Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Titolo esecutivo (diritto penitenziario), Appunti di Diritto Penitenziario

Titolo esecutivo (diritto penitenziario)

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 20/07/2020

kiara-pragliola
kiara-pragliola 🇮🇹

4

(2)

13 documenti

1 / 4

Toggle sidebar

Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica Titolo esecutivo (diritto penitenziario) e più Appunti in PDF di Diritto Penitenziario solo su Docsity! Il titolo esecutivo Il titolo esecutivo rappresenta il momento di passaggio (separazione tra il giudizio di condizione e il giudizio di esecuzione) (si apre una fase diversa – spartiacque). MA Che cos’è? è la sentenza penale di condanna o il decreto penale di condanna. Si parla di giudizio di cognizione perché gli as devono poter capire e sapere che cosa è accaduto prima della condanna cioè come il soggetto sia stato indagato, poi imputato e infine come sia finito il processo. Questa informazione, del decorso del processo di cognizione, è importante perché ci fa capire, per il tipo di reato commesso, che tipo di personalità ha questo soggetto. Una cosa e’ trattare con un condannato (quindi misure alternative) per reati sessuali una cosa è trattare con un condannato per reati fiscali. Il condannato per reati sessuali per esempio non può tornare nella propria famiglia o nel luogo e tra le persone dove ha commesso quel reato. Il condannato per reati fiscali andrà in carcere ma la sua personalità è diversa da quella del violentatore. L’as deve sapere questo e deve sapere cosa contiene il fascicolo, cosa contiene e quali sono le indicazioni sulla copertina. Spartiacque vuol dire questo: che già guardando la copertina l‘as sa già cosa è successo prima, tutta la storia del giudizio di cognizione per poi cercare di individuare il miglior percorso/itinerario possibile per la fase della rieducazione. Se la messa alla prova non è riuscita ma il soggetto ha trascorso un certo periodo in prova (es. 6/7 mesi) quei mesi varranno per la fase dell’esecuzione, cioè quando ci sarà l’affidamento in prova gli verranno sottratti quei giorni che ha sofferto durante la messa alla prova che non ha avuto successo. ( imparare bene) L’as guarda la copertina e, per capire, la prima cosa che deve tirare fuori dal fascicolo (se questo è preso in carico per un soggetto che è condannato) è la sentenza di condanna perché è da questa che capisce che reato è, qual è la sua personalità, che pena ha avuto, che tipo di percorso di rieducazione o anche di misure alternative si potrebbero applicare.  questa attività riguarda l’analisi della copertina del fascicolo ma riguarda anche il fatto di andare a pescare la sentenza di condanna in cui sarà spiegato tutto il percorso processuale. Le norme che fanno da spartiacque (separazione dalla fase cognizione alla fase esecuzione). Il codice di procedura penale finisce con alcune norme: la fase della cognizione poi si passa al LIBRO DECIMO - ESECUZIONE , TITOLO I GIUDICATO. Artt 648 e 650 (da imparare bene) Nella fase di cognizione abbiamo la sentenza che chiude il giudizio. Il giudizio, però, può essere chiuso sia dalla sentenza di condanna sia dal decreto penale di condanna (rito alternativo al rito ordinario e applica soltanto una pena pecuniaria). Quando ci troviamo di fronte a questi due provvedimenti giudiziali, sappiamo che per la sentenza di condanna il soggetto può avere l’applicazione di una pena detentiva, nel decreto penale di condanna ci sarà una condanna ad una pena pecuniaria. Il titolo esecutivo e’ la sentenza di condanna o il decreto penale di condanna. La fase dell‘esecuzione è una fase che si caratterizza con questa prima parte che si chiama giudicato per il fatto che le sentenza di condanna e il decreto penale di condanna sono irrevocabili  Vuol dire che non è più possibile impugnare perché i mezzi di impugnazione si sono esauriti, sia sentenza che decreto sono diventati definitivi e quindi esecutivi. Art 648 codice di procedura penale Comma 1: “Sono irrevocabili le sentenze pronunciate in giudizio contro le quali non è ammessa impugnazione diversa dalla revisione."  (il giudizio di revisione è un mezzo eccezionale utilizzato quando nel corso degli anni si trova l’innocenza del soggetto condannato  da non studiare) sono irrevocabili le sentenze pronunciate in giudizio contro le quale non è ammessa impugnazione.  irrevocabilità vuol dire che non è possibile andare oltre. Perché quel giudizio è diventato definito? (da imparare a memoria) Art 650 codice di procedura penale: Esecutività delle sentenze e dei decreti penali di condanna. Cosa vuol dire esecutività? vuol dire che il soggetto una mattina viene preso e portato in carcere. Non solo quella sentenza non è più impugnabile ma è anche eseguibile. (scatta la reclusione) Comma 1: “Salvo che sia diversamente disposto, le sentenze e i decreti penali hanno forza esecutiva quando sono divenuti irrevocabili.”  Rapporto tra art 648 e art 650. L’art 650 ci dice cos’è il titolo esecutivo ( cioè il meccanismo che mette in moto la carcerazione). L’art 648 ci dice la caratteristica: la non impugnabilità. Il decreto penale di condanna è il provvedimento che stabilisce che tizio ha commesso il reato ed è chiamato a pagare una somma di denaro.  determina quindi che il soggetto farà l’f24 e pagherà la somma e il decreto penale si ferma li. Questo, però, non è il pagamento di una multa, è un provvedimento penale di condanna. (viene riportato nel casellario giudiziale, è un precedente penale perché appunto e’ di condanna e lui l’ha pure pagata. Il fatto di pagare però non vuol dire eliminare il decreto penale di condanna che resta nel suo certificato penale). La sentenza racconta tutto quello che è stato il giudizio di cognizione a partire dalle indagini preliminari. Quindi vuol dire che all’inizio si apre con l’imputazione, subito dopo vi è il racconto di tutto quello che c’è stato, quindi di tutto ciò’ che si è svolto nel corso del processo (testimoni a favore, testimoni contro, consulenti ecc.). Poi ci racconta dell’appello, ci racconta della cassazione e alla fine viene riportata la pena definitiva, la quale ormai fa parte di una sentenza/provvedimento irrevocabile (es. 5 anni reclusione  la pena della reclusione deve essere eseguita). Quindi, una volta che il giudizio è finito, la sentenza o il decreto penale diventano irrevocabili bisogna eseguirli (pagare il decreto penale di condanna che è un titolo esecutivo, oppure andare in carcere per la sentenza di condanna che è sempre un titolo esecutivo). Se esiste un procedimento che è un procedimento dell’esecuzione, bisogna capire chi è che lo attiva e chi giudica in questo procedimento. Nel giudizio di cognizione compaiono una serie di soggetti, organi o soggetti processuali: PM presso la procura della Repubblica del tribunale (ha un grado inferiore) il quale compare nella fase delle indagini e nella fase del dibattimento di 1° grado. Questo pm, che rappresenta l’accusa, lo troviamo anche (dopo) nella fase dell’appello, ma si chiamerà procuratore generale presso la corte di appello (corte di appello  giudice collegiale, 3 giudici) e pur cambiando il nome la funzione è la stessa: sostiene l’accusa contro il soggetto imputato che si trova nel grado di appello. Quando il giudizio andrà avanti e si passa davanti alla corte di cassazione (giudice superiore in assoluto, organo collegiale  5 giudici togati) ci sarà sempre l’accusa che si chiama ancora una volta: procuratore generale presso la corte di cassazione. Cosa c’è nel giudizio di esecuzione? Chi sono i vari soggetti processuali ? In base all’art 27 il soggetto condannato PUO’ chiedere un percorso di rieducazione (misure alternative) ma potrebbe anche non chiederlo QUINDI vuol dire che la fase dell’esecuzione scatta dalla volontà del soggetto condannato. Dipende da lui attivare questo giudizio, se non lo fa sconta la pena in carcere per intero (è capitato). Quando un condannato invece vuole essere reintegrato, e quindi seguire un percorso di recupero e allo stesso tempo il percorso di esecuzione della pena, attiva il procedimento di esecuzione. Con il titolo esecutivo (con sentenza) scatta l’esecuzione (viene preso e portato in carcere)  chi lo fa scattare? E perché?  questo compito spetta al PM il quale attiva il procedimento di esecuzione in carcere (di adempimento della sentenza)… prende la sentenza di condanna (titolo esecutivo) a carico di Tizio e la mette in esecuzione, chiama i carabinieri e lo fa arrestare. Il pm da esecuzione dei provvedimenti giurisdizionali. Quando si tratta della pena detentiva scatta un meccanismo  fungibilità cioè, quando il pm da esecuzione alla sentenza di condanna, deve fare una considerazione preliminare: deve considerare se il soggetto è già stato in carcere precedentemente prende la sentenza di condanna e legge che tizio è stato condannato a 6 anni di reclusione, contemporaneamente legge nel fascicolo la storia della persona e scopre che ha passato 2 anni in custodia cautelare. Quindi farà un calcolo che si chiama: fungibilità  prenderà la pena di 6 anni e la ridurrà di 2 anni che sono stati già scontati.  si avrà quindi un totale di 4 anni di reclusione che sono significativi per noi as perché se un soggetto chiede delle misure alternative noi dobbiamo capire quali applicare. Qui succede una cosa importante perché si apre una parte che dipende dalla volontà del soggetto condannato, quest’ultimo si chiederà: Voglio essere ammesso alle misure alternative? O voglio rimanere in carcere? Se pensa di uscire farà richiesta di una misura diversa, se gli spetta, da quella che è la detenzione  qui si apre la vera fase della sorveglianza o dell’esecuzione (gestita dalla magistratura della sorveglianza) CAPO II MAGISTRATURA DI SORVEGLIANZA che è appunto un giudice, dall’ ART 677 in poi). Mentre per l’esecuzione della sentenza interviene sempre quello che prima era l’accusa: il pm ,qui vi e’ la presenza del giudice che gode del principio di terzietà. La magistratura di sorveglianza si può dividere in organo monocratico e collegiale. Quindi o c’è il magistrato come organo composto da una sola persona fisica (monocratico Oppure il tribunale di sorveglianza (organo collegiale, più persone fisiche )  chi sono? Qui è importate il ruolo dell’as > Perché’ il tribunale di sorveglianza è composto da un presidente che è un magistrato di
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved