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Test SUBLIME SPECCHIO DI VERACI DETTI, Esercizi di Italiano

Test di 10 domande ben approfondite su SUBLIME SPECCHIO DI VERACI DETTI.

Tipologia: Esercizi

2020/2021
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Caricato il 07/05/2021

CHIARAmarchese2302
CHIARAmarchese2302 🇮🇹

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Scarica Test SUBLIME SPECCHIO DI VERACI DETTI e più Esercizi in PDF di Italiano solo su Docsity! SUBLIME SPECCHIO DI VERACI DETTI 2) Alfieri si descrive come un uomo a tratti brusco e a tratti mite, sempre adirato ma mai malvagio e soprattutto con “la mente e il cor meco in perpetua lite” ossia sempre in contrasto. L’uomo inoltre ha repentini cambi di umore e a volte si paragona ad Achille ossia un eroe coraggioso, essenziale nella battaglia (per la sua forza) anche se spesso tracotante, e a volte si paragona a Tersite, un miserabile che sputa veleno contro Agamennone e i Greci. Queste due figure secondo me delineano al meglio la “bipolarità” della personalità di Alfieri. 3) In questo sonetto, Alfieri fa un autoritratto di se stesso e si descrive in maniera dettagliata sottolineando anche i colori che prevalgono nella sua figura: il rosso in “capelli, or radi in fronte, e rossi pretti” al verso 3, il bianco e l'azzurro in “bianca pelle, occhi azzurri” al verso 6. 4) Lo schema metrico del sonetto è a rima alternata cioè ABAB ABAB CDC CDC. 5) Nell’ espressione “Sublime specchio” al verso 1 riconosco la figura retorica dell’apostrofe per la quale chi parla interrompe la forma espositiva del suo discorso per rivolgere la parola al lettore, a soggetti assenti o a concetti personificati. Nel sonetto è presente un altro esempio di apostrofe al verso 14 “uom, se’ tu grande, o vil? Muori, e li saprai”. 6) Il lessico utilizzato nel sonetto fa riferimento ai campi semantici delle caratteristiche fisiche e morali. 7) In “bianca pelle, occhi azzurri” è presente la figura retorica del chiasmo che consiste nell’accostamento di due membri concettualmente paralleli, in modo però che i termini del secondo siano disposti nell’ordine inverso a quelli del primo. 8) Nel sonetto vi è una corrispondenza tra le caratteristiche fisiche e morali poiché Alfieri utilizza moltissimi aggettivi in contrapposizione tra loro per indicare le varie qualità e i vari difetti fisici e morali. Secondo me, inoltre, la metafora del re sul trono (v.8) la possiamo interpretare come sia una caratteristica fisica che morale perché il re sul trono è pallido dato l’immenso carico emotivo, infatti un re ha paura degli attacchi nemici ma ha anche paura di perdere il proprio potere.
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