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La Nascita del Totalitarismo: Fascismo e Nazionalsocialismo, Sintesi del corso di Storia

La nascita e le caratteristiche dei regimi totalitari di Fascismo e Nazionalsocialismo in Italia e Germania, rispettivamente sotto Mussolini e Hitler. Il documento illustra come queste ideologie si svilupparono in contesti di inflazione, povertà e decadenza, e come si presentarono come promettenti rivoluzioni politiche di destra e sinistra rispettivamente. Vengono descritte le figure carismatiche dei leader, la formazione dei partiti unici, la soppressione della libertà civile e la politica economica e sociale di questi regimi. Inoltre, vengono trattati i contributi del movimento dello Squadrismo in Italia e la fondazione del Partito Nazionalsocialista in Germania.

Tipologia: Sintesi del corso

2021/2022

Caricato il 19/01/2022

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davide_barbagallo 🇮🇹

4.2

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Scarica La Nascita del Totalitarismo: Fascismo e Nazionalsocialismo e più Sintesi del corso in PDF di Storia solo su Docsity! •Il termine «totalitarismo» è stato inventato nella prima metà degli anni ’20 dagli antifascisti italiani e successivamente utilizzato dai fascisti per definire la loro ideologia di identificazione totale tra Stato e società. Oggi, la tedesca Hanna Arendt nella sua opera Le origini del totalitarismo lo definisce come le forme di governo antidemocratiche del ventesimo secolo I totalitarismi hanno le seguenti caratteristiche:  supremazia della classe dirigente sugli organi rappresentativi;  dalla lotta alla libertà di stampa, pensiero e associazione;  Leader carismatico  partito unico;  contrapposizione diretta ai pilastri del pluralismo democratico  Pressione ideologica sulle folle Nelle seguenti nazioni si ebbero i totalitarismi:  Francisco Franco in Spagna 1939-1975  Adolf Hitler in Germania 1933 - 1945  Benito Mussolini in Italia 1922 - 1943  Stalin in Russia 1924 - 1953 I regimi totalitari possono essere: • di destra definiti “fascisti”, • di sinistra definiti “comunisti” Il Fascismo nasce in un contesto di inflazione, povertà e decadenza, come promotore di una rivoluzione politica di destra, a sfondo nazionalistico e patriottico, con l’obiettivo di far nascere un ordine sociopolitico nuovo. progetto politico: • accentramento dei poteri nelle mani di un capo indiscusso, • una struttura gerarchica dello stato basata sul merito e sulla aderenza alla morale, • un inquadramento forzato del popolo nelle organizzazioni di massa, • un rigido controllo su riviste, quotidiani e giornali d’informazione, ma anche radio, cinema, manifestazioni pubbliche, scuola e cultura, tramite cui controllare la stessa popolazione. Sul piano economico e sociale: prospetta una “terza via” tra capitalismo e comunismo, anche se ciò non avvenne realmente, poiché non ci fu altro che soppressione della libertà sindacale di scioperare e chiedere diritti, unita ad un potenziamento delle manovre statali in campo economico. attrae un elevato consenso dalle classi sociali intermedie, che aderirono con entusiasmo alle iniziative e alle associazioni dei governi totalitari. Il fascismo capisce le potenzialità infinite della nuova società di massa •Danno la possibilità di partecipare ai successi di una “comunità di popolo” : •ai giovani orgogliosi in cerca di riscatto ed avventura •agli intellettuali senza appoggi •agli imprenditori privi di rappresentanza politica. •Li convincono di essere inseriti in una gerarchia basata sulla meritocrazia e non sui privilegi aristocratici e lo guidano ad odiare il “diverso”, fosse esso un omosessuale, un immigrato, un ebreo o semplicemente un “non fascista”. Il capo assume differenti nomi nei vari regimi, ma conservando all’incirca gli stessi poteri. •In Germania Hitler si proclama Führer •Mussolini usa Duce come richiamo all’antico Impero Romano. Al Duce spetta prendere le decisioni più importanti per il destino del paese, in relativa autonomia dagli altri organi statali come il parlamento, che ebbero un ruolo marginale se non inutile. Il Capo, in rapporto diretto e costante con la gente, utilizza un carisma ed un’alta retorica per incitare le masse ai grandi sforzi bellici e alle grandi imprese per il raggiungimento delle aspirazioni di supremazia dell’intera nazione. Nei regimi di destra il ruolo di nemici furono i comunisti, i quali, in seguito ai numerosissimi scioperi operai del “Biennio Rosso”, minacciavano di ripetere la “Rivoluzione d’Ottobre” nell’Europa Occidentale, a danno dell’alta borghesia e dei grandi possidenti terrieri che perciò, spaventati, aderirono ai regimi attivamente. Nell’Unione Sovietica i kulaki, cioè i piccoli proprietari terrieri, furono fortemente perseguitati con l’accusa di essere la causa della fame della popolazione russa, che, dopo la Nep, viveva in condizioni disastrose. Secondo una rielaborazione razzista delle teorie del filosofo Nietzsche e dello scienziato Charles Darwin, la razza ariana, cioè quella dei tedeschi, biondi con occhi chiari, doveva dominare sulle altre specie sulle slave e giudaiche, le quali erano considerate responsabili di aver trasmesso un virus tramite la commistione tra il loro sangue “inferiore” e quello “superiore” del popolo tedesco. Così viene giustificato lo sterminio globale degli ebrei e il dominio del “forte sul debole”, considerando gli ariani predestinati alla supremazia. • Gli ebrei erano stati considerati i colpevoli dello scoppio della grande guerra • Detenevano potere economico ebrei = nemici interni, colpevoli della decadenza morale in quanto “popolo senza patria”. Il fascismo, a causa del ruolo che la Chiesa cattolica esercitava sulle masse popolari italiane, fu obbligato a prendere accordi con il Vaticano, ricavando dai Patti Lateranensi un enorme seguito di consensi. Il nazionalsocialismo, al contrario, rifiutò sempre vigorosamente la religione, preferendo proporre in alternativa ad essa nuovi culti, cioè quelli della razza, della terra e del sangue, e una fede incondizionata nel leader. Tutti e tre i regimi totalitari sono comunque accomunati dall’importanza data alla propaganda. Furono molti i cinegiornali, trasmissioni radio, riviste e quotidiani a favore dei governi. La stampa era sottoposta a rigida censura Nell’Unione Sovietica, la presa di potere di Lenin è priva di carica nazionalistica. Essa è stata favorita dalla povertà e dal malcontento dei ceti operai ai quali Lenin, risponde con la rivoluzione d’Ottobre, l’instaurazione dello Stato Bolscevico, prima, la dittatura proletaria, e infine con la soppressione della borghesia e delle disuguaglianze di classe. • Tutti e tre i movimenti poggiano le loro basi sullo scontento dei reduci di guerra, e sulla difficile situazione economica e sociale che le loro nazioni stanno vivendo. Stalinismo: individua il nemico nella borghesia, nel capitalismo, nei proprietari terrieri, negli imprenditori; punta alla costituzione di un forte potere statale come i precedenti, non lascia alcuno spazio all’azione privata, che con la collettivizzazione delle terre e dei mezzi di produzione viene completamente soppressa. Il franchismo viene instaurato a partire dalla guerra civile (1936) fino alla morte di Franco (1975) Si trova tra una politica militarista e le suggestioni delle dittature Alla sua base c’è la chiesa cattolica l’esercito le famiglie aristocratiche detentrici del potere economico Il fascismo nasce ufficialmente il 23 marzo quando si raduna un piccolo gruppo di circa 120 ex combattenti, interventisti, arditi e intellettuali, che fondano i Fasci italiani di combattimento . Il programma: •valorizzazione della vittoria sull'Austria Ungheria •rivendicazione dei diritti degli ex-combattenti •l'abolizione del Senato •tasse progressive •pensione a 55 anni •giornata lavorativa di otto ore •abolizione dei Vescovati •sostituzione dell'Esercito con una milizia popolare •Uso della camicia nera e delle squadre d’azion • Un importante contributo alla nascita del fascismo viene dato dal movimento dello Squadrismo, squadre paramilitari che prevedono demolizione di sedi di partito, di giornali, cooperative, case del popolo e la progressiva occupazione - con mezzi legalitari e illegali - di posizioni chiave nelle amministrazioni comunali. Con il congresso di Roma del novembre 1921 il fascismo si trasforma da movimento in partito. Nasce il PNF. il 28 ottobre 1922 Mussolini marcia su Roma convincendo il re Vittorio Emanuele III a consegnare le redini del governo. In seguito, il re Vittorio Emanuele III incarica Benito Mussolini di formare un nuovo governo. Mussolini si presenta alle Camere con un governo di coalizione formato soprattutto da esponenti liberali, cattolici e da alcuni esponenti moderati dal Partito Fascista, e ottiene la fiducia. Diventa Presidente del Consiglio. RIFORMA GENTILE
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