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Traduzione saggi critici su Mary Shelley, Traduzioni di Letteratura Inglese

Traduzioni sintetizzate con aggiunta di schemi semplificativi dei saggi in inglese: Transmedia creatures; The meaning(s) of Frankenstein; The monster in the family

Tipologia: Traduzioni

2020/2021
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Scarica Traduzione saggi critici su Mary Shelley e più Traduzioni in PDF di Letteratura Inglese solo su Docsity! Transmedia creatures Sequel: pratica nata con Omero (secondo Holmberg) e che poi ha caratterizzato la narrativa di tutto l’Occidente nei secoli successivi a quelli della Grecia antica. Secondo Schellenberg, il sequel è una “ripetizione con variazione”. In generale, è un momento intertestualmente dinamico, non è tanto un’ironica appropriazione di storie altrui, quanto piuttosto un costruire una narrativa vivente dall’oltretomba. Umberto Eco ci ricorda dell’esistenza di molte forme di serialità, caratterizzate da un forte uso di ripetizioni che portano il lettore/spettatore a riconoscere tasselli dell’altra opera in questa nuova che possiede variazioni in ambito tematico. Di questa serialità fanno parte remake, saghe, serie ecc. una domanda importante sarebbe: ma il sequel punta ad analizzare le relazioni tra personaggi o piuttosto cerca di continuarle? La Soccio pensa che i sequel oltre a offrire una decostruzione, puntano anche ad aprire nuovi varchi nella narrazione. “Il sequel non ha fine, è una perpetua diegesi con cui il lettore può essere coinvolto in innumerevoli modi”. Anche Virgilio (poeta occidentale) si chiede cosa sia accaduto dopo la guerra di Troia, arrivando quindi a raccontare poi la storia di Enea. Negli ultimi decenni, si può parlare di sequel soprattutto nell’ambito cinematografico, Frankenstein primo fra tutti in quanto è un testo analizzabile da più prospettive e con grande potenziale e perché il finale resta aperto dato che la Shelley non ci ha mai descritto o mostrato la morte del mostro. Frankenstein è un ipotesto su cui si possono innestare diversi ipertesti a testimonianza del fascino che la storia ha esercitato sui suoi lettori. Il sequel è in grado di:  rivelare i significati nascosti  ci obbliga a pensare a quanti modi la trama iniziale possa svilupparsi in futuro  lascia che il testo possa essere continuamente ri-letto e attualizzato È molto usato in ambito pedagogico per fare in modo che gli studenti possano comprendere il testo e attualizzarlo. Back from the death: the true sequel to Frankenstein di Land si basa sul presupposto che il mostro sia la vittima di un’umanità ostile e dello stesso Victor e che quindi meriti una seconda opportunità per integrarsi nella società. Già dal titolo capiamo che il viaggio che compie Land va dalla morte alla vita e poi ancora alla morte. Come per il romanzo della Shelley, anche questo ha un duplice inizio Lettera di Walton DR. Carrera che scrive sulla sua esperienza Storia di Victor Storia di Frankie Da subito si apre con la contrapposizione che lega i due romanzi: AMORE e CRIMINE. Uno dei temi più importanti e ricorrenti mostrati da Carrera fin fa subito è quello dell’influenza negativa dei media sulla società attuale. Victor erroneamente definito DOTTORE Carrera che si definisce SCIENZIATO Creatore Padre Il sequel analizza anche il punto di vista del mostro, soffermandosi sugli avvenimenti precedenti al suo ibernamento, attraverso i sogni di Frankie, per questo porta le questioni sotto la luce di un’era post-industriale dove scienze e tecnologie fanno passi da gigante. Università per Victor Università per Carrera Estrazione di organi e arti dai morti nel cimitero Ricorda la prima autopsia e il fatto che al corpo mancassero degli organi Figura paterna per Victor Figura paterna per Carrera 1 Il padre decide per lui Libertà di scelta Rapporto con la scienza Rapporto con la scienza Attitudini pericolose ad una conoscenza scientifica dolorosa verso ciò che non è umano Sergio ha un senso di responsabilità verso la natura Ciò porta ad un diverso rapporto padre-figlio con la creatura. (anche madre-figlio con la figura di Sophia). La storia è filtrata dalla conoscenza cinematografica del romanzo, in quando il mostro viene rappresentato come ricoperto di cicatrici ecc, mentre sappiamo che nel libro non era così, è un tipico ritorno trans-testuale (romanzo-cinema-romanzo). Il mostro possiede una gentilezza e una sensibilità tipici di chi non è entrato in contatto con la crudeltà degli uomini e, come nel romanzo di partenza, saranno in pregiudizi e la crudeltà umana a portare Frankie a commettere l’atto estremo. Per integrarsi nella società americana fa ricorso alla chirurgia plastica, che però viene rigettata dal suo corpo e che porta al primo omicidio (prostituta pietrificata dal suo mutare d’aspetto) e questa è la tematica del “transmedia”. Possiamo dire che il cambiamento che porta la chirurgia è solo esteriore e non interiore. Come già accennato, la storia prende un duplice corso: Inserimento della Creatura nel nostro secolo, attraverso un cambio di stile, la partecipazione a programmi TV e party Gli episodi narrati dalla Shelley vengono narrati da Frankie nei suoi sogni per mantenere saldo il legame con la storia originale Frankie condanna il comportamento della Creatura, ma alla fine ci si rende conto che tutti gli sforzi per rendere la Creatura umana sono destinati a fallire, in quanto è macchiato dei suoi crimini (anche se ha la possibilità di redimersi non ce la fa) ed è destinato per natura ad essere in bilico fra vita e morte. Se l’inizio del racconto sembra attestare l’apertura della nostra società per il diverso (e quindi un progredire nei secoli), il finale mostra come invece tutt’ora sia impossibile un’integrazione del diverso, a causa della chiusura del pensiero umano. The meaning(s) of Frankenstein Moltissime sono le interpretazioni che vengono date al romanzo della Shelley pubblicato nel 1818. Paul Sherwin ha creato una vasta lista di interpretazioni della figura della Creatura, distaccata dagli altri aspetti della storia:  interpretazione freudiana →è una parte dell’inconscio  interpretazione junghiana →è un’ombra  interpretazione lacaniana →è un oggetto a  interpretazione romantica →è uno spettro Blakeiano o un’emanazione Blakeiana  L’uomo naturale di Rousseau  Il child of nature di Wordsworth  Il ribelle, isolato e romantico  L’impulso rivoluzionario incompreso  Il figlio morto di Mary Shelley  La mostruosità di una natura senza dio La Creatura non avrà mai un nome, questo lo isola in uno status di significato senza significante. Il fatto che, non importa quante volte tu legga il testo, esso ti provocherà sempre tristezza, è il primo motivo per cui il romanzo continui ad interessare così tanto anche oggi. 2 Su un piano filosofico, il mostro non può essere umano in quanto non ha origini umane, ma allo stesso tempo la sua conoscenza ella lingua e il suo bisogno di compagnia umana, invitano il lettore a identificarsi con lui. Spesso sembra più umano del creatore stesso The monster in the family Tradizionalmente, Frankenstein viene visto come uno science fiction o un romanzo gotico, anche se è possibile notare come nasca circondato da romanzi domestici e che la stessa Shelley abbia letto romanzi di Richardson ecc (probabilmente non della Austen). E’ giusto dire che il suo romanzo per eccellenza sia inserito in un contesto di ricerca e di definizione di famiglia, inseribile anche nell’idea vittoriana del termine stesso. Non è del tutto giusto definire l’opera come romanzo domestico in quanto questo genere è solitamente legato ad una trama fatta di intrecci amorosi, cosa che in Frankenstein non ritroviamo. C’è da dire che comunque il rd si dedica anche a studiare i complessi meccanismi dietro le famiglie, cosa che viene fatta anche nel nostro caro romanzo (e in modo meno velato in quelli successivi) con le famiglie di Victor, quella dei De Lacey, quella di Walton e di Margaret. Il romanzo non considera la famiglia nel suo insieme ma lo fa nei termini di complesso di Edipo, incesto, doppelgänger ecc e si basa molto sul rapporto madre-figl* tra:  Mary Shelley/Mary Wollstonecraft  Victor/Caroline  Victor/Mostro Frankenstein mostra l’alienazione della donna in una società prettamente maschile e critica la famiglia borghese; mostra, infatti, il danno che può risultare dalla separazione nella famiglia borghese della sfera sociale maschile e di quella domestica femminile. Lo standard della famiglia borghese inglese viene spostata in Svizzera e ogni membro assume duplici ruoli che legano ogni familiare all’altro in modi diversi. La Shelley si “diverte” a creare confusione con questi legami che portano ad un senso di fragilità e ad una violazione di tabù nella famiglia.  Elizabeth cugina, sorella, madre e moglie INCESTO ESPOSTO  Justine sorella, madre e serva MAI DEL TUTTO UNITA ALLA FAMIGLIA  Victor è per i fratelli fratello, madre RUOLO FEMMINILE (ATTRAVERSA IL CONFINE DI GENERE) ESTERNATO CON LA PROFESSIONE DI MEDICO (INFERMIERA) E LA SUA VOLONTA’ DI CRARE LA VITA (sembra essere affetto da isteria femminile)  Clerval amico, fratello, padre e figlio ASSUNE RUOLI INAPPROPIATI IN UNA FAMIGLIA CHE NON È LA SUA  Alphonse è l’unico ad avere un unico ruolo, ma non compie i suoi doveri inerenti al ruolo stesso (non educa i figli che prendono strade diverse dalla sua) La questione dell’incesto viene enfatizzata dalla Shelley anche dal racconto della vita dei genitori di Victor, in quanto ci viene spiegato che Alphonse, dopo la morte del padre di Caroline, non riveste solo il ruolo di amico, ma anche quello di padre e di marito. Sono quindi i genitori di Victor i primi responsabili della molteplicità che caratterizza la famiglia, in quanto portano nella famiglia Clerval che ne ha già una, adottano Elizabeth e Justine ma rendono serva solo una delle due che poi verrà anche abbandonata da Alphonse. In più, quando Caroline porta Elizabeth a casa per la prima volta la dona come un oggetto a Victor e lo investe del ruolo di protettore per lei quanto lei deve esserlo per lui; quando muore, Caroline parla di figli, unione, cugini e di prendere il, suo posto genitoriale. Victor non accetta la molteplicità di ruoli di Elizabeth, in quanto sogna come ella si trasformi nella madre e che poi muoia (la morte equivale all’ultima incertezza della vita). Questa incertezza 5 persiste finno alla notte delle nozze, una notte terrificante non solo per la visita della Creatura, ma anche perché è la notte in cui va consumata la relazione incestuosa con sua moglie, sorella, cugina e madre. Attraverso la famiglia Frankenstein la Shelly studia gli aspetti distruttivi delle molteplicità di legami nelle famiglie inglesi dell’Ottocento. Proprio al centro del romanzo viene posta la famiglia De Lacey, una famiglia che, a differenza della Frankenstein, funziona. Il mostro riconosce i ruoli semplici e consoni dei diversi membri della famiglia, l’uno padre, gli altri due fratelli e figli. I loro ruoli non entrano in conflitto, ma la famiglia decade nel momento in cui il padre di Safie rifiuta di assumere il suo ruolo nella famiglia, restando saldo in quello di padrone della figlia e della moglie rese da lui schiave. La loro fine però, arriva per il mancato rispetto del loro ruolo sociale, ovverosia, a causa del fatto che non adottano la Creatura orfana. La narrativa del mostro si basa in una ricerca di una famiglia stabile, partendo dai De Lacey per poi arrivare a Victor, anche se non è tanto alla ricerca di un padre quanto di quella di una stabilità famigliare; è per il mancato raggiungimento di quest’ultima che uccide William. Anche Walton cerca una relazione stabile e, come la creatura, è posto fuori da un circolo domestico. L’unico parente che ci viene mostrato è sua sorella Margaret, che molto probabilmente però ha già una famiglia. Come per Victor, anche per Walton la relazione con la sorella è caratterizzata da molti significati. Riusciamo a comprendere dalle prime lettere, che Margaret ha riempito il ruolo vacante di madre crescendo Walton, ma Walton si riferisce a lei come si farebbe con un’amante o con una moglie dalla quale non ci si vuole separare. Nel romanzo, Victor cerca di creare una famiglia creando un nuovo essere vivente. La Creatura rappresenta la relazione domestica stabile che Victor trova assente nella sua famiglia. La Creatura diventa suo figlio e Victor è quindi un uomo che vuole un figlio senza una donna. La descrizione della creazione e della nascita del mostro ha molti punti in comune con la rappresentazione di un incontro sessuale e di un parto. Rimpiazzando il sesso con la scienza, Victor si tira fuori dalla relazione incestuosa con Elizabeth e con quella con una possibile altra donna. Victor si mostra colpevole degli omicidi identificandosi con il mostro e il modus operandi riflette il desiderio di trovare una relazione stabile. Il mostro uccide con una stretta al collo, dove sono posti gli organi che permettono la parola, che si esprime con i termini di “figlio”, “amico” e “fratello”. Anche le morti seguono un ordine ben preciso che riflette il “grado di polivalenza” nella famiglia:  William ha solo due ruoli nella vita di Victor, fratello e figlio.  Justine ha tre ruoli, serva, sorella e madre  Clerval ne la quattro, amico, fratello, figlio e padre  Elizabeth anche ne ha quattro ma i suoi sono più intimi. Ogni morte, in più, ha più possibilità di distruggere la famiglia:  William suggerisce l'incrocio tra i sessi, che devia le norme sociali  Justine rappresenta il confondere delle classi sociali, che distrugge il ruolo della famiglia nella società  Clerval ricopre ruoli inappropriati, che distrugge un’altra famiglia  Elizabeth suggerisce il complesso di Edipo e l’incesto, che portano alla distruzione di una famiglia 6  La distruzione raggiunge l’apice con il padre di Victor che non riveste il suo ruolo di padre. I ruoli delle vittime nella vita di Victor procedono da:  legame con un bambino  legame con una compagna  legame con il compagno maschile più vicino  legame con la compagna femminile più vicina  legame con un padre Più il legame diventa solido e più c’è possibilità che la famiglia si disintegri. La morte dei genitori equivale all’inizio e alla fine della narrazione, ad indicare l’unione famigliare, in più il nome Alphonse deriva dalla lettera greca α, ovvero, l’inizio. L’unico a sopravvivere è Ernest, perché ha 16 anni. La Shelley sostiene come la mente umana dai 12 ai 16 anni sia nella sua fase di purezza massima, da ciò deriva che quindi non è legato a Victor o ad altri con legami doppi. In più il 16 è un numero importante per l’autrice in quanto è a quell’età che si è unita a Percy. L’innocenza di Ernest viene anche amplificato dal lavoro che svolge, ovvero quello si agricoltore e per antonomasia la figura pastorale è idealizzata nella letteratura. Victor decide di creare il mostro a sua immagine e somiglianza e in un certo senso ci riesce, in quanto rappresenta i dubbi dello scienziato e il suo aspetto deforme rappresenta quello della sua famiglia; infatti, ogni ruolo domestico, preso da solo, sembra bello e in proporzione come la Creatura prima di prendere vita, mentre, preso per intero, trasgredisce le regole morali e convenzionali. Victor scappa dalla sua Creatura, dall’unione delle relazioni nella sua famiglia.  Ci sono sicuramente da notare le improbabili coincidenze che costellano il libro, ovvero:  Victor attracca con la barca proprio dove Clerval giace morto  Il mostro spia la vita dei De Lacey senza essere mai visto  Safie riceve lezioni che sono d’aiuto al mostro  Il mostro impara il francese in Germania leggendo libri originariamente scritti in latino, inglese e tedesco  Quando parla con Walton, è come se parlasse in inglese Ciò mostra l’essere doppelgänger dei due protagonisti. In più il mostro viene sempre mostrato in ombra agli occhi di Victor, tranne quando inizia a creare il mostro donna. Un altro problema è quello della lingua. Spesso delle frasi suggeriscono diversi significati, non si trovano parole per esprimere determinati fatti, il nome Felix significa felicità, Agatha purezza/gentilezza, Sophie saggezza mentre il mostro non ha nome e non si chiede chi lui sia ma cosa sia. La Creatura, non avendo un ruolo nella famiglia, resta indefinito e quindi non può avere un nome. Anche la Shelley ha un duplice ruolo. Risponde sia a quello di scrittrice che a quello di lettrice, dato che Victor lascia a Walton il compito di scrivere la sua storia e dato che le iniziali della sorella di Walton son MWS ovvero Mary Wollstonecraft Shelley. Se Victor crea il mostro perché spinto da queste relazioni plurime nella famiglia, lo stesso motivo spinge la Shelley a creare il romanzo. Come il mostro per Victor, anche il romanzo diventa l’odiosa progenie dell’autrice, che soffriva di insicurezza per il suo ruolo d’autrice, per la sua relazione con Percy molto chiacchierata nella società inglese, per il suo seguire le direttive di Percy che modifica alcune parti nelle edizioni successive, sia per l’amore che la lega allo scrittore che per il bisogno di seguire la sensibilità dell’audience vittoriana. Così come il mostro non avendo un nome resta ai margini del linguaggio, 7
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