Scarica Ugo Foscolo: Una vita legata alla cultura classica e alla poesia e più Sintesi del corso in PDF di Letteratura Italiana solo su Docsity! UGO FOSCOLO La vita Ugo Foscolo nacque a Zacinto da madre greca e padre italiano, ciò contribuì a farlo sentire fortemente legato alla cultura classica. Successivamente fu a Spalato, e, alla morte del padre, a Venezia. Appoggiò i principi rivoluzionari e salutò Napoleone come un liberatore, ma, a seguito del trattato di Campoformio con il quale Bonaparte cedette la Repubblica veneta all'Austria, il poeta provò una profonda delusione. Il poeta si trasferì a Milano, dove conobbe Parini e Monti, grazie al quale ottenne una cattedra a Pavia. Dopo la sconfitta di Napoleone a Waterloo e il ritorno al potere degli austriaci, Foscolo andò spontaneamente in esilio in Svizzera e a Londra. Qui si ridusse in miseria, e morì in un sobborgo della capitale britannica. La formazione di Foscolo è influenzata dal culto dei classici, dall'Illuminismo e dal Preromanticismo. Dante e Petrarca sono i modelli italiani per eccellenza, mentre, tra i moderni, egli si rifà a Parini e ad Alfieri, nonché a Rousseau e Goethe e ai poeti cimiteriali. Da Rousseau egli derivò le posizioni giacobine e il culto della natura, ma anche l'idea dell'originaria bontà dell'uomo. Da queste posizioni, in seguito, Foscolo si staccò, approdando ad una visione machiavelliana. Il poeta approdò anche a posizioni materialistiche, negando il trascendente e sostenendo che il mondo fosse retto da una cieca forza meccanica. Il valore proposto da Foscolo è la bellezza, che risiede nella letteratura e nelle arti. Esse hanno la funzione di rendere l'uomo più umano e civile. Le ultime lettere di Jacopo Ortis Si tratta di un romanzo epistolare, costituito da una serie di lettere che Jacopo invia all'amico Lorenzo Alderani, con alcuni interventi di questi. I modelli sono I dolori del giovane Werther e La nuova Eloisa. Jacopo è un giovane patriota che, dopo il trattato di Campoformio, si rifugia sui colli Euganei per sfuggire alle persecuzioni. Lì si innamora di Teresa, già promessa ad Odoardo, che l'esatta antitesi di Jacopo. La disperazione amorosa e politica di Jacopo lo spinge ad un pellegrinaggio in tutta Italia. Appresa la notizia del matrimonio dell'amata, la rivede per l'ultima volta, fa visita alla madre e si uccide. Qui il conflitto tra intellettuale e società è reso attraverso una vicenda personale, già come in Goethe. Il dramma di Jacopo si fonda su una mancanza, cioè il non avere una patria. Tuttavia, mentre in Werther la disperazione nasce dalla necessità di sentire un mondo diverso, in Jacopo la disperazione nasce dalla delusione rivoluzionaria. Non essendovi alternative possibili sul piano della storia, l'unica soluzione è la morte. L'opera appare come un lungo monologo, scritto con stile sublime. Parallelo all'Ortis è il Sesto tomo dell'io, che rimase un abbozzo, ma che avrebbe dovuto essere ugualmente un'opera autobiografica, anche se scritta in modo comico. Le Odi e i Sonetti Foscolo compose due odi, A Luigia Pallavicini caduta da cavallo e All'amica risanata. Esse rappresentano tendenze neoclassiche, la tematica è il vagheggiamento della bellezza femminile e frequenti sono i richiami mitologici. La prima ode è un omaggio galante alla donna, mentre la seconda vuole porsi come discorso filosofico sulla bellezza ideale e sulla funzione eternatrice della poesia. I sonetti hanno tematiche passionali ed autobiografiche e sono ispirati da Petrarca e dai latini. Le tematiche sono il tormento interiore, il reo tempo, il nulla eterno, l'esilio, il rapporto con la terra materna.