Scarica Testo argomentativo ''I videogiochi possono essere una forma d'arte?'' e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! Leggere il testo di Simone Tagliaferri, analizzarlo e produrre un testo argomentativo dal titolo: "I videogiochi sono una forma d’arte?" Oggi i videogiochi sono protagonisti della vita di milioni di persone. Essi sono seguiti a livello mondiale, e stanno avendo questo successo poiché si servono delle nuove tecnologie e dell’innumerevole varietà di piattaforme. Molti ritengono che i videogiochi possono essere considerati una forma d’arte in cui il creatore è l’artista e il videogioco è la suo opera d’arte. Altri invece la pensano diversamente. In merito a questa tematica, il blogger Simone Tagliaferri nell’articolo ‘’I videogiochi sono una forma d’arte?’’ del 2014 scrive per Multiplayer.it, un sito dedicato al mondo dei videogiochi. Egli sostiene che i videogiochi non siano una forma d’arte, e in questo articolo spiega i suoi punti di vista e le sue ragioni per definirli tali. Partendo dal presupposto che l’arte è soggettiva, non esiste una descrizione valida e condivisa da tutti. Ogni pensiero è totalmente personale e legato alla persona che lo esprime. Per quanto riguarda l’articolo, nonostante sia difficile individuare la tesi di Tagliaferri, egli pensa che nei videogiochi non sia presente l’arte e lo si può intuire da queste parole del suo articolo: ‘’Uno dei problemi principali nell’affrontare il discorso è che si fa molta confusione e spesso per arte si intende l’applicazione di un mestiere alla creazione di un videogioco. Se parliamo di capacità degli sviluppatori magari è così, e possiamo affermare senza troppi traumi che quel gioco ha un design fatto ad arte, o quell’altro ha delle musiche evocative e così di seguito, passando per i bei testi o le ottime texture1. La questione qui non è tanto la capacità messa in campo dai singoli individui o la bellezza di questo o quell’elemento che compone uno scenario. Se così fosse per rendere tutti i videogiochi opere d’arte basterebbe mettere in ognuno delle riproduzioni di quadri famosi, ma di fatto non è così. Ad esempio non basta mettere la Venere di Botticelli sui cartelloni di un gioco di guida per renderlo automaticamente arte.’’ Tuttavia, credo che in alcuni videogiochi ci sia una forma d’arte. In primo luogo sono presenti diversi elementi artistici nei videogiochi come la grafica, le musiche e le storie che se uniti insieme creano un prodotto armonico, come asserisce anche il blogger. In secondo luogo i creatori esprimono idee, sviluppano modelli creativi e linguistici, e restituiscono visioni del mondo. Per di più un videogioco proprio come un quadro o un’opera d’arte, può suscitare emozioni come paura, felicità, ansia, tristezza, divertimento rendendoci i protagonisti del gioco. Senza tener conto del fatto che essi possono essere un mezzo di comunicazione, tramite il quale si ha la possibilità di conoscere persone provenienti da diverse parti del mondo. Anche questa può essere considerata una forma d’arte: poter conoscere nuove persone essendo collegati da una passione in comune. Al contrario alcuni sostengono che per quanto possa essere evoluto il videogioco, rimane pur sempre un’attività d’intrattenimento basata su delle regole che richiede la partecipazione del giocatore. Concludendo, i videogiochi possono essere considerati arte in tutte le loro diverse forme, certamente non equiparabili alla Venere di Botticelli come cita Tagliaferri, o alla pietà di Michelangelo.
