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Umberto Saba: biografia e poesia, Appunti di Italiano

La biografia e la poetica di Umberto Saba, poeta italiano del Novecento. Saba nacque a Trieste nel 1883 da madre ebrea e padre italiano. La sua vita fu segnata da conflitti interiori, tra cui il difficile rapporto con la madre e l'abbandono del padre. La sua poesia si caratterizza per la ricerca della leggerezza e della verità interiore. La sua opera principale è il Canzoniere, una raccolta di poesie che riflettono i momenti più significativi della sua vita. anche le letture che influenzarono Saba, tra cui Nietzsche e Freud.

Tipologia: Appunti

2021/2022

In vendita dal 11/10/2023

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Tatiana_cipri 🇮🇹

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Scarica Umberto Saba: biografia e poesia e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! UMBERTO SABA Biografia: Umberto Poli, che nel 1910 assumerà lo pseudonimo Saba ( l’origine è incerta, da una parte potrebbe rimandare al cognome della balia tanto amata “Saber” oppure alla parola ebraica “saba” che significa nonno ), nacque nel 1883 a Trieste: figlio di una madre ebraica, con la quale avrà un rapporto conflittuale e un padre italiano, che li abbandonò e che conobbe solo intorno ai 20 anni. Triste all’epoca faceva parte dell’impero austro-ungarico e nonostante fosse un crocevia di culture differenti, rimaneva una città periferica. Nella prima infanzia venne affidato alle cure della balia, a cui rimarrà legato per sempre. Saba crebbe nell’ambiente del ghetto ebraico, tra la piccola borghesia del commercio. La madre è severa e irrigidita dal dolore; alla sua figura Saba contrappone quella della balia e soprattutto quella del padre. Anche l’ebraismo è vissuto con disagio, assimilato ad una concezione di vita dura e all’insegna di divieti e rinunce. Nel 1903 Saba lascia Trieste per recarsi prima a Pisa, poi a Firenze. Sono tappe importanti perché Saba ha la possibilità di entrare in contatto con gli ambienti delle avanguardie… in questi anni inizia a rivelarsi la malattia nervosa che lo accompagnerà per tutta la vita. Nel 1909 si sposò con Carolina Wolfer, Lina e l’anno dopo nacque la figlia Linuccia. Tuttavia, nel 1912 il matrimonio visse un periodo di crisi perché la moglie lo tradì; Saba andò a Bologna e poi a Milano. A questo periodo risalgono alcune letture che lo influenzarono molto come Sesso e carattere di Weininger e il Nietzsche di Così parlo Zarathustra. Terminata la guerra, tornò a Trieste e comprò una libraria antiquaria. Nel 1921 pubblicò il Canzoniere, che non fu particolarmente apprezzato. Nel 1929 iniziò una cura psicoanalitica, data l’insanirà mentale, che sia lo avvicinò a Freud, sia fece emergere traumi infantili come il difficile rapporto con la madre ( e in realtà con le donne: nella sua prima fase compositiva sembrava avere un rapporto distaccato dal mondo femminile ) e l’abbandono del padre. Nel 1938, con l’uscita delle legge razziali, cedette la libreria ad un amico e visse a Parigi per un breve periodo; poi si rifugiò a Roma presso Ungaretti e infine presso Montale a Firenze. Nel 1945 esce una nuova edizione del Canzoniere e nel 1948 Storia e Cronistoria del Canzoniere. Nel 1956 morì la moglie e lui si spense l’anno dopo. Poetica: Saba si pose su una linea diversa rispetto alle avanguardie dell’epoca, che mettevano in discussione le forme e i contenuti ereditati dal passato. Viene definitivo un poeta !! “anti-novecentista”: non si uniformò alle nuove tendenza, ma riprese anzi la forma tradizionale del sonetto e della canzone, con schema di rime quali alternate, per le quartine, e ripetute per le terzine. Viene dunque data molta importanza alla forma, al metro; il linguaggio è semplice ma elegante. Particolarmente rilevanti sono state le letture di 3 opere: Sesso e carattere, Weininger: l’autore teorizzò la contrapposizione tra uomo e donna, sostenendo che in ognuno di noi convivesse sia una componente maschile che femminile; quest’ultima era da eliminare. L’opera aiutò Saba a comprendere le contraddizioni più profonde che lo animavano e si distaccò dalla figura materna. Nietzsche: l’incontro con il filosofo tedesco rivela la possibilità di una visione dell’esistenza diversa e più positiva; in Così parlo Zarathustra aveva indicato la via per un’esistenza ispirata alla leggerezza e alla gioia ed è quindi un Nietzsche diverso da quello che ispirò ( e venne travisato da ) D’Annunzio. Freud: insegnò a Saba a guardare nella profondità del proprio io. La lettura di Freud costituì un momento di svolta nella sua biografia, perché era la possibilità di andare alla radice delle proprie angosce. Cuore della politica di Saba è la riflessione sui conflitti interiori: tra figura materna e paterna, ebraismo e cristianesimo, passato e presente, sé e gli altri, sentimento di esclusione e desiderio di condivisione. Rifuggendo dalla pesantezza associata alla figura materna, la poesia di Saba è protesa verso la leggerezza associata alla figura paterna, popolandosi di fanciulli spensierati, uccelli in volo, nuvole, angeli, musica ma soprattutto sfumature d’azzurro—> cromatismo di Saba ( azzurro degli occhi del padre e di Luniccia e rosso di Lina ) Canzoniere: a partire dal 1913 Saba comincia a pensare alla sistemazione della propria produzione poetica in un unico libro organico: è un’iniziativa controcorrente, se si pensa che questi sono gli anni della “poetica del frammento”. Sulla scelta del titolo la critica si trova divisa tra chi sostiene si ispiri al Canzoniere di Petrarca ( pochi ) e chi sostiene che si ispiri al poeta tedesco Heine; di lui Saba apprezzava l’impostazione introspettiva della lirica e l’uso del linguaggio facile, comune, che tende al prosastico. Nel Canzoniere Saba registra i momenti più significativi della sua biografia, non scrivendo semplicemente un diario, ma facendone un’opera letteraria. La poesia diventa così un modo per riflettere sulle proprie contraddizioni, ansie e inquietudini, dunque per conoscere se stesso. Per la 1° volta venne pubblicato nel 1921 e poi nel 1945. È l’opera di tutta la vita: Saba attraverso la scrittura cerca di dare un senso alla propria esistenza. L’opera venne sottoposta a un continuo processo variantistico, di correzioni, tagli, riscritture. La ragione è che la continua ricerca dell’espressione giusta e della collocazione più opportuna non è fine a se stessa, ma è il modo che ha il poeta di interrogare la propria vita per giungere alla verità. La poesia ha dunque un valore consolatorio e terapeutico. Nella sua versione definitiva è organizzato in 3 volumi, che corrispondo alle 3 stagioni della sua vita: le poesie scritte fino al 1920, quelle composte dal 1921 al 1932, infine la più tarda fino al ’54. La raccolta Il piccolo Berto, pubblicata nel 1931, nasce in seguito alla scoperta della psicoanalisi da parte di Saba.
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