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Tesina tra sogno e realtà/ SOGNO (Alice nel paese delle Meraviglie) 1ma parte, Tesine di Maturità di Inglese

Tesina 5° superiore Liceo Scientifico. Tra sogno e realtà. Prima parte che riguarda il sogno. Materie: inglese, matematica, fisica, filosofia, latino, arte.

Tipologia: Tesine di Maturità

2019/2020

In vendita dal 02/10/2020

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maria-condorelli 🇮🇹

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Scarica Tesina tra sogno e realtà/ SOGNO (Alice nel paese delle Meraviglie) 1ma parte e più Tesine di Maturità in PDF di Inglese solo su Docsity! Puoi sognare che non hai vissuto mai Tesina multidisciplinare: Puoi sognare che non hai vissuto mai pagina 2 di 12 Elisa Piazza · classe 5a D · Liceo Scientifico “Giorgio Dal Piaz” di Feltre · Anno Scolastico 2007-2008 Meraviglie nel mondo di Alice L’ingresso nel mondo dei sogni è qualcosa che sperimentiamo quotidianamente, pur senza accorgerci, molto spesso, di quanto di meraviglioso c’è dietro. Come già rilevato da Freud nella prefazione dell’Interpretazione dei sogni (1900) alcune caratteristiche del lavoro onirico erano già note nell’antichità. Per esempio Aristotele era a conoscenza dell’influenza degli stimoli somatici (che appartengono al corpo e non alla psiche) sul lavoro onirico; egli infatti affermò che “ gli uomini credono di stare camminando attraverso il fuoco e sentono un terribile caldo, quando sono appena accaldati in qualche parte del corpo.” English Un’opera letteraria particolarissima interamente ambientata in un sogno e che basa la sua struttura narrativa sul non senso che ai sogni appartiene, è il romanzo “Alice nel paese delle meraviglie” di Lewis Carroll, scrittore inglese dell’epoca vittoriana che, assieme a Lear, fondò proprio la corrente della letteratura non-sense. Lewis Carroll · Un’occhiata alla vita e alle opere Nell’assolato pomeriggio di venerdi 4 luglio 1862 due reverendi che insegnavano a Oxford, Charles Dodgson e Robinson Duckworth, portarono tre bambine (Lorina, Alice ed Edith Liddell) a fare una gita in barca sul Tamigi. Non era la prima volta, ma fu diversa da tutte. Le sorelline erano particolarmente irrequiete, e pretesero che venisse loro raccontata una storia insensata. Dodgson improvvisò, come era solito fare, e la favola fu tanto attraente che Alice gli chiese di metterla per iscritto. Finì che Dodgson nel 1865 pubblicò una versione riveduta e corretta della storia, con il titolo Le Avventure di Alice nel paese delle meraviglie sotto lo pseudonimo di Lewis Carroll: un’inversione plurima, sia linguistica che posizionale, dei suoi nomi (Charles Ludwige). Vide così la luce uno dei più singolari libri della letteratura, a cui si aggiunse nel 1871 un seguito: Attraverso lo specchio, e ciò che Alice vi trovò. Nel 1876 Carroll pubblicò una terza grande e intraducibile opera, The haunting of the snark, “La caccia alla snaulo", anch’essa dedicata ad una bambina: benché in apparenza sembri una buffa poesia nonsense, nasconde possibilità di interpretazione simbolica che hanno affascinato la critica moderna. Assai minore popolarità è invece toccata a "Silvye e Bruno" (1889), criticato da più parti per via del tono moraleggiante che vi aleggia. Prima delle sue pubblicazioni di fantasia, Carroll aveva comunque fatto uscire, con il suo vero nome, alcune opere di matematica, passione mai trascurata. Non-sense · Qual è il senso? La Letteraura nonsense, sia poesia che prosa, si basa sull'equilibrio tra ordine e caos, tra senso compiuto e nonsense e suscita ilarità proprio perché non ha senso. La correttezza formale è spesso bilanciata da un caos semantico o dai doppi significati. Secondo Wim Tigges l'effetto del nonsense è spesso ottenuto per eccesso di significati, e non per assenza. Tesina multidisciplinare: Puoi sognare che non hai vissuto mai pagina 5 di 12 Elisa Piazza · classe 5a D · Liceo Scientifico “Giorgio Dal Piaz” di Feltre · Anno Scolastico 2007-2008 tipi di zucchero, chiamati appunto destrosio e levulosio; e ci sono due tipi di morfine, uno dei quali è però completamente innocuo. La vita privilegia molecole, aminoacidi e DNA sinistrorsi, senza apparenti motivi né a favore di questa scelta, né contro quella opposta. Probabilmente, si tratta del risultato di un processo evolutivo che, a partire da un casuale inizio sinistrorso, ha lentamente preso il sopravvento ed esautorato l’alternativa destrorsa. Quindi, se Alice dubita che «forse il latte speculare non sarebbe buono da bere» ha ragione! Non solo avrebbe un gusto diverso, ma probabilmente non sarebbe neppure assimilabile. In un mondo di molecole destrorse, insomma, si morirebbe presto di fame. La piccola non sembra invece preoccuparsi di come il mondo speculare appaia a livello (sub) atomico: giustamente, perché a questo livello ci sono difficoltà oggettive ad accorgersi di un passaggio oltre lo specchio. Nessun fenomeno gravitazionale, elettromagnetico o nucleare forte (relativo cioè alla coesione delle particelle negli atomi) permette infatti di scoprire una differenza fra destra e sinistra. Nel 1956 i fisici cinesi Tsung Dao Lee e Chen Ning Yang scoprirono però che una tale differenza esiste al livello dei fenomeni nucleari deboli (cioè del decadimento radioattivo): una scoperta che valse loro il premio Nobel del 1957. Un esempio tipico di fenomeno non speculare è il senso, rigorosamente antiorario rispetto alla direzione del moto, della rotazione (detta spin) dei neutrini: Alice avrebbe dunque dovuto vederli ruotare nella direzione oraria. Se invece non si fosse accorta di niente, sarebbe stata in grossi guai! L’unica trasformazione conosciuta che lascia invariate tutte le leggi fisiche è infatti una triplice inversione simultanea detta CPT (carica-parità-tempo), in cui si scambiano fra loro positivo e negativo, destra e sinistra, e passato e futuro: in particolare, oltre a riflettere le cose in uno specchio, bisogna anche invertire tutte le cariche e far girare all’indietro il film degli eventi. Un mondo del genere sarebbe composto di antimateria, e Alice vi si sarebbe immediatamente annichilita. Molti indizi lasciano però supporre che fosse proprio questo tipo di inversione globale che Carroll aveva in mente: la Regina Bianca si ricorda il futuro, il Cappellaio Matto è in prigione per un crimine che non ha ancora commesso, il Leone e l’Unicorno distribuiscono le fette di torta prima di tagliarla. L’antimateria L’antimateria, nome a parte, non ha niente di fantascientifico, ed è appunto definita dall’inversione CPT. Ad esempio, l’antiparticella di un elettrone (detta positrone) ha carica positiva, ruota su se stessa in senso orario, e si muove dal futuro al passato. Quando una particella incontra una sua antiparticella, le due si annullano a vicenda: o, se si vuole, esse sono la stessa particella che, nel momento dell’annichilazione, inverte la sua direzione temporale e torna indietro nel tempo. Probabilmente, la materia ha preso il sopravvento sull’antimateria in maniera analoga al processo che ha privilegiato le molecole sinistrorse rispetto a quelle destrorse. 3. Alice non capisce le paradossali leggi di un mondo in caduta libera: sempre mentre sta scendendo lungo la tana del Coniglio, acchiappa al volo un vasetto di marmellata; dopo essersi accorta che era vuoto, lo deposita al volo su un piattino perché teme che lasciandolo cadere potrebbe ferire qualcuno, senza sospettare che il vasetto l’avrebbe seguita alla sua stessa velocità. Tesina multidisciplinare: Puoi sognare che non hai vissuto mai pagina 6 di 12 Elisa Piazza · classe 5a D · Liceo Scientifico “Giorgio Dal Piaz” di Feltre · Anno Scolastico 2007-2008 Carroll invece capiva quelle leggi tanto bene da arrivare ad anticipare, nel Capitolo VIII di Silvia e Bruno (una delle altre opere di Caroll, successiva ai due romanzi di Alice), una versione del famoso esperimento dell’ascensore reso famoso da Einstein nella sua esposizione della relatività, e a chiedersi come si potrebbe prendere il tè in una casa in caduta libera: un problema divenuto di scottante attualità (a meno di bere solo tè freddo) nelle moderne astronavi. Il principio di equivalenza (o Esperimento dell’ascensore) La meccanica classica si limita a prendere atto della proporzionalità tra massa inerziale e massa gravitazionale come fenomeno empirico, ma tenendo queste due grandezze ben distinte e separate. Solo con la teoria della relatività generale si ha una unificazione dei due concetti, risultato che, secondo Albert Einstein (Ulma, 14 marzo 1879 – Princeton, 18 aprile 1955), dà "alla teoria generale della relatività una tale superiorità rispetto alla meccanica classica che tutte le difficoltà che si incontrano nel suo sviluppo vanno considerate ben poca cosa". Uno dei principi sui quali si basa la relatività generale è il principio di equivalenza. Nella sua versione forte, esso afferma che in un campo gravitazionale è sempre possibile scegliere un sistema di riferimento che sia localmente inerziale, cioè che in un intorno sufficientemente piccolo del punto le leggi del moto assumono la stessa forma che avrebbero in assenza di gravità. È facile verificare che questo principio implica il principio di equivalenza debole, che sancisce proprio l'equivalenza tra massa inerziale e gravitazionale: un celebre esperimento mentale che si basa sull'equivalenza tra la massa inerziale e quella gravitazionale è quello dell'ascensore di Einstein. In una delle versioni di questo esperimento, una persona si trova all'interno di una cabina chiusa, senza la possibilità di osservare l'esterno; lasciando cadere una palla, osserva che cade con una accelerazione g = 9.81 m/s. Schematizzando, ciò può essere dovuto a due motivi: 1. La cabina si trova nello spazio a bordo di un razzo che la accelera con un'accelerazione pari proprio a g. In questo caso l'accelerazione della palla vista dall'osservatore è una accelerazione di trascinamento, dovuta al fatto che la cabina non è un sistema di riferimento inerziale; 2. La cabina è immobile sulla superficie terrestre. La palla cade evidentemente a causa della forza di gravità terrestre. Einstein diede molta importanza al fatto che l'osservatore non possa decidere, dal suo punto di vista, quale delle due situazioni si verifichi realmente: ciò determina una sostanziale equivalenza tra i sistemi di riferimento accelerati e quelli sottoposti alla forza di gravità. Questo esperimento mentale è una delle linee-guida che hanno portato Albert Einstein alla formulazione della teoria della relatività generale, tramite una rivisitazione del principio d'inerzia. Esperimento dell'ascensore di Einstein: una palla cade sul pavimento in un razzo accelerato (a sinistra) e sulla Terra (a destra). Tesina multidisciplinare: Puoi sognare che non hai vissuto mai pagina 7 di 12 Elisa Piazza · classe 5a D · Liceo Scientifico “Giorgio Dal Piaz” di Feltre · Anno Scolastico 2007-2008 Il mondo dei sogni Il sogno è un fenomeno legato al sonno e in particolare alla fase REM del sonno, caratterizzato dalla percezione di immagini e suoni apparentemente reali. Lo studio e l'analisi dei sogni inducono a riconoscere un tipo di funzionamento mentale avente leggi e meccanismi diversi dai processi di pensiero che sono oggetto di studio della psicologia tradizionale. Sigmund Freud, medico e scrittore austriaco, nel '900 spiegò questa modalità di funzionamento dell'apparato psichico descrivendo la psicologia dei processi onirici: secondo tale teoria psicoanalitica classica, il sogno sarebbe la realizzazione allucinatoria durante il sonno di un desiderio inappagato durante la vita diurna. In altre parole, ogni immagine apparentemente casuale rivelata dai sogni cela un significato; ogni scenario, ogni azione, le persone che incontriamo, le emozioni che proviamo (spesso notevolmente enfatizzate, dal momento che a percepirle non sono più semplicemente i sensi, ma è immediatamente il cervello) rispecchiano bisogni e desideri insoddisfatti nella vita cosciente, oppure paure, ansie che per quanto lievi creano profondi turbamenti alla psiche. Filosofia Il sogno per Freud Il sogno rappresenta per Sigmund Freud (Příbor, 6 maggio 1856 – Londra, 23 settembre 1939) "la via regia che porta alla conoscenza dell’inconscio nella vita psichica". Durante il sonno, la censura (=meccanismo che blocca la realizzazione dei desideri), che durante il giorno era stata particolarmente attiva e non aveva permesso la manifestazione di quei contenuti psichici ritenuti inaccettabili per motivi morali o patologici, è indebolita e pertanto l’inconscio, con i suoi desideri rimossi, preme con maggiore intensità e produce tensioni. Il sogno allora, presentando all’immaginazione come realizzati quei desideri inconsci, rende possibile lo scaricarsi della tensione. In questo senso il sogno è definito da Freud come l’appagamento di un desiderio. Tale realizzazione avviene però in maniera allucinatoria, attraverso mascheramenti e deformazioni operati dalla censura, la quale, pur affievolita, non è mai del tutto scomparsa. Lo scopo di queste deformazioni o stranezze è di rendere accettabile alla coscienza i contenuti rimossi ed è proprio in ciò che consiste il lavoro onirico. Ogni sogno ha così un contenuto manifesto, che è quello che è ricordato al risveglio cioè il racconto che possiamo fare del sogno; ed un contenuto latente cioè nascosto, che rappresenta il vero significato del sogno. Per interpretare correttamente un sogno, Freud ha scoperto cinque "regole" che permettono, nel corso dell’analisi, di venire gradualmente a capo del contenuto dei sogni: 1. La condensazione, cioè la tendenza ad esprimere in un unico elemento più elementi collegati tra loro; 2. Lo spostamento, che consiste nel trasferimento di interesse da una rappresentazione ad un’altra; 3. La drammatizzazione ovvero l’alterazione delle situazioni; Tesina multidisciplinare: Puoi sognare che non hai vissuto mai pagina 10 di 12 Elisa Piazza · classe 5a D · Liceo Scientifico “Giorgio Dal Piaz” di Feltre · Anno Scolastico 2007-2008 senato), monarchia (rappresentata dal consolato) e democrazia (rappresentata dai comizi), le tre forme di governo sostenute dai grandi filosofi, Platone e Aristotele. La repubblica è la forma di governo necessaria per non cadere dove degenerano la democrazia, l’aristocrazia, e la monarchia, ossia rispettivamente nella tirannide, nell’oligarchia e nella demagogia. Cicerone sostiene fermamente che l’impegno politico deve essere considerato come un servizio finalizzato al bene della comunità; a tale idea si collega quella del premio celeste che spetta a coloro che hanno servito e sono vissuti per la patria. I principali protagonisti del dialogo sono Scipione Emiliano e l’amico Gaio Lelio. Il primo è figlio di Lucio Emilio Paolo e nipote adottivo dell’Africano, il secondo invece era stato un eccellente oratore del tempo. Gli altri personaggi sono membri del cosiddetto circolo degli Scipioni; sono inoltre presenti personaggi più giovani, parenti o amici dei protagonisti. Il Somnium ha inizio con il nono capitolo del sesto libro del De Republica. È il racconto da parte di Scipione Emiliano di un sogno avuto vent’anni prima, durante la terza guerra punica. È significativa la constatazione: 6.10 […] Hic mihi (credo equidem ex hoc quod eramus locuti; fit enim fere, ut cogitationes sermonesque nostri pariant aliquid in somno tale quale de Homero scribit Ennius, de quo videlicet saepissime vigilans solebat cogitare et loqui) Africanus se ostendit […] […] Quand'ecco che (credo, a dire il vero, che dipendesse dall'argomento della nostra discussione: accade infatti generalmente che i nostri pensieri e le conversazioni producano durante il sonno un qualcosa di simile a ciò che Ennio dice a proposito di Omero, al quale, è evidente, di solito pensava da sveglio e del quale discuteva) m'apparve l'Africano […] con la quale si mostra come fosse già palese nel I sec. a.C. la stretta connessione tra il sogno e le esperienze del giorno addietro. La struttura del dialogo presenta una cornice narrativa (il discorso con Massinissa) entro cui si colloca il sogno vero e proprio, descritto fino al risveglio: 6.29 […] Ille discessit; ego somno solutus sum. […] Egli se ne andò; e io mi sciolsi dal sonno. Il corpus del Somnium consta dell’apparizione dell’Africano il quale, dopo aver predetto all’Emiliano le future imprese gloriose e la morte prematura, gli mostra lo spettacolo grandioso delle sfere celesti, rivelandogli che l’immortalità e una dimora in cielo, nella via Lattea, sono il premio riservato dagli dei alle anime dei grandi uomini di stato, benefattori della patria. Arte La visione del sogno nel mondo dell’arte avviene soprattutto attraverso il Movimento Surrealista e in particolare con Füssil. Füssli, nato a Zurigo nel 1741 e morto a Londra nel 1825, voleva indagare, come scrisse lui stesso, le regioni sconosciute dell’anima, quelle del sogno, dell’incubo. Nell’opera “L’Incubo” troviamo una donna sognante dipinta a toni molto chiari in contrasto con il buio dello sfondo, un nano mostruoso come personificazione del sogno accovacciato sul ventre della donna ed una testa di cavalla dall’aspetto spettrale Tesina multidisciplinare: Puoi sognare che non hai vissuto mai pagina 11 di 12 Elisa Piazza · classe 5a D · Liceo Scientifico “Giorgio Dal Piaz” di Feltre · Anno Scolastico 2007-2008 emergere dalle tende in secondo piano. Se il nano è la personificazione del sogno la figura della cavalla rappresenta la portatrice del sogno come si capisce dal gioco di parole creato con il titolo inglese nightmare (night = notte, mare = cavalla). I colori scuri e contrastanti servono ad accentuare l’aspetto orrendo della situazione. La donna, immersa nel suo mondo interiore, è l’unico legame che rimane con il mondo reale ed è il personaggio principale come l’artista sottolinea attraverso l’uso delle luci. In questo quadro si può vedere espressa la consapevolezza di una diversa e sconosciuta dimensione della mente che sfugge al dominio della ragione e che l’artista utilizza per dare sfogo alla sua creatività. Mentre le teorie di Füssli risultano circoscritte solo alla sua arte, il Movimento Surrealista auspica uno studio dei meccanismi del sogno e della “scrittura automatica”, tecnica di scrittura che traduce ciò che emerge dall’inconscio, le analogie, le associazioni di idee, tutto ciò che non è strutturato secondo i nessi razionali di spazio e tempo, causa effetto. Gli artisti del movimento puntarono soprattutto ad un’analisi del mondo reale su basi visionarie. Magritte (1898-1967), ad esempio, parte dalla convinzione che il mondo sia impenetrabile. Sono due gli artisti che, trattando il sogno maggiormente, ne esplorano i lati irrazionali ed entrano nella sfera della non realtà: Max Ernst e Salvador Dalì. Max Ernst (1891-1976) nelle sue serie delle “Foreste” (1926-1927) e delle “Città” (1935-1936) esprime l’ossessione visiva del sogno inteso come irrazionalità, stupore, mutazione di un’immagine in un’altra. Salvador Dalì (1904-1989) punta alla conquista dell’irrazionalità tramite una ricerca sulle associazioni di immagini definita “paranoia-critica”. Si tratta di un metodo che permette all’artista di sfruttare la libera interpretazione visiva dell’osservatore con la costruzione di figure doppie che non permettono di uscire dallo stato di ambiguità così creato, ad esempio nel “Mercato di schiavi con il busto invisibile di Voltaire” (1940). Il sogno con l’ambiguità delle forme, la vertigine spaziale è la vera condizione del linguaggio della pittura. Tesina multidisciplinare: Puoi sognare che non hai vissuto mai pagina 12 di 12 Elisa Piazza · classe 5a D · Liceo Scientifico “Giorgio Dal Piaz” di Feltre · Anno Scolastico 2007-2008 Fonti e Riferimenti Bibliografia: CARROLL Lewis - Alice nel paese delle meraviglie CARROLL Lewis - Dietro lo specchio FREUD Sigmund - L’interpretazione dei Sogni FREUD Sigmund - Psicopatologia della Vita Quotidiana BREUER Josef, FREUD Sigmund - Casi clinici 1: Sig.na Anna O. e Sig.a Emmy Von N. Libri di testo in adozione: Filosofia Carlo Sini, Mauro Mocchi - Leggere i filosofi 3C, Scenari della filosofia contemporanea Letteratura Inglese Martina Spiazzi, Marina Tavella - Only Connect…, The Nineteenth Century Storia dell’Arte Moduli di Arte F, Le tendenze artistiche del Novecento Siti internet: http://it.wikipedia.org http://en.wikipedia.org http://www2.polito.it/didattica/polymath/htmlS/Interventi/Articoli/Alice/Alice.htm Riferimenti GARDNER Martin - More Annotated Alice Afterhours – Orchi e streghe sono soli (canzone cui è ispirato il titolo della tesina)
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