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The strange case of dr. Jekyll & mr. Hyde - Stevenson, Appunti di Letteratura Inglese

Appunti dettagliati del professore Giovanni Luciani su "Lo strano caso di dr. Jekyll e mr. Hyde" di Stevenson

Tipologia: Appunti

2022/2023

In vendita dal 06/02/2023

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Scarica The strange case of dr. Jekyll & mr. Hyde - Stevenson e più Appunti in PDF di Letteratura Inglese solo su Docsity! Robert Louis Stevenson è uno degli scrittori più importanti dell’800. Nasce nel 1850 da una famiglia strana, la madre discende da una antica famiglia nobile scozzese mentre il padre discendeva da una famiglia di ingegneri, di costruttori di fari → grande tradizione da un lato, grande innovazione dall’altra. Ha seri problemi respiratori che lo affliggono tutta la vita. Ancor prima di imparare a leggere scrivere Stevenson inventava storie e le dettava alla madre e alla tata che le trascrivevano → Il padre in un primo momento incoraggia la vocazione del figlio e gli fa pubblicare a sue spese un libretto di storie. Durante l’adolescenza iniziano le prime controversie con il padre: Stevenson era un tipico bohemien già a 16/17 anni e contro la volontà del padre inizia a viaggiare. A Londra conosce molti scrittori e intellettuali, tra i quali il padre di Virginia Woolf che intuisce le sue grandi potenzialità e lo incoraggia a scrivere. Da Londra si posta a Parigi e qui conosce l’americana Funny Osborne e si innamora di lei. Stevenson gira l’Europa e fa due viaggi insoliti: un viaggio in canoa lungo dei fiumi e un altro a dorso di un asino e questi due viaggi ispirano i suoi primi libri ossia “An Inland Voyage” e “Travels with a Donkey in the Cévennes” Litiga definitivamente con il padre e se ne va in California per sedurre Funny in attesa che lei decidesse di divorziare dal marito e alla fine si sposano → Stevenson si riconcilia con il padre grazie a Funny che ristabilisce il rapporto seppur con fatica La coppia torna in Europa, in Inghilterra. Questo è il periodo più prolifico: scrive nel 1882 “Treasure Island”, “The black arrow.” nel 1885 e nel 1886 “The strange case of dottor Jackyll and Mister Hyde” e infine nello stesso anno “Kidnapped” La coppia si trasferisce in California e, arrivato in America, Stevenson scopre di essere uno scrittore famosissimo, erano state vendite moltissime copie delle su opere negli Stati Uniti e lo stesso accade in Australia. La coppia continua a viaggiare, data la salute precaria, infatti, Stevenson cercava un luogo con un clima ideale al suo benessere. Si stabilisce nelle isole di Samoa nel 1890, lì costruisce la sua casa → anche questo periodo è molto prolifico, scrive “The master of Balentrie” e altre opere inusuali caratterizzate da una certa connotazione politica “In the south seas” del 1896 Lui, che era sempre stato un conservatore, arrivato a Samoa scopre cosa fosse davvero la colonizzazione e mette la sua fama e la sua visibilità a servizio degli indigeni. Muore improvvisamente per un infarto nel 1894 a Roma. La vita di Stevenson ci interessa principalmente per due motivi: - Le sue origini, l’ambiente di provenienza: i suoi genitori erano molto religiosi, erano puritani ma non fanatici, ma allo stesso tempo suo padre era ingegnere → Stevenson deriva da un connubio tra fede e scienza - Motivo del viaggio, gli autori romanici inglesi hanno tutti in comune il viaggiare. La loro è una sorta di fuga dal proprio paese e dalle sue regole → viaggio come fuga, come atto di ribellione ma allo stesso tempo come attrazione per altri mondi e più in generale come ricerca dell’altro, di ciò che non si conosce ↓ I grandi romanzieri dell’800 sono fondamentalmente 4: - Thomas Hardy, stanziale, proviene dal sud-ovest dell’Inghilterra e lì rimane tutta la vita - Henry James, americano, viene da una famiglia molto ricca e suo padre era un visionario e eal suo seguito tutta la famiglia inizia a viaggiare→ formazione fondamentalmente europea e si stabilisce poi in Inghilterra - Joseph Conrad, polacco, anche lui dopo aver lavorato sulle navi si stabilisce in Inghilterra - Stevenson Quella del viaggio e dello spostamento è una tendenza piuttosto generalizzata La personalità e l’opera di Stevenson rappresentano una sorta di sfida per la critica letteraria e in generale per gli studi critici perchè ne mettono in discussione i principi basilari e in particolare mettono in discussione la serietà degli studi letterari e la valenza morale della letteratura. I suoi romanzi sono in parte per ragazzi → è uno dei primi a intuire la domanda di letteratura da una fascia di età diversa da quella adulta (anche dovuta al progressivo abbassamento del tasso di analfabetismo e la nascita di una nuova generazione di lettori) Gli studi letterari si fondano molto sull’idea che la letteratura è innanzitutto poesia, teatro e romanzo, con grandissime esclusioni (ex. letteratura per ragazzi, lettere, letteratura di viaggio), gli studi letterari sono molto esclusivi le opere di Stevenson appaiono storie non serie e prive di una finalità etica. Scrive nella seconda metà dell’800 in cui gli studi letterari entrano nelle università → si crea il problema di renderli qualcosa di serio che possano competere con la filosofia, la matematica → necessità di creare canoni e principi che diano credibilità e serietà agli studi letterari. Dopo la sua morte la sua fama precipita, non viene considerato un grande scrittore. Nella seconda metà del ‘900 il pensiero cambia, esce una serie di opere che spostano il paesaggio letterario incardinato sul realismo, verso altri fronti, importanti sono stati anche gli studi di Freud, il genere fantasy e simili. Umberto Eco scrive un saggio sul fatto che romanzi come 007 vadano presi sul serio → la pubblicazione di una serie di opere che si discostavano dal realismo ottocentesco risveglia l’interesse critico per Stevenson GENERAZIONI DI ROMANZIERI NEL’800 Nell’800 si possono individuare 3 generazioni di scrittori: - Generazione di Jane Austen e Mary Shelley, tradizione previttoriana in cui si uniscono elementi romantici ed elementi tipici del ‘700 inglese (ex. i romanzi di Jane Austen erano molto ordinati e caratterizzati da una struttura ben definita) - Generazione di romanzieri vittoriani che scrivono tra il 1840 e il 1870, come le sorelle Bronte, Tuckery, Elizabeth Gaskell, George Eliot - Generazione post-vittoriana che scrive tra il 1870 e i primi 10 anni del ‘900 Questa generazione è caratterizzata dall’attenzione allo stile e alla struttura del romanzo che precedentemente scarsamente considerata (ex. Tuckery scrive un romanzo a puntate, ma lo scrive di getto, senza pensare prima alla struttura del romanzo: l’episodio successivo dipendeva dalla reazione del pubblico all’episodio precedente). Gli scrittori di questa generazione sono stati influenzati dalla tradizione francese (ex. Flaubert rifletteva giorni interi sui termini da utilizzare, la tradizione francese rispetto a quella inglese era caratterizzata da un diverso rapporto con il pubblico e da un diverso tipo di prodotto.) Tra gli autori di questa generazione troviamo Oscar Wilde, Conrad, James e Stevenson Stevenson riflette e studia la struttura del romanzo, è tutto costruito con estrema precisione ↓ Questa loro ribellione, critica ala romanzo vittoriano si manifesta soprattutto in un dibattito che si svolge alla fine dell’800 tra lo scrittore Besent, Henry James e Stevenson. Besent era il leader di una corrente di scrittori realisti che sosteneva l’idea dello scrittore impegnato. Nel 1884 tiene una conferenza intitolata “The art of fiction” nella quale teorizza che il romanzo dovesse essere realista e caratterizzato da una forte connotazione sociale. James scrive un saggio con lo stesso titolo “The art of fiction” in cui non nega che il romanzo debba avere a che fare con la realtà, ma offre una visione più complicata → "Here then, as I lay down the pen and proceed to seal up my confession, I bring the life of that unhappy Henry Jekyll to an end.” Evidenzia la molteplicità della realtà, percepita in modo diverso di persona in persona. Poi James sposta il discorso sull’esperienza→ “And indeed the worst of my faults was a certain impatient gaiety of disposition, such as has made the happiness of many, but such as I found it hard to reconcile with my imperious desire to carry my head high, and wear a more than commonly grave countenance before the public.” L’esperienza stessa non è qualcosa di univoco e uguale per tutti, ma è qualcosa di molteplice, multisfaccettato, variabile.→ Quindi cosa si intende quando si dice che il romanzo debba basarsi sull’esperienza, sulla realtà? "Hence it came about that I concealed my pleasures; and that when I reached years of reflection, and began to look round me and take stock of my progress and position in the world, I stood already committed to a profound duplicity of life." James sostiene che il compito dello scrittore non è quello di scrivere un romanzo realistico inteso come una fotografia fedele della realtà → no romanzo come fotografia della realtà, ma romanzo come illusione della Arrivati all'abitazione, dati gli strani rumori provenienti dall'interno Utterson ipotizza che il dr. Jekyll fosse stato rinchiuso e ucciso nella stanza dall’uomo misterioso che, stando ai rumori, doveva trovarsi ancora lì dentro. Utterson e Poole sfondano la porta e nel laboratorio trovano il cadavere di Hyde che risulta essersi appena suicidato con dell’acido prussico. I due trovano una busta con un messaggio per Utterson che consiglia di leggere prima la busta che Lanyon gli aveva lasciato e poi, qualora volesse saperne di più, di leggere la sua confessione integrale. Utterson, quindi, torna a casa e inizia a leggere la lettera di Lanyon e poi quella di Jekyll. Nella lettera Lanyon racconta dettagliatamente di una sera in cui Mr. Hyde fece visita a casa sua su presunto ordine di Jekyll per recuperare una particolare sostanza, una strana polvere, e le componenti necessarie alla creazione della pozione per la reversione da Mr. Hyde al dott. Jekyll.→ Queste cose si trovavano in un cassetto che doveva essere recuperato direttamente dalla casa del dottore. Avendo ormai Hyde preso fisicamente e mentalmente il sopravvento su Jekyll, lui non poteva farsi vedere in giro, poiché ricercato per l'assassinio di Carew, tuttavia, Jekyll aveva un disperato bisogno della pozione per poter reprimere Mr. Hyde. Ottenuto l'ingrediente desiderato, Jekyll preparò una pozione chiese all'amico se fosse interessato ad essere spettatore di un fatto molto strano; Lanyon rispose che, arrivati a quel punto, desiderava far luce fino in fondo sulla faccenda, così Mr. Hyde bevve la pozione e, sotto gli occhi di Lanyon, si trasformò in Jekyll. Lanyon rimane sconvolto e questo lo aveva portato alla morte Dopo aver letto il racconto di Lanyon, Utterson, sconvolto, legge la lunga confessione trovata nel laboratorio che svela la doppia personalità di Jekyll. Durante i suoi studi sulla psiche umana e le riflessioni morali sulla propria condotta, il dr. Henry Jekyll era giunto alla conclusione che ogni uomo aveva in sé due dimensioni, due inclinazioni una buona e una malvagia, l’identità dell’uomo era scissa. «Sia sul piano scientifico che su quello morale, venni dunque gradualmente avvicinandomi a quella verità, la cui parziale scoperta m'ha poi condotto a un così tremendo naufragio: l'uomo non è veracemente uno, ma veracemente due.» Jekyll aveva allora iniziato a sperimentare e miscelando varie sostanze era riuscito ad ottenere una pozione in grado di separare le due nature dell'animo umano: quella buona e quella malvagia, allo scopo di riuscire ad eliminare completamente la parte malvagia delle persone. Sperimentando la pozione su di sé era emerso Hyde, l’alter ego malvagio di Jekyll che aveva poi però preso il sopravvento su di lui, soppiantando completamente l’identità personale di Jekyll. Bevendo la pozione Jekyll diventava Hyde, un altro essere con diverso corpo e diversa psiche, le due identità erano diverse per fisicamente e psicologicamente, e bevendo la pozione una seconda volta si ripristinava l'identità precedente. L’identità di Hyde è quella parte dell’identità di Jekyll che non aveva mai potuto esprimersi e quindi crescere, che era sempre stata repressa perché non socialmente accettata→ per questo mr. Hyde è presentato come un uomo basso, tozzo e ripugnante e non a caso il suo nome Hyde suona esattamente con il verbo inglese “hide”, ossia nascondere→ gioco di parole che esalta la necessità dell’uomo di tenere nascosti e reprimere degli istinti naturali socialmente inaccettabili. Nell’opera quindi c’è una narrazione in 3ª persona, seppur piena di testimonianze in 1ª, che copre 2/3 del romanzo, e c’è poi una parte più piccola, quella conclusiva, occupata dai racconti di Lanyon e di Jekyll riportati nelle lettere. In Jekyll c’era una parte repressa che non si conformava ai valori sociali e che riusciva ad esprimere attraverso Hyde, tuttavia d un certo punto ad Hyde non basta più esistere solo saltuariamente e Jekyll perde il controllo sul suo alter ego ASPETTI NOTEVOLI Un primo aspetto da notare è il numero ridotto di personaggi e luoghi Per quanto riguarda i personaggi si osserva la scarsità di personaggi femminili, e i pochi che ci sono svolgono ruoli marginali → i personaggi sono tutti maschili e tutti appartenenti allo stesso ceto sociale e allo stesso settore, si tratta di professionisti intellettuali altoborghesi, benestanti (avvocati, dottori) e sono tutti e 4 amici da molto tempo→ rafforza l’idea di esclusività→ club Per quanto riguarda i luoghi, la vicenda si svolge sia all’aperto che all’interno, per strada e nelle case→ alternarsi di pubblico e privato, ma è come se si svolgesse in uno dei club più esclusivi di Londra. Si individuano 3 fasi dei luoghi pubblici: − In epoca elisabettiana sono molto importanti i pub, luoghi di ritrovo aperti a tutti − Nel ‘700 si ha una seconda fase, ci si riunisce nelle coffe houses→ posti aperti al pubblico ma più esclusivi, sofisticati, più costosi→ i luoghi pubblici iniziano a distinguersi in luoghi frequentati dell’upper e middle class e luoghi frequentati dalla lower class − Nell’800 si assiste alla nascita dei club → privatizzazione di uno spazio pubblico, si entra nei club solo se proposti da un membro e accettati dagli altri membri dal club in base alla propria posizione economica e sociale ↓ Sembra che i personaggi siano in un club perché i personaggi sono tutti maschili, tutti amici da molto tempo e tutti appartenenti allo stesso ceto sociale e allo stesso settore → esclusività → club La storia è ambientata a Londra, ma della città si parla molto poco, non viene descritta, fa da sfondo, da fondale alla vicenda. Londra nell’opera è una città priva di caos e vitalità seppur già densamente popolata, è inospitale e pericolosa Gran parte delle vicende avvengono all’interno→ privato: a parte i due incidenti ossia quello della bambina, l’omicidio, e l’incontro tra Utterson e Hyde che avvengono per strada, la vicenda si svolge essenzialmente in tre luoghi privati: - Studio di Utterson - Laboratorio di Jekyll - Casa di Lanyon Riccardo Ambrosini, un esperto di Stevenson, rimarca la distinzione tra il fuori e dentro. • Il fuori è rappresentato dalla città, dalla strada buia e senza vita→ gli incidenti e l’incontro avvengono quando la strada è quasi del tutto deserta; da notare, inoltre, come le strade siano quasi sempre colpite dal cattivo tempo→ condizioni metereologiche che servono ad accentuare la sensazione di pericolo e l’atmosfera cupa Il fuori, la città è rappresentato in modo ostile, presentazione senza fascino Jekyll and Hyde gioca molto sulla paura della città, una paura derivata dai pericoli che la popolosità di una città porta con sè→ Londra era una città di 7/8 milioni di persone, quando Roma nello stesso periodo non arrivava neanche a 100 mila persone. • Il dentro, invece, è rappresentato dalle stanze accoglienti dei signori protagonisti. Stanze calde con comode poltrone di pelle e una buona selezioni di liquori. ↓ Il fuori è ostile e molto poco invitante mentre il dentro è all’insegna del comfort Jekyll e Hyde ha un’impostazione quasi teatrale, pochi luoghi e pochi personaggi e una orte divisione delle scene ambientate ognuna in un unico luogo, salotti o strada. Un secondo aspetto notevole riguarda la struttura della trama dell’opera. Nell’opera la storia viene raccontata due volte: - La prima volta è raccontata come un enigma, non si capisce bene cosa accade, il lettore segue l’investigazione di Utterson - La seconda volta è raccontata come la risoluzione dell’enigma attraverso il racconto di Jekyll e Lanyon ↓ Il doppio racconto è un carattere tipico delle detective story Tuttavia, una grande differenza con la detective story è rappresentata dalle proporzioni dello spazio occupato dalle due storie: - In Jekyll and Hyde la prima narrazione enigmatica occupa i 2/3 della narrazione, mentre la seconda narrazione risolutiva il restante 1/3→ la spiegazione è molto lunga e complessa, occupa una parte consistente del romanzo - Nelle detective story il rapporto è diverso, è 9:1: il 90% è costituito dall’enigma mentre il 10% del romanzo, la parte finale, è occupata dalla spiegazione del detective che in breve tempo/spazio espone la soluzione. Un altro aspetto che serve per poter affermare di essere in presenza di una detective story è la presenza di un detective, mentre nel romanzo di Stevenson la spiegazione finale non è fornita da Utterson, che pur non essendo un investigatore di professione, stava indagando, bensì è fornita dalla vittima/colpevole stesso, ossia Jekyll-Hyde → l’unico a poter fornire una spiegazione, l’unico a poter scioglier l’enigma THE STRANGE CASE OF DR. JEKYLL E MR. HYDE COME ROMANZO DI FORMAZIONE Franco Moretti ha scritto un libro sul romanzo di formazione, in cui l’ultima parte è dedicata al romanzo inglese: la sua tesi è che il romanzo di formazione inglese sia diverso da quello continentale (francese, tedesco…). Questa differenza sta nel fatto che, ad esempio il romanzo di formazione francese (es. Stendhal, Balzac, Maupassant), traccia un percorso aperto, cioè fornisce un’immagine dell’adolescenza e della prima età adulta, come di un’epoca fatta di esperimenti, incertezze e forti sentimenti positivi e negativi = idea comune di formazione, che consiste nel trovare un punto di incontro tra il proprio io ed i vincoli e costrizioni della società. La struttura di questi romanzi, soprattutto nella conclusione, è interessante, perché si tratta di una conclusione temporanea es. Bel Ami di Guy de Maupassant: racconta la storia di un giovane squattrinato della provincia, che si reca a Parigi in cerca di fortuna. Qui incontra un amico giornalista, che gli suggerisce di fare il giornalista, come lui, per guadagnare. Così alla fine, il giovane fa carriera e sposa la figlia del direttore del giornale, ma durante il ricevimento di matrimonio incontra una sua precedente compagna, alla quale dice di rivedersi. Si può notare che, a differenza di Pride and Prejudice in cui con il matrimonio si arriva ad una conclusione, qui il matrimonio è solo una tappa di qualcosa che continuerà → formazione aperta, che non ha dei valori rigidi da rispettare, ma è più uno sperimentare, porsi delle domande. Nel caso della formazione inglese abbiamo incertezza ed esperimento che sono solo temporanei m auna volta conclusa, risolta questa fase incerta e sperimentale si arriva alla conclusione→ nel moemno in cui si torna alla normalità la narrazione si chiude, conclude→ narrazione come scostamento temporaneo dalla normalità. L’anormalità in Orgoglio e Pregiudizio consiste nello scostamento da una norma, che pre-esiste alla narrazione e continuerà ad esistere anche dopo che questa sarà conclusa (es. nell’800 che una ragazza abbia come fine ultimo della sua esistenza quello di sposarsi è una norma che pre-esiste alla vicenda di Elizabeth e continuerà anche dopo di lei. Ciò che lei può fare è ribellarsi temporalmente alla norma, finchè non capisce che deve rispettarla anche lei. es. Jane Eyre viene da una famiglia benestante quindi si meriterebbe di vivere all’altezza dei mezzi economici della sua famiglia, ma ciò non accade, incontra Rochester, che vuole sposarla, ma lei alla fine scopre che è sposato. Jane tronca i suoi rapporti con Rochester e rifiuta anche i soldi che deve dallo, rischiando di morire, dopodiché eredita dei soldi. Jane torna da Rochester e il matrimonio può avere luogo. Quindi ci si può scostare temporaneamente dalla norma, ma poi si torna sempre ad essere aderenti ad essa. In Jekyll e Hyde la distinzione tra bene e male è più chiara anche se non completamente nitida (in un primo momento Jekyll è felice di Hyde) - Differenza→ In Frankenstein non c’è corrispondenza tra aspetto esteriore e interiorità, Il mostro è orribile ma nella narrazione risulta sempre più umano nonostante i suoi crimini, mentre in Hyde la bruttezza interiore rispecchia l’aspetto esteriore di Hyde che appare orribile, basso, tozzo→ sintomo, conseguenza fisica della repressione degli istinti La contrapposizione tra razionale e irrazionale si ritrova anche al livello di contenuto Jekyll presenta una rappresentazione duale della natura umana Risenti ultimi 10 min IL TEMA DEL DOPPIO E GLI STUDI SCIENTIFICI SUL DISTURBO DELLA PEROSNALITA’ MULTIPLA Il tema del doppio nel romanzo può essere letto nell’ottica degli studi scientifici e psicoanalitici coevi all’autore e anche più recenti Lo psicologo britannico Mayers pubblica pochi mesi prima dell’opera di Stevenson un saggio sui disturbi della personalità multipla. Dopo la pubblicazione del romanzo Mayers contatta Stevenson e comincia uno scambio epistolare tra lo psicologo e l’autore. Mayers contatta Stevenson perché nota una forte affinità tra lo sdoppiamento, il cambio di personalità tra Jekyll e Hyde descritto nel romanzo e i sintomi osservati nei suoi pazienti. Non è chiaro se durante o prima la stesura del romanzo Stevenson avesse letto il saggio di Mayers o altri contenuti simili. La moglie Fanny Van De Grift afferma che Stevenson aveva iniziato a scrivere il romanzo dopo aver letto i resoconti di alcuni studiosi francesi sul disturbo della personalità multipla mentre Stevenson afferma di aver letto del fenomeno solo dopo aver concluso il romanzo e di aver letto il saggio di Mayer solo dopo essere contatto da lui. Nel saggio di Mayers ci sono 3 casi interessanti che presentano fortissime somiglianze con le trasformazioni di Jekyll in Hyde: - Caso di Felida X → ragazza che soffriva di disturbi nervosi che le provocavano forti dolori sin dall’infanzia. Durante l’adolescenza dopo un episodio spasmodico si risveglia libera dai dolori, ma con un forte cambio di personalità→ anche nel caso Jekyll, una delle prime trasformazioni della fase in cui Jekyll sta perdendo il controllo su Hyde, avviene mentre Jekyll sta dormendo e al risveglio si rende conto di essere diventato Hyde senza aver assunto nessuna pozione. Interessante è anche la somiglianza tra il tipo dei dolori sperimentati da Felida X e da Jekyll durante la trasformazione. - Caso di Luis Mi → ragazzo morso da una vipera che dopo un attacco epilettico subisce un drastico cambio di personalità e cambia anche il suo eloquio, prima dell’evento Luis era una ragazzo timido che parlava solo quando interpellato, mentre dopo l’attacco la sua voce diventa più roca e affronta le persone su temi spinosi come la religione, la politica, spesso mettendo a disagio i suoi interlocutori → ricorda la trasformazione di Jekyll in Hyde. Jekyll viene presentato inizialmente da Utterson come un uomo per bene, gentile che mette a suo agio le persone mentre Hyde dallo stesso Utterson è descritto con una voce rauca e come un soggetto mette a disagio le persone con cui interagisce. - Caso del Sergente F→ manifesta un cambio di personalità dopo esser stato ferito in guerra → cambio di personalità che diventa molto violenta e avviene con grandi dolori Mayer contatta Stevenson proprio perché desiderava che il romanzo diventasse l’esemplificazione letteraria dei suoi studi sul disturbo della personalità multipla e suggerisce a Stevenson una serie di modifiche per rendere il romanzo ancor più realistico, per avvicinarsi ancor di più alla realtà psicologica→ modifiche che Stevenson non apporterà mai. Tra i suggerimenti proposti ricordiamo quello relativo alla calligrafia: la calligrafia dei pazienti di Mayer è nettamente diversa tra le due personalità mentre in Jekyll e Hyde c’è una forte somiglianza tra la calligrafia del primo e del secondo→ tra Jekyll e Hyde non c’è mai una così netta separazione, non c’è mai l’annullamento di una o dell’altra personalità e i due condividono memorie e gusti estetici Ora, comunque, alla luce dell’incidente del mattino, ero costretto a constatare che, mentre all’inizio la difficoltà maggiore era stata di liberarsi del corpo di Jekyll, negli ultimi tempi, in modo graduale ma netto, si era andato verificando il fenomeno opposto. Tutto infatti sembrava indicare che stavo lentamente perdendo la mia identità originaria e migliore e mi stavo incorporando gradualmente nella seconda e peggiore natura → momento in cui Jekyll si rende conto di non vare più controllo sulle trasformazioni, le manifestazioni di Hyde avvenivano ormai al di là della volontà di Jekyll Hyde è creato da Jekyll ed è apprezzato da lui almeno in un primo tempo, Hyde rappresenta qualcosa di positivo finché rimane sotto il controllo di Jekyll La differenza tra i casi di Mayer e quello di Stevenson è l’intenzionalità: Jekyll sceglie di assumere una pozione e diventare Hyde e consapevole dei pericoli persevera nella pratica, mentre nei casi scientifici reali la nuova personalità era emersa a seguito di un evento traumatico Un aspetto da tener ben in considerazione è il fatto che Jekyll è sia il dottore che osserva e registra i sintomi sia il paziente che sperimenta quei sintomi → questa sovrapposizione dei ruoli e dei punti di vista provoca una inevitabile inattendibilità del narratore Durante l’epoca vittoriana si diffonda l’idea che vedeva i due emisferi del cervello come due parti autonome, indipendenti. L’emisfero destro veniva associato ad una minore razionalità, alla femminilità, alle persone nere e ai criminali mentre l’emisfero sinistro alla razionalità, all’essere maschi, alla moralità e alla bianchezza. Vidi che, se potevo legittimamente identificarmi sia con l’uno che con l’altro dei due esseri che lottavano nel campo della mia coscienza, ciò era dovuto al fatto che ero fondamentalmente entrambi. Da molto tempo, prima ancora che il corso delle mie scoperte scientifiche avesse cominciato a farmi intravvedere la possibilità di un tale miracolo, carezzavo l’idea della separazione di questi elementi come un sogno a occhi aperti→nello stato che Jekyll descrive c’è ancora un equilibrio, Jekyll averte l’esistenza di più personalità, ma queste sono in equilibrio riescono a coesistere. Jekyll perde successivamente il controllo per un sovraccarico dell’emisfero sinistro per la repressione dei lati dell’emisfero destro, con la l’assunzione della pozione si ha uno spostamento improvviso all’emisfero cerebrale destro → questo porta ad uno scompenso, il sovraccarico porta alla rottura dell’equilibrio, porta a ciò che accade in questa sequenza→ Quella parte di me che ero riuscito a materializzare si era esercitata e irrobustita negli ultimi tempi: mi sembrava che il corpo di Hyde fosse aumentato di statura; quando assumevo le sue fattezze il sangue fluiva più generoso nelle vene. Cominciai a intravvedere il pericolo per cui, se la cosa si fosse prolungata, l’equilibrio della mia natura avrebbe potuto saltare, il potere di libera scelta sarebbe andato perduto, e il carattere di Edward Hyde sarebbe diventato definitivamente il mio. Prima dell’omicidio Hyde è qualcosa di positivo per Jekyll che può sfogare una serie di istinti e comportamenti licenziosi, sgarbati e socialmente inaccettabili. Jekyll è una persona che reprime la propria natura, non comunica mai i suoi veri pensieri anche nella sua più stretta cerchia di amici, la sua personalità è costruita sugli standard vittoriani, Jekyll è completamente dedito all’apparenza Una riflessione interessane è quella che riguarda il tema del parto→ Il tema del parto torna in tutti i romanzi dove c’è il tema del doppio. Quando Jekyll assume la fiala descrive i dolori utilizzando termini simili a quelli tipici del parto→ Sopravvennero gli spasimi più atroci: uno stridere delle ossa, una nausea letale, un orrore dello spirito che nemmeno l’attimo della nascita o della morte può superare. Il tema del parto è frequente dei romanzi del tema del doppio→ perché il tema del doppio nasce molto spesso in un ambiente maschile, in romanzi di autori maschili e in cui si muovono personaggi prettamente maschili→ assenza del femminile→ in un mondo totalmente maschile in cui manca l’elemento femminile l’unico modo di creare una vita è creare un doppio da sé in modo scientifico, come nel caso di Frankenstein e in quello di Jekyll Tra Jekyll e Hyde c’è un certo rapporto di paternità: - Jekyll redige un testamento in favore di Hyde - Jekyll muore prima di Hyde come nel normale svolgimento della natura il padre muore prima del figlio - Hyde cresce sempre di più e diventa sempre più forte mentre Jekyll diventa sempre più debole, sciupato, pallido e soccombe sotto Hyde - Jekyll paragona il suo inconscio all’utero Un altro punto che lega il tema del doppio e il romanzo agli studi scientifici è l’interesse di Stevenson allo studio dei gemelli e il caso del gemello autosita, parassita. Tra l’altro spesso accade che nei parti gemellari un gemello nasca più piccol dell’altro fisicamente, Hyde infatti è più piccolo, basso, tozzo di Jekyll. Spesso i gemelli sviluppano personalità polarizzate, opposte nonostante condividano una serie di punti di sintonia. Tutta questa serie di studi sul parto, sui gemelli, sulla psicanalisi si svolgono in epoca vittoriana, quindi, è probabile che Stevenson li avesse in mente durante la stesura del romanzo consapevolmente o no. Un altro spunto di riflessione è quello sul tema della tossicodipendenza Molti critici hanno letto le trasformazioni di Jekyll in Hyde come l’effetto di una droga o di una sostanza Jekyll non cerca piacere, non trova sollievo nell’assunzione della pozione, anzi prova spasmi e forti dolori. Cook porta avanti una critica che vede Jekyll dipendente da ciò che Hyde può dargli più che dalla pozione stessa Lo stesso Jekyll quando prende coscienza, si rende conto del fatto che non può più controllare i cambiamenti di stato si paragona a persone alcolizzate e alla loro impossibilità di controllare il bisogno. Jekyll assume la pozione per trovare un sollievo ad un malessere interno che avvertiva dentro di sé dovuto alla repressione e al mancato sfogo delle pulsioni (nella società rigida e moralista borghese vittoriana si sentiva il bisogno di reprimere certi impulsi e comportanti→ si era vincolati da una rigida legge dell’apparenza → Jekyll non parla ai suoi amici del suo malessere) e non trova altra soluzione che sfruttare la propria competenza medica per cercare una pozione che lo facesse stare meglio. Jekyll con Hyde trova sollievo perché può vivere e sperimentare una serie di aspetti della vita che non aveva sperimentato senza essere giudicato, senza ce la sua reputazione venga intaccata. Jekyll si avvicina all’uso di una sostanza e l’autore usa termini come “droga” e “overdose” Essendo un dottore è perfettamente consapevole dei pericoli dell’assunzione della pozione e del pericolo che l’alterego prenda il sopravvento, ma nonostante questa consapevolezza Jekyll sente il bisogno di assumere questa sostanza, e una volta assunta ha la conferma di aver trovato la soluzione al suo malessere → Mi sentivo più giovane, più leggero e più felice nel corpo; dentro di me avvertivo un’irrequietezza impetuosa, un fluire disordinato di immagini sensuali che mi percorrevano l’immaginazione come la corrente attraverso le ruote di un mulino, un disciogliersi di ogni legamento e costrizione, una libertà dello spirito sconosciuta ma non per questo innocente. Quando Utterson mette in guardia Jekyll sulla pericolosità del rapporto con Hyde lui risponde di aver tutto sotto controllo, di avere potere su Hyde, di poter porre fine a quella cosa quando svuole→ ricorda l’illusione di autocontrollo delle persone tossicodipendenti→ l’atteggiamento di Jekyll corrisponde perfettamente quello dei tossicodipendenti ossia la negazione della dipendenza, e la convinzione di avere controllo sulla situazione Anche l’assuefazione e la necessità di Jekyll di assumere una quantità sempre maggiore della sostanza, e il senso di colpa per aver assunto la sostanza e per la condotta tenuta durante lo stato alterato rientra pienamente dei comportamenti tipici legati a situazioni di tossicodipendenza Secondo questa lettura, si ha infine il momento della rassegnazione dovuto alla convinzione di non poter uscire dal circolo della sostanza e quindi il suicidio. grandezza di Stevenson sta nel voler rappresentare la divisione interna all’uomo, ma il suo limite sta nel fatto che le due personalità sono presentate come polarizzate moralmente, l’inconscio è identificato come peccaminoso, malvagio, bestiale, malato → l’inconscio è reso criminogeno. Non vede la pluralità, la complessità dell’animo umano che si riduce ad essere duale e polare, “i confini delle diverse province psichiche della natura umana diventano mura che non permettono il transito” È sbagliato pensare all’inconscio come pura istintualità malvagia bestiale, brutale che non conosce freni contrapposto all’aridità, alla compostezza e alla giustizia dell’io Hyde prende sempre più controllo, fino a diventare un assassino che però non viene consegnato alla giustizia→ Hyde nel romanzo ha un ruolo crescente che Stevenson sente di dover controbilanciare attraverso l’evocazione di valori condivisi dal lettore dell’epoca tramite il personaggio di Jekyll e Utterson, e ulteriormente con il fatto che l’opera si conclude con la verità. Come in Frankenstein la difesa dell’immagine pubblica impedisce al protagonista di dire la verità, di mostrare una parte di sé o della propria vita che viene nascosta e repressa (Jekyll le pulsioni, Victor la sua opera) Entrambi i romanzi sono tuti costruiti su una bugia, su una verità non detta tranne alla fine quando Jekyll, come Victor, dice la verità.→ Entrambi i protagonisti per tutto il romanzo mettono al primo posto la reputazione e solo alla fine fanno trionfare la verità→ elemento paradossale Il protagonista rinuncia alla sua reputazione→ effetto liberatorio della morte imminente: quando ormai si sta uscendo dalla società, si può confessare perché non se ne pagheranno le conseguenze, non si assisterà ai giudizi della società. Bisogna sempre tenere in considerazione la distinzione tra narratori principali e narratori secondari Stevenson appartiene ad una generazione di scrittori che si distanzia dall’approssimazione, dalla semplicità del romanzo vittoriano, si vede in lui una maggiore interesse per la tecnica, The strange case of dr. Jekyll and Mr. Hyde è una narrazione in 3ª persona, narratore impersonale, ma essendo una detective story è tutto giocato su una serie di testimonianze, quindi di narrazioni in 1ª persona → bisogna stare attenti a non attribuire al narratore dell’opera il pensiero, i valori di un personaggio Bisogna anche considerare le implicazioni culturali e sociali della questione del doppio, il ribrezzo che genera Hyde coincide con il disprezzo del diverso, come accade con il mostro in Frankenstein o con Calibano de La tempesta di Shakespeare. In questo romanzo però non si tratta però solo di razzismo, di rifiuto del diverso dal sé, non è solo una questione di rigetto e di ribrezzo ma c’è anche una forte componente di paura, paura di subire violenza, paura di essere il più debole in un contesto Darwiniano dove sopravvive il più forte e paura di essere estromessi dalla società per la propria condotta. ↓ Come si colloca l’autore Stevenson rispetto al pensiero e ai valori di Jekyll? La mentalità di Stevenson non coincide con quella di Jekyll: si tratta di un uomo che ha girato il mondo, si è stabilito in California e poi a Samoa, in Oceania, quindi non solo ha rischiato di essere emarginato, ma in certo modo si è auto-emarginato dalla società, certo rimane il fatto che era uno dei più grandi scrittori dell’epoca a livello mondiale quindi disponeva il privilegio di potersi emarginare, di poter vivere fuori dal fulcro sociale, di potersi collocare i margini pur rimanendo al centro. Sicuramente Stevenson scrive il romanzo in parte per denunciare l’ipocrisia vittoriana, ma immaginare il romanzo come un testo di denuncia dell’ipocrisia borgehse vittoriana risulta limitativo; l’autore non condivide l’attenzione alla rispettabilità dei personaggi, ma Stevenson rimane comunque un uomo della propria epoca, quindi la sua mentalità non può essere pensata come così lontana da quella dei suoi personaggi Il romanzo è un testo contradditorio che si può collocare in una sequenza di testi simili ossia Frankenstein, The Strange Case of dr. Jekyll e mr. Hyde e il Ritratto di Dorian gray Tutti e tre evocano qualcosa di ancestrale, di male assoluto seppur in diverse forme ma tutti e tre non spiegano mai, non descrivono mai in cosa consiste davvero questo male, vi si accenna e basta in tutti e 3 i romanzi→ si tratta di 3 testi che hanno fatto la storia della letteratura che hanno impattato sul pubblico perchè rivoluzionari, per certi versi irreverenti, ma tutti e 3 gli autori non si sono mai spinti oltre un certo limite, se lo avessero probabilmente non sarebbero diventati dei classici, la società dell’epoca non sarebbe stata pronta ad accogliere testi eccessivamente forti. In uno dei suoi saggi Virginia Woolf afferma che il romanzo avrebbe progressivamente fagocitato tutti gli altri generi letterari: teatro, poesia, biografia, saggio, letteratura di viaggio A partire da questa osservazione osserviamo all’interno della tradizione del romanzo c’è una componente che usa il romanzo come una sorta di saggio, come un veicolo per comunicare idee→ il “romanzo di idee” ↓ In un romanzo degno di questa etichetta ci sono due componenti fondamentali: le idee e una trama, e spesso la componente delle idee è prevalente sulla trama→ è un tipo di intrattenimento intelligente in cui non si racconta solo per narrare una storia, ma per insegnare qualcosa Nel sottogenere del romanzo delle idee non conta tanto la forma come conta invece per Stevenson, James e Virginia Woolf, ma conta il fatto che il romanzo sia un veicolo che ti fa discutere, che stimoli la riflessione e la discussione. ↓ Nei primi 30 anni del Novecento si hanno due grandi scrittori di questo genere: Foster e Huxley, entrambi sono stati grandi scrittori di saggi, ma hanno scritto dei romanzi perché il romanzo rispetto al saggio offre qualcosa in più e qualcosa in meno: - offre in meno la mancanza d precisione - offre in più la possibilità di avere un discorso aperto coniugato al diletto, al divertimento
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