dieci anni vende giornali per la strada insieme al padre, poi si dedica per un po' al teatro. L'amore per il disegno diventa ben presto una professione: inizia a lavorare in una agenzia pubblicitaria di Kansas City, dove incontra Ub Iwerks, un bravissimo disegnatore che diventerà in seguito il suo più stretto collaboratore. Dopo aver realizzato insieme una piccola serie di cartoni satirici, Disney fonda nel 1922 una piccola società di produzione con cui realizza diverse fiabe, tra cui Oswald the Lucky Rabbit, considerato una prima versione di Topolino. L'impresa però fallisce e Disney, insieme al fratello e a Iwerks si trasferisce a Hollywood dove fonderà nel 1923 la Walt Disney Production. Qui nel 1928 realizza un cartone animato con un personaggio che segnerà la storia dell'animazione: Mickey Mouse, Topolino. In breve tempo vengono realizzati numerosi episodi, prima muti, poi sonori. Nel 1933 è la volta de I tre piccoli porcellini, nel 1934 compare Donald Duck (Paperino). Il primo lungometraggio della storia è del 1937: Biancaneve e i sette nani, a cui seguono Pinocchio (1939) e Fantasia (1940), nel 1941 arriva Dumbo, seguito da Bambi l'anno successivo. Der Fuehrer’s Face In Der Fuehrer's Face si può notare Paperino che in un suo incubo, legge il Mein Kampf, fa il saluto nazista,e viene bombardato da messaggi propagandistici sulla superiorità della razza ariana. Obbligato a fare turni straordinari soffre di allucinazioni di granate di artiglieria, alla fine di queste allucinazioni si sveglia, capisce che è un incubo e abbraccia una Statua della Libertà in miniatura, ringraziando di essere cittadino degli Stati Uniti d’America. I cartoni Disney non furono censurati in Germania nè proibiti inizialmente per tre motivi: 1. Walt Disney non era ebreo, ma aveva una madre di origine tedesca; 2. I suoi film erano quasi totalmente apolitici; 3. I suoi film prediligevano argomenti di tradizione fiabesca tedesca. Il rapporto fra Adolf Hitler e la produzione Disney merita un’attenzione specifica. Le annotazioni nel diario di Joseph Goebbels, ministro della cultura e propaganda, testimoniano che Hitler rideva di cuore guardando i film di Mickey Mouse in una sala di proiezione privata presso la Cancelleria del Reich. I cartoni Disney furono aboliti dalla lista cinematografica tedesca soltanto quando la Germania dichiarò guerra agli Stati Uniti l’11 dicembre 1941. Il nazismo Come per gli Stati Uniti, la propaganda è stata fondamentale anche per la Germania di Hitler, infatti attraverso l’uso di radio, cinema, censura sui giornali e adunate oceaniche venivano affermate le idee di razza, grandezza tedesca e nazione. Queste ideologie nacquero dal Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori, fondato da Adolf Hitler nel 1920 a Monaco, che si era affermato nel 1933 quando il Presidente della Repubblica, Paul von Hindenburg, affidò a Hitler l’incarico di formare il governo, in quanto capì grazie alle elezioni del 1930, che ormai il partito nazista era in vantaggio rispetto agli altri, infatti ottenne 6 milioni e mezzo di voti e 107 seggi nel Reichstag. A favore del partito vi erano le grandi industrie, gli agrari e l’esercito, che lo consideravano l’unica forza capace di restaurare e imporre un potere forte. Nelle premesse ideologiche del Partito Nazista era centrale il concetto della purezza della razza del popolo tedesco, occorreva creare una comunità purificata, ciò portò all’antisemitismo: gli ebrei furono considerati la fonte di ogni male che affliggeva la Germania. Ma la difesa della razza doveva essere esercitata anche contro gli zingari, i portatori di handicap, gli omosessuali e i malati di mente. Il pensiero politico hitleriano era caratterizzato oltre dalla lotta contro gli ebrei, anche dalla lotta contro il liberalismo e la democrazia, simboli di decadenza dell’unità sociale, e anche contro il marxismo, in particolare la lotta di classe che disgregava la società, infatti Hitler era a favore del corporativismo. Furono fondamentali per stroncare il dissenso nelle società la Gestapo, la polizia segreta, e le SS, le truppe di difesa, mentre il dissenso all’interno del partito nazista fu controllato e sradicato dalle SA nella notte dei lunghi coltelli il 30 giugno del 1934. La persecuzione degli ebrei si articolò in 3 fasi: la prima con una violenta propaganda, la seconda con l’emanazione delle leggi di Norimberga, che su basi biologico-razziali, sancivano la condizione di Untermenschen degli ebrei, e la notte dei cristalli, fra il 9 e 10 novembre del 1938; la terza con la decisione della soluzione finale della questione ebraica, lo sterminio nei campi di concentramento di 6 milioni di ebrei. Un altro artista molto simile a Warhol fu Roy Lichtenstein (1923- 1997). La sua arte prende ispirazione quasi completamente dalle strips, strisce di fumetti, generalmente composte da poche vignette in bianco e nero, che coprono l’arco di una singola battuta. Egli riproduce il linguaggio dei fumetti applicando il colore sulla tela, attraverso griglie che imitavano il retino tipografico. Nei suoi quadri iniziano a comparire personaggi dei fumetti o dei cartoni animati, come Topolino, Paperino e Bugs Bunny. Lichtenstein accentua la tecnica tipografica usando retini di grandi dimensioni per dare l'idea di una realtà mediata dalla mole di immagini che vengono stampate e trasmesse. Qui si distingue dal puntinismo, in cui i puntini avevano il compito di far apparire uniforme l’immagine qualora venisse vista da lontano. I personaggi delle sue opere risultano spropositatamente ingranditi rispetto alle solite dimensioni della carta stampata. Peter Pan e il fanciullino Una delle fiabe più importanti animate da Walt Disney è Peter Pan, un bambino che non vuole crescere e non vuole avere nessun contatto con la realtà, e ci ricorda che all’interno della nostra psiche esiste un angolo in cui si mantiene intatto il nostro “bambino divino” o “bambino interiore”, che possiede le potenzialità e le modalità di agire dell’infanzia e che basta “risvegliarlo”. Questo concetto è molto simile alla poetica del fanciullino di Giovanni Pascoli. Egli credeva che in ognuno di noi ci fosse uno spirito sempre giovane, che non invecchia mai, e che mostra solo i lati positivi, come il saper ascoltare e guardare con occhi sinceri il mondo. Ma fra Peter Pan e Il Fanciullino di Pascoli vi sono anche delle differenze: infatti quest’ultimo è in grado di occupare in silenzio con tranquillità il suo piccolo angolo di anima che gli è riservato e ricorda con la stessa intensità ogni esperienza vissuta. Al contrario, Peter Pan è sempre in movimento, tanto che i suoi sogni sono sempre più vivaci di quelli di un altro bambino. Egli, inoltre, vive ogni istante come se fosse l’ultimo, dimenticandosi dell’accaduto subito dopo, come il Fanciullino che vede solo il presente, non il prima e il dopo: tutto gli appare ugualmente importante, gli sfuggono le giuste dimensioni. Avremo perciò nella poesia pascoliana una disposizione delle sequenze, non rielaborate nel giusto ordine. Inoltre, il fanciullo non soffre di complessi di superiorità nei confronti della natura; semmai si immerge in essa, parla con gli animali e alle nuvole, immedesimandosi con essa. Giovanni Pascoli e la poetica del fanciullino La vita e la poetica di Giovanni Pascoli (1855-1912) fu principalmente segnata da due eventi: la morte dei suoi parenti più stretti, in un periodo di tempo breve, infatti tra il 1867 e il 1876 morirono il padre, la madre, la sorella maggiore e i due fratelli Luigi e Giacomo, e la crisi di fine ottocento. Dunque furono molto importanti le figure di Ida e Marilù, le sue due sorelle, che ricostituirono il ‘‘nido familiare’’ che i lutti avevano distrutto e fondamentale per rivelare la fragilità della struttura psicologica del poeta, e lo sviluppo della poetica del fanciullino. L’idea centrale in questa poetica è che il poeta coincide con il fanciullino, che vede tutte le cose come se fosse la prima volta, con ingenuo stupore e meraviglia. Usa un linguaggio nuovo ricco di simbolismi, che si sottrae ai meccanismi mortificanti della comunicazione abituale. La poesia non ha un carattere razionale, ma intuitivo, come è appunto intuitivo il modo di conoscere e di giudicare dei fanciulli. La poesia di Pascoli è una poesia nuova che si allontana da quella romantica per aderire alla cultura del Decadentismo. Infatti nelle sue opere sono presenti molti caratteri del Decadentismo: la sfiducia nei valori della storia e della tradizione, l’individualismo esasperato, la malinconia, la solitudine e l’infanzia sentita come la sola età felice della vita e come rifugio dagli affanni dell’esistenza. La prepotenza del leone L’opera che meglio descrive questo concetto è ‘‘La prepotenza del leone’’. Questa favola descrive come nella lotta fra oppressi e oppressori, quest’ultimi ne escono sempre sconfitti. Numquam est fidelis cum potente societas: testatur haec fabella propositum meum. Vacca et capella et patiens ovis iniuriae socii fuere cum leone in saltibus. Hi cum cepissent cervum vasti corporis, sic est locutus, partibus factis, leo: "ego primam tollo, nominor quoniam leo: secundam, quia sum socius, tribuetis mihi; tum, quia plus valeo, me sequetur tertia; malo afficietur si quis quartam tetigerit". Sic totam praedam sola improbitas abstulit. Traduzione: L'alleanza con i potenti non è mai sicura: questa favoletta dimostra la mia opinione. Una vacca, una capretta e una pecora abituate a sopportare le offese si allearono con un leone nei boschi. Dopo che questi ebbero preso un cervo di grandi dimensioni, il leone, fatte le parti, così parlò: "io prendo la prima, perché mi chiamo leone; voi mi darete la seconda, perché sono vostro alleato; poi la terza mi seguirà poichè sono più forte; sarà afflitto dal male se qualcuno avrà toccato la quarta". Così la malvagità si portò via da sola tutta quanta la preda. The beauty and the beast and the Aestheticism with Oscar Wilde The beauty and the beast is a famous tale that was realesed by Walt Disney Pictures in 1991. Traditionally it is considered the fable that exalts the inner beauty against external appearances, it teaches to love and learn and to give a second chance, to see over the appearances. It’s in contrast with the nineteenth-century ideology of Aestheticism, that exalts the exterior beauty. According to this movement the figure of the Dandy is the most representative; he is a person who dresses extravagantly and is vain about his appaerence. All this things are the opposite of what The beauty and the beast teaches us about real beauty. The best and the most important artist of Aestheticism is Oscar Wilde. Oscar Wilde and The picture of Dorian Grey Oscar Wilde (1854-1900) became very famous for his ability as a great speaker and for his wit, and his presence became a social event. His talent was revealed by a series of short stories for children and for his first and last novel The Picture of Dorian Gray. Dorian Gray is considered the symbol of a new hedonism , that’s the culture of the self. Dorian is a young man with a corrupted soul and with a wrong idea of beauty that leads him to express a wish. As if he had made a deal with the Devil his face remains for ever young, but the picture records the signs of time, so it becomes his double, the dark side of his personality, his corrupted soul can be seen in the loathsome image of the portrait. In an allegorical way the picture represents the immorality and the bad conscience of the Victorian middle class, Dorian’s pure and innocent appearance represents the bourgeois hypocrisy. In this opera the beauty is considered: a form of genius because like it the beauty needs no explanation, it’s the wonder of wonders, there is nothing like it and when youth goes, it will go with it. At the end there is a morality: every excess must be punished and reality cannot be escaped. When Dorian stabs the painting it immediately regains its original beauty and it expresses Wilde’s theory of art: art survives people, it is eternal, like Shakespeare’s idea of poetry. Il vulcano tipico Hawaiiano Tipiche delle zone delle Hawaii sono le ‘‘eruzioni hawaiiane’’, cioè quei tipi di eruzioni caratterizzate da alte fontane di lava e da lunghe colate fluide, simili a fiumi incandescenti e grazie alla fluidità dei magmi i vulcani hawaiiani hanno una forma di cono con fianchi poco inclinati. Vengono perciò chiamati vulcani a scudo, quelli attivi oggi sono il Mauna Loa, Kilauea e il Mauna Kea. La fluidità e la scarsa esplosività del magma ci suggerisce che vi è uno scarso contenuto di silice e gas ed esso è di tipo basaltico. Dunque è un tipo di attività vulcanica effusiva, ed essendo povera di gas, si verrà a creare sulla superficie della lava una pellicola consolidata, al di sotto di questa, la lava continua a fluire e deforma la pellicola superficiale; si ha così la formazione delle lave dette a corda o a budella. Tutto ciò avviene se l’eruzione è di tipo subaerea ma se è di tipo subacquea allora il magma che giunge a contatto con l’acqua si consolida rapidamente in superficie e sviluppa una sorta di pellicola, all’interno della quale continua ad accumularsi il fluido. Si formano così strutture che si ammassano una sull’altra originando lave a cuscini o indicati anche come Pillow lava. Alice nel paese delle meraviglie ed il sogno freudiano Alice nel Paese delle Meraviglie è un film d'animazione prodotto nel 1951 dalla Walt Disney è basato principalmente sul libro di Lewis Carroll “Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie”. La storia inizia sulla riva di un fiume dove una ragazzina di nome Alice si annoia ascoltando la sua sorella maggiore che legge ad alta voce un libro di storia. Quando sua sorella rimprovera i sogni ad occhi aperti di Alice, la ragazzina racconta al suo gattino Oreste che lei preferirebbe vivere in un mondo dei sogni senza senso, chiamato Paese delle Meraviglie: proprio mentre esprime questo desiderio Alice si assopisce e viene catapultata in un mondo fantastico e surreale, popolato da animali parlanti, gatti magici e cose completamente irrazionali. La trama è pressoché inesistente poiché tutta la storia si basa sull’incontro di buffe creature fino a quando Alice riesce a risvegliarsi dal suo sogno. La concezione di sogno su cui si fonda la storia può essere spiegata grazie allo studio compiuto dal filosofo e psicoanalista Sigmund Freud, che trovò il suo culmine nel 1900 con la pubblicazione de “L’interpretazione dei sogni”. Freud nasce nel 1856 in Moravia (Austria), laureatosi in medicina intraprende studi di anatomia del sistema nervoso. Nel 1882 si inizia a dedicare alla psichiatria e dopo un periodo a Parigi torna in Austria dove compie ricerche sull’isteria: in questo campo attua una scoperta rivoluzionaria, la scoperta dell’inconscio. Il medico viennese afferma come la maggior parte della vita mentale si svolga fuori dalla nostra parte cosciente, nell’inconscio. Paragona la parte cosciente alla piccola punta dell’iceberg che fuoriesce dalle acque, e la parte inconscia a tutta la massa di ghiaccio che rimane nascosta. Freud analizza la psiche in un modo rivoluzionario elaborando le due Topiche, usate da Freud per indicare le diverse zone, regioni della psiche umana. La prima topica La prima topica distingue tre sistemi della psiche: • E’ la parte dell’apparato psichico che, si trova a diretto contatto con il mondo esterno e consapevolmente utilizza pensieri, ricordi e desideri per compiere azioni volontarie nella propria vita. Sistema conscio • E’ composto da quei contenuti che non si trovano attualmente nel campo della coscienza ma che potrebbero diventarlo con un piccolo sforzo mentale. Sistema preconscio • E’ formato da tutta una serie di contenuti mentali che sono stati rimossi e dei quali non abbiamo consapevolezza. La rimozione è un meccanismo che porta a cancellare dalla nostra vita cosciente desideri, ricordi e pensieri che sono per noi intollerabili. Sistema inconscio Monster & co e l’elettricità Un cartone animato Disney che ha riscosso grande successo è stato “Monsters & Co”. La città di Mostropoli, abitata da mostri di ogni genere, ricava l'elettricità di cui ha bisogno dalla centrale elettrica cittadina, che converte le urla dei bambini umani in energia elettrica. I mostri che vi lavorano, come Mike e Sullivan, devono spaventare i bambini. I due protagonisti, dopo varie avventure, scoprono che i bambini, a differenza delle credenze popolari, non sono affatto pericolosi e che le loro risate portano un’energia assai maggiore rispetto agli strilli di terrore, che invece ne producono una instabile. Si chiama corrente elettrica un moto ordinato di cariche elettriche .L’intensità di corrente è una grandezza unitaria che misura la quantità di carica che attraversa la sezione S del conduttore in un tempo definito di un secondo. Un circuito elettrico è un insieme di conduttori collegati in modo continuo e uniti ad un generatore. Le cariche elettriche si muovono attraverso un conduttore quando vi è una differenza di potenziale ai suoi capi, ciò che tiene costante questa ΔV è il generatore di tensione. Dunque quando le cariche elettriche si muovono, ΔV tende a diminuire, ma grazie a generatore essa rimane costante, in quanto al suo interno agisce una forza che sposta le cariche da un terminale all’altro. Questa forza, che quindi compie un lavoro, è detta forza elettromotrice, che sarà: f.e.m. •   dii MEANT CIRCUITO CHIUSO (lampadina accesa) INTERRUTTORE FILO CONDUTTORE Nell’insieme dei circuiti si possono distinguere due tipi di collegamenti: il collegamento in serie e quello in parallelo. Il collegamento in serie ha tutti gli utilizzatori posti in successione tra loro e in esso passa la stessa intensità di corrente. Nei collegamenti in parallelo le prime estremità del filo conduttore sono connesse tra loro, così come anche i secondi estremi. Questo tipo di collegamento è sottoposto alla stessa differenza di potenziale. I punti del circuito in cui si uniscono tre o più conduttori si chiamano nodi; per la legge di conservazione della carica elettrica, la somma delle intensità di corrente in entrata è uguale alla somma delle intensità di corrente in uscita. Georg Simon Ohm elaborò due leggi che descrivono la variazione della corrente all’interno di un conduttore di metallo al variare della differenza di potenziale ai suoi capi. La prima legge di Ohm dichiara che nei conduttori metallici l’intensità di corrente è direttamente proporzionale alla differenza di potenziale applicata ai loro capi. Essa è descritta dalla formula: Un resistore è un componente elettrico che segue la prima legge di Ohm. Esso può essere costruito in rame o in alluminio; nei laboratori si utilizzano spesso resistori che, tramite una sequenza di anelli colorati, permettono di leggere il valore della loro resistenza. La seconda legge di Ohm afferma che la resistenza di un filo conduttore è direttamente proporzionale alla lunghezza del filo e inversamente proporzionale alla sua area trasversale. La legge che la descrive è: •  
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