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trascrizione video YuHua, Appunti di Traduzione

trascrizione video YuHua dal video di Youtube.

Tipologia: Appunti

2022/2023

Caricato il 31/07/2023

alessia-marchionni-2
alessia-marchionni-2 🇮🇹

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Scarica trascrizione video YuHua e più Appunti in PDF di Traduzione solo su Docsity!  访问者: 作家和故乡,从来都是相互成就,像是鲁迅和鲁镇,马尔克斯和马孔多小镇,接下来 我要为大家请出的这位嘉宾,《从十八岁出门远行》到《活着》到《许三观卖血记》,他的文 字泠静里透着力度就像是一把泛着银光的手术刀,而用他自己的话说笔下的一切都源自于那个, 他出生和成长的南方小镇。接下来就让我们掌声欢迎朗读者,著名作家余华。  访问者:你好余华老师  余华:你好  访问者:欢迎您  访问者:你在北京生活了多年了?  余华:已经三十年了,超过在浙江的时间了。  访问者:但是您说过只有在我不写作的时候,我才会想到我是生活在北京。  余华:因为当我开始写作的话,你要寻找一个让你感觉安全的地方。这个地方就是故乡。所以 我写作就是回家。  访问者:您小时候有什么很深刻的记忆吗?  余华:小的时候深刻的记忆就是父母都医生很忙,就把我和哥哥反锁在家里边,然后我们就趴 在那个窗上就看那些景色。我家那个二楼是能看到广阔的田野。  访问者: 您家属于景观房,您会经常去稻田里玩吗?  余华: 经常,因为闯了祸以后,我就得找一个地方躲起来。我父亲来找我的时候,我就会发出 哭声。哭声是给他一个信号弹,让他知道方向在哪里。要不他找不到我,走过了以后我在哭, 他就听不到了对。  访问者:您在里边躺最久,躺多长时间?  余华:睡着了,有时候他也不来找,因为他在动手术, 所以只好自己灰溜溜地回家了  访问者:因为父母是在医院工作,所以您是不是有很多和医院有关的记忆?  余华:我的童年基本上就在医院里边,我父亲是外科医生,我和我哥哥两个人,还经常推门进 “ “ 去看我父亲动手术呢,然后父亲看到我们说 : 滚出去 ,因为家里没有卫生间, 所以必须要到 对面上一个卫生间,每次上厕所的时候,一定要经过太评间,太平间没有门,男厕所也没有门, 女厕所也没门,为什么呢?你装上木头门就被人半夜里边扛走了回去做家具去了。  访问者:你那时候也不过才十岁左右  余华:对  访问者:你没有一种恐惧感吗?  余华:一点害怕都没有,而且我基本上每天晚上都会被失去亲人的哭声给吵醒。我那个很小的 时候我就已经能够区分各种各样的哭声  访问者:我就听起来都让人很难承受,对您的心理没有任何负面的影响吗?  余华:没有影响,而且我还在太平间睡午觉。夏天很热,我要是在一个草席上睡一个午觉醒来, 我的汗水能够留下我的一个体型呢。后来我就发现太平间那个地方特别凉快,有一次我就在那 里边睡了个午觉,就是一点凉快都没有。我长大以后,读到了海涅的一首诗,里边的一句就是 “ ”死亡是凉爽的夜晚 。我当时的感受,那就是我在太平间睡午觉的感受。  访问者:那您父亲是外科大夫,小时候,是不是您病了?都是他给您看病啊。  余华:是,他给我看病,这是一个悲惨的经历。 Traduzione  Intervistatrice: Gli scrittori e le loro città natale sono sempre stati interdipendenti, come Lu Xun e Luzhen, Gabriel Garcia Marquez e Macondo, e poi, vorrei presentare il nostro ospite che ha scritto “A diciotto anni sono andato via di casa per un viaggio lontano”, "Vivere" e “Cronache di un venditore di sangue”. Le sue parole sono incisive come un bisturi e, come lui stesso ha affermato, tutto ciò che scrive viene dalla città del sud dove è nato e cresciuto. Diamo il benvenuto al lettore, il famoso scrittore Yu Hua.  Intervistatrice: Salve, maestro Yu Hua.  Yu Hua: Ciao.  Intervistatrice: Benvenuto.  Intervistatrice: Ormai sono molti anni che vive a Pechino? x quanti anni hai vissuto a Pechino?  Yu Hua: Sono passati trent'anni, più del tempo che ho trascorso nel Zhejiang.  Intervistatrice: Ma lei ha detto che pensa di vivere a Pechino solo quando scrive.  Yu Hua: Questo perché quando inizio a scrivere, devo trovare un posto dove mi sento al sicuro. Quel posto è la mia città natale. Quindi per me scrivere è tornare a casa.  Intervistatrice: Ha ricordi d'infanzia profondi?  Yu Hua: il mio ricordo più vivido di quando ero piccolo è che i miei genitori erano entrambi medici, erano molto occupati, così ci CHIUDEVANO DENTRO casa e ci sdraiavamo sul davanzale della finestra a guardare il paesaggio. Dal secondo piano di casa mia si vedevano vasti campi.  INT: CHE BEL PANORAMA (IRONICA)  Intervistatrice: La sua casa faceva parte del paesaggio. Andava spesso a giocare nelle risaie?  Yu Hua: Sì, spesso. Dopo essermi messo nei guai, dovevo trovare un posto dove nascondermi. Quando mio padre veniva a cercarmi, mi mettevo subito a piangere. Il pianto era come un razzo di segnalazione per lui, quindi sapeva dove trovarmi, altrimenti non ne sarebbe stato in grado. Una volta che se n’era andato cominciavo a piangere, tanto lui non mi avrebbe potuto sentire.  Intervistatrice: Per quanto tempo è rimasto nascosto la volta che ci è rimasto più a lungo?  Yu Hua: Sono andato a dormire. A volte non veniva a cercarmi perché stava eseguendo un intervento chirurgico. Così dovevo tornare a casa da solo mortificato/ sconsolato  Intervistatrice: Poiché i tuoi genitori lavoravano in ospedale, ha molti ricordi legati all'ospedale?  Yu Hua: La mia infanzia è stata sostanzialmente trascorsa in ospedale. Mio padre era un chirurgo e io e mio fratello ci intrufolavamo spesso in sala operatoria per vederlo eseguire l'operazione. Quando mio padre ci vedeva, diceva: "Andatevene!" Poiché a casa non c'era il bagno, dovevamo andare dall'altro lato della strada per usare il bagno, e ogni volta che lo facevamo, dovevamo passare dall’obitorio. Non c'era nessuna porta nell'obitorio, né nei bagni degli uomini o delle donne. Perché? Se ci avessero messo una porta di legno, la gente se la sarebbe porta via di notte per farne dei mobili.  Intervistatrice: Allora aveva solo una decina d'anni.  Yu Hua: Sì.  Intervistatrice: Non ha avuto paura?  Yu Hua: Niente affatto, e praticamente ogni notte venivo svegliato dal pianto dei parenti del defunto. Quando ero molto giovane, potevo già distinguere tra diversi tipi di pianto. Intervistatrice: È difficile per me ascoltare tutto questo. Ha avuto un impatto negativo sulla sua psiche?  Yu Hua: Non ha avuto alcun impatto, anzi ci andavo a schiacciare un pisolino all’obitorio. L'estate faceva molto caldo, e se avessi dormito su una stuoia mi sarei svegliato con la sagoma del mio corpo lasciata dal sudore. Poi ho scoperto che il posto dove si trovava l’obitorio era particolarmente fresco, una volta sono andato a farmi un sonnellino lì e non ho sudato nemmeno un po’. Crescendo, ho letto una poesia di Heinrich Heine nella quale è contenuta una frase "la morte, è la notte fresca". Quel che ho provato allora è stato proprio come quando andavo a farmi una dormitina all’obitorio.
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