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Transizione dal feudalesimo al capitalismo - Rinaldi - Storia economica, Appunti di Storia Economica

Appunti lezione Prof. Alberto Rinaldi sulla transizione dal feudalesimo al capitalismo durante la Rivol. Industr.

Tipologia: Appunti

2012/2013

Caricato il 21/02/2013

88saretta88
88saretta88 🇮🇹

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Scarica Transizione dal feudalesimo al capitalismo - Rinaldi - Storia economica e più Appunti in PDF di Storia Economica solo su Docsity! RIVOLUZIONE INDUSTRIALE: TRANSIZIONE DAL FEUDALESIMO AL CAPITALISMO La Rivoluzione industriale, verificatasi nel '700 in Inghilterra ha messo in risalto il problema relativo alla TRANSIZIONE DAL FEUDALESIMO AL CAPITALISMO e ciò ha portato allo sviluppo di un confronto molto acceso tra gli studiosi. Sono emerse 2 posizioni principali: una sostenuta da HENRY PIRENNE e l'altra da MAURICE DOBB. La tesi di Pirenne si basa sull'idea che il feudalesimo sia fondamentalmente un'economia naturale, cioè un sistema di produzione per l'uso e per il consumo diretto. L'ATTENZIONE DI PIRENNE SI CONCENTRA SULLE MODALITÀ CON CUI AVVIENE LA CIRCOLAZIONE DEI BENI PRODOTTI e non su come è organizzato il processo produttivo -> egli si concentra su cosa accade dopo la produzione. I beni prodotti nel feudalesimo circolano in assenza di denaro e della parte restante non autoconsumata si appropriano i signori feudali senza ricorrere a forme di scambio monetarie, per cui le eccedenze non sono destinate al mercato. A questa forma di economia naturale che è il feudalesimo si contrappone il capitalismo che è una forma di produzione per il mercato, anche distante -> dunque si produce per vendere e non per autoconsumare. La transizione per Pirenne fu dovuta al contrasto di fondo tra l'economia naturale e l'economia monetaria, pertanto la ragione di fondo che ha portato alla dissoluzione del feudalesimo risiede nello sviluppo del commercio su lunga distanza, avvenuto nel basso medioevo a partire dal 12° sec. Questo ampliamento del commercio su lunga distanza ha messo in moto lo sviluppo dell'economia monetaria che ha eliminato l'autosufficienza economica dei signori feudali. La moneta infatti cominciò a penetrare nei possedimenti feudali, tanto che i signori feudali dovettero attrezzarsi per procacciarsi la moneta necessaria ad acquistare i beni di lusso provenienti dai mercati esteri, quindi si concentrarono sulla produzione per il mercato. Sembra pertanto che il sistema feudale sia stato aggredito dall'esterno dal capitale commerciale che divenne subordinato alla stessa produzione. Molti studiosi riconducibili alla posizione di Pirenne tendono ad identificare il capitalista con l'uso acquisitivo del denaro. IL CAPITALISTA È UNA PERSONA LA CUI ATTIVITÀ CONSISTE NELL'USO ACQUISITIVO DEL DENARO, CIOÈ LA PRATICA DI ANTICIPARE IL DENARO PER L'ACQUISTO DI MERCI ALLO SCOPO DI RICAVARE UN PROFITTO IN DENARO DALLA SUCCESSIVA VENDITA DELLE MERCI. Le critiche formulate contro la tesi di Pirenne sono diverse: 1. Questa tesi secondo cui il feudalesimo sarebbe stato attaccato dall'avvento del capitalismo non permette di inquadrare un periodo storico preciso in quanto il commercio su lunga distanza è da sempre esistito nella storia dell'attività umana. Gli autori contro la tesi di Pirenne ritengono che tutte le epoche storiche siano state capitalistiche e le origini stesse del capitalismo vanno rintracciata sempre più indietro nella storia dell'umanità. Bisognerebbe pertanto avere una definizione di capitalismo capace di distinguere le istituzioni economiche del mondo moderno. 2. Un' ulteriore critica formulata da Dobb asserisce che non si può sostenere una teoria di transizione dal feudalesimo al capitalismo che non tiene conto delle contraddzioni interne al sistema feudale. Inoltre Dobb avanza una critica secondo la quale è troppo semplicistico contrapporre il commercio al feudalesimo, poiché anche durante il feudalesimo vi era circolazione monetaria e scambio di merci. Dunque la tesi sostenuta da Dobb, si basa sull'analisi delle modalità di produzione nel feudalesimo. TALE TEORIA SI CONCENTRA SU COM' ERA STRUTTURATA LA PRODUZIONE e non sulla circolazione dei beni. Dobb si rifà al concetto di Marx secondo cui il feudalesimo era un sistema produttivo basato sul servaggio -> la servitù della gleba. In effetti vigeva l'obbligo imposto per via giuridica/militare al contadino di adempiere a specifiche pretese economiche del signore che consistevano nel conferimento allo stesso signore di quantitavi di prodotto agricolo che il contadino doveva detrarre dal suo raccolto annuo; in un secondo momento questi conferimenti vennero convertiti in tasse. Tuttavia il feudalesimo si differenzia dalla schiavitù, in quanto il servo della gleba non è lo schiavo. Il servo infatti, anche se è obbligato ad adempiere alle pretese del signore feudale, è proprietario dei suoi mezzi di produzione, invece lo schiavo non detiene alcun mezzo di produzione. Tuttavia il servo non può scegliere chi servire ma è legato alla terra che coltiva, per cui quando la terra veniva ceduta ad un altro proprietario, il servo seguiva le sorti della
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