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Testo argomentativo sulla donna nell’arte Artemisia gentileschi Berthe Morisot…, Guide, Progetti e Ricerche di Italiano

La donna nell’arte? La donna che ruolo ha avuto nell’arte i meglio che ruolo non ha avuto?!

Tipologia: Guide, Progetti e Ricerche

2022/2023

Caricato il 04/10/2023

annalisa-ferrante-1
annalisa-ferrante-1 🇮🇹

17 documenti

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Scarica Testo argomentativo sulla donna nell’arte Artemisia gentileschi Berthe Morisot… e più Guide, Progetti e Ricerche in PDF di Italiano solo su Docsity! LA DONNA NELL’ARTE: Modella o Artista? L'arte è donna, soprattutto perchè i pittori hanno sempre scelto le donne come protagoniste preferite dei loro quadri ma anche perché spesso le donne hanno affrontato la carriera di artiste ma solo poche hanno raggiunto il successo riservato agli artisti uomini. Addirittura era vietato ufficialmente l'ingresso delle donne che volevano diventare pittrici, nelle accademie di belle arti. Fino alla fine del 1800 le donne non vengono ammesse nelle scuole e nelle Accademie di Belle arti, solo a partire dal 1900 vengono ammesse ufficialmente. La donna è stata vista come Venere, come la più irraggiungibile delle muse ispiratrici, ma per secoli non è stato facile raggiungere la fama e vivere della propria arte, come invece avevano fatto tanti artisti uomini. Fin dall’antichità nel mondo dell’arte la donna era semplicemente soggetto di ispirazione per gli artisti uomini.Anche se in realtà le testimonianze rivelano che fin dall’Antica Grecia esistevano pittrici donne, il loro contributo al mondo dell’arte rimane marginale e non riconosciuto fino al XVI secolo.Nell' iconografia antica, la donna era sempre associata alla fecondità e la sua conoscenza e vicinanza alla natura, contribuì a creare un mondo mistico attorno a lei. Si riteneva avesse un legame con le divinità e, per questo, era coinvolta nelle cerimonie rituali e religiose. ARTEMISIA GENTILESCHI Artemisia Gentileschi, figlia del pittore Orazio è stata l'unica donna del rinascimento ad avere accesso all'Accademia di disegno di Firenze, ma è entrata nella storia anche per essere un simbolo del femminismo, in quanto ha avuto il coraggio di denunciare lo stupro da parte del pittore Agostino Tassi. Nell'immaginario collettivo la rappresentazione cruenta di determinate scene nelle opere di Artemisia Gentileschi (Roma, 1593 - Napoli, 1653) è riconducibile a un episodio della vita dell'artista: l'aggressione e lo stupro da parte di Agostino Tassi (Roma, 1578- 1644). Questi era un pittore, collega del padre di Artemisia, Orazio Gentileschi (Pisa,1563 - Londra, 1639), che frequentava abitualmente la casa degli artisti e che, in un giorno di maggio del 1611, si era introdotto con la forza nella camera di Artemisia, approfittando dell'assenza di Orazio, e mentre lei era intenta a dipingere al suo cavalletto, l'aveva violentata. Ne seguirono vari processi. Artemisia, che all'epoca aveva appena diciassette anni, aveva fatto la sua deposizione: l'aggressione con la conseguente perdita della verginità e l'attacco all'onore della sua famiglia di certo l'avevano segnata profondamente. E ancora: negli anni Settanta del Novecento Artemisia è diventata emblema delle rivendicazioni femministe, poiché sebbene abbia dovuto subire non solo la sofferenza e la tragicità immediata del fatto, ma anche tutte le conseguenze in termini di processi e attacchi al suo onore, si affermò artisticamente, divenendo una tra le più celebri donne artiste di tutti i tempi e inoltre si rese indipendente non solo come donna, ma anche come figlia, in quanto il suo successo era dovuto alle sue sole capacità artistiche e alle sue scelte tematiche e pittoriche Segui le sue idee, distaccandosi dal padre, già celebre pittore, soprattutto con il trasferimento a Firenze. BERTHE MORISOT: Fino alla fine del 1800 le donne non vengono ammesse nelle scuole e nelle Accademie di Belle arti, solo a partire dal 1900 vengono ammesse ufficialmente. Questo però non ha impedito a Berthe Morisot, pittrice donna ideatrice con Monet e Manet dell'impressionismo, di diventare un nome celebre della storia dell'arte. Il suo ruolo non è mai stato effettivamente riconosciuto, infatti sulla sua tomba e anche sul suo certificato di morte non viene riconosciuta come pittrice, ma come moglie senza lavoro.Dal 1900 in In quegli anni le accademie erano ancora precluse alle donne, per questo i genitori di Morisot realizzano per le figlie un atelier casalingo dove far loro prendere lezioni di pittura sotto la guida prima di Geoffrey-Alphonse Chócarne e poi di Joseph Guichard. Le sorelle Morisot vengono anche portate al Louvre per ammirare e copiare i quadri, in particolare quelli di Raffaello e di Rubens.a e anche le donne riescono ad avere maggiore spazio nel mondo dell'arte. Nel 1874, nonostante l'opinione contraria di Manet, partecipa come unica donna alla prima mostra impressionista nello studio di Nadar. In rassegna si presenta con nove dipinti tra oli, acquerelli e pastelli e riceve numerose critiche, in particolare dal suo vecchio maestro Joseph Guichard, ma allo stesso tempo il suo talento viene riconosciuto e apprezzato, tanto che la pittrice continuerà ad esporre con gli impressionisti, fino a diventare una degli esponenti di spicco del movimento. Dal'90o in poi, quando anche le donne vengono ammesse nelle Accademie di Belle Arti e con l'arrivo delle avanguardie, il contesto culturale cambia.
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