Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Tesina sulla seconda guerra mondiale, Prove d'esame di Progettazione multimediale

Tesina multidisciplinare completa di mappa concettuale relativa alla seconda guerra mondiale.

Tipologia: Prove d'esame

2019/2020

In vendita dal 26/03/2020

eleonora-malanchini
eleonora-malanchini 🇮🇹

4

(11)

29 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Tesina sulla seconda guerra mondiale e più Prove d'esame in PDF di Progettazione multimediale solo su Docsity! La seconda guerra mondiale 1938-1945 La seconda le111-)dg2] mondiale termine delle operazioni, due giorni dopo, risultati di scarso rilievo e Mussolini dovette accontentarsi di modeste assegnazioni territoriali. L’8 agosto del 1940 Hitler ordinò l’offensiva aerea sulla Gran Bretagna che durò fino al 31 ottobre dello stesso anno. Gli inglesi resistettero ai continui bombardamenti che si scatenarono sulle loro città e l’aviazione tedesca, pur superiore per numero di unità, non riuscì a prevalere su quella inglese. A rendere efficace la difesa inglese contribuì in modo particolare l’impiego del Radar. Hitler fu costretto a rinunciare allo sbarco nell’isola. Questa prima sconfitta si dimostrò determinante per l’esito finale del conflitto. L’espandersi del conflitto Durante l’attacco tedesco agli stati occidentali, L’U.R.S.S. procedette alla definitiva incorporazione dei paesi baltici. Per fermare l’avanzata russa, Hitler, si preoccupò d’intervenire nelle regioni orientali dell’Europa e firmò con il Giappone il 27 settembre 1940 un patto che rappresentava un’aperta minaccia all’Unione Sovietica a causa dell’impegno sottoscritto dalle potenze dell’asse di costruire una grande Asia. Intanto Mussolini, combatteva gli inglesi nel Mediterraneo e in Africa dove nell’Agosto del 1940 l’esercito Italiano occupava la Somalia e nel settembre dello stesso anno avanzò verso l’Egitto. Successivamente il Duce tentò la conquista della Grecia, ma l’armata Italiana non solo non riuscì ad occupare il territorio Greco, anzi fu costretta ad arretrare in Albania di fronte alla controffensiva di truppe ben addestrate. L’apertura da parte dell’Italia di due nuovi fronti non aveva significato per l’Asse alcuna conquista di degno rilievo per il futuro del conflitto e già alla fine del ’40 si registrarono i primi successi inglesi nella controffensiva in Africa orientale. Un nuovo attacco alla Grecia fallì miseramente e Hitler fu costretto a fare intervenire le proprie armate sui fronti aperti da Mussolini, per rimediare ai fallimenti delle truppe italiane. Le sconfitte subite nel mediterraneo, ebbero l’effetto d’indicare il punto debole dello schieramento nell’Asse e di riportare in equilibrio la situazione che sembrava a favore della Germania. Nel ’41 la Gran Bretagna, forte degli aiuti ricevuti dagli USA, che le permisero la ripresa, fece si, che alcuni Stati europei tesero ad uscire dall’alleanza con Berlino. Nell’aprile del ’41 la Germania iniziò la campagna dei Balcani con un imponente schieramento e l’appoggio degli eserciti italiano, bulgaro e ungherese. I tedeschi conquistarono la Jugoslavia, la Grecia e Creta. 5 Hitler che fino a questo momento aveva riportato molte vittorie ma nessuna decisiva per l’esito finale del conflitto fu costretto ad affrontare l’U.R.S.S.. Le campagne di Russia e d’Africa, l’intervento degli Stati Uniti e i successi giapponesi nel Pacifico (1941 – 1942) Il 22 giugno 1941 ebbe inizio l’attacco a sorpresa della Germania all’U.R.S.S.. Le armate tedesche sfondarono le frontiere russe secondo tre diverse linee di marcia. La prima verso Leningrado, la seconda verso Mosca e la terza verso Kijev e Harkov. I tedeschi raggiunsero in meno di un mese la linea fortificata Stalin, che andava dal golfo di Finlandia al Mar Nero guadagnando ogni giorno chilometri su chilometri. Nell’Ucraina le forze Russe opposero una tenacia resistenza. Ciò non impedì che in agosto la parte occidentale della Regione fosse in mano ai tedeschi, e in ottobre Leningrado restò isolata dal restò dell’U.R.S.S.. Nonostante le rilevanti conquiste, il piano di Hitler poteva dirsi a questo punto fallito. Stalin, infatti, non aveva buttato allo sbaraglio il grosso delle sue forze come il Fuhrer aveva previsto, ma l’aveva mantenuto al di la delle zone conquistate dal nemico, così, al termine dell’offensiva i tedeschi non solo dovevano accusare perdite rilevanti ma dovevano subire anche dopo il loro inutile tentativo di conquistare Mosca, la controffensiva dei sovietici. In Africa gli inglesi poterono riunire le forze e nel novembre del 1941 ebbe inizio la controffensiva che riconsegnò l’intera Cirenaica alle truppe britanniche. Quasi contemporaneamente della ripresa degli inglesi in Africa avvenne l’entrata in guerra degli Stati Uniti. L’episodio che provocò l’intervento statunitense nella seconda guerra mondiale fu l’attacco dei giapponesi alla base aeronavale di Pearl Harbor nelle Hawaii il 7 dicembre 1941. Il Giappone mirava da tempo ad estendere il suo dominio in estremo oriente: aveva occupato la Manciuria, invaso la Cina occupando Pechino, Shanghai e Nanchino, aveva esteso la sua occupazione all’Indocina Francese suscitando la reazione di Roosevelt e Churchill, (rispettivamente il Presidente degli U.S.A. e il primo ministro inglese) che avevano deciso la sospensione di rifornimenti di petrolio essenziale all’economia giapponese. Da qui la decisione di attaccare gli Stati Uniti come premessa per la conquista della supremazia navale nel Pacifico. Il Piano operativo giapponese tendeva alla creazione di una fascia difensiva intorno allo stato con la possibilità di sfruttare entro questo perimetro le notevoli ricchezze offerte dalle terre del Pacifico sud – 6 occidentale. Il congresso americano votò lo stato di guerra contro il Giappone. Germania e Italia su richiesta del governo nipponico che si avvaleva del patto stipulato precedentemente, dichiararono guerra agli Stati Uniti. Il 1° gennaio del 1942 venticinque Stati firmarono l’atto costitutivo delle Nazioni Unite e formarono un blocco compatto contro la coalizione Nazifascista. Gli Americani in questa prima fase della guerra nel Pacifico decisero di tenere una condotta puramente difensiva. Nel frattempo gli Italo – Tedeschi, effettuate con successo alcune operazioni nel Mediterraneo, fecero affluire in Libia un notevole gruppo di forze. Ad El-Alamein si spense la spinta iniziale sia per la difesa opposta dagli inglesi sia per il difetto di rifornimenti: 400 Km di deserto separavano le divisioni Italo – Tedesche dalle basi. Nell’ottobre del ’42 il contrattacco alleato segnò la fine della guerra d’Africa. La controffensiva alleata su ogni fronte (1942 – 1943) Dal maggio ’42 gli Stati Uniti, terminata la fase difensiva nella guerra del Pacifico iniziarono una fase di difesa attiva. La flotta americana, si rivelò più efficiente che quella giapponese e meglio organizzata per la disponibilità di numerose basi, utili per il rifornimento di combustibili e carburanti e per l’imbarco delle truppe. Le parti erano ormai invertite: il Giappone modificò il proprio piano operativo riducendo in modo notevole il progettato “perimetro difensivo”, mentre gli Stati Uniti tendevano alla conquista delle isole del Pacifico. La disparità di forze divenne evidente nel ’43 quando gli americani avanzarono sia nel Pacifico centrale sia in quello sud – occidentale. La presenza americana si faceva sentire anche sui fronti occidentali. Le forze inglesi e statunitensi eseguivano le direttive di un unico comando in ogni luogo. I bombardieri, inviati in Gran Bretagna, iniziarono nell’agosto del’42 i loro voli sull’Europa, arrecando gravi danni all’industria bellica tedesca. Quando le truppe statunitensi sbarcarono in Marocco e Algeria, i tedeschi si trovarono serrati tra le armate anglo – americane. Nell’aprile del ‘43 le truppe americane si congiunsero con quelle inglesi e le ultime forze italo – tedesche furono costrette a firmare la resa. Le coste tunisine costituirono la base per la campagna d’Italia. Gli alleati effettuarono lo sbarco sulle coste meridionali della Sicilia ad Anzio. Gli americani occuparono l’isola in circa quaranta giorni e le previsioni ottimistiche fatte da Mussolini crollarono in breve tempo. Del resto solo una minoranza credeva ancora nella vittoria dell’Asse. Questo si poteva capire perché nel marzo del ’43 le masse popolari scioperarono 7 La fine della guerra in Estremo Oriente (1944 – 1945) Al momento della resa tedesca il Giappone resisteva ancora agli americani. Mentre andava restringendosi il cerchio intorno al Giappone, questo tentò di rafforzare le proprie posizioni all’interno della zona di difesa colpendo le basi americane in Cina. Con queste operazioni i giapponesi ottennero qualche risultato, ma non riuscirono a contrastare il rifornimento alleato della Cina. Intanto gli americani proseguivano nella loro avanzata. Gli U.S.A. possedevano intorno al Giappone tutti i punti strategici utili per lo scatenamento dell’offensiva finale ma, il Giappone non accennava ad arrendersi, anzi ricorse all’impiego di nuovi mezzi (i Kamikaze) e risparmiò la propria aviazione per resistere all’ultimo attacco nemico. In ogni modo il Giappone appariva già battuto e il 26 luglio ricevette dal nuovo presidente degli Stati Uniti, Harry Truman, l’intimazione della resa incondizionata. Al rifiuto, gli U.S.A. lanciarono su Hiroshima e Nagasaki (6 e 9 agosto) le bombe atomiche. Il 14 agosto l’Impero Nipponico accettò la resa e la guerra ebbe fine in tutto il mondo. 10 GLI STATI UNITI D’AMERICA (disciplina referente: Geografia) Gli Stati Uniti si trovano quasi interamente nell'emisfero boreale: i 48 stati continentali sono bagnati dall'Oceano Pacifico a ovest, dall'Oceano Atlantico a est, e a sud-est dal Golfo del Messico. I paesi confinanti sono il Canada a nord e il Messico a sud. L'Alaska è lo stato più vasto, mentre le Hawaii occupano un arcipelago nel Pacifico centrale. Dopo la Russia, il Canada e la Cina, gli Stati Uniti hanno il quarto posto come paese più esteso del mondo. La classifica varia a seconda di come vengono conteggiati i due territori contestati dalla Cina con l'India e la superficie stessa degli Stati Uniti: il CIA World Factbook segnala 9.826.630 km2, lo United Nations Statistics Division fornisce 9.629.091 km2, l'Enciclopedia Britannica 9.522.055 km2. Gli Stati Uniti possiedono anche diversi territori insulari sparsi tra l'Oceano Pacifico (ad esempio Guam) e i Caraibi(compreso Porto Rico, che è legato agli Stati Uniti in un'associazione chiamata Commonwealth). 11 Dalla pianura costiera dell'Atlantico spostandosi verso l'interno si incontrano i boschi decidui e le dolci colline del Piedmont. I monti Appalachi dividono la costa orientale dai Grandi Laghi alle praterie del Midwest. Il Mississippi-Missouri, il quarto sistema fluviale più lungo del mondo, attraversa da nord verso sud il centro del paese. Le piatte e fertili praterie delle Grandi Pianure si estendono ad ovest, interrotte da un altopiano nella regione sud-est. Le Montagne Rocciose, al margine occidentale delle Grandi Pianure si estendono da nord a sud attraverso tutto il paese, raggiungendo altitudini superiori ai 4.300 metri in Colorado. Più ad ovest si incontrano le rocce del Gran Bacino e deserti come il Mojave. Le catene montuose della Sierra Nevada e la Catena delle Cascate si snodano prossimi oramai alla costa del Pacifico. Con i suoi 6.194 metri sul livello del mare, il Monte McKinley, in Alaska è la vetta più elevata del paese. Vulcani attivi sono comuni e presenti in tutta la regione costiera che va dall'Arcipelago Alexander alle Isole Aleutine,attraversando la Penisola di Alaska, oltre che nell’arcipelago delle Hawaii. Il supervulcano presente nel Parco Nazionale di Yellowstone nelle Montagne Rocciose è il più grande vulcano presente all'interno della parte continentale degli Stati Uniti. Clima Gli Stati Uniti, con la loro grande dimensione e varietà geografica, comprendono al loro interno la maggior parte dei vari tipi di clima. Ad est il clima varia da umido continentale nel nord fino a subtropicale umido a sud. Nella punta meridionale della Florida è presente un clima tropicale, così come alle Hawaii. Le Grandi Pianure ad ovest sono generalmente semi-aride. Gran parte delle regioni montane dell'Ovest sono caratterizzate da un clima alpino. Il clima è arido nel Gran Bacino, desertico nel Sud-Ovest, mediterraneo lungo la costa californiana, oceanico lungo le costiere di Oregon,Washington e Alaska meridionale. La maggior parte dell'Alaska rientra però nel clima subartico o polare. Fenomeni meteorologici estremi non sono rari, con le regioni costiere lungo il Golfo del Messico soggette al rischio uragani. Fauna e flora L'ecosistema degli Stati Uniti è molto vario: circa 17.000 specie di piante vascolari sono presenti negli Stati Uniti contigui e nell'Alaska, e oltre 1800 specie di piante 12 THE UNITED STATES OF AMERICA (disciplina referente: English) The United States of America is a big country. The distance from new York to san Francisco is over 5000 km. In fact when you travel from New York to sanfrancisco you cross four time zones. The USA has 50 states. The states include Alaska and Hawaii. Alaska is north west of Canada and Hawaii is in the Pacific Ocean. The USA has a population over 295 million. English is the official language in the USA. This is because the USA was a British colony. Independence Day on july 4th celebrates the day the USA gained independence from Great Britain in 1776. Americans come from every part of the world: about 12% are African-American and 10% of the population speak Spanish at home. The first President of the USA was George Washington. US citizens vote for a new President every four years. The President lives and works in the White House in Washington DC, the capital city of the USA. The President’s office in the White House is called the Oval Office. The White House has 120 rooms and 20 bathrooms. The American flag is called the Stars and Stripes. It has 13 stripes and 50 stars. The stars represent each state of the USA today and there is one stripe for each of the 13 states that became independent in 1776. LA FRANCE DES DEUX GUERRES 1914-1945 (disciplina referente: Francais) hl Zone rattachée D aitemand de Brurelle ki ini ru) ; 80%? ALLEMAGNE Zone cotière Interdite RI» LARA SUISSE A partie de 1961 DS sE SAGA : È i n : Ra = Campd'internement A partir de 1941: Campd'internement réservé aux juifs Camp de concentration 100 feb int ® atomica o reattore nucleare e fu subito utilizzato per costruire la bomba A, cioè la bomba atomica,fatta esplodere su Hiroschima e Nagasaki (1945). La fissione nucleare Per provocare la fissione atomica di un atomo pesante come quello di uranio o quello plutonio, occorre bombardare il nucleo con neutroni ad alta velocità. Il nucleo colpito assorbe il neutrone, e si divide in due nuclei di altri elementi (bario 142 e cripton 91), che e sono radioattivi,liberando 2, 3 neutroni. Se, a loro volta, essi colpiscono un nucleo di 235U lo rompono. E così si avvia una reazione a catena che libera una quantità di energia. Si tratta di una reazione a catena, che una volta innescata continua da sola liberando quantità sempre crescenti di energia. Dopo la reazione gli elementi usati che sono molto fertili danno origine ad altri elementi fissili: (plutonio, torio, nettunio...) L'energia può essere liberata istantaneamente, come avviene in una bomba atomica, o fluire in modo regolare e controllato, come avviene in un reattore nucleare per la produzione di energia elettrica per la quale è sufficiente un arricchimento dell’uranio al 3%. La bomba A Durante la sua permanenza negli Usa, Fermi partecipò attivamente al "Progetto Manhattan" e quindi alla creazione della prima bomba atomica a fissione sperimentata il 16 luglio 1945 nel deserto del Nuovo Messico. La prima utilizzazione pratica della reazione di fissione comportò la distruzione delle città di Hiroshima e Nagasaki. Nella bomba atomica la reazione a catena si innesca quando le due o più masse "subcritiche" vengono unite in modo che la massa complessiva superi quella “critica". Nella bomba atomica lanciata su Hiroshima, (Little Boy), il materiale fissile era costituito da uranio-235, mentre in quella lanciata su Nagasaki (Fat Man) da plutonio-239. Nell'esplosione di una bomba atomica, solo una piccola parte della massa critica subisce la fissione liberando comunque un'enorme quantità di energia. Per misurare la potenza delle bombe atomiche si utilizza come unità di misura il megaton equivalente ad 1 milione di tonnellate di TNT. La bomba esplode perché le reazioni a catena si moltiplicano e diventano incontrollabili. Negli impieghi pacifici dell’energia nucleare, soprattutto per produrre energia elettrica, la reazione a catena deve essere “controllata”. A questo scopo si impiegano dei materiali particolari detti “moderatori o rallentatori” che assorbono alcuni dei neutroni prodotti dalle fissioni limitando il numero delle successive e quindi la violenza della reazione. La fusione nucleare La fusione avviene naturalmente nel Sole e nelle stelle a milioni di gradi e consiste nell’unione di due nuclei leggeri, quelli dell’idrogeno per formare un nucleo pesante: l’elio. Fondendo un nucleo di deuterio (2 neutroni) con un nucleo di trizio (3 neutroni) si ottiene un nucleo di ELIO (4 neutroni) e appunto la differenza (1 neutrone) che genera una reazione incontrollabile. Sulla terra gli scienziati sono riusciti a realizzare la fusione nucleare solo in forma non controllata, la fusione di due nuclei di deuterio e tritio, si può ottenere solo a temperature di almeno 100 000 000° C, per cui non si è ancora potuto ottenere un uso pratico di tale processo;. Attualmente la fusione viene utilizzata solo per la produzione di micidiali ordigni nucleari (bombe H o ad idrogeno). In Francia è partito il progetto ITER per la produzione della Fusione a Freddo (senza calore) che condurrà entro 30-40 anni alla realizzazione delle centrali nucleari a fusione ( progetto DEMO). L’ATOMO (disciplina referente: Scienze) La parola “atomo” deriva da un termine greco e significa “indivisibile”. Ogni atomo è formato da una parte centrale, o nucleo, circondata da una o più particelle chiamate elettroni che si muovono intorno ad essa. Il nucleo a sua volta contiene altri due tipi di particelle: i protoni e i neutroni. I protoni e i neutroni hanno una massa quasi uguale mentre gli elettroni sono molto più piccoli. Oltre che dalla loro massa, le tre particelle fondamentali che compongono l’atomo sono caratterizzate da un’altra proprietà: la carica elettrica. Gli oggetti possono avere o non avere una carica elettrica. Quelli che non hanno carica si chiamano neutri mentre quelli dotati di carica elettrica sono di due tipi: quelli con cariche elettriche positive e quelli con cariche elettriche negative. I neutroni non possiedono alcuna carica elettrica, sono cioè particelle neutre; i protoni hanno una carica elettrica positiva e gli elettroni hanno una carica elettrica negativa. Ciò che distingue un elemento da un altro è il numero dei protoni: tutti gli atomi di uno stesso elemento hanno infatti lo stesso numero di protoni, mentre possono anche avere un numero di neutroni leggermente differente. Il contrassegno di identità di un atomo è, quindi, rappresentato dal numero dei protoni che contiene e che viene detto numero atomico. (disciplina referente: Educazione Fisica) Ciclismo Nel dopoguerra i personaggi sportivi che segnarono la storia furono molti: nel granpremio automobilistico ricordiamo il grande pilota mantovano Tazio Nuvolari; Nel calcio la grande Torino che, al rientro di una trasferta, precipitò con l’aereo sulla collina di Superga. L’Italia pianse Capitan Mazzola e i suoi compagni; questa tragedia distrusse non solo delle vite umane ma anche i sogni di migliaia di tifosi. Mi piacerebbe però ricordare uno sport interrotto a causa del conflitto mondiale: il ciclismo, sport che all’epoca risultava essere più importante del calcio. Il giro d’Italia riprese il 15 Giugno 1946. I nomi celebri di quell’epoca erano Fausto Coppi e Gino Bartali da sempre antagonisti. Proprio quest’ultimo, durante gli anni più attivi della guerra, fu costretto a lavorare in qualità di riparatore di ruote di biciclette ed, essendo a conoscenza delle ingiustizie subite dal popolo ebreo, si adoperò a favore dei rifugiati come membro dell’organizzazione clandestina DELASEM (delegazione per l’Assistenza degli Emigranti Ebrei). Bartali diventò una specie di staffetta della speranza sempre pedalando raccoglieva i fondi provenienti dai conti correnti ebrei messi a disposizione per salvare quanta più gente possibile. Nel suo sellino nascondeva i documenti d’identità che avrebbero consentito di salvare la vita a circa 800 ebrei nascosti in case e conventi della Toscana. Oltre ad essere un grande campione vincendo tre giri d’Italia e due Tour de France fu un grande eroe. Il premio più importante gli venne consegnato dal Presidente della Repubblica Carlo Azelio Ciampi: una medaglia d’oro al merito civile. LA DEMOLIZIONE DI UN UOMO PRIMO LEVI (disciplina referente: Italiano) La demolizione di un uomo” è il secondo capitolo del libro di Primo Levi ”Se questo è un uomo”. In queste poche pagine, Primo Levi racconta il suo primo giorno e le sue prime impressioni al campo di concentramento di Monowitz. Racconta che gli hanno tagliato i capelli, che hanno fatto fare a tutti una doccia perché dovevano fare una disinfezione, che gli han tolto il nome e che gli han dato un numero, un semplice, inutile e banale numero. Racconta e descrive brevemente le persone che ha visto come i barbieri, il dentista, il maresciallo e l’interprete mezzo ebreo e mezzo tedesco costretto a tradire la patria. Primo Levi inserisce tutti i suoi pensieri, le sue opinioni e tutte le sue impressioni. Introduce molte frasi riflessive . Primo Levi chiama il campo la Buna ovvero campo di annientamento, perché indica che un uomo pian piano perde tutto, partendo dai propri vestiti, dal proprio nome, dai famigliari e dalla propria GLI EBREI (disciplina referente: Religione) I primi Ebrei di cui si ha notizia, furono una popolazione della Palestina del II millennio a.C. Il nome proviene probabilmente da “ eber”, cioè “ colui che guida”, appe l l a t i vo d i Ab ramo che , abbandonata la terra di origine ,era giunto in Palestina , probabilmente attraversando il fiume Eufrate. La Bibbia dice infatti che l’antenato di tutti gli ebrei, Abramo, viveva originariamente nella città di Ur in Mesopotamia e di là si trasferì con la sua famiglia in Palestina, ciò avvenne probabilmente intorno al XIX sec. a. C. Pastori e, inizialmente nomadi, gli Ebrei, per sfuggire ad una carestia si trasferirono in Egitto e vi rimasero, a volte , come schiavi, finché, nel XIII sec. a. C., Mosè li ricondusse in Palestina : questo viaggio verso la “ terra promessa” da Dio è narrato dalla Bibbia. L’itinerario delle migrazioni degli ebrei da Ur a Canaan guidati da Abramo; verso l’Egitto e di nuovo in Terra di Canaan ( Palestina). La loro religione era diversa da quelle delle altre popolazioni antiche che erano politeiste: infatti gli ebrei erano monoteisti, cioè credevano in un unico Dio erano convinti di essere un popolo eletto, scelto da Dio. Dal 1000 a.C.,in Palestina ci fu un regno ebraico autonomo con capitale Gerusalemme. Nell’VIII sec. a.C. il regno ebraico fu conquistato dagli Assiri e nel VI sec. a.C. dai Babilonesi che deportarono1 il popolo ebraico a Babilonia per quasi cinquant’anni, fino a che l’esercito persiano non conquistò i babilonesi e gli ebrei poterono far ritorno in Palestina. Dal III all’inizio del I sec. a.C. la Palestina venne governata dai Greci. Nel 65 a.C. la Palestina venne conquistata dai Romani e divenne una provincia dell’impero romano . Durante la dominazione romana ci furono molti tentativi di ribellione che si concluse con la vittoria dei Romani, la distruzione di Gerusalemme nel 70 d.C.2 e l’espulsione del popolo ebraico dalla Palestina : la diaspora Dal II sec. d.C. i vari gruppi di Ebrei che non potevano più vivere in Palestina, si stabilirono in tutte le parti d’Europa, cercando di convivere con le varie popolazioni. Durante i secoli successivi, molto spesso, gli ebrei si scontrarono con ostilità e violenze soprattutto nell’ Europa cristiana, trovarono maggiore tolleranza invece tra le popolazioni musulmane. Soprattutto nel mondo cristiano, l’Ebreo veniva considerato una creatura diversa per religione e modi di vita e, spesso, anche una sottospecie di uomo e per questo spesso gli ebrei erano costretti a portare dei segni di riconoscimento oppure a vivere in quartieri chiusi loro assegnati. Nei vari secoli , nella vita delle varie comunità ebraiche, sparse in tutta Europa, si alternarono periodi di tolleranza e pacifica convivenza e periodi invece di vere e proprie persecuzioni Solo nel XVIII e XIX secolo, dopo la Rivoluzione francese, i governi abolirono alcune discriminazioni contro gli ebrei come per es. l’obbligo di vivere nei ghetti. Nel XX secolo i governi nazisti e fascisti in Europa ,attuarono le più ampie e sistematiche persecuzioni ebraiche della storia : durante la seconda guerra mondiale, circa sei milioni di ebrei furono rinchiusi, torturati e uccisi nei campi di concentramento e di sterminio ( Shoah o Olocausto) Secondo le idee naziste gli ebrei erano una razza inferiore che doveva essere eliminata. Per sfuggire agli arresti e alle deportazioni molte famiglie ebree, fuggirono dai paesi governati dai nazisti e fascisti6, emigrando anche negli Stati Uniti d’America. Alcuni gruppi di ebrei si organizzarono per costituire uno stato ebraico autonomo in Palestina. Molti di essi emigrarono dall’Europa e dall’America in Palestina dove, alla fine della seconda guerra mondiale , nel 1948 fu fondato lo stato di Israele. Per costituire questo nuovo stato, gli ebrei occuparono territori che, nel frattempo, erano stati abitati per secoli da popolazioni arabe musulmane. Si creò quindi un complesso problema di rapporto tra due popolazioni diverse per religione e modi di vivere che reclamavano lo stesso territorio. Dopo quasi sessant’anni, la guerra tra palestinesi e israeliani, continua con un pesantissimo bilancio di vittime e distruzioni.In particolare non è stata ancora trovata una soluzione al problema di Gerusalemme città santa sia per gli ebrei che per i musulmani. campi e dei ghetti .Tali opere testimoniano certune condizioni di vita, esperienze e sofferenze quotidiane che neanche le fotografie potrebbero riportare. Fra gli artisti più prolifici dell’Olocausto vi è Charlotte Salomon, una ragazza di venticinque anni che lasciò più di 1000 guazzi realizzati tra il 1941 e il 1942, quando viveva in clandestinità a Nizza, prima di essere deportata ad Auschwitz. La serie di immagini della Salomon è intitolata “DIARIO IN FIGURE”. IL JAZZ DURANTE LA SECONDA GUERRA MONDIALE (disciplina referente: Musica) Il Jazz nacque a New Orleans da una commistione fra blues e sonorità di influenza europea ed africana, e conobbe la sua maggiore popolarità soprattutto a partire dagli anni '20. Durante gli anni' 30 dal jazz si sviluppò un nuovo genere musicale, lo swing, caratterizzato da una spensieratezza e da uno ritmo "dondolante" (lo swing, appunto). Questo genere musicale divenne molto popolare durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale e questo fu l'unico momento storico in cui il jazz, tradizionalmente considerato come musica "colta", riuscì a raggiungere le masse, conoscendo una diffusione che mai si era avuta e che mai più si è ripetuta. La musica jazz e la Seconda Guerra Mondiale ebbero una forte e reciproca influenza: la rivista americana "Down Beat" pubblicò queste parole "I musicisti oggi, non sono soltanto suonatori di jazz, loro sono i soldati della musica", questo perché il jazz contribuì a tenere alto il morale dei soldati impegnati sul fronte di guerra e, nello stesso tempo, fu di conforto per i loro cari rimasti ad attenderli in patria. La musica e i pochi divertimenti che i soldati si concedevano al fronte erano forieri di cari ricordi che aiutavano e motivavano i giovani ad impegnarsi per riuscire a tornare a casa il più presto possibile. Inoltre la musica era certamente utile per distrarsi e trovare un momento di distacco dagli orrori che venivano vissuti quotidianamente sui campi di battaglia. In quegli anni molti musicisti jazz si arruolarono volontariamente nell'esercito, altri, invece, portarono i loro concerti negli Stati Uniti o, quando possibile, anche all'estero, contribuendo a diffondere i valori americani nel mondo. Se però il jazz ebbe un impatto importante sulla guerra, anche la guerra influì sul genere musicale allora più popolare in America. Intanto, a causa dei razionamenti della benzina, viaggiare era diventato più difficoltoso: c'erano meno autobus a disposizioni delle orchestre e i treni, spesso, erano occupati dai soldati che partivano o tornavano dall'Europa. In quegli anni, inoltre, una forte tassa sugli intrattenimenti serali decretò la chiusura di molte sale da ballo americane che non riuscivano più a sostenere i costi di gestione, in un momento economicamente già piuttosto difficile. In più, nel 1942, la Federazione Americana dei Musicisti impose un divieto di registrazione agli artisti(il Recording Ban), almeno fino a quando le case discografiche non si fossero impegnate nel pagamento dei diritti d'autore per le canzoni suonate alla radio e nei juke-box. Fu in questo periodo abbastanza difficile della musica jazz, che si impose un nuovo genere: il bebop. Dizzie Gillespie e Charlie Parker ne furono gli iniziatori, ben presto seguiti da molti altri musicisti. Caratteristica del bebop sono i tempi molto veloci, le
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved