Scarica TUTTO BERGSON FILOSOFIA e più Appunti in PDF di Filosofia solo su Docsity! LO SPIRITUALISMO A partire dagli ultimi decenni del XIX secolo, la filosofia è caratterizzata da una svolta antipositivistica: se per il positivismo la realtà è interamente costituita da fatti naturali regolati da leggi scientifiche, le correnti anti-positivistiche ammettono l'esistenza di una realtà spirituale che può essere colta grazie alla coscienza e all'introspezione. In questo orizzonte culturale si sviluppa lo spiritualismo, filosofia che assume come specifico oggetto di indagine l'interiorità umana. Il più grande rappresentante dello spiritualismo francese fu Bergson. BERGSON Nel "Saggio sui dati immediati della coscienza" Bergson distingue il tempo della scienza dal tempo della vita. 1. Il tempo della scienza è costituito di istanti che si differenziano l'uno dall'altro solo quantitativamente, il tempo della vita invece è fatto di istanti che si differenziano l'uno dall'altro anche qualitativamente. 2. Il tempo della scienza è reversibile (un esperimento può essere ripetuto e osservato indefinite volte), mentre il tempo della vita è composto di momenti irripetibili. 3. Il tempo della scienza è composto da momenti distinti l'uno dall'altro, mentre il tempo della vita è costituito da momenti che si sommano tra loro. Il tempo della scienza è, quindi, astratto, esteriore e spazializzato. Esso ha come simbolo la collana di perle, ovvero è tutto uguale. Quello della vita è concreto ed interiore. È detto anche durata, e si configura come un'unica e fluida corrente che coincide con la coscienza. Ha come simboli il gomitolo o la valanga. Bergson introdusse una visione completamente nuova del tempo, che si contrapponeva a quella positivistica che assimilava il tempo allo spazio. Bergson considera, invece, la temporalità dal punto di vista psicologico. Senza la coscienza non c'è alcun tempo. In "Materia e memoria" Bergson chiarisce che la coscienza e la durata non sono nient'altro che memoria, ossia conservazione integrale del passato. La memoria non raccoglie e classifica i ricordi, ma registra automaticamente tutto quello che accade, anche ciò di cui non siamo consapevoli. La memoria, però, si distingue sia dal ricordo, che è la materializzazione in un’immagine di un evento del passato, sia dalla percezione, grazie alla quale il cervello seleziona i dati esterni in vista dell'azione. LO SLANCIO VITALE, ISTINTO, INTELLIGENZA E INTUIZIONE. Ne "L’evoluzione creatrice" Bergson afferma che la vita è sempre creazione e imprevedibilità, ma anche conservazione del passato. Bergson passa poi a delineare le differenze tra uomo e natura: 1. L’uomo, al contrario della natura, può vivere solo una vita e perciò è costretto a scegliere. 2. La natura, invece, non è costretta a scegliere e ha più strade da percorrere. Lo slancio vitale è una spinta, una forza che ci consente di poter sopravvivere ed evolvere. La vita, essendo troppo complessa e imprevedibile, rifiuta le leggi meccaniche. Per capire meglio questo aspetto, Bergson fa uso dell'esempio della mano nella limatura di ferro: se mettiamo una mano nella limatura di ferro notiamo che all’inizio sprofonda in essa fino a crearsi la forma della mano. I meccanicisti spiegherebbero questa situazione attribuendo la causa ad ogni granello di ferro, Bergson invece reputa che la causa sia la mano. La prima biforcazione fondamentale dello slancio vitale è quella che ha
