Recensione 3 romanzi: Orecchino, Cavaliere, Chimera e Lettera scarlatta, Guide, Progetti e Ricerche di Italiano

Scarica Recensione 3 romanzi: Orecchino, Cavaliere, Chimera e Lettera scarlatta e più Guide, Progetti e Ricerche in PDF di Italiano solo su Docsity! LA RAGAZZA CON L’ORECCHINO DI PERLA (T. Chevalier) TRAMA: ​Una ragazzina di nome Griet viene mandata dalla sua famiglia, a causa di problemi finanziari, a servizio della famiglia Vermeer. Appena arrivata incontra Catharina che le spiega il suo compito ovvero quello di pulire l'atelier del marito, Johannes Vermeer, un famoso pittore e si raccomanda di non spostare gli oggetti di un millimetro durante le pulizie. Unico momento di svago per la ragazza è la mattina al mercato dove, incontra Pieter, il figlio del macellaio, che si innamora di lei. Intanto nella famiglia Vermeer si prevede una nuova nascita e il pittore è costretto a mettersi subito a lavoro. Tra le persone nel nuovo quadro c'è il signor Van Rujiven cliente abituale del pittore, che si invaghì di Griet ed insistette per averla a tutti i costi in un quadro. Il pittore soddisfece il suo volere ritraendola con l'orecchino di perla che aveva rubato alla moglie. Quando Catharina scopre il quadro nel quale sfoggia il suo orecchino sgrida Griet, ed ella fugge al mercato dove accetta la proposta di matrimonio di Pieter. La ritroviamo poi, dieci anni dopo, a lavorare al banco di carne di Pieter. Un giorno le fanno visita Tanneke e Maertge raccontandole ciò che era cambiato dal giorno in cui lei se n'era andata: la famiglia Vermeer era caduta in rovina, e il pittore Johannes era morto e Catharina voleva vederla. Griet si decide a farle visita e scopre che il pittore Vermeer le aveva lasciato in eredità quegli stessi orecchini che aveva indossato per il quadro. COMMENTO: ​Ho trovato questa lettura molto piacevole ed ho apprezzato particolarmente il modo in cui scrive la scrittrice, abbastanza moderno, mai complicato e molto scorrevole. Ciò a reso maggiormente coinvolgente il romanzo e mi ha permesso di immedesimarmi più volte e per più aspetti nella protagonista. La storia è molto piacevole ed è raccontata senza tralasciare nessun dettaglio, in particolare l'arte e la pittura in questa vicenda vengono descritti in modo molto profondo, Vermeer dipinge per vivere, per comunicare agli altri che ciò che si vede a primo sguardo non è mai corretto. Il messaggio che ho colto dal romanzo è che niente è mai come sembra. IL CAVALIERE INESISTENTE (I. Calvino) TRAMA:​ Suor Teodora è intenta a scontare la sua penitenza che consiste nello scrivere un libro. Allora la monaca incomincia a narrare. Tra i paladini di Carlo Magno, ve ne è uno, di nome Agilulfo, che non ha corpo nonostante questo impedimento, Agilulfo è di gran lunga il miglior soldato dell’esercito. Una notte si imbatté nel giovane cavaliere Rambaldo, il quale gli chiese come potesse trovare sul campo di battaglia l’Argalif Isoarre, per ucciderlo e vendicare la morte di suo padre. Il paladino con la consueta fermezza gli indicò di recarsi in un padiglione dove avrebbero esaudito la sua richiesta. Rambaldo ebbe da subito stima di lui. Il giorno seguente si presentò sul campo di battaglia deciso a raggiungere il suo scopo, e sulla strada del ritorno cadde in una imboscata, dalla quale fu salvato da un misterioso cavaliere. Tornato al campo chiese informazioni su quest’ultimo ad alcuni compagni che gli affermarono che si trattava di Bradamante, una coraggiosa donna dal carattere scontroso. Rambaldo si invaghì subito di lei. La battaglia prosegue senza particolari sussulti, fino ad una cena, all’interno della quale Torrismondo avvia un discorso, che mette in dubbio l’impresa grazie alla quale Agilulfo sarebbe diventato cavaliere, mettendo a repentaglio il proprio onore e titolo. L’insolente cavaliere afferma, infatti, che la vergine che Agilulfo avrebbe salvato, è in verità sua madre e il proprio padre sarebbe un cavaliere del santo Gral. A questo punto i due partono per dimostrare la loro innocenza. La ricerca conduce Agilulfo dall'Inghilterra al Marocco, mentre Torrismondo si reca nella terra di Curvaldia e scopre che in realtà i Cavalieri del Gral non sono affatto i paladini che si aspettava e che anzi opprimono i contadini con pesanti tributi. Dopo che il "cavaliere inesistente" ha recuperato Sofronia e l'ha condotta al campo dei Franchi, Torrismondo, nel frattempo innamoratosi perdutamente di lei, scopre di non essere suo figlio ma suo fratellastro: i due, sposati al cospetto di Carlo Magno, possono regnare felicemente sul regno di Curvaldia. Agilulfo non viene a conoscenza della verità: credendo di aver ormai perso l'onore, scompare cedendo a Rambaldo la propria armatura. Anche Bradamante rivela infine la propria identità: ella altro non è che suor Teodora, narratrice delle vicende. Delusa dai suoi amanti, la donna è solita rifugiarsi in un convento per espiare il proprio dolore; ma in questo caso, in chiusura del romanzo, sarà la voce dell'innamorato Rambaldo a farla fuggire dal monastero. COMMENTO: Il romanzo nasconde una realtà contemporanea che Calvino è riuscito a trasportare ai tempi di Carlo Magno. La problematica che denuncia Calvino, anche con una nota di ironia, porta a riflettere sulla società di oggi che vive valorizzando sempre meno i propri desideri, le proprie volontà, i propri ideali e i valori fondamentali della vita, dando maggiore importanza a ciò che non è di vitale valore.Infatti Agilulfo, cavaliere inesistente, potrebbe rappresentare la società sempre più vuota che rischia di svanire, proprio come lui quando scopre di non poter più essere cavaliere. Il libro mi è piaciuto, sin dalla prima pagina la particolare tecnica di scrivere di Calvino mi ha colpita, perchè tra espressioni brillanti e alcune ironiche si apre un racconto apparentemente banale, ma ricco di significato.Il linguaggio utilizzato ha saputo rendere piacevole e scorrevole l’intero racconto. LA CHIMERA (S. Vassalli) TRAMA:​ La protagonista del romanzo è Antonia, una bambina abbandonata nei pressi del convento di S. Michele a Novara ed è proprio qui che trascorre la sua infanzia, in un ambiente triste e severo. Al convento di S. Michele, spesso, vanno in visita le famiglie intenzionate ad adottare i bambini che ci vivono. Un giorno giungono due umili contadini di Zardino, Bartolo e Francesca Nidasio, i quali scelgono di adottare proprio Antonia. Nel paese di Zardino incomincia a diffondersi fin da subito la notizia della nuova arrivata e tutti si chiedono come mai i Nidasio abbiano scelto di adottare un’esposta, considerata figlia del peccato. La bellezza di Antonia, attira le attenzioni di Biagio “lo scemo” che s’innamora della ragazza, l’unica ad essere gentile con lui. Ciò fa innervosire le sue zie che iniziano ad accusare Antonia di aver rovinato il nipote con la magia. A 19 anni, Antonia si innamora di un vagabondo che si occupa di riunire squadre di risaioili. Il ragazzo le fa grandi promesse tanto che Antonia decide di uscire di notte per incontrarlo sul dosso dell’albero, una collina sotto il quale, secondo le leggende, si incontravano le streghe. Antonia però, viene sorpresa dalle