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Trascrizione pillole dei video, Schemi e mappe concettuali di Storia Politica Sociale Contemporanea

Trascrizione delle pillole (video richiesti dal professore all'esame)

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2021/2022

Caricato il 18/04/2023

1986011
1986011 🇮🇹

6 documenti

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Scarica Trascrizione pillole dei video e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia Politica Sociale Contemporanea solo su Docsity! 1 PILLOLA (MACERIE) C’è una parola che sintetizza bene quella che era l’Italia del 1945→ Macerie. L’Italia era effettivamente cosparsa di macerie: case distrutte, le strade distrutte ecc… Queste macerie sono ancora evidenti, e le città più colpite dalla guerra, negli anni ’70 mostrano ancora gran parte delle ferite. (30 anni dopo la fine della seconda guerra mondiale) Questo tempo così lungo quasi sparisce di fronte al tempo che si è reso necessario per rimuovere l’altro tipo di macerie successivo alla guerra: sono le macerie morali. IL SENSO DEI NUMERI Immediatamente dopo la guerra la produzione del paese era crollata al 29% degli indici prebellici. È umiliante se pensiamo alla Francia, Inghilterra, Germania e soprattutto agli Stati Uniti. L’industria italiana era poca cosa in quegli anni. È un’industria fragile in un paese che non è industrializzato. Si può dire lo stesso per l’agricoltura, abbiamo un crollo al 63% dei livelli prebellici, è un dato catastrofico però paradossalmente si può dire che è andata meglio per l’industria. Ma non è così. Perché stiamo parlando di un paese agricolo. L’agricoltura italiana era in stato di fortissima arretratezza soprattutto nel meridione, dove assistiamo alla sopravvivenza. Abbiamo una riduzione dell’infrastrutture, si pensa che si ha il 40% delle linee ferroviarie distrutte. Un tasso di disoccupazione gravissimo abbiamo 3 milioni di disoccupati su una popolazione tra una popolazione tra i 40/45 milioni dell’epoca. Il Sud è quello più colpito ma anche il più colpito per il costo della vita. Questa era ciò che si vedeva nel dopoguerra. 2 PILLOLA (AVANTI SAVOIA?) Uno dei protagonisti di questa vicenda è il re. È il re che decide di liberarsi di Mussolini, e il re che ne decreta l’arresto. Lo fa perché ha capito che la partita è persa. Che la guerra fosse persa era più che evidente. LA GRANDE TENTAZIONE: un nuovo fascismo demussolinizzato Per liberarsi dei fascisti si appoggia ai fascisti stessi, cioè si appoggia alla corrente “ moderata” e quindi cerca di costruire una sorta di fascismo demussolinizzato. Cerca di costruire uno stato autoritario postfascista con a capo un militare. Il rapporto tra corona e fascismo è un rapporto più stretto di quanto si possa pensare, es. senza il re non ci sarebbe stata la marcia su Roma. Quando il fascismo affronta la sua crisi del 1924, permette la sua sopravvivenza ancora una volta il re. LE GUERRE CIVILI MONDIALI Inoltre la Guerra fredda, in continuità con quella che era stata l’esperienza della II Guerra mondiale, si può presentare come un grande conflitto ideologico. Si configura come una vera e propria guerra civile. Nel caso della Guerra Fredda, il confine non può passare solo attraverso la frontiera tra blocco orientale e blocco occidentale, che nell’caso dell’Europa è chiamata cortina di ferro, che val dal baltico fino all’adriatico, a partire dal 1947. 5 PILLOLA (LA GUERRA FREDDA #2) La collocazione nello spazio è di tipo globale, quindi si parla di guerra civile. Ovviamente questa cosa la verificheremo poi nei fatti e diventa evidente in Italia, nel momento in cui avremo gli sviluppi successivi. Si hanno 2 livelli diversi di legittimazione della politica: 1. quello interno, perché il partito comunista è un partito costituente 2. ……. Boh Sono nuove le ideologie che si contrappongono, perché il comunismo è una ideologia giovane con un passato importante. Nasce nel 1921. Anche l’ideologia contrapposta, quella liberaldemocratica, a prescindere dalle alleanze che poi stringerà, ha delle caratteristiche nuove, ad esempio: l’economia mista che nasce sull’intreccio tra pubblico e privato. QUANDO SCOPPIA LA GUERRA FREDDA? Non essendo un evento storico propriamente detto, essendo una categoria non si può individuare una data precisa, a differenza della 2 Guerra mondiale che si può definire giorno, mese, anno e perfino l’ora. Per cui gli storici si sono date risposte diverse: - Alcuni hanno considerato la guerra fredda come nata nel momento in cui affiorano i primi dissapori tra gli Alleati, in presenza di questa prima frattura interna a questo blocco alcuni collocano l’inizio della Guerra fredda. Questa prima frattura diventa molto evidente prima della fine della seconda Guerra mondiale alla conferenza di Potsdam del 1945, dove gli alleati non sono d’accordo sui listini della Germania; - Secondo altri dobbiamo partire dal presupposto della contrapposizione molto più forte. E quindi la collocano nel 1946, quando l’urto si colloca in un territorio importante tutt’oggi, perché strategico, ed è l’Iran. Si sviluppò uno stato di tensione fra gli inglese (e quindi gli americani che sono alle loro spalle)e i sovietici perché il ritiro dei sovietici viene visto come un tiro non completo, non reale. - C’è uno storico completamente fuori tendenza, che colloca la Guerra fredda molto prima, nel 1917, con la contrapposizione ideale tra le personalità di Wilson e di Lenien. La tendenza più diffusa è quella di collocare la Guerra fredda nel 1947. Nel 1947 ci sono 2 elementi che ci fano capire che stiamo nel contesto della Guerra fredda. 1947 Questi 2 elementi sono: 1. L’elaborazione della dottrina del containment da parte del presidente americano Truman, in cui i sovietici vengono individuati per la prima volta come un potenziale nemico, cioè nella dottrina del containment(nata su una questione specifica legata per le pressioni sovietiche sulla Turchia). Gli americani dicono qualunque paese tacitamente si trovi ad affrontare l’aggressione del nemico potrò contare sull’appoggio degli Stati Uniti. 2. Piano Marshall→ è un importante piano di aiuti economici per la ripresa dell’Europa distrutta dalla guerra. Si rivolge a tutti i paesi. I sovietici scoprono che non possono accedere a questo piano perché gli americani fornivano questi aiuti ma volevano anche assicurarsi come venivano usati; ma allo stesso tempo i sovietici dicono che non potevano dare informazioni su come viene usato, perché valeva dire dare informazioni ad un competitore. L’urs rifiuta, i paesi che ancora non sono stati formalmente normalizzati ( Polonia e Cecoslovacchia) sono costretti anche loro a rifiutare. Ma anche al di qua della frontiera, i partiti che sono collegati con l’altra parte (i partiti comunisti), a loro volta devono rifiutare. Dovranno fare propaganda politica. 8 PILLOLA (IL MIRACOLO #2) In Italia c’è un piccolo ritardo per il miracolo economico. È un paese ancora agricolo all’inizio degli anni 50, entra in tempi strettissimi nell’arco del decennio nell’élite del lucro dei paesi altamente industrializzati. MIRACOLO? Va anche detto che il paese viveva una situazione di arretratezza negli anni 50. Parlare di miracolo è un po’ improprio, perché quel miracolo è stato pagato un prezzo. Il prezzo che ha pagato maggiormente il Sud, perché buona parte del miracolo economico italiano è stato reso possibile dal fatto che il Sud sia stato confinato a un ruolo di serbatoio di manodopera a basso costo. I termini accelerati del miracolo economico hanno avuto una serie di effetti collaterali sullo sviluppo per esempio urbanistico caotico e disordinato del paese. Non è solo questo. Quei anni sono stati segnati da un processo migratorio interno senza precedenti. Gli immigrati meridionali erano relegati in ghetti veri e propri. 9 PILLOLA (IL MIRACOLO #3) Gli anni del miracolo sono anni di trasformazioni culturali. La secolarizzazione→ la società italiana resta una società in cui la Chiesa ha un ruolo molto importante, però in realtà la capacità di condizionamento delle decisioni dei singoli italiani su scelte importanti, diminuisce fortemente la capacità di presa della Chiesa cattolica. Ci sono cambiamenti rilevanti. Ad esempio solo in questi anni a partire dal ’54 dove nasce la televisione, si afferma un reale processo di unificazione linguistica all’interno del paese. La televisione italiana ha un ruolo fondamentale ovvero: nel riformare costumi e adeguare gli italiani all’interno di questo nuovo ambiente culturale. Lambretta→ autonomia, voglia di ribellione dei giovani. 10 PILLOLA (ANNI RIBELLI #1) Se ti ricordi gli anni 60 probabilmente non c’eri → è un motto tipicamente anglosassone, di grande efficacia per raccontare quella stagione straordinaria di cambiamenti e di grande speranze. È di grande efficacia perché contiene una metafora che ovviamente che racconta gli anni 60 con le stesse parole che si usano per raccontare una festa straordinaria. Da molti punti di vista possiamo vedere il decennio 60 quasi come una gigantesca festa, ma è stato anche un decennio tragico travolto da guerra (Vietnam e conflitto algerino). Ma in realtà noi lo ricordiamo perché è il decennio della speranza e anche il decennio delle conquiste concrete in alcune aree del mondo. È un decennio che inizia già da un importante radicale cambiamento perché l’anno 1960 è l’anno che segna il passaggio all’indipendenza dei principali paesi africani. Gli anni 60 sono gli anni in cui si scatena la protesta contro forme più camuffate. Nel 60 l’Unione Sovietica è ancora capace di proiettare una propria idea di modernità, convinta di poter raggiungere gli Stati Uniti entro 20 anni sul piano economico. È il decennio in cui cambia anche un sovrano = il vaticano→ si apre la stagione giovannea, breve ma intensa da proiettarsi ben al di là della fine biologica della morte di papa Giovanni XXIII. È anche l’anno delle grandi contestazioni in piazza; i giovani che conquistano le università e le scuole. È una stagione quindi globale caratterizzata da simboli globali. Abbiamo quindi simboli che vengono da tutto il mondo. Quindi ci troviamo di fronte a un movimento capace di sdradicare definitivamente le radici nazionali in un epoca in cui è ancora al di là da venire. SNAZIONALIZZAZIONE IN CORSO? Alcuni studiosi, uno in particolar modo, Revelli, parleranno di snazionalizzazione delle masse riferendosi proprio a questo fenomeno ed è chiaramente una metafora provocatoria. Per far si che questa cosa avvenga non abbiamo bisogno di un movimento globale, ma di una cosa veramente diversa. Si parla quindi di globalizzazione che si diffonderà parecchio dopo. Noi abbiamo tanti simboli diversi ma in realtà quelli sono tradotti in modo originale da ogni singolo paese. 12 PILLOLA (ANNI RIBELLI #3) Abbiamo una dialettica spesso molto complicata tra la soggettività politica (durerà poco ma sarà importante) e i movimenti che continueranno a mantenere le loro caratteristiche in quanto movimenti. Uno dei movimenti più interessante è il movimento femminista. I giovani che danno luogo alla nuova sinistra si affanneranno a cercare di analizzarla con metodo storico. Anche se poi si dichiara il contrario, in realtà il rapporto tra 68 e cultura scientifica è un rapporto contradditorio. RIVOLTA FEMMINISTA Si esprime in maniera diverse e rifiuta la matrice storica della narrazione. È lo stato di necessità che rende così anomalo questo movimento, ma la stessa anomalia è quella che lo renderà così importante: 1. Nel processo di modernizzazione della società italiana. 13 PILLLOLA (UN DECENNIO SOTTOVALUTATO) Il decennio 80 è un decennio sottovalutato. È un decennio per certi versi assolutamente fondativo, è ricordato per la cultura di massa. Gli anni 80 si presentano come anni di rottura rispetto al passato, la crisi che li determina è ovviamente la crisi del decennio precedente (‘71/’73). Con gli anni 80 che assestiamo al distillato di una vera sintesi politica che mette insieme una determinata ideologia. LIBERISMI DALL’800 AL 900 La stagione che prende il posto da quella egemonizzata da Keynes, è in realtà una stagione che per diverse strade in alcuni casi partendo dal messaggio Keynesiano fino ad arrivare a conclusioni diametralmente opposte, motivando questa cosa con un mutamento radicale del contesto. DALLA TEORIA ALL’IDEOLOGIA Keynes aveva elaborato una visione economica che diventa potente nel momento in cui trova gambe politiche, ma trovare gambe politiche non ci si limita ad individuare qualche leadership, ma in realtà da corpo ad un’ideologia complessa di cui rappresenta il volto economico. Gli anni 80 quindi sono anni determinanti. 14 PILLOLA (UN DECENNIO SOTTOVALUTATO #2) Due sono gli elementi destinati ad avere conseguenze gigantesche sulla vicenda storica successiva: 1. la fine della Guerra Fredda (1991), finisce con la sconfitta di uno dei 2 competitori, l’Unione Sovietica smette di esistere. In un certo senso possiamo anche dire che finisce prima, una data importante il 1989 che vede la caduta del Muro di Berlino che era il simbolo vero e proprio della Guerra Fredda. Un muro che separava l’est socialista dall’ovest capitalista. La fine della Guerra Fredda avrà un impatto fortissimo su tutti i sistemi politici occidentali, e avrà un impatto moltiplicato nel caso italiano dove si assiste alla cosiddetta fine della prima Repubblica. 2. Compimento pieno del processo della globalizzazione. Non bisogna confondere la globalizzazione con il concetto di internazionalizzazione. La globalizzazione è qualcosa di più, le frontiere sono superate anche dal punto di vista dai soggetti stessi che agiscono l’economia. La globalizzazione sarà uno dei segni che caratterizzerà la politica nei decenni successivi. La fine della Guerra Fredda, i processi di globalizzazione, alle varie crisi sono tutti elementi che maturano allora. Bisogna ricordare come un decennio importante.
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