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Traduzione ''Role of genotype in the cycle of violence in maltreated children''. Caspi et. Al., 2002, Traduzioni di Psicologia Generale

Traduzione dettagliata dell'articolo sopra citato

Tipologia: Traduzioni

2020/2021

In vendita dal 29/01/2021

Martina.Valentini
Martina.Valentini 🇮🇹

4.4

(25)

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Scarica Traduzione ''Role of genotype in the cycle of violence in maltreated children''. Caspi et. Al., 2002 e più Traduzioni in PDF di Psicologia Generale solo su Docsity! Role of genotype in the cycle of violence in maltreated children Caspi et. Al., 2002 Lo studio analizza un ampio campione di bambini maschi dalla nascita all’età adulta (studio longitudinale) per determinare il motivo per cui alcuni bambini maltrattati crescono sviluppando comportamenti antisociali, mentre altri no. Un polimorfismo funzionale nel gene che codifica il neurotrasmettitore enzima- metabolizzante MAOA è stato riscontrato nel moderare l’effetto del maltrattamento. I bambini maltrattati con un genotipo che conferisce ALTI livelli di espressione della MAOA erano meno propensi a sviluppare comportamenti antisociali. Queste risultati possono in parte spiegare perché non tutte le vittime di maltrattamenti crescono per vittimizzare gli altri e forniscono prove epidemiologiche che i genotipi possono moderare la sensibilità alle ingiurie ambientali. Il maltrattamento infantile è un fattore di rischio universale per il disturbo antisociale. I maschi che hanno subito un abuso, e più genericamente coloro che sono esposti a genitori punitivi, coercitivi e imprevedibili, sono a rischio di sviluppare disturbo della condotta, sintomi di personalità antisociale e di diventare autori di reati violenti. Prima i bambini subiscono maltrattamenti, più è probabile che sviluppino questi problemi. Ma ci sono delle differenze tra i bambini nella loro risposta al maltrattamento. Sebbene il maltrattamento aumenti il rischio della criminalità futura del 50%, la maggior parte dei bambini maltrattati non diventano delinquenti o adulti criminali. La ragione di questa variabilità di risposta è largamente sconosciuta, ma potrebbe essere che la vulnerabilità alle avversità dipenda da fattori di suscettibilità genetica. In questo studio, le differenze individuali a livello di un polimorfismo funzionale nel promotore del gene MAOA sono state utilizzate per caratterizzare !a suscettibilità genetica al maltrattamento e verificare se tale gene (il MAOA) modifica l'influenza del maltrattamento sullo sviluppo del comportamento antisociale dei bambini. Il gene MAOA è localizzato nel cromosoma X. Questo codifica l’enzima MAOA che metabolizza neurotrasmettitori come la norepinefrina (NE), la serotonina (5-HT) e la dopamina (DA) rendendole inattive. Carenze/difetti genetici nell’attività del MAOA sono stati collegati all’aggressione nei topi e negli umani. Un aumento di aggressività e un aumento del livelli di NE, 5-HT e DA nel cervello sono stati osservati in alcuni topi transgenici nei quali il gene codificante la MAOA era stato eliminato e l’aggressività è stata normalizzata ripristinando l’espressione del MAOA. Negli umani, un alleale nullo nella posizione del MAOA è stato collegato al comportamento antisociale in parenti maschi tedeschi. Visto che il MAOA è un gene collegato al cromosoma X, i maschi affetti con una singola copia non hanno prodotto alcun enzima MAOA - effettivamente, un knockout umano. Tuttavia, questa mutazione è estremamente rara. Le evidenze di un’associazione tra MAOA e comportamento aggressivo nella popolazione generale umana rimane inconcludente. Prove circostanziali suggeriscono l'ipotesi che il maltrattamento infantile predisponga più fortemente alla violenza in età adulta tra i bambini di cui MAOA è insufficiente per limitare i cambiamenti indotti dal maltrattamento ai sistemi neurotrasmettitoriali. Studi su animali documentano che Io stress da maltrattamento nei primi anni di vita (es. deprivazione materna) altera sistemi neurotrasmettitoriali NE, 5-HT e DA in modi che possono persistere nell'eta adulta e possono influenzare comportamenti aggressivi. Negli umani, l’attività alterata della NE e 5-HT è collegata al comportamento aggressivo. Il maltrattamento ha correlazioni neurochimiche durature nei bambini e sebbene nessuno studio ha accertato se il MAOA gioca un ruolo, esso esercita un effetto in tutti i sistemi neurotrasmettitoriali citati sopra. di 1 3 Deficit nell’attività della MAOA possono disporre l’organismo ad un’iper-reattività neurale alla minaccia. Come evidenziato, le iniezioni di fenelzina, che inibiscono l’azione della MAOA, hanno impedito ai ratti di abituarsi allo stress cronico. Bassa attività MAOA può essere particolarmente problematica nei primi anni di vita perché c’è un’insufficienza di MAOB (un omologo di MAOA con ampia specificità alle ammine dei NT) per compensare un deficit del MAOA. Basandoci sull’ipotesi che il genotipo MAOA possa moderare l’influenza del maltrattamento infantile nei sistemi neurali implicati nel comportamento antisociale, abbiamo testato se il comportamento antisociale potrebbe predire un interazione gene (MAOA) ambiente (maltrattamento): G X E. Esiste un polimorfismo nel promotore del gene MAOA, che è noto per influenzare l’espressione di quest’ultimo. 1,037 bambini (52% maschi) sono stati testati all’età di 3, 5, 7, 9, 11, 13, 15, 18 e 21 anni ed erano praticamente intatti (96%) all’età di 26 anni. Lo studio offre 3 vantaggi per testare l'interazione gene-ambiente: 1) a differenza di studi condotti su campioni clinici, questo studio offre un campione rappresentativo della popolazione generale evitando potenziali distorsioni nell'associazione tra variabili; 2) il campione presenta storie di avversità ambientali ben caratterizzate: • tra i 3 e gli 11 anni l’8% dei bambini dello studio ha subito maltrattamenti ‘’gravi’’, • il 28% ha subito maltrattamenti ‘’probabili’’ • e il 64% non ha subito maltrattamenti. I gruppi di bambini che hanno subito maltrattamento non differiscono sull'attività MAOA. 3) lo studio ha accertano esiti antisociali rigorosamente. Il comportamento antisociale è un fenotipo complicato e ogni metodo e fonte di dati utilizzati per misurarlo è caratterizzato da diversi punti di forza e limitazioni. Usando informazioni provenienti da fonti indipendenti, adeguate alle diverse fasi dello sviluppo, sono state esaminate 4 misure: 1. il disturbo della condotta degli adolescenti è stato valutato secondo i criteri DSM-IV; 2. le condanne per reati violenti sono state individuate tramite la Polizia australiana e neozelandese; 3. la predisposizione della personalità alla violenza è stata misurata come parte di una valutazione psicologica all’età di 26 anni; 4. i sintomi del disturbo di personalità antisociale sono stati accertati all’età di 26 anni raccogliendo informazioni da persone che i partecipanti hanno nominato come "qualcuno che ti conosce bene’’. Testando l’interazione tra l’attività del gene MAOA e il maltrattamento è stato osservato che l’effetto del maltrattamento infantile sul comportamento antisociale era significativamente più debole tra i maschi con un’ALTA attività MAOA. Abbiamo condotto ulteriori analisi per testare se l’interazione G X E fosse robusta attraverso ognuna delle 4 misure del comportamento antisociale. Tutti i risultati rispetto alle 4 misure di antisocialità sono coerenti con l'ipotesi che esiste un'associazione tra maltrattamento e comportamento antisociale, condizionato a seconda del genotipo MAOA del bambino. di 2 3
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