Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

TFA Sostegno IX ciclo 2024 - Elenco in ordine alfabetico di STRATEGIE-AUTORI-NORMATIVE, Appunti di TFA Sostegno

Elenco mirato, sintetico e preciso delle strategie didattiche, gli autori e le normative fondamentali in ordine alfabetico e numerico. Perfetto per studio veloce e ripasso ai fini delle prove preselettive e scritte del TFA SOSTEGNO VIII e IX CICLO, anni 2023 e 2024 (adatto a scuola dell'infanzia, primaria, secondaria di I e di II grado)

Tipologia: Appunti

2023/2024

In vendita dal 30/06/2023

autarkeia.9
autarkeia.9 🇮🇹

4.4

(173)

20 documenti

1 / 14

Toggle sidebar

Spesso scaricati insieme


Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica TFA Sostegno IX ciclo 2024 - Elenco in ordine alfabetico di STRATEGIE-AUTORI-NORMATIVE e più Appunti in PDF di TFA Sostegno solo su Docsity! METODO OPERATIVO – DIDATTICA LABORATORIALE  attività che coinvolgono attivamente lo studente nel processo di apprendimento. Locale costruito per produrre apprendimento specialistici. Ambiente di apprendimento attrezzato e forma mentis vera e propria. Il metodo laboratoriale si basa sul non avere una soluzione unica (pensiero divergente) e sul provocare uno spiazzamento cognitivo, facendo scoprire qualcosa di nuovo e mettendo in crisi le vecchie conoscenze). METODO INVESTIGATIVO – RICERCA SPERIMENTALE  si attiva mediante la ricerca stessa. Si svolge mediante la metodica ipotetico-deduttiva. METODO EURISTICO PARTECIPATIVO – LA RICERCA AZIONE  si intende un modo di concepire la ricerca che si pone l’obiettivo di analizzare una pratica relativa ad un campo di esperienza da parte di un attore sociale, con lo scopo di introdurre nella pratica stessa dei cambiamenti migliorativi. Come si fa ricerca-azione? Si forma il gruppo, si sviluppano le mete del gruppo, si definiscono i problemi, si mettono a punto gli strumenti, si fanno le ipotesi, si definiscono gli obiettivi specifici, si sviluppa un piano generale di intervento e si diffondono i risultati. METODO INDIVIDUALIZZATO – MASTERY LEARNING  modalità di organizzazione dell’intervento didattico attenta alle diversità individuali nei ritmi e tempi di apprendimento. BLOCK e BLOOM. Si chiama anche “apprendimento per padronanza”. Secondo Block e Bloom è necessario personalizzare la didattica, assecondando i ritmi e modi personali di apprendimento partendo dal presupposto che tutti possono raggiungere gli stessi apprendimenti attraverso l’acquisizione della mastery, ossia la padronanza se posti in situazioni significative e stimolanti. Secondo Bloom, gli obiettivi sono individuati secondo una “scala tassonomica”, ovvero ipotizzando una gerarchia dell’apprendimento come processo lineare che passa attraverso obiettivi via via più difficili, dal più semplice al più complesso. Gli allievi devono avere il tempo necessario per conseguire gli obiettivi, le difficoltà devono essere subito individuate e superate man mano che si presentano allo scopo di evitare un accumulo di carenze cognitive difficili da colmare. Sei categorie: conoscenza, comprensione, applicazione, analisi, sintesi, valutazione. METODO MONTESSORI  la finalità non è solo di trasmettere cultura, ma di educare il potenziale di cui ciascun individuo dispone, portandolo fuori e aiutandolo ad esprimersi al meglio. “Errore” importante per tale metodo perché favorisce i processi logici. METODO WALDORF STEINER  mira a sviluppare individualità libere. METODO FEUERSTEIN  per il superamento delle difficoltà cognitive. Oggi è applicato anche a lavoratori che devono aggiornarsi alle nuove tecnologie. Si misura il potenziale del bambino e lo si sviluppa con un insegnamento mirato. L’intelligenza non è ereditaria, ma risultato di diverse componenti. È la propensione dell’organismo ad adattarsi a nuovi stimoli interni ed esterni. DIDATTICA METACOGNITIVA  è finalizzata a favorire la consapevolezza del proprio modo di apprendere per imparare ad apprendere. Secondo Ianes, la didattica metacognitiva apre alla consapevolezza del proprio funzionamento cognitivo e alle strategie di autoregolazione cognitiva, che sono: auto osservazione, autodirezione e autovalutazione. Sono strategie di metacognizione: selezionare le informazioni più importanti, organizzare le informazioni in ordine logico, agganciare le nuove informazione alle conoscenze già possedute (organizzatori anticipati), ripetere la nuova informazione fino ad arrivare ad una memorizzazione completa. DIDATTICA PER COMPETENZE  si basa sul rifiuto del sapere contenutistico, statico e fine a sé stesso, per accogliere, invece, un apprendimento declinato in sapere, saper fare e saper essere. Centrale è l’acquisizione delle life skills, ossia le abilità di vita. Le metodologie didattiche connesse alla didattica per competenze sono quelle che promuovono la partecipazione attiva dello studente, la riflessione, l’apprendimento cooperativa, il learning by doing, la metacognizione, il problem solving, la ricerca e l’esplorazione. (8 competenze chiave europee: l’UE ha indicato quali sono tali competenze indispensabili verso cui indirizzare l’apprendimento scolastico. Esse devono essere acquisite durante il percorso di istruzione e servire come base per l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita (lifelong learning). Esse sono: competenza alfabetico-funzionale, competenza multilinguistica, logico-matematica, digitale, personale sociale e imparare ad imparare, competenza civica in materia di cittadinanza, imprenditoriale, c. in materia di consapevolezza ed espressione culturale. Ultime competenze del 2018) DIDATTICA LABORATORIALE  l’alunno è al centro del processo formativo, come costruttore della propria conoscenza, accompagnato dal docente, mediatore e facilitatore dell’apprendimento. Laboratorio: ambiente di apprendimento significativo, di analisi e di riflessione sul sapere. ACTION MAZE  metodologia inserita tra le tecniche attive di didattica laboratoriale, tradotta come “azione nel labirinto”. Il docente delinea i termini fondamentali di uno scenario e fornisce informazioni per sollecitare la scelta dello studente. L’allievo deve scegliere e ricercare la giusta direzione ponderando l’importanza e il senso dei dati forniti dal docente. BRAINSTORMING  “tempesta di cervelli”. Ognuno dei partecipanti è libero di esprimere la propria idea, senza che l’insegnante – mediatore – facilitatore esprima giudizi. Alla fine, tutte le idee sono raccolte e analizzate per giungere alla soluzione del problema. È una conversazione guidata dal docente senza bloccare la spontaneità degli studenti. Osborn: non si criticano le idee degli altri, accettare serenamente anche capovolgimenti di idee, associare le proprie idee con quelle degli altri combinandole insieme. Dà importanza all’aspetto quantitativo delle idee. CIRCLE TIME  si sviluppa l’intelligenza emotiva. Significa “tempo del cerchio”. È efficace nell’educazione socioaffettiva. Il docente funge da conduttore e sollecitatore del dibattito, pone domande e fornisce risposte. I partecipanti si dispongono in cerchio. Tale metodologia contribuisce alla creazione di una comunicazione circolare, la conoscenza del sé, la libertà di espressione, creando un clima positivo. CODING  metodologia didattica funzionale allo sviluppo del ragionamento e del pensiero logico, della creatività, della capacità di problem solving e del pensiero computazionale. Promuovere il pensiero computazionale significa stimolare nell’allievo la capacità di programmare, che non necessariamente è da intendersi come programmazione informatica vera e propria, ma è la capacità di approcciarsi alle situazioni in modo analitico e di pianificare le soluzioni più idonee elaborando una strategia mentale, una sequenza di operazione e un insieme di connessioni. Il coding è quindi funzionale a promuovere competenze trasversali in tutte le discipline. (Con lo STEAM si prevede un approccio interdisciplinare che ha come obiettivo non solo l’avvicinamento alla tecnologia, ma anche lo stimolo alla creatività artistica e di espressione degli studenti. Questo approccio nasce nel 2000 negli USA.) TUTORING  un soggetto esperto affianca un soggetto in formazione con funzione di facilitatore, aiuto e sostegno all’apprendimento. MENTORING  relazione di tipo 1:1 che dà vita a un processo di formazione bidirezionale.  DPR 416/1974, di attuazione della L.477/73 (inseriti nel TU del 1994), istruzione e riordinamento di organi collegiali;  Documento Falcucci del 1975, è la magna charta dell’integrazione degli alunni portatori di handicap;  Legge 517/1977, Norme sulla valutazione degli alunni e sull’abolizione degli esami di riparazione;  Legge 104/1992, legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate;  D.lgs 297/1994, TU in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado (per la professione docente importanti anche d.lgs 165/2001; decreto brunetta d.lgs 150/2009; DPR 62/2013)  Legge 59/1997: legge Bassanini, semplificazione amministrativa anche in ambito scolastico;  D.lgs. 112/1998, conferimento funzioni e compiti amministrativi dello Stato a Regioni ed Enti locali;  DPR 249/1998, Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria;  D.lgs 59/1998, qualifica dirigenziale dei capi d’istituto delle istituzioni scolastiche autonome;  DPR 275/1999, attuazione della l. 59/97 e riconoscimento della “autonomia scolastica”;  DPR 122/2009, Regolamento recante coordinamento delle norme per la valutazione degli alunni;  Legge 62/2000, Norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo studio nelle scuole paritarie;  Legge 53/2003, Riforma Moratti, norme generali sull’istruzione e sui LEP in materia di istruzione e formazione professionale;  DPR 87, 88, 89/2010, Regolamenti di riordino degli istituti professionali, tecnici e licei;  Legge 170/2010, norme in materia di DSA – Disturbi specifici dell’apprendimento in ambito scolastico;  DM 5669/2011, Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e studenti con DSA;  Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012, disposizioni relative agli strumenti di intervento per gli alunni BES – Bisogni educativi speciali;  DPR 80/2013, Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione (SNV);  Nota MIUR n. 4233 del 2014, Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri;  Legge 107/2015, la “Buona scuola”;  Decreto interministeriale 234/2000, regolamento recante norme in materia di curricoli dell’autonomia delle istituzioni scolastiche;  D.lgs 60/2017, norme sulla promozione della cultura umanistica, sulla valorizzazione del patrimonio e delle produzioni culturali e sul sostegno della creatività;  D.lgs 61/2017, istruzione professionale e raccordo coi percorsi dell’istruzione e della formazione professionale (l.107/2015; dpr 87/2010 sul riordino degli istituti professionali);  D.lgs. 62/2017, sulla valutazione del percorso didattico (insieme al DPR 122/2009, valido per la scuola secondaria di II grado);  D.lgs 63/2017, effettività del diritto allo studio attraverso la definizione delle prestazioni, relazione ai servizi alla persona, con particolare riferimento alle condizioni di disagio e i servizi strumentali, al potenziamento della carta dello studente;  D.lgs 64/2017, disciplina della scuola italiana all’estero;  D.lgs 65/2017, sistema integrato di educazione e istruzione;  D.lgs 66/2017, inclusione scolastica degli alunni con disabilità;  D.lgs 96/2019, Disposizioni correttive del d.lgs 66/2017 recante “norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità”, a norma dell’articolo 1, commi 180-181 della l. 107/2015. AINSWORTH  cognitivista. Elabora la STRANGE SITUATION per indagare la relazione di attaccamento tra bambino, madre ed estranei. ARNOLD MAGDA  “TEORIA PERIFERICA”. Si chiama periferica perché prima di provare l'emozione deve accadere qualcosa nel corpo. AUSUBEL  costruttivista – apprendimento significativo. Apprendimento significativo quando il soggetto conferisce significato a quanto appreso. TEORIA DELL’APPRENDIMENTO PER ASSIMILAZIONE: 3 condizioni, esistenza di conoscenze precedenti, disponibilità di materiale significativo, scelta di apprendere in modo significativo. BANDURA  costruttivista. TEORIA DELL’APPRENDIMENTO SOCIALE. L’uomo è un animale sociale che non può apprendere da solo. L’apprendimento avviene tramite esperienze dirette e tramite l’osservazione del comportamento di persone prese come modelli. Termine “MODELLAMENTO” (modeling): identifica l’apprendimento per osservazione del modello di comportamento. L’AUTOEFFICACIA è la fiducia che ogni persona ripone nelle proprie capacità (autostima). 4 strategie per sviluppare l’autoefficacia: esperienze personali, persuasione verbale, esperienze altrui, stati affettivi. BARLETTE  pensiero divergente e creatività. Pensiero divergente definito come PENSIERO APERTO. BAR-ON  QUOZIENTE EMOTIVO (EQ). L’intelligenza emotiva è un insieme di capacità non cognitive, competenze e abilità di riuscire a far fronte alle richieste e alle pressioni ambientali. BOLWBY  Cognitivista. Elabora la TEORIA DEL’ATTACCAMENTO, predisposizione biologica tra il neonato e la figura di riferimento che si prende cura di lui (caregiver). BRUNER  costruttivista. Lo sviluppo dell’intelligenza è dato dai cambiamenti qualitativi della struttura psichica e cognitiva del bambino. 3 fasi: fase ESECUTIVA, ICONICA e SIMBOLICA. La scuola dev’essere orientata al raggiungimento degli specifici obiettivi di crescita culturale. Elabora il concetto di SCAFFOLDING, inteso come “impalcatura”, cioè riferito all’intervento della persona più esperta che aiuta quella meno esperta nella risoluzione di un problema e nel processo di apprendimento. BUZAN TONY  elabora la teoria delle MAPPE MENTALI (mind mapping), ossia una tecnica di visualizzazione del pensiero che fornisce una chiave universale per sbloccare tutto il potenziale del cervello. CANNON - BARD  TEORIA CENTRALE DELLE EMOZIONI: le emozioni si producono nel momento in cui il talamo, rispondendo a uno stimolo, invia il messaggio al cervello, determinando una reazione fisiologica. CHOMSKY  cognitivista. Ritiene che nell’individuo esista un dispositivo innato, deputato all’acquisizione del linguaggio, detto LAD. Esso è l’insieme delle regole grammaticali che inducono la persona a generare infinite frasi con un numero finito di parole acquisite con l’esperienza. CLAPAREDE  la scuola dev’essere su misura, le classi devono essere mobili (gli alunni devono potersi spostare), e l’offerta formativa varia. Tra ambiente e mente vi è una interazione. Se il rapporto individuo-ambiente è compromesso, bisogna ristabilirne l’equilibrio. “Legge del bisogno”: ogni bisogno provoca reazioni atte a soddisfarlo; “Legge dell’interesse”: ogni comportamento è dettato da un interesse. Le dimensioni: intrapersonale (cioè considerazione di sé e autoconsapevolezza emotiva); interpersonale (empatia e responsabilità sociale); gestione dello stress; adattabilità; umore generale. Elabora il concetto di “intelligenza ecologica”, intesa come le molteplici connessioni che ci collegano all’ambiente. GORDON  Pensiero divergente e creatività. Noto per il concetto di “SINETTICA”, riferendosi ai processi creativi. È una tecnica per lo sviluppo del pensiero creativo per la risoluzione dei problemi. La parola sinettica significa unione di elementi diversi. La sinettica si occupa dell’analisi dei processi di pensiero che conducono alla produzione di soluzioni originali. Significa insegnare agli alunni ad allontanarsi dalle soluzioni note, per produrre risposte nuove. GUILLFORD  Pensiero divergente e creatività. Fautore del concetto di pensiero divergente, inteso come capacità di produrre una serie di possibili soluzioni creative a una data questione che non preveda un’unica soluzione. Caratteri del pensiero divergente: fluidità, flessibilità, originalità, elaborazione. HERBART  Pedagogia come scienza autonoma dell’educazione. Cinque valori importanti: libertà interiore, perfezione, benevolenza, diritto ed equità. Criteri metodologici: preparazione, presentazione, associazione, generalizzazione, applicazione. Condizioni per l’istruzione veramente educativa sono: GOVERNO (ossia il controllo dell’educatore sull’allievo per il mantenimento dell’ordine) e DISCIPLINA (atteggiamento di comando dell’educatore che diventa guida e sostegno al comportamento dell’allievo). HOFFMAN  Intelligenza emotiva. Modello teorico sullo sviluppo dell’empatia e delle capacità prosociali nei bambini. L’empatia è una risposta affettiva consona rispetto a una situazione altrui. Nel 1° anno di vita i bambini hanno capacità empatica globale o contagio emotivo; 1-3 anni empatia egocentrica e quasi-centrica; 3-7 anni sviluppo di capacità empatiche più mature; adolescenza integrazione di valori e giudizi morali. JAKOBSON  Elabora la TEORIA DELLE FUNZIONI DEL LINGUAGGIO VERBALE. Per lui sono 6 funzioni: funzione emotiva; funzione referenziale; funzione poetica; funzione fatica; funzione metalinguistica; funzione conativa. JAOUI  Pensiero divergente e creatività. La creatività emerge in base all’alternanza di pensiero divergente e convergente. Nella fase divergente si ha una tempesta di idee (brainstorming), nel momento convergente, invece, si elaborano idee e si ottimizza il risultato. Elabora il METODO PAPSA, orientato a guidare processi creativi tramite la percezione, l’analisi e la produzione e applicazione. JONASSEN  Costruttivista. Ritiene che la conoscenza sia un personale prodotto di costruzione. L’insegnante non è solo trasmettitore di conoscenze, ma facilitatore che indirizza gli studenti verso la giusta direzione. Il soggetto dev’essere, dunque, coinvolto e impegnato in prima persona, collaborando alla costruzione di significati. KILPATRICK  con lui nasce la DIDATTICA PER PROGETTI. Allievo di Dewey, ritiene che la società possa essere trasformata solo con una riforma dell’attività didattica. Scopo dell’educazione è creare una autorità interna alla persona, che la guidi verso una precisa condotta. KOHLBERG  SVILUPPO MORALE in 3 livelli: 1° livello preconvenzionale (fino a 9-10 anni); 2° livello convenzionale (fino alla tarda adolescenza); 3° livello postconvenzionale (età adulta). KOLHER  Costruttivista. Elabora la teoria dell’APPRENDIMENTO PER INSIGHT o PER INTUIZIONE. L’apprendimento avviene per intuizione, come una lampadina che si accende, tramite il collegamento cognitivo di elementi prima scollegati. IZARD CARROL  Affronta il tema delle emozioni ed elabora la TEORIA DIFFERENZIALE DELLE EMOZIONI, in base alla quale si possiedono fin dalla nascita emozioni differenziate, basate su programmi innati e universali. LAURILLARD DIANA  Ha ideato le TLA – Teaching learning activities, ossia attività predisposte per supportare i processi di apprendimento e sono organizzate in differenti categorie: possono prevedere un apprendimento attraverso acquisizione, ricerca, discussione, pratica e collaborazione. MAIER  Pensiero divergente e creatività. Creatività intesa come la facoltà del soggetto di essere flessibile nelle sue interazioni con l’ambiente esterno. Si sofferma sulla capacità di uscire dagli schemi noti per individuare soluzioni nuove. Egli è noto per aver ideato il “TEST DI MAIER” o “PROBLEMA/QUADRATO DI MAIER”: la soluzione è nella capacità di uscire dallo schema e di tracciare le linee rompendo la fissità percettiva a cui si è abituati e allargare lo sguardo oltre lo schema attraverso una intuizione. MEDNICK  Pensiero divergente e creatività. Egli ritiene che il pensiero creativo sia il processo attraverso il quale creare associazioni remote tra elementi o concetti differenti, la cui sintesi produce un risultato nuovo e differente rispetto all’usuale. Le soluzioni creative possono arrivare attraverso uno dei tre processi: 1) serendipity (processo di associazione accidentale); 2) similarity; 3) meditation. A lui si deve il RAT – REMOTE ASSOCIATION TEST, che rileva le capacità creative. MILLER  Cognitivista. Per lui la memoria è un magazzino, dentro al quale l’individuo conserva tracce delle proprie esperienze passate, a cui attinge per affrontare situazioni della vita presente e futura. Supporta la “TEORIA DEL NUMERO MAGICO 7”, e sostiene che l’uomo può memorizzare e riflettere su un numero limitato di oggetti, che varia da persona a persona in 7+- 2. MONTESSORI  Educazione intesa come autoeducazione: la pedagogia e gli insegnanti sono mezzi ausiliari per la realizzazione della personalità. L’educazione dev’essere sensoriale, con materiale didattico predisposto specificamente. La “Casa dei bambini”: spazi a misura delle esigenze formative dei bambini, con arredi proporzionati. L’aula diventa “sala di lavoro”. Elabora il concetto di “MENTE ASSORBENTE” del bambino. MORIN  Incertezza come elemento che determina la complessità della realtà. Sette saperi fondamentali: capacità della conoscenza, conoscenza pertinente, condizione umana, insegnare l’identità terrestre, affrontare le incertezze, insegnare la comprensione, etica del genere umano. La testa ben fatta. L’educazione passa attraverso l’individuazione di metodi, strategie e tecniche di educazione. Tutto avviene tramite tecnologie didattiche. NOVACK  Individua la metodologia dell’uso delle MAPPE CONCETTUALI per generare APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO. La mappa concettuale rappresenta la conoscenza ed è uno strumento utile per far emergere significati insiti nei materiali da apprendere. La sua teoria dell’apprendimento si fonda su 5 aspetti: il soggetto che apprende; l’insegnante; la conoscenza; il contesto; la valutazione. PESTALOZZI  L’istruzione è vera solo se proviene dalla stessa attività dei fanciulli. L’educazione è autonoma e la famiglia è al centro dell’educazione, a cui la scuola deve conformarsi. Fondamentale per la vita è il lavoro. Si parte dal bambino, e l’educatore deve dargli solo gli strumenti per elevarsi ed emanciparsi. PETRIDES e FURNHAM  Intelligenza emotiva. Trait EI: tratti di personalità come rilevanti per le differenze individuali nei processi emotivi. Ability EI o information processing EI. PFEIFFER e JONES  CICLO DI APPRENDIMENTO ESPERENZIALE, si pone un problema aperto, sfidante, mai affrontato in precedenza in classe, che ammette molteplici soluzioni, ognuna delle quali presenta punti di forza e di debolezza. PIAGET  elabora la TEORIA DELLO SVILUPPO ed è padre del COSTRUTTIVISMO. Il bambino costruisce il suo mondo e il modo di costruirlo è differente in funzione dei problemi che si pone. Lo sviluppo è suddiviso in 4 stadi: sensomotorio, preoperatorio, operatorio concreto, operatorio formale. L’acquisizione del linguaggio è la conseguenza dello sviluppo cognitivo. Individua tre tappe del linguaggio: linguaggio autistico (il bambino usa frasi corte nel parlare, con silenzi prolungati), linguaggio egocentrico (il bambino usa sempre la parola “io” per relazionarsi), linguaggio sociale (conquista della transizione dall’intelligenza sensomotoria a quella rappresentativa grazie agli stimoli ambientali che il bambino riceve). Il soggetto adatta il suo comportamento in funzione dell’ambiente. Elabora i concetti di ASSIMILAZIONE, cioè l’acquisizione di stimoli esterni, e ACCOMODAMENTO, cioè la modificazione della propria struttura cognitiva in base all’acquisizione di schemi nuovi. E infine il concetto di ADATTAMENTO, ossia l’autoregolazione delle attività di assimilazione e accomodamento. Gli stadi sono: sensomotorio (0-2), preoperatorio (2-6), operatorio concreto (6-12), operatorio formale (12 in poi). L’educatore deve adeguare le sue richieste al livello di sviluppo dell’allievo POPPER  Epistemologia (studio della conoscenza). Modello falsificazionista. Una teoria è scientifica nella misura in cui possa essere smentita dall’esperienza. Una ipotesi è vera finché non viene falsificata. La scienza non possiede verità certe. La didattica dev’essere basata su teorie ingenue dell’alunno come base di partenza della conoscenza. RODARI  elabora il concetto di ERRORE CREATIVO: l’errore non rappresenta uno scarto da gettare via, bensì qualcosa su cui costruire la creatività e la fantasia. ROGERS  Costruttivista. Insegnamento incentrato sulla figura dello studente. Fissando tempi e stili individualizzati si possono raggiungere le mete educative prefissate, creando in maniera globale la personalità di ciascuno. Il buon docente deve coinvolgere attivamente gli studenti, mettendo in campo le sue abilità di sostegno, incoraggiamento e mediazione. L’apprendimento è significativo se risponde alle esigenze dell’allievo. ROUSSEAU  Autore dell’Emilio in cui enuncia il “principio dell’originaria bontà dell’uomo”. Educare significa consentire che il corso della natura dell’educando si compia. L’ambiente educativo dev’essere isolato dalla vita sociale, posto in campagna. Il bambino cresce come una pianta, l’educatore bada solo affinché lo sviluppo sia normale.
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved