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Traffico vescicolare della cellula con smistamento delle proteine, Sintesi del corso di Citologia

Traffico vescicolare della cellula con smistamento delle proteine

Tipologia: Sintesi del corso

2018/2019

Caricato il 19/11/2019

elisa-bianchi-16
elisa-bianchi-16 🇮🇹

3.8

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Scarica Traffico vescicolare della cellula con smistamento delle proteine e più Sintesi del corso in PDF di Citologia solo su Docsity! Traffico vescicolare: Le vescicole hanno origine nel RE e si dirigono verso diversi organuli e verso la membrana plasmatica. Formazione: la membrana si introflette per generare una vescicola, che, dopo essersi distaccata , può essere trasportata fino ad un’altra membrana in cui la vescicola può fondersi. La formazione di una vescicola sottrai membrana dalla struttura di origine, la fusione aggiunge membrana alla struttura bersaglio. Da quando la vescicola contiene materiale nel proprio volume fino al momento della fusione questo materiale viene riversato nel lume dell’organulo bersaglio. Nel caso in cui la vescicola origini dalla membrana plasmatica questo materiale viene fuso (esocitosi). Invece quando la vescicola proveniente dall’interno della cellula si fonde con la membrana plasmatica il suo contenuto viene espulso all’esterno (esocitosi). Es esosomi. Gemmazione: vescicola che si distacca da una membrana. Forma vescicole destinate al trasporto del materiale sintetizzate nel reticolo endoplasmico attico e la sua smistamento. Gemmazione e distacco delle vescicole: La formazione inizia con una fossetta dovuta all’assemblaggio di un complesso di rivestimento proteico: FOSSETTE RIVESTITE Le fossette diventano sempre più profonde fino a distaccarsi e formano VESCICOLE RIVESTITE Solo dopo la vescicola perde il proprio rivestimento. Formano il rivestimento tre famiglie di proteine: clatrina, COPI, COPII La clatrina: riveste le vescicole che vanno dal trans Golgi network ai libosomi. Ha una struttura regolare detta: triskelion o triscele. COPI: riveste vescicole che vanno dal trans Golgi verso il RE COPII: vescicole che dal RE vanno all’app. Dei Golgi. La formazione del rivestimento di Clatrina è innescato dal legame del recettore di membrana con la molecola da trasportare detta carico. Il recettore si lega alla clatrina grazie a delle proteine chiamate adaptine. Questo legame determina il fenomeno di reclutamento dei recettori: i recettori attivati si concentrano in un’area della membrana dove si formerà la fossetta rivestita. La formazione del rivestimento richiede GTP = energia Non sappiamo le forze che ci sono per l’ invaginazione ma sappiamo che è presente un’altra proteina chiamata caveolina. Nel distacco della vescicola interviene la dinamina. Tante subunità di dinamina formano un avvolgimento a spirale intorno alla base della vescicola e insieme ad altre proteine provoca il distacco della vescicola . Dopo il distacco della vescicola e la perdita del rivestimento , l’acidificazione dell’endosoma provoca il distacco del carico dai recettori. Smistamento delle vescicole: Le vescicole neoformate devono essere smistate al corretto compartimento cellulare in base al loro contenuto. Il corretto smistamento è effettuato da proteine delle SNARE. Esistono diverse SNARE in serie di coppie complementari : SNARE della vescicola ( vSNARE) e SNARE del bersaglio o target (tSNARE). Le proteine di ancoraggio delle vescicole sinapsiche vengono indicate con VAMP . La presenza di una particolare vSNARE su una vescicola dipende dal contenuto di questa e in questo modo il recettore di carico garantisce il corretto contenuto della vescicola e controlla tramite le SNARE l’indirizzamento della vescicola. La vescicola passa attraverso una serie di eventi collegati: • Il legame tra il recettore e il carico porta alla formazione del rivestimento di clatrina e la formazione della vescicola • Le caratteristiche del recettore e del carico determinano il collegamento alla vescicola di una specifica vSNARE • Il rivestimento di clatrina si disassembla, lasciando la cellula nuda ma con la sua vSNARE • La vSNARE riconosce la tSNARE e determina l’attacco della vescicola sulla membrana bersaglio. • Le SNARE mediano la fusione delle due membrane Fusione delle membrane: Dopo il riconoscimento tra le SNARE si verifica l’attracco della vescicola al bersaglio grazie ad un complesso di proteine che formano un fascio di 4 eliche. La vSNARE fornisce una elica, la tSNARE le altre 3. Questo fascio a 4 eliche contribuisce ad avvicinare le due membrane ma anche alla loro fusione. Attracco: Le due membrane si avvicinano affinché le proteine SNARE possano interagire Intervengono anche proteine G dette RAB Fusione: Le membrane devono avvicinarsi a una distanza inferiore a 1.5 nm in modo che i fosfolipidi possano scorrere da un foglietto all’altro . Questo avvicinamento è
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