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Tesina terza media completa La seconda guerra mondiale, Tesi di laurea di Storia Contemporanea

La seconda guerra mondiale fu il conflitto armato che tra il 1939 e il 1945 vide contrapporsi da un lato le potenze dell'Asse e dall'altro gli Alleati. Viene definito "mondiale" in quanto, così come già accaduto per la grande guerra, vi parteciparono nazioni di tutti i continenti e le operazioni belliche interessarono gran parte del pianeta. Ebbe inizio il 1º settembre 1939 con l'attacco della Germania nazista alla Polonia e terminò, nel teatro europeo, l'8 maggio 1945 con la resa tedesca e in quello asiatico il successivo 2 settembre con la resa dell'Impero giapponese.

Tipologia: Tesi di laurea

2022/2023

In vendita dal 23/09/2023

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Scarica Tesina terza media completa La seconda guerra mondiale e più Tesi di laurea in PDF di Storia Contemporanea solo su Docsity! Tesina terza media completa La seconda guerra mondiale Sommario PROLOGO 2 LA SECONDA GUERRA MONDIALE 2 STORIA 4 Olocausto 4 Sbarco in Normandia 5 Benito Mussolini 6 Adolf Hitler 7 Stalin 9 TECNOLOGIA 11 Nucleare 11 SCIENZE 12 Conseguenze Nucleari 12 LETTERATURA 13 Neorealismo 13 Primo Levi 13 “Se questo è un uomo” 14 La trama 15 ED. FISICA 16 James Owens 16 MUSICA 17 STORIA Olocausto Il termine Olocausto1 indica, a partire dalla seconda metà del XX secolo, il genocidio perpetrato dalla Germania nazista e dai suoi alleati nei confronti degli ebrei d'Europa e, per estensione, lo sterminio nazista verso tutte le categorie ritenute "indesiderabili", che causò circa 15 milioni di morti in pochi anni, tra cui 5-6 milioni di ebrei, di entrambi i sessi e di tutte le età. L’Olocausto, in quanto genocidio degli ebrei, è identificato più correttamente con il termine Shoah2 che ha trovato ragioni storico-politiche nel diffuso antisemitismo secolare. L'uso del termine Olocausto viene anche esteso a tutte le persone, gruppi etnici e religiosi ritenuti "indesiderabili" dalla dottrina nazista, e di cui il Terzo Reich aveva previsto e perseguito il totale annientamento, poiché avvenuto nel medesimo evento storico: essi potevano comprendere, secondo i progetti del Generalplan Ost, popolazioni delle regioni orientali europee occupate, ritenute "inferiori", e includere 1 La parola "Olocausto" deriva dal greco ὁλόκαυστος (holòkaustos, "bruciato interamente"), a sua volta composta da ὅλος (hòlos, "tutto intero") e καίω (kàiō, "brucio") ed era inizialmente utilizzata ad indicare la piÙ retta forma di sacrificio prevista dal giudaismo. 2 (in lingua ebraica: השואה, HaShoah, "catastrofe", "distruzione") quindi prigionieri di guerra sovietici, oppositori politici, nazioni e gruppi etnici come rom, gruppi religiosi come testimoni di Geova e pentecostali, omosessuali, malati di mente e portatori di handicap. L'eliminazione di circa i due terzi degli ebrei d'Europa venne organizzata e portata a termine dalla Germania nazista mediante un complesso apparato amministrativo, economico e militare che coinvolse gran parte delle strutture di potere burocratiche del regime, con uno sviluppo progressivo che ebbe inizio nel 1933 con la segregazione degli ebrei tedeschi, proseguì, estendendosi a tutta l'Europa occupata dal Terzo Reich durante la seconda guerra mondiale, con il concentramento e la deportazione e quindi culminò nel 1941 con lo sterminio fisico per mezzo di eccidi di massa sul territorio da parte di reparti speciali, e soprattutto in strutture di annientamento appositamente predisposte (campi di sterminio), in cui attuare quella che i nazisti denominarono soluzione finale della questione ebraica. L'annientamento degli ebrei nei centri di sterminio non trova nella storia altri esempi a cui possa essere paragonato, per le sue dimensioni e per le caratteristiche organizzative e tecniche dispiegate dalla macchina di distruzione nazista. Sbarco in Normandia Lo sbarco in Normandia (nome in codice operazione Neptune, parte marittima della più ampia operazione Overlord) fu una delle più grandi invasioni anfibie della storia, messa in atto dalle forze alleate durante la seconda guerra mondiale per aprire un secondo fronte in Europa, dirigersi verso la Germania nazista e allo stesso tempo alleggerire il fronte orientale, sul quale da tre anni l'Armata Rossa stava sostenendo un aspro confronto contro i tedeschi. L'invasione iniziò nelle prime ore di martedì 6 giugno 1944 (data conosciuta come D-Day), quando toccarono terra nella penisola del Cotentin e nella zona di Caen le truppe alleate aviotrasportate, che aprirono la strada alle forze terrestri. All'alba del 6 giugno, precedute da un imponente bombardamento aeronavale, le fanterie sbarcarono su cinque spiagge. Le truppe che toccarono queste spiagge subirono la reazione nemica, che in diversi settori (soprattutto a Omaha e Juno) fu molto pesante e causò gravi perdite. Il più scellerato criminale che la storia abbia mai conosciuto “Milioni di uomini lo malediranno per l'eternità...” 4 I Fasci Italiani di Combattimento furono delle formazioni politiche costituite il 23 marzo 1919, in piazza San Sepolcro a Milano, come continuazione dei Fasci di azione rivoluzionaria fondati dallo stesso Mussolini nel 1915 a sostegno dell'intervento in guerra. I Fasci italiani di combattimento non raggiunsero un gran numero di adesioni e, almeno per tutto il 1919, l'iscrizione coincise spesso con l'attività di squadrista. Si sciolsero alla nascita del Partito Nazionale Fascista. 5 Nei primi mesi del 1938 anche in Italia ci fu una violenta campagna antisemita, che portò il regime fascista a promulgare, tra settembre e novembre, le “leggi razziali”, cioè delle leggi in cui si diceva che gli italiani erano “ariani” e che gli ebrei non erano mai stati italiani. Adolf Hitler era il quarto figlio, nato, nel 1889, dal terzo matrimonio di un impiegato delle dogane austriache. Frequentò la Realschule a Linz, dove fu un allievo turbolento e mediocre. La morte del padre nel 1905 per tubercolosi, che era il flagello di famiglia, lo immobilizzò a letto, lo scoraggiò scolasticamente, ma nonostante il disagio economico e il cancro di cui sua madre che stava morendo, decide di partire per Vienna, per realizzare la sua vocazione artistica, iscrivendosi all’Accademia di Belle Arti. Viene respinto per due anni consecutivi all’esame di ammissione dell’Accademia e non poté iscriversi alla facoltà di Architettura, essendo sprovvista di un certificato di licenza. Inizia così un periodo oscuro, 5 anni di vagabondaggio e di decadimento fisico e sociale, quasi totale, lontano dalla famiglia, essendo morta sua madre. In quel periodo era proprio un fantasma del ghetto: girava con un soprabito nero troppo lungo e sformato, che gli era stato regalato da un suo amico occasionale ebreo, i capelli sporchi sotto il capello logoro, una barba che gli invadeva il volto affilato dalla febbre. Nel 1909 egli dovette rassegnarsi a lavorare in una società, e a piazzare i suoi quadri. In quel periodo leggeva molto e discuteva di politica con i suoi amici, ma quasi sempre si trattava di monologhi, che stupivano l’uditorio per i loro temi, la loro perentorietà e la loro violenza. Hitler fu sempre a contatto con le classi lavoratrici e quello che provocava la sua collera, erano le teorie dei marxisti, che rifiutavano i valori della patria borghese e del lavoro capitalista. Scoprì che dietro queste teorie, c’era l’ebraismo. L’antisemitismo si stava sviluppando in Europa centrale, e proprio a Vienna confluivano tutte le razze e gli scarti dei ghetti slavi. E’ proprio in questa situazione che egli contrasse l’odio per gli ebrei: chi si nascondeva dietro al marxismo internazionalista e materialista, chi si arricchiva a spese del popolo e portava via donne e giovani, chi minava la supremazia della razza tedesca nell’Impero, se non l’ebreo? Fu proprio a Vienna per Hitler la "scuola" più dura e la più fruttuosa della sua vita. Nel 1 settembre 1939, Hitler attaccò la Polonia scatenando la seconda guerra mondiale. Dal 1941 la salute del Führer, cominciò a risentire del lavoro frenetico e disordinato ch’egli s’imponeva. Capelli grigi, vertigini, fobia per la neve, erano anche le conseguenze dei lunghi mesi passati senza sole né riposo, sotto i cupi abeti delle foreste della Prussia orientale o dell’Ucraina, che nascondevano il suo quartier generale. Per di più l’attentato del 20 luglio gli aveva leso i timpani e il braccio sinistro, da allora, fu agitato da un tremito continuo. Nel 1943 ci fu la disfatta tedesca a Stalingrado e il malcontento di buona parte dell’esercito si concretizzò, in tentativi falliti, di uccidere Adolf Hitler. La Germania veniva attaccata ad Est dai Sovietici e a Ovest dagli Alleati, e nel 1945 il cerchio di fuoco si chiuse intorno a Berlino. Nel bunker della Cancelleria, rifiutandosi di credere alla disfatta, tradito da tutti, Hitler continuò a manovrare con le mani madide e la testa in fiamme, armate inesistenti. Ma quando i Russi furono a solo 100 metri dalla Cancelleria, il sogno di Hitler svanì. Dopo aver sposato la sua amante, e redatto le sue ultime volontà, Hitler si suicidò il 20 aprile 1945, all’età di 56 anni. I loro cadaveri bruciati scomparvero forse nel caos del bombardamento sovietico. Una settimana dopo, il Terzo Reich capitolava, più di 30 milioni di morti restavano a testimonianza della follia sanguinaria. Stalin Gli storici che si sono cimentati nella ricostruzione della sua personalità e della sua opera hanno rilevato una sconcertante divaricazione tra gli aspetti costruttivi e quelli distruttivi della sua azione. Egli infatti ha meriti indiscussi quali la legislazione sociale, l’alfabetizzazione, l’industrializzazione, ma al tempo stesso è l’artefice di un autentico terrore. Ed è proprio per questo che il ruolo storico di Stalin appare forse come il più tragico e contraddittorio tra quelli giocati nel XX secolo da un singolo leader politico. Tiranno tra i più efferati della storia, Josif Vissarionovic Dzugasvili, detto Stalin - da 'stahl'6, nasce a Gori, Tiflis, in Georgia il 21 dicembre 1879, da una povera famiglia contadina. La sua è un'infanzia segnata dalla miseria e dalle violenze del padre alcolizzato che muore quando il futuro dittatore sovietico compie 11 anni. 6 Stahl vuol dire acciaio, un soprannome assunto in clandestinità durante lo zarismo ' TECNOLOGIA Nucleare Il nucleare ha avuto un ruolo importante nella seconda guerra mondiale soprattutto servì a concluderla nel 6 agosto 1945 su Hiroshima e tre giorni dopo su Nagasaki. L’energia nucleare è l’energia posseduta dagli atomi, particelle piccolissime, che compongono la materia. Gli atomi, unendosi tra loro, danno origine a tutte le forme di materia che ci circondano. L’atomo è costituito da un nucleo che contiene protoni con carica elettrica positiva e neutroni con carica neutra; intorno al nucleo ruotano gli elettroni con carica elettrica negativa. Esistono due tipi di reazione nucleare per produrre energia dagli atomi: - fissione nucleare - fusione nucleare. LA FISSIONE è il processo usato nelle centrali nucleari per produrre energia, attraverso una reazione che comporta la scissione dei nuclei atomici. LA FUSIONE nucleare è un tipo di reazione che avviene all’interno del Sole e nelle altre stelle. Il processo consiste nell’unione di due isotopi di idrogeno (deuterio e trizio) per ottenere elio ad una temperatura di oltre 10 milioni di gradi. SCIENZE Conseguenze Nucleari Le radiazioni possono essere letali per qualunque essere vivente se assunto in eccesive quantità; uno degli esempi che ricordiamo di piÙ è quello della bomba di Hiroshima che causò effetti terribili sulle persone, sugli animali e sull’ambiente. I danni delle radiazioni nucleari Il primo effetto sul nostro organismo delle radiazioni nucleari si avverte immediatamente, dopo che i raggi prodotti dal decadimento del nucleo colpiscono i tessuti del nostro corpo. Viene strappato all’atomo un elettrone e si verifica una condizione di instabilità. La reazione può comprendere la produzione di nuove molecole. Si possono formare nuove sostanze che prima erano inesistenti e queste ultime possono modificare il funzionamento e le modalità di riproduzione delle cellule dell’organismo. Tutto questo può avvenire molto rapidamente o lentamente, in base alla radiazione e alla quantità di tessuto del corpo che è stato colpito. La conseguenza piÙ evidente riguarda il ruolo delle particelle, come neutroni e protoni, che possono agire sul DNA, facendolo riprodurre in modo anomalo. Il risultato consiste nella formazione di tumori, anche a distanza di tempo dall’esposizione alla radiazione. Alcuni organi ed apparati del nostro corpo possono risentire maggiormente dell’esposizione alle radiazioni. Si possono verificare sintomi che coinvolgono l’apparato digerente, con ansia, vomito, diarrea, ulcere intestinali. Possono svilupparsi tumori allo stomaco e al colon. Anche il midollo osseo ne risente, perché vengono alterate le cellule capaci di produrre le piastrine, i globuli rossi e i globuli bianchi. Per questo possono presentarsi infezioni, anemie ed emorragie. Anche la leucemia può essere una conseguenza. Voi che trovate tornando a sera Il cibo caldo e visi amici: Considerate se questo è un uomo Che lavora nel fango Che non conosce pace Che lotta per mezzo pane Che muore per un sì o per un no. Considerate se questa è una donna, Senza capelli e senza nome Senza più forza per ricordare Vuoti gli occhi e freddo il grembo Come una rana d’inverno. Meditate che questo è stato: Vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore Stando in casa andando per via, Coricandovi alzandovi; Ripetetele ai vostri figli. O vi si sfaccia la casa, La malattia vi impedisca, I vostri nati torcano il viso da voi. La trama Il libro narra la storia dell’autore, ebreo e partigiano, che viene catturato dai fascisti il 13 dicembre 1943 e portato nel campo di internamento di Fossoli (Modena), dove gli viene annunciato che sarà deportato con gli altri ebrei verso una destinazione ignota. Partono su un treno e affrontano uno scomodo viaggio di 15 giorni. Arrivati alla stazione di destinazione i deportati vengono divisi in due gruppi: quelli validi per lavorare e quelli non validi per lavorare. Si lascia intendere che questi ultimi verranno subito uccisi. Gli altri vengono portati nel capo di concentramento di Auschwitz, dove leggono sopra al cancello d’entrata le parole: Arbeit macht frei (Il lavoro rende liberi). Nel campo i deportati vengono rasati, lavati, gli viene fatta indossare la divisa a righe dei prigionieri e gli viene tatuato il numero, avviando il processo di spersonalizzazione. Gli viene detto che si trovano in un campo di lavoro. Il narratore ha la sensazione che tutto sia fatto allo scopo di burlarsi di loro e che il loro destino sia segnato fin dall’inizio. I nuovi arrivati incontrano a questo punto gli altri prigionieri che tornano dal lavoro. Un giovane ebreo polacco parla a Levi delle gerarchie interne del campo, vigenti anche tra i prigionieri, che sono divisi in politici, criminali ed ebrei. Vengono descritte le regole e i rituali assurdi e senza senso del campo. Successivamente Levi inizia ad affrontare i problemi derivanti dalla convivenza di tante persone nel campo: la mescolanza di molte lingue, la confusione nel momento dei pasti, i problemi igienici. Inizia insieme agli altri gli strazianti turni di lavoro. Levi racconta di come l’esperienza fosse distruttiva e delle sue permanenze in infermeria Nell’agosto 1944 ci sono dei bombardamenti da parte degli alleati, che interrompono il lavoro. In questo frangente Levi riporta le reazioni dei tedeschi di fronte una possibile sconfitta. Con l’arrivo dell’inverno ritornano i problemi causati dal freddo e i tedeschi incrementano le uccisioni nei forni crematori, facendo salire la tensione tra i prigionieri. L’ultimo capitolo narra il ricovero di Levi colpito della scarlattina, che lo salva dall’uccisione di massa dei prigionieri messa in atto dai tedeschi quando si vedono ormai accerchiati dalle truppe russe. La storia termina con la fuga dei tedeschi e l’arrivo delle truppe russe, che liberano i prigionieri. ED. FISICA James Owens James Cleveland Owens, detto anche Jesse Owens, fu un atleta statunitense che giocò alle olimpiadi di Berlino vincendo quattro medaglie che lo portò a diventare “la stella dei giochi”7. Hitler voleva dimostrare la superiorità della razza ariana sugli altri soprattutto su quelli di colore; per dimostrarlo fece istituire delle olimpiadi nel 1936, alle quali partecipò anche Owens che smenti questa cosa vincendo le quattro medaglie d’oro citate all’inizio. Originario dell’Alabama, si trasferì quando aveva nove anni a Cleveland, nell’Ohio insieme alla sua famiglia. Conobbe miseria e povertà vivendo 7 Owens, con questa vittoria, umiliò la “razza ariana” ma anche la segregazione razziale che ancora vigeva negli Stati Uniti, tant’è che il presidente Franklin Delano Roosevelt non lo invitò neppure alla Casa Bianca assieme agli altri medagliati a cinque cerchi. secondo la filosofia “arrangiarsi per vivere” come altri ragazzi neri come lui nel periodo della grande depressione di Wall Street. Il nome Jessie gli venne attribuito da un insegnante di Cleveland che non comprendeva il suo slang con un accento forte del Sud fin quando il piccolo Jessie Cleveland decise di chiamarsi J.C. delle scuole tecniche. Dopo la scuola lavorò in un negozio di scarpe e, quando aveva tempo, si allenava nella corsa dato che gli piaceva tanto. Catturò subito l’attenzione del mondo dello sport nel 1933 durante i campionati nazionali studenteschi nel salto in lungo e nella velocità; così poté essere ammesso nell’Università statale dell’Ohio, veramente lo ammisero seriamente solo quando il padre ottenne un lavoro più sicuro. Così poté dedicarsi meglio e bene all’atletica. La fase cubista fu un periodo di grande sperimentazione, in cui Picasso rimise in discussione il concetto stesso di rappresentazione artistica. La fase cubista di Picasso durò circa dieci anni. Nel 1917, anche a seguito di un suo viaggio in Italia, vi fu una inversione totale nel suo stile. Abbandonò la sperimentazione per passare ad una pittura più tradizionale. Le figure divennero solide e quasi monumentali. Questo suo ritorno alla figuratività anticipò di qualche anno un analogo fenomeno che, dalla metà degli anni ’20 in poi, si diffuse in tutta Europa segnando la fine delle Avanguardie Storiche. Ma la vitalità di Picasso non si arrestò lì. La sua capacità di sperimentazione continua lo portarono ad avvicinarsi ai linguaggi dell’espressionismo e del surrealismo, specie nella scultura, che in questo periodo lo vide particolarmente impegnato. Nel 1937 partecipò all’Esposizione Mondiale di Parigi, esponendo nel Padiglione della Spagna il quadro «Guernica» che rimane probabilmente la sua opera più celebre ed una delle più simboliche di tutto il Novecento. Negli anni immediatamente successivi la seconda guerra mondiale si dedicò con impegno alla ceramica. Picasso è morto nel 1973 all’età di novantadue anni. GUERNICA 11 Il termine "cubismo" è occasionale: nel 1908 Henri Matisse osservando alcune op "piccoli cubi" le giudicò negativamente, e Louis Vauxcelles l'anno dopo le chiamò "bi opere di Picasso, Braque e altri pittori vennero denominate cubiste. ere di Braq ue, com post e da zzarr ie cubi ste". Da allor a le What the British eat People who go to Britain generally think that all British people start the day with a huge for breakfast. But this is not true. However, on Saturday or Sunday some british people have a traditional bacon eggs with tomatoes, sausage and fried bread. During the week the British usually drink a cup of coffee or tea, and have some toast or cereal with Milk. In the middle of day many people can’t come home at lunch time because they work far away from their homes. Their lunch is often just a sandwich. Many people go to the pub for the lunch break and have a salad or cheese with bread. At about 4:30 in the afternoon, some people, mainly old people or ladies who are not at work, like to have afternoon tea. They man drink tea at home or are many tearooms and restaurants offering tea and scones. In Britain the most important meal is dinner, at about six or seven o’clock the evening. Sometimes they have a hot soup, and they eat meat or fish with vegetables. Nowadays, pasta is becoming very popular among families. But the problem is they don’t have time to cook that today both men and women work outside the home, so they often choose frozen foods, canned foods or pre- cooked food. For those who don’t walt to cook, but want something hot, there are lots of fast food restaurants, pizza places and takeway restaurants. You can buy a piece of pizza, or a hamburger and chips and take it home to eat. MATEMATICA Alan Turing Alan Mathison Turing (Londra, 23 giugno 1912 – Wilmslow, 7 giugno 1954) fu un matematico, logico e crittografo britannico, considerato uno dei padri dell'informatica e uno dei più grandi matematici del XX secolo. Il suo lavoro ebbe vasta influenza sullo sviluppo dell'informatica, grazie alla sua formalizzazione dei concetti di algoritmo e calcolo con la macchina di Turing, che a sua volta ebbe un ruolo significativo nella creazione del moderno computer. Per questo contributo Turing è solitamente considerato il padre dell’informatica e dell'intelligenza artificiale, da lui teorizzate già negli anni trenta (quando non era ancora stato creato il primo vero computer). Fu anche uno dei più brillanti crittoanalisti che operavano in Inghilterra, durante la seconda guerra mondiale, per decifrare i messaggi scambiati da diplomatici e militari delle Potenze dell'Asse. Turing lavorò infatti a Bletchley Park, il principale centro di crittoanalisi del Regno Unito, dove ideò una serie di tecniche per violare i cifrari tedeschi, incluso il metodo della Bomba, una macchina elettromeccanica in grado di decodificare codici creati mediante la macchina Enigma. Si suicidò a 42 anni, per via delle persecuzioni da parte delle autorità britanniche a causa della sua omosessualità. La crittografia (dall'unione di due parole greche: κρυπτóς (kryptós) che significa "nascosto", e γραφία (graphía) che significa "scrittura") è la branca della crittologia che tratta delle "scritture nascoste", ovvero dei metodi per rendere un messaggio "offuscato" in modo da non essere comprensibile/intelligibile a persone non autorizzate a leggerlo. Il crittoanalista è l’esperto che si occupa di decifrare i messaggi nascosti senza avere la “chiave”.
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