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Ugo Foscolo: Una Vita di Passione e Rivoluzione, Appunti di Lingue e letterature classiche

Biografia di Ugo Foscolo, nato a Zante, una isola greca appartenuta alla Repubblica Veneta, e morto a Turnham Green, Inghilterra, nel 1827. Figlio di un medico italiano e di una greca, Foscolo si sentì profondamente legato alla cultura classica. Si arruolò nelle truppe francesi durante le invasioni napoleoniche in Italia, e successivamente si distinse come scrittore e intellettuale. La sua formazione letteraria e filosofica fu profondamente influenzata dal preromanticismo, dall'illuminismo settecentesco, e dai classici greci e latini. Le sue opere, come 'Ultime lettere di Jacopo Ortis', espressero temi come la famiglia, gli affetti, la tradizione culturale italiana, e il conflitto tra intellettuale e società.

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 04/10/2022

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roberta-busnelli 🇮🇹

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Scarica Ugo Foscolo: Una Vita di Passione e Rivoluzione e più Appunti in PDF di Lingue e letterature classiche solo su Docsity! UGO FOSCOLO LA VITA Niccolò* Foscolo nacque a Zante (isola greca che nell’800 apparteneva alla Repubblica Veneta) nel 1778. *Ugo è il nome che scelse più tardi lo stesso Foscolo. Morì a Turnham Green, un villaggio vicino a Londra, nel 1827 (a soli 49 anni!) Il padre era un medico italiano, la madre era greca. Essere nato in terra greca fu molto importante per Foscolo che si sentì sempre profondamente legato e attratto dalla cultura classica. L’isola dove nacque rimase sempre nei suoi ricordi come simbolo di serenità, bellezza, gioia, vitalità. GLI ANNI GIOVANILI Spalato Quando la famiglia si trasferì a Spalato (Dalmazia, una regione della Croazia), entrò in seminario per studiare. Venezia Alla morte del padre, la famiglia ebbe gravi difficoltà economiche. La madre vedova si trasferì a Venezia per cercare appoggio presso parenti. Foscolo la raggiunse nel 1793: aveva 15 anni. Non conosceva bene la lingua italiana e si mise a studiare con impegno raggiungendo un elevato livello culturale, una conoscenza profonda della cultura classica e contemporanea. Foscolo era molto fiero della sua povertà, non se ne vergognava. Grazie alla sua cultura e ai suoi primi componimenti fu apprezzato dalla società veneziana. Idee politiche Era un sostenitore dei principi della Rivoluzione francese e sosteneva fortemente la libertà e l’uguaglianza universali. Quando le armate di Napoleone invasero l’Italia del Nord, Foscolo andò a Bologna dove si arruolò nelle truppe francesi della Repubblica Cispadana (che comprendeva Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia). Nell’ode Bonaparte liberatore esaltò il generale francese (Napoleone divenne Re d’Italia successivamente, nel 1805) come portatore di libertà. Tornò a Venezia quando le truppe napoleoniche formarono un governo democratico, ma quando Napoleone cedette la Repubblica Veneta all’Austria con il Trattato di Campoformio, lasciò di nuovo Venezia e si recò a Milano (1797). Per Foscolo, giovane rivoluzionario, la cessione della Repubblica Veneta fu un tradimento da parte di Napoleone: disilluso e amareggiato assunse un atteggiamento critico nei confronti di Napoleone, ma rimase sempre convinto che gli ideali promossi dalla Rivoluzione francese fossero giusti e nobili e necessari per trasformare l’Italia in una nazione democratica. IL PERIODO NAPOLEONICO Milano A Milano Foscolo entrò subito in contatto con i circoli letterari (Nota: Milano era una delle città culturalmente più attive e vitali in Italia). Conobbe Giuseppe Parini (che Foscolo considerava un modello letterario) e Vincenzo Monti (che era un grande sostenitore di Napoleone). Fu a Milano che Foscolò cercò di guadagarsi da vivere con il suo lavoro di letterato. Fino ad allora aveva svolto servizo presso l’amministrazione francese: era stato ufficiale militare e aiutante cancelliere del Tribunale militare. Grazie a Monti, ottenne la cattedra di Eloquenza all’Università di Pavia, ma presto questa cattedra fu cancellata. Le sue posizioni critiche nei confronti di Napoleone cominciarono ad attirargli le inimicizie della cerchia intellettuale di Milano e dello stesso Monti. Firenze Foscolo nel 1811 lasciò Milano per recarsi a Firenze (rimase fino al 1813). Fu un periodo sereno e costellato di relazioni amorose. A Foscolo piaceva molto la città e il suo clima culturale molto effervescente. L’ESILIO Milano Dopo la sconfitta di Napoleone a Lipsia, nel 1813, Foscolo tornò a Milano, dove riprese il suo lavoro nell’esercito napoleonico. Dopo la sconfitta DEFINITIVA di Napoleone a Waterloo (1815) e il ritorno degli Austriaci a Milano, il generale austriaco Bellegarde gli offrì la direzione della rivista culturale BIBLIOTECA ITALIANA con cui il nuovo regime austriaco cercava di conquistare il consenso degli intellettuali. Foscolo non accettò l’incarico dal governo austriaco, fedele ai suoi ideali rivoluzionari e al suo passato al fianco del regime napoleonico. 1. Funzione civilizzatrice L’uomo può trovare conforto, pace, gioia e serenità dedicandosi all’attività letteraria e artistica che rasserena l’animo, rende l’essere umano più comprensivo verso gli altri, insegnando il rispetto altrui e la compassione per i deboli. 2. Funzione patriottica Soprattutto nel caso dell’Italia, divisa in piccoli staterelli in lotta tra loro, la letteratura può svolgere un compito molto importare: tramandare le memorie della gloriosa cultura italiana, che comprende anche la cultura classica, e così unire il popolo italiano e trasformare l’Italia in una nazione civile e moderna. Quindi: LA LETTERATURA HA UNA DUPLICE FUNZIONE: CIVILIZZATRICE E PATRIOTTICA LE ULTIME LETTERE DI JACOPO ORTIS La prima opera importante di Foscolo fu il romanzo epistolare ULTIME LETTERE DI JACOPO ORTIS Prima stesura incompleta: 1798 Seconda stesura completa: 1802 Terza stesura con aggiunte e modifiche: 1816-1817 Il modello è quello del romanzo epistolare, una forma letteraria che aveva avuto grande fortuna in Europa nel Settecento (vedi elaborato: Neoclassicismo e Preromanticismo). Il racconto è costruito attraverso le lettere che il protagonista (Jacopo Ortis) scrive all’amico Lorenzo Alderani. I modelli per la stesura delle Ultime lettere di Jacopo Ortis sono:  il romanzo epistolare I DOLORI DEL GIOVANE WERTHER di Goethe  il romanzo epistolare NUOVA ELOISA di Rousseau Grazie a Foscolo, quindi, arriva anche in Italia il modello del romanzo moderno (in forma epistolare) diffuso in Europa. Ma nelle Ultime lettere di Jacopo Ortis mancano gli elementi fondamentali per il genere del romanzo, ossia:  la costruzione di un intreccio narrativo  la costruzione dei personaggi  la psicologia dei personaggi  la descrizione dei contesti sociali Le Ultime lettere di Jacopo Ortis è più che altro un MONOLOGO del giovane Jacopo Ortis, pieno di lirismo e pathos, in cui il protagonista esprime una serie di meditazioni filosofiche e politiche. Valori positivi In Ortis, nonostante il finale tragico e pessimista (il suicidio del giovane Ortis), compaiono anche valori positivi che rendono la vita degna di essere vissuta, nonostante le delusioni politiche e storiche:  La famiglia  Gli affetti  La tradizione culturale italiana  L’eredita dei classici  La poesia Saranno temi ripresi da Foscolo nelle sue opere successive, soprattutto nei Sepolcri. CONFRONTO TRA LE ULTIME LETTERE DI JACOPO ORTIS E I DOLORI DEL GIOVANE WERTHER Temi narrativi in comune : 1. Il suicidio di un giovane, impetuoso e appassionato, per amore di una donna già destinata in sposa a un altro uomo 2. La figura di un giovane intellettuale in conflitto con il contesto sociale che lo circonda, un contesto in cui non riesce a inserirsi perché non si riconosce in esso (tema del conflitto tra intellettuale e società) SOMIGLIANZA Per rappresentare il conflitto tra intellettuale e società, Foscolo e Goethe utilizzano una vicenda privata e psicologica: l’amore impossibile tra il giovane protagonista e la sua amata. E’ una sorta di metafora: come tra intellettuale e società non è possibile un dialogo, una conciliazione, un rapporto, così l’amore tra Jacopo Ortis e la donna amata è un sogno irrealizzabile. DIFFERENZA IN RELAZIONE ALLA RAPPRESENTAZIONE DEL CONFLITTO A differenza di Goethe, Foscolo rappresenta il conflitto tra intellettuale e società non solo sul piano privato (l’amore impossibile) ma anche sul piano politico: il giovane Ortis è un patriota rivoluzionario, sostenitore delle truppe napoleoniche giunte in Italia. Dopo il Trattato di Campoformio in cui Napoleone cede la Repubblica Veneta all’Austria si rifugia sui colli euganei (provincia di Padova) per sfuggire alle persecuzioni. Qui si innamora della ragazza che è promessa a un altro uomo. Il rivoluzionario Ortis è deluso dalla situazione politica che si sta delineando dopo i grandi ideali della Rivoluzione: tutte le speranze patriottiche e democratiche suscitate dalla Rivoluzione francese sono tradite. Napoleone è diventato un tiranno e il suo regime oppressivo e conservatore. Da liberatore Napoleone si è trasformato in oppressore! Quindi: alla delusione e disperazione amorosa si aggiunge quella politica L’unica via possibile, visto che anche la Rivoluzione ha fallito, è togliersi la vita. DIFFERENZA IN RELAZIONE ALLA CAUSA DEL CONFLITTO GOETHE La causa del conflitto tra intellettuale e società nei Dolori del giovane Werther è di NATURA SOCIALE:  il giovane Werther, artista passionale, sensibile, sentimentale, viene escluso sia dalla borghesia, razionale, calcolatrice, capitalista, sia dalla aristocrazia, ancora la classe dominante, arroccata nei suoi privilegi di casta Nota importante: Goethe scrive i Dolori del giovane Werther prima della Rivoluzione francese. Il contesto del romanzo in cui si svolge la vicenda del giovane Werther non è politico ma sociale: la società in cui vive il giovane è caratterizzata dal predominio della aristocrazia e di una borghesia capitalista e razionale, incapace di accettare l’animo passionale e poetico, idealista e sognatore del giovane Werther. FOSCOLO La causa del conflitto tra intellettuale e società nelle Ultime lettere di Jacopo Ortis è di NATURA POLITICA: il giovane Ortis, rivoluzionario di belle speranze, viene profondamente deluso dal tradimento dei valori promossi dalla rivoluzione francese. Il regime di Napoleone in l’Italia è un dominio oppressivo e conservatore. Nota importante: Foscolo scrive le Ultime lettere di Jacopo Ortis dopo la Rivoluzione francese. Il contesto del giovane Ortis è quello della rivoluzione tradita. L’età napoleonica non è quella sperata dal giovane. Si è trasformata in un regime dittatoriale.
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