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Tragedia ''MIRRA'' di Vittorio Alfieri, Appunti di Lingue e letterature classiche

Spiegazione della tragedia di Vittorio Alfieri, Mirra

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 16/06/2021

manuela-pollicita
manuela-pollicita 🇮🇹

3.6

(10)

57 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Tragedia ''MIRRA'' di Vittorio Alfieri e più Appunti in PDF di Lingue e letterature classiche solo su Docsity! Mirra La Mirra, dedicata alla contessa d’Albany, fu ideata nel 1784, stesa in prosa nel 1785 e verseggiata nel 1786. Alfieri prende spunto dalle Metamorfosi di Ovidio (Libro X) dove viene narrata la passione di Mirra per il padre Ciniro. Nelle Metamorfosi la giovane, aiutata dalla nutrice, inganna il padre, consuma l’incesto e viene trasformata nell’albero della mirra, dal quale nasce Adone. Nel mito la passione incestuosa è suscitata da Venere che vuole punire la madre di Mirra per avere giudicato la bellezza della figlia superiore a quella della dea. Nella tragedia di Alfieri Mirra non consuma l’incesto e per tutta la tragedia non si conosce la ragione dell’angoscia della giovane. In questo espediente narrativo va ravvisato l’intento di Alfieri “di confrontarsi con dei modelli considerati eccellenti” ma allo stesso tempo di lanciare “una sfida”. La Mirra si presenta come una variante più trasgressiva del mito di Fedra, innamorata del figliastro Ippolito, Alfieri si propone come “un giocatore di poker di rilanciare la posta in gioco assumendo una situazione più trasgressiva (l’incesto figlia-padre è più grave, ovviamente, dell’incesto matrigna-figliastro). La scommessa da vincere consiste nel dimostrare che si può scegliere anche un argomento moralmente pericoloso riuscendo a creare un testo moralmente accettabile”. E Alfieri vince la scommessa creando “una paradossale figura di vergine dell’incesto (…) perchè per cinque atti il personaggio non confessa mai la sua passione tremenda. Per cinque atti parla e parla, parla e piange, ma nessuno ( e tanto meno lo spettatore) riesce a capire il motivo della sua sofferenza, tanto più inesplicabile perché tutto avviene alla vigilia delle nozze con un giovane principe scelto da lei” (Roberto Alonge, La Mirra di Alfieri in Roma oltre Roma. Il teatro). Nella Mirra Alfieri, che si definiva uno studioso della “scienza dell’uomo”, indaga l’oscuro potere dell’irrazionale che muove gli uomini aldilà e nonostante la ragione. La tragedia inizia con Euriclea, nutrice di Mirra, che confida a Cecri, regina di Cipro e madre della giovane, di essere preoccupata per la figlia, la quale appare mortalmente triste. La madre pensa che la figlia non ami Pereo, il suo sposo promesso, ma qualcun altro. Ma Euriclea è convinta che la sua tristezza non sia dovuta ad amore e non sa dare alcuna spiegazione della sua angoscia. I due genitori, desiderosi di rivedere felice la figlia, cercano di scoprire la ragione di tanto sconforto, pronti anche a sospendere le nozze se fosse necessario. Il dolore di Mirra non si placa e la giovane giunge perfino a chiedere alla sua nutrice di ucciderla per porre fine alla sua sofferenza. Mirra insiste per concludere le nozze con Pereo, convinta che una volta lontana da Cipro potrà guarire e dimenticare il suo male, ma il rito nuziale viene interrotto dalla giovane stessa in preda a un’angoscia incontrollata. Pereo straziato dal dolore si uccide. La tragedia termina con un lungo colloquio tra padre e figlia. Ciniro comunica alla figlia che gli importa solo la sua felicità e, convinto che sia innamorata di qualcun altro, le fa capire che acconsentirà all’unione, chiunque egli sia. Mirra cerca di nascondere il segreto che la tormenta, alla fine, disperata e sconvolta, dopo aver pronunciato il nome del padre, afferra la sua spada e si trafigge mortalmente. Giungono la madre ed Euriclèa ma non possono far altro che ascoltare la triste storia da Ciniro. Mirra rivolge le sue ultime parole alla nutrice, dicendo che sarebbe stato meglio se l’avesse uccisa quando glielo aveva chiesto, almeno sarebbe morta innocente, mentre ora muore colpevole. MIRRA ALFIERI RIASSUNTO TRAMA Anche il promesso sposo si è accorto dello stato di Mirra e nonostante lei ribadisca di volerlo sposare,si dichiara dispostissimo a rinunciare per amor suo al matrimonio,anche se questo equivarrebbe ad una decisione di morte. Egli infatti benche' innocente,si sente il motivo dell'orribile tempesta che lacera il cuore della ragazza. A questo punto è Euriclea a voler parlare con la fanciulla,nella speranza che quest'ultimo possa finalmente informarla sul motivo della sua disperazione;ma Mirra non cede,anzi giunge perfino a proporre alla sua cara tutrice di ucciderla per porre cosi' fine "una volta per tutte" al suo immenso dolore. Naturalmente,ad una richiesta simile,Euriclea rimane quasi sdegnata e minaccia di dire tutto quanto ai suoi genitori,ma un'affannata preghiera di Mirra,la distoglie dal farlo. Ciniro e Cecri scongiurano Mirra di
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