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ULRICH SHULZ-BUSCHHAUS, Appunti di Letteratura Contemporanea

letteratura e cultura italiana

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 17/05/2019

Serena314
Serena314 🇮🇹

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Scarica ULRICH SHULZ-BUSCHHAUS e più Appunti in PDF di Letteratura Contemporanea solo su Docsity! ULRICH SCHULZ-BUSCHHAUS-SB Critico austriaco-1941-2000 Affine a Spinazzola dal punto di vista del comune interesse nei confronti dell’editoria e delle connessioni tra rappresentazione letteraria e pubblico –come dire tra letteratura e società – Sono entrambi interessati allo studio della letteratura marginale,che Schulz chiama paraletteratura e SB definisce letteratura triviale. SB studia un mutamento di valori estetici dall’età pre-borghese all’età borghese Nella letteratura pre-borghese il sistema letterario (tutto ciò che ha a che vedere con gli autori,produzione letteraria,pubblico ecc.. ciò che comprende la comunicazione letteraria) è organizzato su una opposizione tipologica (cioè di tipologie testuali,cioè di generi che è allo stesso tempo una composizione assiologica,cioè di valore) –si da nel sistema letterario prima della modernità borghese,una contrapposizione di valore tra “letteratura alta” e “letteratura bassa” che significa letteratura di alto valore e letteratura di basso valore; la prima comprende i generi più nobili per esempio epica,tragedia ecc… la seconda comprende i generi medi e bassi,per esempio commedia,satira ecc… questa gerarchia dei generi riflette la gerarchia sociale di una civiltà aristocratica e immobile SB studia il mutamento dei valori estetici dall’epoca pre-borghese all’epoca moerna,borghese In epoca pre-borghese,nell’antico regime,il sistema letterario è strutturato su una opposizione tipologica(di tipologie testuali,di generi) che è allo stesso tempo un’opposizione assiologica(di valore). Generi di valore alto che si contrappongono a generi di valore basso. Nell’antico regime (cultura occidentale dall’antichità fino alla metà del 700) il sistema dei generi è rigidoe prevede una corrispondenza rigida tra genere letterario,stille e argomento. Dietro questo schema c’è per molti secoli un mondo sociale immobile,la gerarchia fra i generi riflette la gerarchia nella società Al vertice l’aristocrazia,in basso i lavoratori e i ceti umili. La società è immobile e i generi sono immutabili Questa distinzione di generi e la estetica che la presuppone sono considerate il riflesso delle diffrerenze NATURALI della struttura sociale. Come la società è composta da ceti che non si devono mescolare e che restano separati,per l’ordine naturale della società,così i generi hanno una gerarchia precisa e restano separati tra loro Nel corso dei secoli fino all’avvento della civiltà borghese il principio estetico che regola la produzione artistica è il principio di imitazione. Grosso modo a metà 1700 si afferma una cultura individualistica e borghese,ciò che è bello non è più ciò che riflette oggettivamente la bellezza e l’armonia della natura ma è bello ciò che ci piace –principio soggettivo e individualistico Non c’è più l’idea di una bellezza oggettiva ma si passa a un concetto estetico di giudizio soggettivo Romanticismo –rivoluzione culturale-esalta la creatività spontanea,l’originalità-siamo passati dall’egemonia aristocratica all’egemonia borghese Si passa da una visione della società come immobile e immutabile alla visione della società mobile in cui l’individuo ha più importanza edel ceto. Il romanticismo bandisce le regole,elimina le norme,esalta la spontaneità espressiva,l’originalità,la mancanza di norme precostituite che regolino la produzione letteraria(artistica) L’opera è tanto più bella quanto più è originale e innovativa. SB dice che nel passaggio dall’antico regime alla modernità,alla società moderna e borghese,l’opposizione alto-basso viene sostituita dall’opposizione nuovo(originalità)-ripetitivo Il valore estetico è la novità,l’originalità Chi ripete è accusato di copiare,plagiare,scarsa originalità. La novità diventa la norma critica-si valuta il valore dell’opera in base alla sua maggiore o minore innovatività SB dice-Questo però può essere un problema per il pubblico ,per il lettore,perché la leggibiltà e l’originalità hanno tra di loro un rapporto di proporzionalità inversa,più è originale e meno è leggibile. SB qui individua un paradosso,questo paradosso caratterizza il funzionamento del sistema editoriale moderno. Il sistema letterario moderno non è comprensibile senza la figura dell’editore. L’editore è un industriale ,l’imprenditore,che investe nella pubblicazione di un’opera letteraria,di un libro;senza l’editore un testo non potrà mai diventare opera ,l’editore rende possibile la condivisione sociale del testo,senza la condivisione il testo non esisterebbe dal punto di vista sociale. Da una parte la letteratura moderna e contemporanea esalta la novità,il mai visto: l’originalità è la norma critica che permette di dire se un’opera è bella o brutta;dall’altra però c’è l’editore che primariamente deve vendere e qui di non può contraddire i gusti del suo pubblico,cerca vendibilità e ovviamente leggibilità. Il pubblico tende a ripetere le esperienze piacevoli:l’editore è estremamente attento a non andare contro i gusti di chi comprerà il volume,non deve deludere. SB dice a proposito :” La contraddizione tra teoria che avvalora l’innovazione trasgressiva e realtà che prosegue l’imitazione-è secondo me la crepa interiore della cultura borghese ” Questo antico principio di imitazione che fondava il vecchio sistema dei generi, viene considerato non più valido a livello di invenzione letteraria e artistica-oggi i generi sono oggetto di discredito-vale ancora ,e i generi sopravvivono come parametro di orientamento del lettore,quindi i generi non hanno più una funzione normativa-ma funzionano ancora come dispositivi di orientamento della ricezione ,significa che il pubblico nel momento in cui riceve un’opera nuova ,cerca di classificarla e collocarla con una logica di genere.che cos’ha in comune con quelle che ho letto precedentemente? E quindi l’editore contemporaneo ha la necessità di articolare la sua produzione in generi e sottogeneri perché in qualche modo l’editore funge da mediatore tra il progetto innovativo dell’autore e le esigenze di leggibilità del suo pubblico. L’editore cerca di diminuire il tasso di innovatività dell’opera per renderla fruibile da parte del pubblico. Si mette tra –da una parte il “nominalismo estetico” cioè l’idea che l’opera debba essere unica ,e dall’altra il “realismo del lettore” che vuol dire l’esigenza del lettore di ripetere esperienze piacevoli ricercando testi simili a quelli che ha già letto. L’editore attraverso un esercizio di un lavoro sostanzialmente economico,incide sul piano culturale . Sulla base di queste considerazioni si è detto che quindi l’editore deprime l’originalità e la ricerca di prodotti artistici innovativi-si dice che l’editoria ha la funzione negativa di omologare gusto e offerta artisitca.
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