Ugo Foscolo: periodo storico, vita e opere, Appunti di Italiano

Scarica Ugo Foscolo: periodo storico, vita e opere e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! Il Romanticismo è una conseguenza logica naturale dell’Illuminismo, che porta verso una ricerca interiore. Esso presenta delle contraddizioni, date da vari richiami a periodi precedenti, come ogni periodo di passaggio. Con Foscolo si ha ancora un’attenzione particolare verso la ragione, spesso lodata e accompagnata dalla passione che in lui vive. Le contraddizioni nascono dal ventennio di inizio Ottocento caratteristiche della storia del periodo di vita di Foscolo. Durante questo periodo l’uomo manifesta impulsi, tensione e passione propri dell’uomo romantico, insieme al pre-romanticismo, di cui uno dei fondatori tedeschi fu Goethe, il quale scrive ‘’I dolori del giovane Werther’’, attraverso il quale fornisce a Foscolo il riferimento primo per il suo romanzo epistolare per eccellenza, ‘’Ultime lettere di Jacopo Ortis’’. Le contraddizioni di Foscolo partono da una visione passionale intima (Ultime lettere di Jacopo Ortis), per poi essere l’espressione di un’esigenza di tutti (Il Carme dei Sepolcri). Nel romanzo epistolare Jacopo rappresenta un alter ego, espressione di impulsi legati alla giovane ideologia di Foscolo, il quale vedeva Napoleone come imperatore, per poi tramutare in disprezzo e delusione quando Napoleone cede Venezia all’Austria, azione vista dal poeta come tradimento. La stessa Venezia sarà la seconda patria di Foscolo dopo la morte del padre, essendo anche crocevia di varie culture, sia occidentali che orientali. Queste delusioni, insieme alle passioni daranno vita alla sua produzione letteraria, la quale è aperta ad ogni genere. La delusione arriverà a farlo sentire un esule, profugo nella propria città, per il qual motivo si trasferirà a Londra, dove morirà. Le contraddizioni di carattere etico, politico e ideologico, vengono accompagnate da un amore spesso non corrisposto, il quale sfocia sempre nel suicidio, che ancora una volta anticipa una concetto romantico. Il suicidio viene visto come via di fuga da un mondo nel quale non ci si ritrova, accompagnato ad un concetto di morte che si evolve in una dimensione corale nei Sepolcri, quando alla stessa morte Foscolo concede un valore civile, esso diventa una ‘’corrispondenza d’amorosi sensi tra chi vivo e morto, ma solo chi avrà lasciato grandi opere ed un segno rimarrà immortale’’, dove l’immortalità è l’anello di congiunzione che contribuisce alla crescita civile del popolo e della civiltà. Qui nasce la figura di intellettuale, di poeta vate, espressione del romanticismo. Il poeta ha una responsabilità civile, cioè la poesia è un elemento che contribuisce a determinare un processo di civiltà, come vedremo nei Sepolcri. Lo stesso Alfieri diventa un modello per i romantici che lo seguiranno. Per Foscolo le illusioni della poesia e dell’amore, sono rappresentativi della difficoltà al raggiungere determinati valori, ma nonostante ciò non sono comunque effimeri. Col superamento dell’Illuminismo, subentra il ritorno all’arte, eternatrice di bellezza e grandi valori. Al contrario, la scienza rappresenta lo scibile umano, e diventa qualcosa di subalterno rispetto ad arte e bellezza. Questa idea però è fallimentare, in quanto queste illusioni non hanno forza e capacità necessarie per realizzare il principio verso il cui tendono i poeti. I poeti credono di poter fondare su tali principi la propria poetica, non trovando poi riscontro, in quanto queste illusioni non hanno la forza di cambiare il mondo, come ipotizzava inizialmente Foscolo. Anche leopardi tornerà sul concetto di illusioni, molto similmente alla visione di Ugo. Foscolo deriva dall’Illuminismo una concezione laica della storia e della società, insieme ad una prospettiva materialistica. Egli si distacca però da questa corrente, vedendo nell’intellettuale (poeta vate) una coscienza collettiva, non individuale. Nel rifiuto del progresso scientifico, è erede di Parini, nella rappresentazione dei conflitti sociali, di Alfieri, mentre nel riconoscimento della poesia dal punto di vista sociale, di Vico. Egli ha una visione pessimistica della storia e della società, attribuendo quindi alla poesia la gestione eroica dei grandi valori della civiltà, con l’obiettivo di renderli universali. LA VITA: Ugo Foscolo nasce il 6 Febbraio 1778 a Zante, inizialmente appartenente alla Repubblica di Venezia, ora alla Grecia. Battezzato Nicolò, dal 1797 utilizza il nome Ugo. Nell’Ottobre del 1788 muore il padre a Zante, e si ricongiunge con la madre a Venezia nel 1793. Egli è un molto precoce, sviluppa velocemente la passione per la letteratura e comincia un’attività di traduttore, oltre che di scrittore di poesiole. Nel 1796, con la prima discesa di Napoleone in Italia, si accende l’entusiasmo politico di Foscolo, che nel 1797 si arruola con il grado di tenente . Con il trattato di Campoformio, cioè la cessione di Venezia all’Austria da parte di Napoleone, egli viene deluso, decidendo di spostarsi a Milano nel 1798, per cominciare la scrittura delle Ultime Lettere di Jacopo Ortis. Nel 1799 si arruola come volontario nella Guarda Nazionale a difesa della Repubblica Cisalpina, per poi tornare vittorioso a Milano. Nel 1801 pubblica il primo capitolo delle Ultime Lettere di Jacopo Ortis. Nel 1802 muore suo fratello, Gian Dionisio.