Motivi e Consekvenze dell'Emigrazione: Fattori Push e Pull, Appunti di Sociologia

Scarica Motivi e Consekvenze dell'Emigrazione: Fattori Push e Pull e più Appunti in PDF di Sociologia solo su Docsity! TUTTO QUELLO CHE NON VI HANNO MAI DETTO SULL’IMMI- GRAZIONE Perché si emigra? Pull factors + Push factors. Questione dell’integrazione, della fusione con gli autoctoni. Fattori di spinta: 19esimo secolo= rivoluzione economica e rivoluzione demografica, nuove fabbriche e zone industrializzate. Rivoluzione demografica, caratterizzata da: 1) mortalità giovanile in diminuzione e tasso costante di natalità; questo fenomeno accade in corrispettiva con l’incremento della prod, agri- cola. risultato: giovani adulti rimangono senza lavoro e cercano for- tuna altrove 2) riduzione volontaria numero figli; contemporaneo all’industrializza- zione di massa, che genera carenza di lavoratori nella zona indu- strializzata e attrazione di migranti provenienti dalla zona rurale. 3) innalzamento età morte e incremento popolazione vecchia; il pro- blema è che vi è un altissima produttività, ragion per cui la maggio- ranza dei nativi rifiuta i DDDJOBS (sporchi pericolosi e umilianti) , nel frattempo aumentano gli anziani bisognosi di cura ( lavoro che attrae quindi i migranti). Le migrazioni sono fondamentali per mantenere alta la popolazione in età lavorativa. Questione dell’invadenza degli stranieri in economia; in realtà gli stranie- ri producono l’8,8% del Pil e procurano un 16,6 miliardi in entrate fiscali. Il fatto che il numero di disoccupati italiani aumenti mentre quello degli stranieri rimane invariato è che essi sono costretti ad accettare ogni tipo di lavoro, oltre il fatto che essi sono flessibili duttili. L’arrivo dei lavoratori immigrati è dovuto in larga parte alle 3 frammenta- zioni del lavoro italiano: 1) normativa = lavoro regolare vs lavoro irregolare 2) territoriale = nord-sud e relativi livelli di sviluppo 3) generazionale= squilibrio fra nuovi lavoratori e nuovi pensionati. é stato dimostrato che sul mercato del lavoro gli stranieri sono comple- mentari agli italiani, creando concorrenza solo con gli italiani meno qua- lificati per quanto riguarda i ddd jobs. I flussi di migranti hanno infatti incrementato la crescita dei salari dei na- tivi, ha permesso alle donne italiane un ingresso nel mondo del mercato e incrementato il tasso di occupazione femminile ( poiché occupano i la- vori di cura di cui prima si occupavano le italiane). ci sono problemi sui percorsi di integrazione; questione della CITTADI- NANZA: i figli di coppie straniere non la hanno per diritto e devono farne richiesta attraverso un lunghissimo processo burocratico. poi ci sono i minori arrivati in età scolare e i minori non accompagnati, che mostrano il maggior grado di problematiche per l’integrazione. I ragazzi stranieri sono sottorappresentati dalle medie in poi, fanno fati- ca a completare il percorso scolastico. La politica vigente è inserire i ra- gazzi direttamente a scuola pretendendo che imparino la lingua li. I ragazzi che fanno più fatica sono quelli che non sono stati socializzati nel paese di arrivo. Scuola—> multiculturalismo improvvisato. La maggior parte degli stranieri scegli istituti tecnici e professionali. L’integrazione a scuola ha un valore importantissimo per tutta la società, vi sono proposte di cambiamento per le leggi riguardanti la cittadinanza: si vorrebbe passare dallo IUS SANGUINIS ad uno IUS SCHOLA, ovve- ro possibilità di acquisire la cittadinanza dopo aver compiuto un ciclo scolastico completo in Italia. processo di assimilazione= diventare simili ai nativi. La somiglianza fra ragazzi italiani e stranieri cresce al diminuire dell’età in arrivo in Italia per quanto riguarda i dati su relazioni interpersonali, tempo libero, religione, atteggiamento verso il futuro. Giovani figli di migranti-> più orientati alla carriera che alla vita famiglia- re. TASSO DI CRIMINALITA: dovuto a a)la sensazione di libertà dal control- lo sociale quando ci si trova fuori dal proprio paese di provenienza (per- dita freni inibitori) b) appartenenza a basse classi sociale , situazione di marginalità, povertà di risorse e di capitale c) in misura minor, maggiore propensione alla devianza di alcune etnie. Le denunce a carico di stranieri sono in diminuzione, il 17% di esse è legata alle normative di soggiorno, o ad altri tipi di reati amministrativi. Alto numero di stranieri coinvolti in situazioni di sfruttamento -> in italia la prostituzione è regolamentata dalla legge Merlin del 58 ( chiusura di bordelli di stato, ma NON divieto di vendita/acquisto prestazioni sessua- li) questa legge inadeguata per combattere lo sfruttamento privato e per il numero sempre crescente di prostitute dovute all’aumento dei flussi migratori. 3 modelli europei di affronto questione prostituzione: 1) MODELLO ITALIANO: non vieta né l’acquisto né la vendita di sesso ma punisce chi sfrutta questo mercato 2) MODELLO TEDESCO: legalizza sia l’acquisto che la vendita che le imprese che le coniugano