Scarica La letteratura italiana tra classicismo e romanticismo e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! Madame de Staél: “la Tradizione alimenta le lettere” - materiale online
Il testo di Madame de Stael sulle traduzioni è un invito agli uomini di lettera italiani a
guardare oltre al recinto della cultura classicista, per aprirsi alla moderna cultura che la
sensibilità d’oltralpe stava elaborando.
e di questo testo fa scalpore il fatto che la scrittrice accusi gli eruditi di continuare a
cercare nel passato per provare a trovare la loro fortuna + producono una letteratura
morta, che presenta il riuso di moduli classicisti
e il romanticismo stava diffondendo molte novità in campo letterario ma i letterati
preferivano chiudersi in una antiquata e sterile erudizione
il “commercio de’ pensieri” è favorito dalle traduzioni —> deve essere libero e continuo
le traduzioni permetterebbero di arricchire la lingua, anche del testo stesso
e còèilrischio sennò di intercorrere in testi ripetitivi e monotoni + possibilità di avere
una novità
Pietro Giordani: “un italiano risponde all’articolo di Madame de Staél - materiale
online
Giordani pone due principali critiche alle polemiche della De Stael:
1) il nuovo non coincide con il bello + una volta raggiunto il culmine non si può far altro
che imitarlo (bellezza culmine: classici antichi)
2) le “idee settentrionali” non si possono mescolare con la nostra letteratura — rischio di
snaturare la fisionomia della cultura nazionale.
i romantici affermano il carattere nazionale della letteratura, ricercandola nella
tradizione cristiana e popolare
classicisti + tradizione classica (italiani diretti continuatori)
Giovanni Berchet: “una poesia che si rivolga al popolo” - pagina 614
Nella riflessione di Berchet, emerge la necessità di ridefinire il rapporto tra il letterato e il
suo pubblico, e di superare la tradizionale opposizione tra la massa di persone poco
alfabetizzate e la ristretta elite di intellettuali capace di intendere i versi dei poeti tradizionali.
Nasce quindi una nuova poetica, capace di rivolgersi al popolo, ovvero a una fascia di
lettori ampia ed eterogenea.
Per lo scrittore la vera poesia è quella popolare. Tutti gli esseri umani hanno nell'animo una
“ tendenza alla poesia”, ma nella maggior parte delle persone rimane passiva, e diventa
attiva solamente nei poeti, che hanno il compito di interpretare i sentimenti e gli ideali del
loro tempo. Questo avviene solo se i poeti sono in grado di farsi comprendere da un grande
pubblico di lettori.
Il pubblico è suddiviso in:
— ottentoti: tendenza poetica sopita, non sono in grado di cogliere aleun messaggio
poetico
+ parigini: così raffinati da non poter intendere il sentimento nelle opere degli scrittori
(diventa filosofo)
— popolo: tutti gli altri individui leggenti e ascoltatori, a cui l'artista si deve rivolgere per
migliorare i costumi e per stimolare i nobili ideali.
ANALISI
e Berchetè convinto che ogni distinzione delle classi è presente in ogni classe sociale.
® l'obiettivo di berchet non è una delimitazione sociale del pubblico a cui letterati
devono rivolgersi, ma al contrario, un suo deciso ampliamento.
e Nonostante si faccia riferimenti a temi complessi il tema è narrato in modo
scorrevole e piano. il lessico non è troppo ricercato, ciò conferma la volontà
dell'autore di rivolgersi a un pubblico ampio.
Alessandro Manzoni: “ lettera a D’Azeglio” - materiale online
Nel 1823 il marchese Cesare Taparelli d’Azeglio pubblicò la Pentecoste di Manzoni sulla sua
rivista “Amico d’Italia”. Inviò poi una copia della rivista a Manzoni, accompagnandola con
una lettera nella quale affermava che il Romanticismo avrebbe avuto vita breve. Poco
tempo dopo, Manzoni gli rispose con questa celebre missiva nota come «lettera sul
Romanticismo», nella quale vengono espresse le sue teorie in merito alla polemica
classico-romantica. La lettera sarà stampata nel 1846, nonostante il parere contrario
dell’autore, che nel 1870 ne rivide il testo per la pubblicazione nelle Opere varie. Il testo cui
si fa qui riferimento è quello della prima stesura.
ANALISI
e Tutti gli illuminismi sono caratterizzati da diverse interpretazioni + a seconda del
paese — milanese sopra tutti
® l'imitazione dei classici e con la regola delle unità drammatiche. Per quanto riguarda
la mitologia, utilizzata dai classicisti come mezzo per raggiungere il bello poetico,
egli afferma che si tratta di idolatria, e va quindi esclusa dalla poesia. Il bello
poetico, secondo Manzoni, deve essere infatti ottenuto tramite l'aderenza al vero.
e nonsi deve imitare sempre i classici + seppur si devono comunque studiare >
copiarla porterebbe a trasferire nella poesia sentimenti falsi e giudizi irragionevoli
e affermandochela poesia, e la letteratura in generale, debbano avere l'utile come
fine, il vero per oggetto e l'interessante come mezzo. L'opera letteraria deve
quindi essere interessante per attrarre il pubblico dei lettori, deve occuparsi del vero,
che è anche l’unica sorgente del bello, e deve essere utile alla società.
® distinzione tra vero storico e vero morale — il primo è la rappresentazione del vero
della storia, il secondo ha a che fare con le verità dell'animo umano, ed è il campo
specifico di indagine del poeta. Entrambi però generano nel lettore il diletto. Affermati
questi concetti sul vero — la rappresentazione del vero va nella stessa direzione del
sentimento religioso.
“l’Infinito”- pagina 772
L'infinito è stato composto a Recanati tra la primavera e l'autunno del 1819, ovvero quando il
poeta era appena ventenne.
è seduto davanti a una siepe che non gli consente di vedere l'orizzonte, perciò insegue la
propria immaginazione dietro quel confine visivo.
Il tema di fondo è l'immaginazione dell'infinito, stimolato da un impedimento fisico: ciò
che gli occhi umani non possono vedere è contemplato dall'immaginazione.
ANALISI
Zibaldone
Lo Zibaldone rappresenta l'opera di tutta la vita di Leopardi, dal 1817 al 1832. era il diario
sul quale anno stava tutte le sue riflessioni. accompagna la sua intera biografia e consente
di approcciare tutte le sue altre composizioni, dando chiavi di interpretazione alle opere.
fa capire come Leopardi fosse classificabile come un filosofo, per le argomentazioni che dà
all'interno di questo testo. ha una prosa spontanea, riflesso di un pensiero in movimento.
“La Semplicità nella Scrittura” - pagina 781
Leopardi ha meditato a lungo sulla difficile arte della scrittura e sui metodi migliori da
adottare per esprimere i sentimenti più intimi. questo testo è un invito alla semplicità e alla
naturalezza, il poeta condanna l'idea formalistica di stile tipica del Neoclassicismo.
ANALISI
e La semplicità e la naturalezza non sono il frutto dello slancio istintivo ma sono una
faticosa conquista, estremo risultato di studio e applicazione.
e La sostanza espressiva da forma comunicativa a una sostanza concettuale
lungamente meditata, tutt'altro che improvvisata istintiva.
e stile —> modalità in cui le idee dell'autore prendono forma nella scrittura per essere
proposte al lettore.
e necessità di un forte controllo alla scrittura, o per conquistare la semplicità e la
naturalezza.
“La Suggestione dell’Indefinito” - pagina 783
Per Leopardi, tutto ciò che apre la strada alla fantasia e all'immaginazione è piacevole,
perché Consente all'individuo una qualche forma di intervento sulla realtà, per quanto
illusorio. Per questo motivo sono piacevoli le visioni o i suoni Vaghi e indefiniti, in cui il dato
reale si confonde con quello immaginario, creato dal soggetto. il poeta considera l'infinito
come peculiarità tipica del linguaggio poetico.
Il linguaggio poetico consiste in un modo di parlare indefinito, in cui, cioè il dato reale sia
in qualche modo filtrato attraverso l'immaginazione di chi scrive. tutto ciò che è definito non
è poetico. anche la prosa, si esprime ai sentimenti elevati e nobili, è indefinita.
ANALISI
e Esprimersi in modo indefinito, significa esprimersi in modo evocativo, suggestivo,
Cioè in un modo che suscita emozioni che non si ferma a registrare un dato di fatto e
che non si limita a fotografare la realtà > deve accendere la fantasia, moltiplicando
il nostro modo di guardare e conoscere il mondo.
e lanaturalezza e la semplicità dello stile sono frutto di un'estrema elaborazione e
grande esperienza
e linguaggio evocativo e indefinito + richiede molta perizia tecnica
“La Teoria del Piacere” - pagina 786
Nel pensiero di Leopardi è fondamentale la riflessione sulla felicità, che gli considera il vero
scopo dell'esistenza. In questo testo, composto fra il 12 e il 23 luglio 1820, il poeta considera
il piacere che ogni individuo desidera raggiungere, osservando che esso è in realtà
inattingibile, perché il desiderio umano è immenso e senza limiti, e dunque inaffidabile.
ANALISI
e Èunariflessione filosofica rispetto al concetto di piacere e indefinito, assimilabili.
® il desiderio del piacere è infinito per durata ed estensione + il conseguimento di un
oggetto di desiderio non spegne il desiderio, perché risponde con qualcosa di finito
una richiesta infinita.
e solo l'immaginazione può soddisfare il desiderio infinito del piacere, solo
l'immaginazione può creare oggetti infiniti per numero, durata ed estensione +
l'uomo sperimenta la felicità solo quando può soddisfare la propria infinita serie di
piacere con questi oggetti infiniti illusori, creata dalla sua facoltà immaginativa.
e la natura dispone gli uomini al piacere facendoli ignoranti e capaci di illusioni e
immaginazioni. in poesia il vago e l'indefinito sono fonti di piacere in quanto attivano
l'immaginazione e chi si trova a contatto con la natura e più vicino alla felicità.
Giovanni Verga
“Nedda” - pagina 184-185
La novella Nedda risale al 1874 e Verga non le affida molto importanza Ma ottiene
inaspettato successo. È uno << schizzo di costumi siciliani >>, ambientato nelle campagne
intorno a Catania, con puntuali notizie sulle condizioni dei contadini, compreso l'ammontare
della paga giornaliera per i diversi lavori agricoli stagionali.
La vicenda di Nedda appartiene al filone riformistico e risorgimentale del racconto
Campagnolo, volto a esaltare La Sana Vita dei campi di contro alla corruzione cittadina e a
mostrare come in mezzo alla miseria risaltino esempi di virtù. il destinatario del racconto
Campagnolo e il lettore delle classi più alte: il suo coinvolgimento sentimentale nelle
patetiche vicende narrative e deve renderlo sensibile verso le condizioni di vita nelle
campagne.
Nedda è una giovane bracciante siciliana che deve mantenere la madre inferma con lavori di
mietitura, di vendemmia, di raccolta delle olive. è disprezzata in paese a causa della sua
povertà e il suo unico sostegno è lo zio Giovanni, un vicino di casa vecchie burbero ma
caritatevole, che la soccorre come può. morta la madre, Nedda si innamora del giovane
Jean, bracciante agricolo. già non si ammala di malaria e, costretto a lavorare Comunque,
muore. Nedda, che aspetta un bambino da lui, rimane sola ed emarginata nel paese come
disonorata, con nessuno che le dia lavoro. consuma tutti i suoi risparmi e nasce una
bambina rachitica che muore presto di stenti.
ANALISI
La descrizione di nedda del suo ambiente di lavoro si ottiene alle effettive condizioni
di vita dei contadini siciliani > grave l'ingiustizia sociale
Impianto narrativo di tipo tradizionale —> Narratore onnisciente che accompagna il
lettore
La trama fa leva sulla Canonica figura della giovane buona infelice perseguitata dalla
sventura e dalle ingiustizie umane
Il racconto offre un affascinante passatempo al lettore colto e benestante +
proposte atmosfere sconosciute e sensazioni mai provate, tramite il frutto delle sue
fantasticherie di fronte al caminetto, con i sigaro semi spento e gli occhi socchiusi.
Lettore + narratore = solidarietà
vengono fornite nel necessario notizie di ordine economico e sociale e viene guidato
il giudizio del lettore tramite osservazioni, postilla e, commenti.
Dopo l'introduzione, la storia si apre su un quadretto di genere, in cui viene descritto
il mondo contadino, tramite un osservatore che si basa su stereotipi e luoghi comuni
letterari + notizie corrette sulla vita e sul lavoro dei contadini, malocchio si ferma sul
quadro pittoresco.
Ogni aspetto è posto il rapporto i parametri di Bellezza femminile familiari al lettore
colto (bella, capelli neri e folti, denti bianchi, avvenente, sorriso splendente) >
Tentativo di mostrare come la miseria abbia schiacciato la bellezza.
la voce narrante commenta sempre i gesti e le parole della ragazza, interpretando
ogni suo sguardo e gesto.
Protagonista circondata da voci indifferenti + Il narratore fa di tutto per far risaltare la
bontà di Nedda e per indirizzare il giudizio del lettore verso un eco riconoscimento
della straordinaria virtù della ragazza.
“Rosso Malpelo” - pagina 193
Il racconto affronta la piaga drammatica del lavoro minorile nelle miniere. è ispirata una delle
inchieste promosse dal governo della nuova Italia per conoscere la realtà sociale del paese,
nel periodo successivo all'unità.
raccontò ambientato nelle cave di Rena, vicino a Catania punto Il protagonista è Rosso
Malpelo, un ragazzetto dai capelli rossi, colore che le credenze popolari considerano segno
di cattiveria.
ANALISI
adottata la tecnica dell'impersonalità + tono del racconto: drammatico e aspro
il narratore popolare fa propri i giudizi dell'ambiente
malpelo è l’unico ancora capace di affetti autentici e disinteressati (anche se espressi
in modi selvatici
capace di gesti generosi e di desideri spirituali > esente da ipocrisia + consapevole
della propria condizione di diverso e di escluso + generoso e sensibile a valori
ideali, è sentito diverso dal narratore popolare
sta al lettore riconoscere questa vera e dolente identità di malpelo
“Prefazione all'amante di Gramigna” - materiale online
Fa parte della raccolta di novelle Vita dei campi, 1880, è la prima opera del nuovo corso
Verghiano, con l'applicazione del metodo dell'impersonalità.
Le novelle di Vita dei campi, anticipano temi, linguaggio e figure dei Malavoglia,
rappresentano lo stadio iniziale dell'inchiesta critica condotta da Verga sulla società
contemporanea.
appunto l'obiettivo è rivolto al gradino più basso, al mondo arcaico del umile Sicilia:
pescatori e contadini, Fattori e conciapelli, cavatori di rena e pastori, braccianti e carrettieri.
Anche se c'è il rischio che quel mondo venga intasato dalle aspirazioni al benessere, dalla
logica arrogante del profitto economico che domina le regole di funzionamento della novità
Italia, In questo ambiente c'è ancora un patrimonio di effetti disinteressati e di valori ideali.
i protagonisti delle novelle sono gli ultimi esponenti di una civiltà al tramonto, acqua e spetta
a un destino di sconfitta.
ANALISI
e ilracconto nonè più filtrato dalla lente dello scrittore ma è riferito dal punto di vista di
un narratore Popolare + fa parlare il narratore popolare, il quale serve a creare un
effetto di immediatezza e di sincerità.
e Lamano dell'artista deve rimanere assolutamente invisibile > opera d'arte
sembrerà essersi fatta da sé
e L'opera deve trasmettere l'effetto di sincerità —> Verga costruisce il racconto, e metti
in bocca al narratore Popolare le parole che devono sembrare semplici e pittoresche,
e lui il regista dell'effetto finale.
“Buona e brava gente di Mare” - pagina 219
Le coordinate storiche geografiche del racconto e i suoi personaggi sono forniti dalla voce
del narratore Popolare, Appartenente allo stesso ambiente ritratto. i protagonisti sono
presentati attraverso i nomignoli e commenti assegnati loro dalla comunità Paesana.
Il lettore è subito immerso nell'ambito domestico, culturale in linguistico degli abitanti di
Acitrezza. > romanzo corale
ANALISI
e L'inizio del romanzo fornisce le coordinate geografiche e cronologiche dell'azione è
presente i protagonisti della storia tramite un anonimo narratore Popolare,
espressione della comunità Paesana.
e coordinate cronologiche +» vaghe. si passa da un tempo, che indica un esordio
quasi da favola e che rimanda a un passato indeterminato; ad adesso, che invia
all'attualità ma altrettanto imprecisata + Rimandano al tempo interiore della
comunità Paesana.
Soprannome Malavoglia — valore antifrastico ( indica l'esatto opposto della realtà)
i componenti della famiglia sono presentati con gli occhi del narratore Popolare,
Nell'ordine in cui li si vede entrare in chiesa la domenica, attribuendo a ciascuno di
loro i commenti e i giudizi della comunità.
padrontoni > comandava le feste e le 40 ore
bastianazzo + completo obbedienza al padre
Longa ( valore antifrastico) + buona Massaia
Luca — condotta a giudiziosa, sancita dalla dall'approvazione del nonno
Mena + virtù domestiche
Alessi — carattere promettente
Lia > né carne né pesce, troppo piccola
Il giovane Anthony è il personaggio più tormentato del romanzo Ma, per la sua
irrequietudine e per l'insoddisfazione per la propria condizione di vita, il desiderio di
evadere dalla immobilerità paesana spingono la voce Popolare a insinuare che non
sia altro che uno scansafatiche.
L'etica dell'anziano Patriarca è condensata nei motti, proverbi, che costituiscono per
il nonno in modo normale di esprimersi + insistono su necessità della gerarchia e
dell'autorità nell'ordinamento sociale familiare, solidarietà fra parenti, dovere del
Lavoro, attaccamento al proprio mestiere e alla propria condizione.
Tony si sente depositario della Sapienza degli antichi e a essa attribuisce Il miracolo
della prosperità familiare. + interrogativo sarà incapace di preservare | Malavoglia
sia dai gravi errori dello stesso capofamiglia, sia dalla cattiveria e dall'aggressività dei
nuovi rapporti sociali basati sull'imperativo del profitto.
“La morte di Bastianazzo” - pagina 223
Padrontoni ha acquistato a credito un carico di lupini da rivendere in un'altra località della
costa, pasticcio parte il sabato sera con la merce, ma durante la notte si scatena una
violenta tempesta che dura tutta la giornata seguente. con il passare delle ore le ipotesi del
naufragio si afferma inesorabile.
ANALISI
La morte di Bastianazzo non viene raccontata in piena diretta bastianato, ma diventa
progressivamente realtà, attraverso gli sguardi, le parole, i gesti dei dei compaesani,
molto poco inclini alla Pietà. il solo gesto umano appartiene a chi accompagna a
casa la moglie del protagonista, fino a che, frastornata e stravolta, deve rassegnarsi
all'evidenza della morte del marito.
attraverso i gesti e le parole degli abitanti di Acitrezza prendiamo coscienza del
dramma +— Tutti si preoccupano di tutelare i propri interessi economici, anche
schernendo la famiglia.
sincronizza sul nome della Barca, tutt'altro che provvidente —> nell'orizzonte di
Verga la religione non dà conforto, la realtà rappresentata da Verga è senza Dio, Si
invitano a non farsi illusioni e confidò nella consapevolezza di fronte alle difficoltà
della vita.
il dolore di Maruzza, nella scena finale, e descritto dall'esterno, tramite la descrizione
di atti e gesti + capisce il proprio stato di vedovanza dalle attenzioni Dagli Atti
insoliti dei compaesani — la sciocchezza descrittiva rende la scena drammatica e
solenne.
il danno finanziario È sempre in primo piano, considerato più grave, ha gli occhi del
paese, della perdita umana + richiamo alla logica e economicistica imperante nella
comunità — il debito diventa un incubo che condanna la famiglia alla rovina
economica.
“qui non posso starci” - pagina 226
Tony, il figlio maggiore di bastianazzo, è il personaggio più inquieto del romanzo. ha
conosciuto negli anni del servizio militare la realtà che si muove fuori dal microcosmo di
Acitrezza. insofferente di una vita di fatica, desideroso di arricchirsi, lascia il paese ma il
tentativo di far fortuna altrove fallisce e si dà il contrabbando, finendo per accoltellare una
guardia terziaria. Dopo anni di carcere passa una sera salutare i suoi fratelli prima ad
andarsene per sempre. è la pagina finale del romanzo.
ANALISI
e La pagina finale del romanzo sancisce alla definitiva esclusione del giovane Antonio
dalla famiglia dalla vita del paese. non può più restare perché ha violato e offeso la
legge fondamentale del suo ambiente domestico — fedeltà agli affetti e alla
tradizione.
e Il paesaggio rivela lo stato d'animo e i pensieri della persona che li osserva +
descrizione affettiva, che diviene introspezione psicologica, mettere salto La
solitudine e il senso di esclusione.
e Tony vede nel mare una presenza solidale con il suo destino — il mare non ha
paese nemmeno lui
e leultimerighe insistono sull'espressione a cominciare la giornata: la vita del paese
riprende il suo ciclo di sempre, uguale immutabile + era raggiunta consapevolezza
del proprio destino lo rende non più partecipe di questo ritmo statico
® hacapito che deve andarsene Perché ha tradito il mondo della famiglia, ma ormai è
irrecuperabile di fronte ai mutamenti della società e della storia.
“la Roba” - pagina 229
La raccolta novelle rusticane pubblicata nel 1883, si compone di 12 racconti ambientati nelle
campagne catanesi. è scomparsa la fedeltà col patrimonio di sentimenti generosi ancora
vivo, Per quanto minacciato, le protagoniste di Vita dei campi e dei Malavoglia. al mito di
questi si sostituisce il mito della roba e della ricchezza economica.
la lotta per il possesso ha portato all'esercizio dell'aggressività, condizionando i meccanismi
dei rapporti personali e pubblici. Siamo di fronte a una convivenza feroce, gli effetti valori
etici si sono convertiti in merce, mezzi di conquista.
Mazzarò, il protagonista della novella, è un uomo che vive esclusivamente in funzione
dell'accumulo forse è nato di ricchezze, esempio di una completa alienazione in nome della
roba.
ANALISI
e il narratore Popolare condivide la logica della roba e ammira incondizionatamente il
suo campione — Tony epici, leggendari e favolosi, che conferiscono una statura
eroica al protagonista, data dalla sua totale dedizione alla roba.
e tutti inizia con il Viandante che percorre le terre di Mazzarò, passando in rassegna
tutti i suoi possedimenti, il lettiere quindi racconta la sua storia + portavoce