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ULRICH BECK SOCIOLOGIA, Dispense di Sociologia

VITA, OPERE , PENSIERO E CONTESTO DI ULRICH BECK

Tipologia: Dispense

2019/2020

Caricato il 09/06/2020

morena-greco
morena-greco 🇮🇹

4.9

(10)

13 documenti

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Scarica ULRICH BECK SOCIOLOGIA e più Dispense in PDF di Sociologia solo su Docsity! ULRICH BECK Nella primavera del 1986 Beck pubblica “La società del rischio” ed esce in libreria pochi giorni dopo la catastrofe di Chernobyl. Da questo libro in poi Beck sviluppa un percorso pieno di studi in diversi campi della sociologia. La sua riflessione teorica si può dividere in due fasi : 1. Fino a inizio anni ‘90: fase focalizzata principalmente sulle tematiche legate alle nozioni di rischio e individualizzazione 2. Dagli anni ‘90 ad oggi: fase incentrata sul processo di globalizzazione e sulla nozione di cosmopolitismo -Teoria sociologica del rischio- La tesi principale di Beck è che la società nel creare ricchezza crea inevitabilmente anche rischi , quindi il rischio si presenta come l’altra faccia della ricchezza sociale →indissolubilmente legato ad essa. La scienza nel trovare soluzioni a questioni problematiche, crea nuovi problemi connessi alle soluzioni adottate. Infatti i rischi di cui parla Beck sono rischi legati ad effetti collaterali →conseguenze non previste della crescita e dell’industrialismo a cui sono esposti gli individui. Questo porta alla creazione di nuovi conflitti all’interno della società.↴ Nuovi conflitti: gli attori sociali tentano di evitare e proteggersi dai rischi a cui sono esposti . Le posizioni di privilegio prevedono sia maggiori risorse materiali, sia maggiori risorse culturali che consentono di riconoscere i rischi. -Carattere dei nuovi rischi- I nuovi rischi hanno un carattere astratto: l’esistenza di tali rischi non può sempre essere riconosciuta attraverso le capacità sensoriali e quindi l’esperienza diretta non è più sufficiente. Per questo acquista maggior rilevanza la necessità di esperti. Il mondo non può essere regolato attraverso le conoscenze prodotte dall’esperienza diretta ed immediata degli individui quindi è necessario ricorrere a «sistemi esperti» che fanno esperienza del mondo attraverso metodi e strumenti speciali. La valutazione del rischio è affidata a scienziati, tecnici ed esperti. Si ha una crescente richiesta di saperi esperti per rispondere alle domande e alle paure dei cittadini. Gli esperti non possono mai soddisfarla completamente: «non ci sono certezze» – Standard di scientificità dei saperi esperti – Richieste di rassicurazione dei cittadini – Interessi economici chiamati in causa Diversi sono i criteri a cui gli scienziati fanno ricorso per rispondere a questi vari quesiti : Far ricorso all’esperienza Sperimentazione→ si procedere con esperimenti empirici su porzioni limitate e controllate di realtà (ovviamente sono sempre esperimenti e non certificano al cento per cento quello che può succedere sull’intera realtà). L’analisi del ruolo degli esperti assume qui i tratti una critica nei confronti dell’ideologia tecnocratica. Poiché gli esperti dovrebbero essere portatori di una coscienza fallibilistica , mentre nella maggior parte dei casi vanno a rassicurare la popolazione anche quando non ci sono certezze. Ciò tuttavia egli non sviluppa un atteggiamento antiscientifico ; egli sa bene che non è possibile fare a meno della scienza per affrontare le sfide più astratte della società del rischio. Bisogna comunque tenere conto che c’è un conflitto tra razionalità scientifica e razionalità pratica della vita sociale : – Razionalità scientifica: analisi probabilistica degli eventi e valutazione costi/benefici – Razionalità sociale: rifiuto dei cittadini di considerare la propria vita come variabile da inserire nel calcolo delle probabilità Altri tipi di rischi ↴ Oltre i rischi ambientali e tecnologici • Il rischio finanziario→la società non possiede più gli strumenti per garantire un’efficace sorveglianza delle dinamiche finanziarie internazionali • Il rischio terroristico→strutturale fragilità delle società complesse nei confronti di un uso spregiudicato della violenza e delle tecnologie belliche • Il rischio digitale→ raccolta di informazioni su scala globale, rischio di controllo totale e manipolazione -Il «mondo fuori controllo»- • La complessità della vita sociale sopravanza costantemente le capacità di controllo della politica • Inarrestabile autonomizzazione di ambiti della vita sociale • Il mondo non è più facilmente plasmabile e governabile con la razionalità tecnico- sistemica • La perdita di controllo da parte dell’uomo amplifica a dismisura i rischi -L’individualizzazione- Nell’analisi di Beck l'individualizzazione significa che in un universo sociale frammentato gli individui diventano (tendenzialmente) l’unità di base del processo di riproduzione , e sono chiamati a costruire il proprio percorso biografico orientandosi a comportamenti in imprevedibili combinazioni per la cui costruzione mancano dei veri modelli collettivi. Nella società del rischio i modelli di individualizzazione sono presentati sotto due diversi profili: ● Processo di segno negativo→Le esperienze di crisi indotte da fattori sociali sono individualizzate e vissute come fallimenti personali . Viene demandata alla responsabilità individuale di risolvere delle tensioni sistemiche ● Processo di segno positivo→Maggiore libertà e potenziale di costruzione di percorsi biografici autonomi. ( Prendere in mano la propria vita) Di conseguenza il nesso tra rischio e individualizzazione risiede nel fatto che l’individuo privato della funzione di cuscinetto delle istituzioni di fronte ai problemi comincia ad agire da sè. -Globalizzazione e Cosmopolitismo- Beck mette in evidenza come la globalizzazione mette in crisi il tradizionale primato della politica. I grossi attori economici transnazionali non solo tendono a sottrarsi alla regolazione politica, ma riescono ormai persino a dettare agli Stati nazionali buona parte della loro agenda. In questo modo però le scelte del popolo sovrano si trovano ad essere condizionate permanentemente , dal potere dei grandi attori economici e finanziari che operano a livello transnazionale. Questo incrina la credibilità dell’idea che sia il popolo a esprimere davvero i propri orientamenti politici. Beck però sviluppa un discorso con propri specifici contenuti quando globalizzazione viene considerata da un punto di vista cosmopolitico. Noi oggi siamo siamo costretti ad essere cosmopoliti, perché così è il mondo in cui viviamo. Per rimarcare questo aspetto Beck parla di nuovo cosmopolitismo. L'oggetto principale di questo nuovo cosmopolitismo è lo spazio transnazionale →cioè uno spazio che sotto la spinta delle trasformazioni economiche genera una trasformazione anche della politica, del diritto , della società e della sfera pubblica. In questo modo la società globale è concepita coma una sorta di “metagioco”. Gli attori del metagioco sono tre : – Attori economici – Attori statali – Attori della società civile globale Ad essi corrispondono altrettante strategie : – Strategie del capitale→Tendono ad affermare il primato dell’economia sulla politica • Tipi di strategie: – Autarchico: i paesi sono interscambiabili – Sostituzione: i paesi sono messi in competizione – Monopolizzazione: imposizione della razionalità economica – Dominazione preventiva: legittimazione dell’orientamento politico neoliberista • Creare attraverso il diritto una forma di «sovranità giuridica del capitale» autonoma: – Destatalizzazione della sovranità – Diritto transnazionale autonomo del capitale – Strategie degli stati nazionali→Ri-politicizzare la politica • Rafforzare gli stati che esprimono il potere legittimo dei cittadini elettori • Strategia di cosmopolitizzazione degli stati: – Il modo per accrescere il potere nei confronti del capitale transnazionale è accettare di ridurre la sovranità, dividendola con altri stati o con organizzazioni transnazionali della società civile – Strategie dei movimenti delle società civili→ Potere «translegale»: problema della legittimità del potere e dei modi d’uso del potere – Più cresce il potere degli attori su scala internazionale, più si riduce la sua legittimità • Domanda di poter influire democraticamente sulle scelte degli stati nazionali e di partecipare ai processi decisionali – Più si riduce la democrazia negli stati nazionali, più aumenta la domanda di partecipazione e democrazia Il cliente globale cerca di non essere soppiantato da questo grande contesto così il cittadino, defraudato in parte del suo potere d’indirizzo politico, tenta di riprenderselo nella veste di consumatore • Potere del “non acquisto” • Pratiche di boicottaggio • Pubblicità negativa e attacco all’immagine pubblica degli attori economici e politici Il compito quindi principale della teoria cosmopolitica è indagare in che modo la società reagisce alla sostanziale revoca del primato della politica democratica che la nuova costellazione postnazionale porta con sé.
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