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Strutturalismo Didattico: La Medianazione, la Percezione e la Costruzione di Conoscenza, Prove d'esame di Psicologia Generale

pedagogiaDidatticaPsicologia dell'ApprendimentoTeoria delle conoscenze

Le idee chiave del teorico dell'istruzione Jerome Bruner riguardo al 'strutturalismo didattico'. Esploriamo come la mediazione didattica, la percezione e la costruzione di strutture svolgono un ruolo importante nell'apprendimento. Vediamo come Bruner sviluppa legami rigidi tra gli elementi di conoscenza, come sviluppare tecniche di memorizzazione e come la percezione ha un ruolo importante nella teoria dell'istruzione.

Cosa imparerai

  • Come la mediazione didattica aiuta nell'apprendimento?
  • Che cos'è il 'strutturalismo didattico' secondo Bruner?
  • Come sviluppano le tecniche di memorizzazione secondo Bruner?
  • Come le strutture aiutano nell'apprendimento secondo Bruner?
  • Come la percezione influenza l'apprendimento secondo Bruner?

Tipologia: Prove d'esame

2019/2020

Caricato il 23/11/2021

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alberto-costantino-1 🇮🇹

4.4

(25)

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Scarica Strutturalismo Didattico: La Medianazione, la Percezione e la Costruzione di Conoscenza e più Prove d'esame in PDF di Psicologia Generale solo su Docsity! o Test di autovalutazione N Educazione, istruzione e formazione: Educazione, istruzione e formazione Si Succedono in ordine temporale Cc Hanno significati completamente diversi Cc Sono sinonimi © Sono esperienze umane trasformative Cc D Il termine formazione: Educazione, istruzione e formazione Si effettua solo nell'età adulta e Ha una portata più ampia di educazione e istruzione c Va riferito solo alla formazione professionale c Non può essere sovrapposto all'istruzione Cc È La finalità dell'educazione è soprattutto riferita: Educazione, istruzione e formazione Al tempo in cui avviene c AI compito familiare Cc Î Educazione, istruzione e formazione: Educazione, istruzione e formazione All'inculturazione Cc All'acquisiszione di buone maniere Cc E. L'istruzione è maggiormente collegata: Educazione, istruzione e formazione Alla produzione e organizzazione della conoscenza Cc Al memorizzare informazioni Cc Ai livelli scolastici e Alla cultura classica Cc 6 La formazione è trasversale: Educazione, istruzione e formazione All'apprendimento formale Cc All'educazione nell'infanzia c All'apprendimento formale, non formale e informale e All'età adulta Cc e L'originalità di ciascuno in modo indipendente Cc d L'omologazione delle pratiche Test di autovalutazione La prospettiva di orientamento che meglio risponde all'incertezza attuale nel lavoro È Orientamento al lavoro a Il lifelong learning © b Il vocational guidance © e Il career education © d Il life design © D) La career education è: Orientamento al lavoro a Una prospettiva di orentamento © b Una metodologia di intervento © e Una descrizione delle azioni di cura © d Un modello educativo © È La ricostruzione narrativa della propria vita professonale e personale può aiutare a: Orientamento al lavoro a Apprendere una metodologia di lavoro © La prospettiva di orientamento che meglio risponde all'incertezza attuale nel lavoro È Orientamento al lavoro b Trovare modalità di relazione con gli altri © ce Ripercorrere i ruoli vissuti e scoprire le condizioni nelle quali si è appreso © d Effettuare un buon esercizio di memoria © ” Le hard skill sono: Le competenze dalla vita e per la vita a Funzionali all'effettiva partecipazione di un soggetto alla vita culturale e © sociale b Identificabilii anche con le soft skill © e A basso livello di trasferibilità © d Apprese prevalentemente nella prima infanzia © G La competenza digitale è compresa nelle: Le competenze dalla vita e per la vita a Funzioni esecutive © b Hard skill generiche © La prospettiva di orientamento che meglio risponde all'incertezza attuale nel lavoro È Orientamento al lavoro Verso l'autoregolazione el'autodeterminazione a La costanza con la quale si insiste nel ripetere © b La regolarità con le quali si rpresentano degli eventi © © La costanza con la quale una persona conduce un compito © d La ricorsività con la quale si presentano gli eventi Test di autovalutazione Îl La complessità esterna, per l'organizzazione è: L'organizzazione nella complessità Data dalla turbolenza economica, numero dei competitori e cambiamenti [i sociali Dal cambiamento politico © Dai bisogni dei clienti © Dalla diversità delle competenze richieste © È) Per restare competitiva e dinamica l'organizzazione dovrebbe: L'organizzazione nella complessità Essere soprattutto veloce nel fornire risposte © Avere un gruppo di persone che rimangano stabili nel tempo © Preferire gli obiettivi alla programmazione dettagliata © Effettuare una rigorosa progettazione dei traguardi da conseguire © È Per ‘far fronte alla complessità, secondo Ashby, è necessario: L'organizzazione nella complessità Cercare di semplificare le procedure © La complessità esterna, per l'organizzazione è: L'organizzazione nella complessità Aumentare la varietà interna all'organizzazione © Ridurre il tempo dedicato alla progettazione © Aumentare il numero delle persone dedicate ai singoli problemi © È La riflessione di Argyrs e Schon è inizialmente centrata: L'apprendimento organizzativo di Argyris e Schon Sulla gerarchia presente nell'organizzazione © Sulla formazione delle persone che operano nell'organizzazione © Sulla natura dell'errore e le pratiche professionali © Sulle competenze presenti nell'organizzazione © Ga double-loop learning di Argyris e Schon prevede la rivisitazione: L'apprendimento organizzativo di Argyris e Schon Del tempo impiegato per raggiungere dei risultati © Delle abitudini diffuse nell'organizzazione © Delle modalità con le quali si è ripetuto l'errore © La complessità esterna, per l'organizzazione è: L'organizzazione nella complessità Sulle difficoltà generali presenti in azienda © L'analisi dei propri errori in rapporto ai risultati © Sull'analisi dei componenti l'organizzazione Test di autovalutazione Îl La riflessione di Comenio sulla didattica si è focalizzata: Promuovere e controllare a Esclusivamente sulle metodologie legate al gioco e all'esperienza © b Sui metodi, le finalità e gli strumenti © e Esclusivamente sui metodi di insegnamento © d Sui contenuti da trasmettere © D In Comenio la figura del maestro è fondamentale in quanto: Promuovere e controllare a Propone dei contenuti ed elabora i materiali per l'insegnamento in modo © uguale per tutti b Sceglie i contenuti e li presenta in modo sequenziale © c Sceglie contenuti, rispetta i ritmi di apprendimento, si colloca tra il sapere © e l'allievo per facilitare l'apprendimento d Rispetta solo i ritmi di apprendimento e personalizza i contenuti © inomio "promuovere e controllare" significa che: 5) Il bi " trollare"' h Promuovere e controllare a La didattica deve optare tra il dover promuovere le potenzialità del soggetto © e controllare il suo comportamento MLa riflessione di Comenio sulla didattica si è focalizzata: Promuovere e controllare b Ladidattica deve orientarsi al maggior controllo del comportamento perché © è la sua missione principale e La didattica deve promuovere tutte le potenzialità del soggetto, anche a © discapito del controllo dei suoi comportamenti sociali d La didattica si trova sempre a doversi confrontare con la necessità di far © evolvere il soggetto e di controllare l'adeguatezza del suo sviluppo in funzione della partecipazione sociale en rapporto tra età e modalità di apprendimento in Comenio si presenta: Le prime teorizzazioni sulla didattica a Nellascelta dei contenuti adeguati allo sviluppo dell'alunno, alla ricorsività © dei contenuti b Nell'attenzione posta au problemi educativi, più che di sitruzione © e Nella scelta dei contenuti che dovevano essere quanto più numerosi © possibile d Nellacreazione di materiali che proponessero quanti più contenuti possibili © G Comenio manifesta l'attenzione alla gradualità dell'apprendimento perché: Le prime teorizzazioni sulla didattica a Propone contenuti complessi attraverso il gioco © MLa riflessione di Comenio sulla didattica si è focalizzata: Promuovere e controllare e Il maestro attiva una forma di educazione avvalendosi ampiamente di © rinforzi negativi d Ilmaestrosi astiene dall'intervenire direttamente con l'allievo ma progetta © con cura l'ambiente di apprendimento D Per Dewey la scuola ha una funzione fondamentale: Educare e istruire a Nel processo di apprendimento perché solo la scuola può proporre contenuti © in modo strutturato b Perché è l'unico luogo dove si può sperimentare il dialogo, il confronto ela © discussione © Nel processo di socializzazione per far fare esperienza di partecipazione © democratica d Nelprocesso culturale perché propone una corretta sequenza di contenuti Test di autovalutazione MNel modello di Houssaye le posture sono: Il triangolo di Houssaye Le preferenze accordate alle dimensioni connesse all'istruire © La preferenza verso una dimensione educativa © Atteggiamenti con i quali il docente si pone nei confronti della classe © Preferenze che vengono accordate nella relazione didattica-educativa. © D La postura insegnare offre un vantaggio: Il triangolo di Houssaye Allo studente perché fruisce di lezioni sempre diverse © All'alunno che viene impegnato in processi di rielaborazione © Prevede che l'insegnante si concentri sul sistema della classe © All'insegnante perché ripresentando periodicamente la lezione apprende a © insegnare È La postura formare si dà tra: Il triangolo di Houssaye L'insegnante, lo studente e i contenuti i Nel modello di Houssaye le posture sono: Il triangolo di Houssaye b L'insegnante e lo studente © e L'insegnante e il sapere © d L'insegnante e l'apprendere © Un triangolo didattico di Develay si differenzia da quello di Houssaye perché: Il triangolo didattico di Develay a Inserisce una diversa relazione tra studente e insegnante © b Inserisce la riflessione sulle concezioni degli studenti © c Inserisce una variazione dovuta alla presenza del sapere scolastico, risultato © della trasposizione didattica d Inserisce una variazione in quanto mette l'alunno al vertice, indicandone i l'importanza G Il triangolo di Develay permette di focalizzare: Il triangolo didattico di Develay a Il rapporto tra sapere scientifico e sapere scolastico © b Il rapporto tra l'alunno e il sapere scientifico © b Le modalità con le quali il docente è solito rivolgersi agli alunni © c Le modalità comunicative tipiche della scuola © d Le modalità di interazione che si hanno fra diverse persone » Test di autovalutazione Îl La mediazione didattica è: La mediazione didattica Il processo che gestisce solo la madre in quanto il bambino è immaturo © Il processo che consente all'individuo di approcciarsi alla conoscenza del © mondo Il processo che la scuola attiva per selezionare i contenuti da proporre © Il processo che permette di costruire un accordo tra gli insegnanti della © scuola n La mediazione didattica serve a: La mediazione didattica Rendere potenzialmente accessibile il sapere in modo corretto e strutturato © Costruire una buona relazione tra il docente e gli studenti © Attivare un processo di comprensione fra gli studenti © Realizzare un percorso didattico uguale per tutti gli sudenti © E La metaforizzazione e la de-naturazione connotano: La mediazione didattica Il processo di insegnamento nella scuola primaria © Îl La mediazione didattica è: La mediazione didattica b La mediazione linguistica che avviene nella classe © e La trasposizione didattica esterna © d La mediazione didattica operata dall'insegnante © Î La mediazione didattica consente di: La mediazione didattica a Abbreviare i tempi di insegnamento © b Accrescere la conoscenza in tempi brevi © © Presentare la conoscenza attraverso metaforizzazioni della realtà © d Far apprendere in modo più semplice © E Lo strutturalismo di Bruner mette in evidenza l'importanza: Lo strutturalismo didattico a Dell'avere una struttura rigida che consenta di insegnare sempre nello stesso © modo b Dellerelazioni che tengono unite in modo significativo i vari elementi di © conoscenza Îl La mediazione didattica è: La mediazione didattica ID Progettare accuratamente la natura della restituzione aiuta a: La teoria dell'istruzione di Bruner Far comprendere all'insegnante quali aerrori ha compiuo lo studente © Far costruire in modo più veloce una valutazione degli apprendimenti © Far condividere tra colleghi quale sistema sia valido per tutti per far © comprendere gli errori Far maturare nello studente la capacità di comprendere e autoregolare il © proprio apprendimento Test di autovalutazione Îl L'ordine di de-naturazione dei mediatori didattici è: I mediatori attivi Simbolico, analogico, iconico, attivo © Attivo, iconico, analogico, simbolico © Iconico, attivo, analogico, simbolico © Simobolico, analogico, iconico, attivo i Dn mediatore didattico è: I mediatori attivi Un'attività che consente di ripetere per apprendere © Un insieme di artefatti che conducono il soggetto ad apprendere © Un artefatto che guida l'acquisizione di una conoscenza © Una situazione nella quale il soggetto può accedere al sapere © Bn mediatore attivo è: I mediatori attivi Un'esperienza che il soggetto autoregola e autoprogetta per diventare © competente n L'ordine di de-naturazione dei mediatori didattici è: I mediatori attivi b Un'esperienza che il docente propone affinchè lo studente diventi © competente © Un'esperienza diretta che mette il soggetto nella condizione di poter © sperimentare e sperimentarsi d Un'esperienza che il soggetto vorrebbe fare per apprendere © , Per emblematicità del mediatore attivo si intende: I mediatori attivi a La sua potenzialità di generare un apprendimento significativo, persistente © b La sua unicità in quanto non è ripetibile © c La sua importanza in quanto permette allo studente di avere molto tempo a © disposizione d La sua diversità dalle restanti esperienze didattiche © È La conoscenza tacita è data da: Quale potenzialità per l'apprendimento a Un insieme di informazioni tra loro connesse e che permettono di anticipare © i rapporti di causa e effetto bUninsieme di conoscenze espliciate e depositate nel ricordo del soggetto © a Di fare una simulazione quasi reale n c Di riflettere sull'esperienza Cv d Di rendere più piacevole il tempo della formazion Test di autovalutazione Îl La caratteristica fondamentale dei mediatori iconici è: Potenzialità didattiche Far vedere il funzionamento dei meccanismi C Far vedere lo schema della realtà © Far vedere la realtà © Far vedere molti schemi differenti © Dn mediatore iconico si posiziona, nella scala di Damiano: Potenzialità didattiche Dopo i mediatori simbolici © Prima dei mediatori attivi © Dopo i mediatori analogici C Prima dei mediatori analogici © È L'oggettivazione in un mediatore iconico si riferisce: Oggettivazione e densità Alla cura estetica con la quale vengono elaborate le immagini C Alla potenzialità di trattare oggetti reali C n La caratteristica fondamentale dei mediatori iconici è: Potenzialità didattiche Alla potenzialità di far vedere una cosa reale in modo simile C Alla somiglianza assoluta con gli oggetti reali © E Un mediatore iconico usato in didattica aiuta spesso a: Oggettivazione e densità Non utilizzare alcun altro mediatore C Creare false conoscenze sulla realtà C Visualizzare ciò che nella realtà non è visibile [oi Rappresentare esattamente una realtà non visibile © E La densità in un mediatore iconico si riferisce: Oggettivazione e densità Alla capacità di rissumere molte informazioni in modo rapido e conciso C Alla capacità di mostrare tutti gli elementi presenti nel reale © All'interazione che può avere con altri mediatori © All'autosussistenza del mediatore stesso © d Non possono essere utilizzati in successione Test di autovalutazione MNei mediatori analogici è di fondamentale importanza: Caratteristiche e funzioni dei mediatori analogici La rappresentazione © La dimensione di realtà Cc La ricchezza dei particolari © La verosimiglianza © DI mediatori analogici si pongono nella traiettoria della de-naturazione: Caratteristiche e funzioni dei mediatori analogici Prima dei mediatori attivi © Prima dei mediatori simbolici © Dopo i mediatori attivi © Prima dei mediatori iconici © Nel gioco di finzione i bambini apprendono: Il gioco Gesti, discorsi, routine, comportamenti connessi a ruoli C A parlare correttamente, a gestire compiti © O Nei mediatori analogici è di fondamentale importanza: Caratteristiche e funzioni dei mediatori analogici I comportamenti di tutte le figure significative che li circondano A raccontare storie E. L'edutainment si ispira alla prospettiva di: Semplificare i contenuti da apprendere Facilitare la linearità dell'apprendere Imparerare divertendosi Sperimentare nuove situazioni GI giochi narrativi sono importanti perché: Coinvolgono sia adulti che bambini Attivano bambini più di altri giochi Supportano lo sviluppo dei concetti di tempo, sequenza, intrigo Supportano lo sviluppo del lavorare in gruppo Il gioco Il gioco O Nei mediatori analogici è di fondamentale importanza: Caratteristiche e funzioni dei mediatori analogici bTendea proporre attività troppo ludiche che possono distrarre lo studente © © Supporta processi per prova ed errore, lavora sulla complessità della © situazione d Rafforza una visione non reale delle situazioni Test di autovalutazione nI mediatori simbolici sono i più economici perché: Caratteristiche dei mediatori simbolici a Favoriscono una minore dispesione © b Consentono di veicolare un gran numero di informazioni in tempi brevi © e Non richiedono molto pempo per la progettazione © d Sono i più conosciuti © D La distorsione è un problema connesso ai mediatori simbolici perché: Caratteristiche dei mediatori simbolici a Le conoscenze sono fornite in grande quantità © b Le conoscenze sono difficili da comprendere © e Le conoscenze vengono fornite in modo incompleto © d Le conoscenze vengono deformate e adatattate dal singolo ascoltatore © BIL rischio di verbalismo attribuito ai mediatori simbolici è connesso: Caratteristiche dei mediatori simbolici a Alla problematica evidente quando gli studenti ripetono solo quello che ha © detto il docente nI mediatori simbolici sono i più economici perché: Caratteristiche dei mediatori simbolici Alla difficoltà di esprimere con parole i concetti © Alla possibilità che le parole vengano utilizzate senza essere reale © strumento di costruzione di pensiero Alla possibilità di esprimere con le parole i concetti © E Per gli studi sulle neuroscienze i concetti sono: Le parole e i concetti La sintesi di tutte le conoscenze dei soggetti © Il risultato della riflessione che il soggetto opera dopo l'azione © Derivati dall'insieme delle esperienze dei soggetti e vengono definiti © concetti-colla Prodotti dalla percezione dei soggetti © G L'astrazione empirica in Piaget si riferisce: Le parole e i concetti AI processo attraverso il quale il soggetto astrae delle conoscenze dal © mondo fisico AI processo complessivo di astrazione © b I mediatori iconici e attivi © c I mediatori simbolici e analogici Cv d I mediatorisimbolici e attivi Test di autovalutazione Dn filosofia il concetto di dispositivo è riferito a: Polisemia del concetto di dispositivo L'insieme delle situazioni educative alle quali un soggetto partecipa © L'insieme degli elementi fra loro interconnessi che permettono di esercitare © forme di controllo sugli individui L'insieme delle attività che vengono proposte a livello scolastico © L'insieme di quegli elementi che sono funzionali all'ampliamento del © pensiero n Una caratteristica importante dei dispositivi tecnologici è: Il dispositivo tecnologico La gradevolezza nell'uso © La modernizzazione delle forme e delle strutture © La crescente complessità a fronte di una maggiore invisibilità dei processi © La separazione che si dà tra gesto e processi © DI dispositivi tecnologici, in ambito professionale, richiedono: Il dispositivo tecnologico Una formazione universitaria e un livello altro di competenza © o Dn filosofia il concetto di dispositivo è riferito a: Polisemia del concetto di dispositivo Una velocità d'uso per essere maggiormente efficaci © Una maggiore conoscenza tecnica di tutto il funzionamento del dispositivo © Una maggiore capacità di rappresentazione mentale e modellizzazione dei © processi Î Secondo Perrenoud: Il dispositivo didattico I dispositivi didattici sono sempre diversi a seconda del compito, degli © alunni I dispositivi pedagogici vanno personalizzati secondo i bisogni dell'alunno — © I dispositivi didattici sono indipendendi dal compito e dall'insegnante © I dispositivi pedagogici sono funzionali al caompito, al progetto da © realizzare Gn dispositivo, nell'accezione di Foucault ha prevalentemente: Il dispositivo nel linguaggio pedagogico Una funzione di orientamento © Una funzione di controllo © Dn filosofia il concetto di dispositivo è riferito a: Polisemia del concetto di dispositivo Il dispositivo nel linguaggio pedagogico Lo sviluppo nel soggetto di una responsabilità verso di sé © Lo sviluppo di una libertà soggettiva sempre e comunque © L'autoprogettazione identitaria all'interno di una comunità che attiva nel © soggetto Lo sviluppo della capacità del soggetto di controllare tutte le variabili © Invia Test di autovalutazione Î La competenza è visibile quando: Il costrutto di competenza Il soggetto agisce per prova ed errore © Il soggetto si affida all'aiuto degli altri © Il soggetto affronta situazioni routinarie © Il soggetto usa le proprie risorse per affrontare situazioni nuove © È Rey ritiene che vi siano tre azioni che caratterizzano l'agire competente: Il costrutto di competenza La definizione del problema, lo scambio tra pari, la creatività © La memorizzazione, lo scambio tra pari, la modellizzazione [ei La defnizione del problema, la definizione dello scopo, la scelta delle C strategie La creatività, l'invenzione, la pazienza © È L'azioneche caratterizza l'agire competente: Il costrutto di competenza Non è consapevole e intenzionale © Ù La competenza è visibile quando: Il costrutto di competenza Non è solamente fisica ma anche intellettuale © E' solamente intellettuale © E' solamente fisica © È La competenza è un costrutto che si adatta a: Il costrutto di competenza Una situazione complessa nella quale occorre prendere decisioni © Una situazione complessa che non ha una soluzione © Una situazione lineare nella quale il soggetto opera per routine © Una situazione poco nota ma per la quale il soggetto ha già una soluzione © predeterminata È La mobilitazione esprime: La mobilitazione Un recupero della memoria procedurale per affrontare una situazione © Un recupero dei ricordi per scambiare informazioni © Ù La competenza è visibile quando: Il costrutto di competenza D Uno dei fattori determinanti la qualità di una didattica per le competenze è: La competenza nella scuola L'aver definito dei compiti che abbiano una sola soluzione © La tipologia del compito assegnato agli studenti © L'aver affrontato tutte le conoscenze necessarie al compito © L'aver predisposto dei materiali che guidino l'agire dello studente Test di autovalutazione n La metafora della rete per la progettazione rappresenta: Dimensioni della progettazione in contesti complessi La successione dei contenuti e degli obiettivi che compongono un percorso © formativo L'intreccio di elementi modulari autodeterminati, che partecipano della © coerenza generale ma possiedono una propria coerenza locale L'intreccio di nuclei fondanti, aspetti di competenze, obiettivi, saperi CC essenziali che sono collegati tra loro dall'intervento progettuale Lo spazio necessario per contenere tutte le istanze e i bisogni formativi © propri di un determinato percorso È Secondo Cerri, la progettazione: Dimensioni della progettazione in contesti complessi Supera i limiti tecnicistici e si arricchisce di significati in un approccio © olistico Rappresenta una narrazione globale di percorsi tanto globali che locali © Ha le potenzialità per definire il concetto di Knowledge Society © Tiene separato l'approccio culturale e quello didattico © Nella dimensione progettuale occorre integrare: Dimensioni della progettazione in contesti complessi n La metafora della rete per la progettazione rappresenta: Dimensioni della progettazione in contesti complessi Il pensiero dei discenti © Gli apprendimenti acquisiti presso sistemi di istruzione formali e agenzie © non formali Solo apprendimenti formali © Formale, informale e non formale C E Progettazione granulare significa: Dimensioni della progettazione in contesti complessi La declinazione delle competenze in micro e macro competenze e in © obiettivi Progettazione a differenti livelli, tra globale e locale © Progettazione per moduli © Progettazione per obiettivi © È La dimensione macro e la dimensione micro della progettazione: Le logiche e le connessioni tra macro e micro Sono l'una la derivazione dell'altra © n La metafora della rete per la progettazione rappresenta: Dimensioni della progettazione in contesti complessi D La differenza tra modularità e frammentazione consiste: Micro progettazione: il pattern e il modulo Nell'autosufficienza del modulo © Nella coerenza interna del modulo © Nell'unicità del frammento rispetto al modulo © Nell'elementarità del modulo Test di autovalutazione Î La comunità ha un ruolo fondamentale nei processi di: Il bisogno di comunitÀ Intrattenimento e socializzazione © Aggregaziobne e socializzazione © Istruzione e aggregazione © Istruzione e intrattenimento © Lo spazio diventa luogo quando: Il bisogno di comunitÀ Viene abitato sempre da persone diverse © Viene trasformato e ammodernato © Viene arredato per rispondere a bisogni © Viene arricchito di significati da coloro che lo abitano © E Nell ‘aver cura della comunità l'educatore deve bilanciare: Il bisogno di comunitÀ Le esigenze dei vari professionisti che collaborano con lui © Le tensioni che si creano © Ù La comunità ha un ruolo fondamentale nei processi di: Il bisogno di comunitÀ © Processi di apertura fra i membri e di protezione © d I caratteri dei soggetti che la compongono © E Per ‘favorire la costruzione di una nuova comunità fra estranei è opportuno: Il bisogno di comunitÀ a Non mettere alcuna regola © b Far esplicitare bisogni, significati © e Scegliere accuratamente chi deve partecipare © d Mettere delle regole immutabili © E L'educatore deve aiutare il soggetto a sviluppare anche il senso pratico per: La costruzione del s4© a Avvicibnare la sua azione a quanto aveva previsto © b Non fare errori Cc e Non Fargli peredre tempo in situazioni inutili © d Essere capace di prefiggersi obiettivi molto alti © ÙLa comunità ha un ruolo fondamentale nei processi di: Il bisogno di comunitÀ Le competenze professionali © I domini della qualità della vita © Le dimensioni dello sviluppo del soggeto Test di autovalutazione nn principio teleologico in un modello assicura: Il modello educativo-didattico Il rispetto delle scelte in rapporto ai programmi DC Coerenza e organicità © Esaustività e completezza © La possibilità di ripetere il modello © Dn modello, in Baldacci, per il docente ha una funzione: Il modello educativo-didattico Prescrittiva © Normativa © Orientamento Cc Descrittiva C Le antinomie proposte da Baldacci sono: Le antinomie che creano i modelli Programma e sapere, soggetto e oggetto Cc Soggetto e oggetto, processo e programma O nn principio teleologico in un modello assicura: Il modello educativo-didattico Processo e prodotto, soggetto e oggetto DC Processo e prodotto, soggetto e sapere © Fl La personalizzazione caratterizza particolarmente: Le antinomie che creano i modelli Il modello dei talenti personali C Il modello delle competenze di base © Il modello dell'arricchimento culturale © Il modello dei processi cognitivi superiori © GI modelli proposti da Baldacci: Le antinomie che creano i modelli Rappresentano l'intero panoprama della didattica DC Sono costruiti in base all'aspetto caratterizzante © Servono per valutare la didattica © Rappresentano tutte le variabili della didattica © nn principio teleologico in un modello assicura: Il modello educativo-didattico Nel modello dell'arricchimento culturale DC Nel modello delle competenze di base © Nel modello dei processi cognitivi superiori Test di autovalutazione MADDIE è: Instructional Design Un metamodello per guidare la progettazione © Un acronimo per ricordare un elenco © Una sigla che aiuta a ripensare la valutazione © Un processo di Analisi © Dn ADDIE i prerequisiti vengono raccolti nella fase: Instructional Design Implement © Develop © Analyze © Design © IL principio, secondo Merrill è: I cinque principi di Merrill Una opportunità per il progettista © Una teoria che guida la realizzazione della formazione © MADDIE è: Instructional Design Una verità stabilita dalla comunità scientifica © Una relazione sempre vera in appropriate condizioni © E Nella fase di Application nel modello ADDIE si cura: I cinque principi di Merrill La dimostrazione attarverso esempi © La trasferibilità C La comprensione iniziale © La rilevazione dei prerequisiti © G Secondo il principi dell'Integrationl'apprendimento è favorito quando: I cinque principi di Merrill L'insegnante racconta come integrare i diversi saperi di diverse discipline © L'insegnante costruisce una visione globale sull'insegnamento © Gli studenti applicano la nuova conoscenza nella vita reale © Gli studenti si ritrovano insieme per collaborare © c Utile soprattutto per verificare le capacità d Utile soprattutto per consentire allo studente di accedere a compiti semplici e Test di autovalutazione La didattica per obiettivi vede una forte relazione tra: Programmazione scolastica ed educativa a La programmazione e la valutazione Cc b La valutazione e il piano Cc e La programmazione scolastica e i voti e d L'osservazione e i voti c D Alla base della valutazione, nella didattica per obiettivi, vi è: Programmazione scolastica ed educativa a Il voto e b Il PTOF © e Il progetto della scuola Cc d L'osservazione Cc È La programmazione redatta dai docenti ad inizio d'anno, secondo la didattica per obiettivi, contiene: Programmazione scolastica ed educativa a Le finalità dell'istituto C La didattica per obiettivi vede una forte relazione tra: Programmazione scolastica ed educativa Gli obiettivi per l'istituto Cc Gli obiettivi per ogni classe Cc Le finalità della scuola © Programmazione scolastica ed educativa L'analisi delle risorse Cc L'individuazione dei bisogni espressi e inespressi e L'individuazione degli obiettivi c La valutazione Cc G Per pre-requisiti, nella didatticaper obiettivi, si intende: Programmazione scolastica ed educativa Le condizioni sociali necessarie per favorire l'apprendimento Cc Le condizioni ideali per apprendere e Le conoscenze degli studenti sulla materia c La didattica per obiettivi vede una forte relazione tra: Programmazione scolastica ed educativa La possibile frammentazione del sapere Cc L'impossibilità di definire un obiettivo nella scuola Cc La mancata linearità Test di autovalutazione ÙLa variabile fondamentale di cui tener conto per progettare un dispositivo è: Il triangolo dei dispositivi La valutazione dei risultati DC b Lo spazio di libertà d'azione dei soggetti © La quantità di obiettivi © d La tipologia delle attività © n Un fattore che caratterizza la filosofia educativa di un docente è dato: Il triangolo dei dispositivi a Dalle concezioni maturate circa il modo in cui apprendono gli studenti [oi b Dai suoi studi filosofici © e Dalle idee circa l'esistenza Cc d Dalla sua carriera professionale © Bn triangolo dei dispositivi si regge anche sulla dinamica tra: Il triangolo dei dispositivi a Riflessione e valutazione Cc b Compiti e valutazione © MLa variabile fondamentale di cui tener conto per progettare un dispositivo è: Il triangolo dei dispositivi Personalizzazione e individualizzazione DC d Progettazione e programmazione © NI dispositivi istruzionali sono prevalentemente finalizzati: I dispositivi i. a A far acquisire competenze relazionali Cc b A far acquisire processi complessi di ragionamento © e A far acquisire competenze © d A far acquisire conoscenze © 61 dispositivi per la regolazione sono caratterizzati: I dispositivi per la regolazione a Da compiti esecutivi DC b Da compiti di tipo lineare, istruzionale © c Dal compito che presenta un problema © d Da compiti riflessivi © MLa variabile fondamentale di cui tener conto per progettare un dispositivo è: Il triangolo dei dispositivi b Sulla storia personale DC Sulla richiesta di mercato © d Sul Bilancio delle Competenze Test di autovalutazione nn modello EAS è funzionale a progettare: Origine del modello per Episodi di Apprendimento Situato (EAS) Un intervento didattico volto esclusivamente alla valutazione C Un curricolo disciplinare © Un insieme di lezioni che coprano almeno metà del percorso didattico © Una o più lezioni tra loro connesse da un tema © n Uno degli obiettivi fondamentali di EAS è: Origine del modello per Episodi di Apprendimento Situato (EAS) Sostenere lo studente nell'organizzazione del proprio tempo © Sostenere lo studente nell'apprendere a costruire domande per apprendere © Sostenere lo studente nella sua attività di studio nelle varie discipline C Sostenere lo studente affinchè trovi le informazioni C Bn testo collettivo in Freinet aveva la caratteristica di: Origine del modello per Episodi di Apprendimento Situato (EAS) Essere una produzione al fine di essere pubblicata C Essere il modo in cui si definiva il sapere corretto rispetto a un tema C nu modello EAS è funzionale a progettare: Origine del modello per Episodi di Apprendimento Situato (EAS) Essere proposto da un alunno e rivisto da tutti C Essere una produzione dell'intera scuola © E Il microlearning si riferisce a: L'EAS: definizione e struttura Contenuti semplici C Una modalità informale di costruzione della conoscenza © Ricerche specifiche nell'ambito dell'apprendimento © Percorsi strutturati in e-learning © Gn video può essere uno stimolo da proporre preferibilmente nel momento: L'EAS: definizione e struttura Anticipatorio e operatorio C Ristrutturativo e operatorio © Ristrutturativo e operatorio © Operatorio © nu modello EAS è funzionale a progettare: Origine del modello per Episodi di Apprendimento Situato (EAS) Viene utilizzato per separare le conoscenze dalle procedure C Consente di tracciare il percorso di ricerca e di conoscenza Test di autovalutazione Îl Per allineamento Laurillard intednde: Verso il Learning Design a La stessa visione su un problema tra gli studenti Cc b Laconvergenzatra gli obiettivi dell'insegnante e gli obiettivi dei discenti © e Il parallelismo tra le attività degli studenti © d La stessa programmazione tra docenti C n Per chiarire la struttura interna di un concetto è utile: Apprendere attraverso appropriazione a Fornire tutti i dettagli © b Organizzare tutte le proprietà che lo compongono C e Chiedere ad un esperto della disciplina Cc d Fornire una visione globale, un quadro generale C È Per aiutare gli sudenti nell'organizzare una gerarchia di concetti a partire da un testo è utie: Apprendere attraverso appropriazione a Proporre di fare una ricerca Cc n Per allineamento Laurillard intednde: Verso il Learning Design Proporre di fare un riassunto Cc Proporre la costruzione di una mappa con i diversi livelli C Proporre la stesura di un elenco © ” Per realizzare un apprendimento attraverso l'indagine è fondamentale: Apprendere atttraverso l'indagine Saper navigare in internet Cc Saper collaborare con altri © Saper costruire e porre domande C Saper leggere tutti i tipi di teso Cc GA fondamento dell'apprendimento per indagine vi è: Apprendere atttraverso l'indagine Un problema C Un concetto © Una lezione C
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