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TFA SOSTEGNO TRACCE SVOLTE PROVA SCRITTA, Schemi e mappe concettuali di Pedagogia

Ho elaborato personalmente questo documento che consta di due parti, di cui la presente prima parte formata da 13 tracce svolte, per il superamento della prova scritta al fine di accedere al TFA SOSTEGNO. Si tratta di tracce riguardanti gli argomenti più gettonati e aggiornati in base ai manuale da me studiati e alla legislazione scolastica tra cui il PNRR. Indice: 1. Offerta formativa Istituti tecnici 2. Pecup 3. Caratteristiche dei percorsi PCTO 4. PCTO versione 2 5. Caratteristiche SNV 6. Autonomia didattica 7.Didattica a distanza 8.Didattica per competenze 9. Intelligenza emotiva 10. Pensiero divergente 11. Pai-Pi differenze 12. Didattica inclusiva 13. Evoluzione scuola digitale- PNRR L'elaborazione è stata effettuata sulla base del manuale Edizione Simone 2023 nonché tracce svolte edizione Maggioli editore 2023 ed Edizione Erickson pertanto con attenta scelta degli argomenti. Buona lezione ed in bocca al lupo!

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2022/2023

In vendita dal 21/12/2023

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Scarica TFA SOSTEGNO TRACCE SVOLTE PROVA SCRITTA e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Pedagogia solo su Docsity! TRACCE SVOLTE PROVA SCRITTA TFA SOSTEGNO Prima parte a cura della Dott.ssa Paola Esposito Indice: 1. Offerta formativa Istituti tecnici 2. Pecup 3. Caratteristiche dei percorsi PCTO 4. PCTO versione 2 5. Caratteristiche SNV 6. Autonomia didattica 7.Didattica a distanza 8.Didattica per competenze 9. Intelligenza emotiva 10. Pensiero divergente 11. Pai-Pi differenze 12. Didattica inclusiva 13. Evoluzione scuola digitale- PNRR 1. Il candidato illustri le peculiarità degli istituti tecnici in base al dpr 20 Marzo 2010 n. 89 che ne disciplina l'organizzazione e alle relative linee guida il candidato illustri la sua personale riflessione sulla presente offerta formativa degli istituti tecnici. il dpr 88/ 2010 regolamento recante norme per il riordino degli istituti tecnici, disciplina l'organizzazione degli istituti tecnici. Essi forniscono una preparazione scientifica e tecnologica a seguito del riordino del dpr 88 /2010, sono composti da due indirizzi, economico e tecnologico ed 11 indirizzi -esempio meccanica, meccatronica. Ove durante il primo biennio si studiano materie comuni e durante il secondo biennio materie dell'indirizzo scelti, l'ultimo anno permette l'accesso all'università e all'istruzione tecnica superiore, punto secondo, la direttiva del miur 57 /2010 linee guida per gli istituti tecnici. Il riordino ha inizio dall'anno scolastico 2010/2011 e descrivono il passaggio al nuovo ordinamento, richiamando il quadro di riferimento europeo- EQF- per il sistema di trasferimento dei crediti. E la costituzione di un nuovo sistema condiviso di istruzione e formazione tecnica professionale. Il secondo ciclo di istruzione e formazione ha come riferimento il profilo educativo e professionale pecup. 2.Descrivere il PECUP -profilo educativo, culturale e professionale nel secondo ciclo di istruzione e formazione. Il secondo ciclo di istruzione e formazione ha come riferimento il profilo educativo, culturale e professionale. Il Decreto legislativo 226/2005 è finalizzato alla crescita educativa, culturale e professionale di giovani per trasformare la molteplicità dei saperi in un sapere unitario; lo sviluppo della capacità di giudizio l'esercizio della responsabilità personale e sociale. Il profilo sottolinea, in continuità con il primo ciclo, la dimensione trasversale a differenti percorsi di istruzione e formazione che sono la condizione per maturare le competenze che arricchiscono la personalità dello studente e lo rendono costruttore autonomo di se stesso in tutti i campi dell'esperienza umana, Sociale e professionale, il PECUP costituisce “la bussola” di riferimento nella determinazione degli obiettivi generali dei processi formativi e quelli specifici di apprendimento (ART. 8 dpr 275, 99) dettati dalle indicazioni nazionali per i licei, dalle guide linea per tecnici e professionali. 3.Caratteristiche dei percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento PCTO. I progetti per le competenze trasversali e per l'orientamento pcto sono introdotti nell'ordinamento italiano con la legge 107/2015, nota come la Buona scuola, si parla per la prima volta di alternanza scuola/lavoro con la legge 53/2003, introducendo gli studenti alla scoperta dei propri talenti con l'acquisizione di competenze trasversali anche in ambito lavorativo. Nel decreto legislativo 62/2017 viene stabilito che in sede di scrutinio finale, il Consiglio di classe ammette all'esame di Stato il candidato in possesso, tra l'altro, del requisito dello svolgimento 7.Didattica a distanza- Dl 22/2020 Il decreto legge 22/2020 “decreto rilancio” è stato introdotto in Italia per fronteggiare l'emergenza COVID-19 sul sistema educativo. Ha previsto, tra le altre cose, l'uso della didattica a distanza e integrata per garantire la continuità dell'apprendimento. Ciò ha incrementato l'uso delle nuove tecnologie, delle informazioni e della comunicazione, cosiddette TIC e nuove sfide pedagogiche, nonché di metodologie e strategie inclusive: nella didattica a distanza, le piattaforme online consentono la creazione di spazi di apprendimento virtuale in cui gli studenti comunicano e lavorano insieme, aiutandosi a vicenda( Cooperative learning); È possibile coinvolgere i discenti in attività laboratoriali, utilizzando strumenti multimediali, simulazioni per un apprendimento più significativo e concreto( deway). Infine, i docenti possono utilizzare tecniche di organizzazione dei contenuti, schemi, mappe concettuali per aiutare gli studenti a convertire nuovi concetti a quelli preesistenti( Ausebel) anche mediante appositi piattaforme di e-learning. Nella didattica a distanza, il docente calibra l'offerta formativa in base ai piani personalizzati e individualizzati, al fine di attivare strategie inclusive: fornendo contenuti multimediali alternativi e coinvolgendo le famiglie per aiutare gli studenti a casa. 8. Didattica per competenze- principali documenti sull’istruzione e formazione dell’UE. Secondo le politiche comunitarie è emerso che il ruolo dell'istruzione non deve essere più solo indirizzato verso una conoscenza dei saperi, ma verso conoscenze specifiche e trasversali che sviluppino competenze ed un insegnamento per tutto l'arco della vita (lifelong learning,). La didattica per competenze è basata sull'acquisizione di competenze chiave, come promosso dalla raccomandazione del Consiglio dell'Unione europea del 22 maggio 2018, che stabilisce 8 competenze chiave, tra cui competenza digitale, multidilinguistica, imprenditoriale, alfabetica funzionale, personale ed imparare ad imparare, in materia di cittadinanza,consapevolezza ed espressioni culturali. Il docente può servirsi di varie metodologie nella didattica per competenze che includono, tra le altre, l'apprendimento basato su progetti (kilpatrick), ove gli studenti affrontano compiti autentici che richiedono l'applicazione delle competenze chiave in contesti reali. Lo stesso docente da detentore del sapere muta in facilitatore (Bruner), al fine di ampliare le conoscenze del discente. Il quadro europeo delle Qualifiche EQF promuove l'impiego di mediatori didattici( Elio Damiano), al fine di favorire l'apprendimento dei discenti aiutandoli a sviluppare competenze chiave. 9.Caratteristiche dell’intelligenza emotiva, con riferimento ai principali documenti a livello internazionale. le emozioni contribuiscono al successo nell'apprendimento, nozione ben nota agli psicologhi statunitensi e Saloveye e Mayer, che nel 1990 per primi definirono l'intelligenza emotiva come la capacità di gestire i sentimenti e le emozioni proprie ed altrui per guidare i propri comportamenti. Nel 1995 Goleman pubblica “intelligenza emotiva” studiando Le 5 componenti della stessa: consapevolezza di sé, autoregolazione, motivazione, empatia, abilità sociale, le quali possono essere insegnate. Difatti anche il filosofo Galimberti parla di “analfabetismo emotivo”, ovvero l'incapacità di decifrare ed esprimere emozioni, quindi vi è la necessità di insegnare a riconoscerle. A tal proposito l'OMS nel 1992 individua 10 Life skills (abilità, competenze) che è necessario apprendere per affrontare i problemi della vita quotidiana, tra cui la gestione delle emozioni. L'acquisizione di abilità è basata sull'apprendimento mediante la partecipazione attiva e sono molteplici le metodologie incluse, tra le altre, Circle time, con gli studenti riuniti in cerchio per discutere dei temi emotivi e sociali; l'educazione tra pari, dove i discenti possono insegnarsi reciprocamente competenze sociali con la condivisione di esperienze. Infine, la narrativa di Bruner fa riflettere sulle emozioni ed esperienze. 10. PAI-PI Differenza Con la direttiva sui bisogni educativi speciali 27/12/12 e la CM 8/13, il piano annuale per l'inclusione (pai) è deliberato dal collegio docenti, su proposta del gruppo di lavoro per l'inclusione. Questo svolge un'attenta analisi delle criticità e dei punti di forza, degli interventi di inclusione scolastica operante nell'anno appena trascorso. L'articolo 8 D.lgs 66/17, integrato 96/2019, ha confermato la procedura di adozione del PAI che viene ridenominato Piano per l'inclusione(PI), predisposto dal GLI e deliberato dal collegio docenti, parte integrante del piano triennale dell'offerta formativa PTOF. Differenza rilevante tra Pai e PI, quest'ultimo individua gli interventi per gli alunni disabili, mentre il PAI riguardava gli alunni con BES; Il primo era su base annuale e con l'aggiornamento del decreto legislativo 66/17 il Pi diviene su base triennale, in quanto parte intrigante del PTOF. la qualità dell'inclusione scolastica è elemento fondamentale dei processi di valutazione e di autovalutazione delle scuole(DPR 80/13) e si basa anche sul piano per l'inclusione. 11. Differenza tra Pensiero divergente e convergente, Metodologie. A partire dalle teorie di GUILFORD, l'espressione “Pensiero Divergente” è quella più strettamente connessa all'atto creativo, intendendosi con suddetto termine una modalità di ragionamento che consegue possibili soluzioni alternative per un dato problema. Al contrario, il pensiero convergente mira a trovare un'unica soluzione. Le caratteristiche del pensiero divergente sono: flessibilità, ovvero la capacità di combinare diverse prospettive e idee; originalità, capacità di produrre idee nuove e non convenzionali; fluidità, produrre in gran quantità di idee; elaborazione. Il pensiero di divergente implica la capacità di sviluppare e arricchire idee, ampliando i concetti e le possibilità. Sono numerose le metodologie e strategie di apprendimento, tra le altre si annovera, l'apprendimento per scoperta di Bruner, ove i discenti sono incoraggiati a generare soluzioni da sé. Il Brainstorming di Osborne, una tecnica in cui le idee sono generate liberamente, senza alcuna critica e in grande quantità,incoraggiando la diversità delle proposte. Il pensiero divergente aumenta la capacità critica ed il pensiero creativo, annoverato tra le 10 Life skills dell'OMS e tra i requisiti utili per la vita. 12. Didattica inclusiva. Definire i presupposti teorici metodologici per una didattica inclusiva. La didattica inclusiva studia i metodi e le strategie di insegnamento e mira a garantire il successo formativo di tutti gli studenti, indipendentemente dalle loro diversità, background culturale o bisogni educativi speciali. In ambito europeo si è iniziato a parlare di scuola inclusiva dal 1994 con la dichiarazione di Salamanca ed in Italia con la direttiva Miur 27/12/12, che sceglie di intervenire sul contesto per rimuovere eventuali barriere che impediscono il pieno sviluppo degli studenti in ambito scolastico. Questo approccio promuove l'adozione di strategie e metodologie didattiche e flessibili in modo da soddisfare le diverse esigenze di apprendimento. Una didattica inclusiva è un modo equo e responsabile di insegnare e fa capo a tutti i docenti della classe e non solo a quello di sostegno. Ciascun docente deve favorire il buon clima della classe. Secondo Erickson (“BES a scuola”) per una maggiore inclusione è necessario attivare la risorsa “compagni di classe” (cooperative Learning, Pearl Education), adattamento dei propri stili di comunicazione e strategie logico visive, mappe, schemi, processi cognitivi e stili di apprendimento diversificati. 13.Evoluzione scuola digitale, lo spazio di apprendimento la pedagogia italiana ha sempre valorizzato il ruolo dello spazio nel processo di formazione, ad esempio la Montessori ha visto lo spazio come maestro, mentre Loris Malaguzzi come “terzo educatore”. Fin dalla nascita della scuola, lo spazio di apprendimento tradizionale è stato configurato secondo il rigido modello di un'aula quadrata con file di banchi di fronte alla cattedra del professore. Tuttavia, in Italia il processo di digitalizzazione scolastica prende avvio già dal 2009 con la proposta scuola digitale classe 2.0. ( dotazioni informatiche,Lim). Una forte accelerazione è avvenuta dal 2015 e l'approvazione del piano nazionale per la scuola digitale (PNSD) trova il suo completamento con i fondi del PNRR. La missione più importante per la scuola è l'investimento “scuola 4.0, scuola innovativa, nuove aule didattiche e laboratoriali”, ove è previsto un investimento di 2,1 milioni di euro per la
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