Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Thomas More e il contesto storico dei Tudor, Appunti di Storia Del Pensiero Politico

Il contesto storico in cui si colloca Thomas More, vissuto tra il XV e il XVI secolo, in particolare di Enrico VIII, colui che opera lo scisma anglicano. Viene descritta la sua opera più importante, Utopia, nella quale More conia neologismi a partire dal greco. Nel primo libro, More descrive la condizione di totale indigenza in cui versa la popolazione inglese del suo tempo, mentre nel secondo libro descrive i costumi degli utopiani.

Tipologia: Appunti

2019/2020

In vendita dal 17/09/2022

AuroraAlt
AuroraAlt 🇮🇹

4.7

(12)

74 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Thomas More e il contesto storico dei Tudor e più Appunti in PDF di Storia Del Pensiero Politico solo su Docsity! Thomas More Il contesto storico in cui si colloca Thomas More, vissuto tra il XV e il XVI secolo, è quello dell’Inghilterra dei Tudor, in particolare di Enrico VIII, colui che opera lo scisma anglicano. Inizialmente membro della Camera dei Comuni, egli viene successivamente nominato vice sceriffo e poi cancelliere. Egli viene ricordato come “l’uomo per tutte le stagioni”, in quanto durante la sua intera vita resta saldo alle sue idee che non variano al variare delle stagioni. Questa sua coerenza lo porta ad essere condannato a morte da Enrico VIII, dopo aver rifiutato l’Atto di Supremazia con il quale quest’ultimo si era posto a capo della Chiesa anglicana. Già santificato, in occasione del Giubileo del 2000, More viene proclamato “patrono degli statisti e dei politici” da Papa Giovanni Paolo II. La sua opera più importante, suddivisa in due libri, è “Utopia” (“non luogo”), termine da lui stesso coniato a partire dal greco, nella quale il protagonista Raffaele Itlodeo (“ciarlatano”) è un navigatore portoghese che, essendo stato al seguito di Amerigo Vespucci nell’impresa della circumnavigazione della Terra, è venuto a contatto con terre e popolazione ignote come quelle dell’isola di Utopia. A partire dal greco, More conia altri neologismi, quali il nome della capitale di Utopia “Amauroto” (“evanescente”), del suo fiume “Amidro” (“senza acqua”) e del suo re “Ademo” (“senza popolo”). Nel primo libro, con l’intento di descrivere la condizione di totale indigenza in cui versa la popolazione inglese del suo tempo, egli parte dalla narrazione di una cena tra i quali commensali vi è un avvocato che si compiace alla vista dei cadaveri penzolanti nelle piazze londinesi, segno dell’impegno del potere inglese nel risolvere la criminalità. More ne rintraccia la causa nella povertà, determinata dalla dissennata politica economica inglese che ha sostituto l’agricoltura con la pastorizia. Con l’Enclosure Act, infatti, vasti territori che attraverso le coltivazioni riuscivano a sfamare più nuclei familiari sono stati destinati agli allevamenti di pecore da lana, per la custodia dei quali occorre un solo mandriano. Coloro che sono stati cacciati dai campi si sono trasferiti in città, ma non sono riusciti a trovare un impiego e questo ha dato vita ad un “urbanesimo artificiale” che ha determinato un elevato tasso di criminalità. Nonostante il furto sia punito con la pena capitale, la disperazione derivante dalla disoccupazione spinge la popolazione a rubare e la consapevolezza di star rischiando la vita spesso induce i ladri anche ad uccidere coloro che derubano. More non giustifica il furto, ma considera ingiusta la pena di morte e crede che il ladro debba semplicemente restituire ciò che rubato. Inoltre, come Erasmo da Rotterdam, avendo una considerazione negativa della guerra, egli afferma che la condizione di totale indigenza della popolazione è accentuata dal costante impegno del regno inglese in imprese belliche, che hanno ovviamente dei costi molto elevati. Nel secondo libro, invece, egli descrive i costumi degli utopiani, i quali: • vivono secondo poche leggi; • condannano la tirannide; • combattono solo guerre difensive; • professano diverse religioni naturali nella piena tolleranza;
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved