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un power point sull'arte paleocristiana, Sintesi del corso di Storia Dell'arte

materiale sintetico e bene fatto

Tipologia: Sintesi del corso

2021/2022

Caricato il 05/04/2023

sher89
sher89 🇮🇹

5

(1)

3 documenti

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Scarica un power point sull'arte paleocristiana e più Sintesi del corso in PDF di Storia Dell'arte solo su Docsity! Arte Paleocristiana e Bizantina Prof. Roberto Lacarbonara Il culto e l’immagine  Uccisione di Cristo sotto l’Impero di Tiberio (26-36)  Predicazione apostolica del messaggio cristiano nell’Impero San Pietro a Roma / San Paolo in Asia Minore, poi a Roma  Persecuzioni verso le religioni monoteiste, opposte al culto dell’Imperatore  Diffusione negli ambienti popolari: idee di riscatto, vittoria del bene sul male  313 – Editto di Milano (Imp. Costantino): Libertà di culto Il culto e l’immagine LUOGHI DI CULTO  Luogo del rito - Tablinum delle Domus, prime adunanze attorno al rito della fractio panis - Dal II sec. Luoghi autonomi: Domus ecclesiae, luoghi privati ma aperti al culto, spesso con Tituli, iscrizioni riportanti il nome del donatore o di colui che, dopo aver acquistato l'immobile, ne aveva curato la riconversione in aula di culto, (molti sono divenuti in seguito chiese).  Luoghi di sepoltura - Sepoltura per inumazione (sostituisce incinerazione): esigenza cimiteri collettivi: catacombe Fuori città (legge romana) - Ambulacri (loculi e arcosoli), cripte e cubicoli Il culto e l’immagine LUOGHI DI CULTO Dopo l’Editto di Costantino: nuovi ampi spazi per il culto, architettura romana  BASILICA e BATTISTERO Basilica  Corpo longitudinale a più navate  Orientato verso l’altare nel presbiterio  Chiusura nell’abside semicircolare o rettangolare  Transetto trasversale (pianta a croce latina)  Atrio quadriportico (per i catecumeni)  Nartece (esonartece o endonartece) SAN PIETRO IN VATICANO  Funzione cimiteriale, Tomba di San Pietro e sepolture nell’intera sede del pavimento  Atrio quadriportico con la vasca per le abluzioni  Transetto anticipato da Arco trionfale  Altare sulla tomba del Santo  5 navate divise da quattro colonnati di ventidue colonne ciascuno, coperti da architravi nella navata centrale e da archi in quelle laterali.  La facciata aveva degli spioventi digradanti, le navate minori erano coperte da un'unica travatura digradante.  Altra peculiarità di San Pietro era l'uso del transetto(trans saepta, "oltre i cancelli"), il primo ad essere concepito come navata trasversale indipendente. SANTA MARIA MAGGIORE  Prima chiesa dedicata alla Vergine (431, Concilio di Efeso)  A tre navate, divise da 21 colonne per lato, sormontate da capitelli ionici, sopra le quali correva un architrave continuo.  21 finestre per lato, sormontata da una copertura lignea con capriate a vista MILANO, Capitale politica e religiosa  Residenza imperiale dal 285, Capitale dell’Impero d’Occidente (365-402)  Rilancio edilizia civile e religiosa con Sant’Ambrogio, dal 370 funzionario romano  4 basiliche agli estremi cardinali della città, edifici a pianta centrale e a croce latina, a 1/3/5 navate  Basilica Virginum (San Simpliciano)  Basilica Salvatoris  Basilica Apostolorum (San Nazaro)  Basilica Martyrum (Sant’Ambrogio)  Basilica di San Lorenzo in porta Ticinese (postuma) BASILICA DI SAN LORENZO  Il più grande edificio a pianta centrale dell'Occidente  Pianta centrale, preceduta da un quadriportico e circondata da due corpi collegati (pianta croce + ottagono)  L'accesso al quadriportico avveniva attraverso un colonnato che a sua volta dava accesso a tre portali che conducevano al corpo principale.  Al centro un'aula quadrata inscritta in un tetraconco, cioè in quattro conche o esedre  Attorno a tale vano correva il deambulatorio, sormontato da uno spazio usato in seguito come matroneo. BASILICA DI SAN LORENZO  Ai quattro angoli dell'edificio altrettante torri a pianta quadrata.  Questa soluzione permetteva di scaricare le forze della cupola centrale sui pilastri delle torri, liberando spazi sulla muratura dell’involucro centrale  Ampia spazialità, leggerezza, pieni/vuoti  Ampiamento dello spazio nelle cappelle laterali Basilica di Santa Sofia Basilica di Santa Sofia  La pianta fonde armoniosamente il rettangolo entro il quadrato (70x80 m), con tre navate, arcate divisorie in doppio ordine, ed un'unica abside opposta all'ingresso, che all'esterno si presenta poligonale  Ingresso preceduto da un doppio nartece.  Gli interni sono arricchiti con mosaici, marmi pregiati e stucchi: colonne in porfido o marmo verde della Tessaglia  Vano della navata centrale dominato dalla maestosa cupola, che poggia su pennacchi ed archi, che scaricano il loro peso su quattro pilastri. Basilica di Santa Sofia  Verso l'abside e verso l'ingresso due semicupole digradano da quella principale e poggiano su esedre (emicicli) a colonne.  Nella fascia superiore della grande cupola sono state aperte numerose finestre che inondano di luce l'interno dell'edificio  Effetto mistico della luce che si riflette in tutto l'interno della navata, con la cupola che dà l'apparenza di librarsi al di sopra di quest'ultima. Questo effetto fu reso possibile grazie all'inserimento di quaranta finestre nella cupola stessa, sopra la cornice. RAVENNA, Capitale bizantina  Capitale dell’Impero d’Occidente, Regno Ostrogoto e Terre orientali d’Italia (402-751)  Posizione adriatica con il Porto di Classe, il ruolo di Capitale imperiale rendono Ravenna il centro di massimo contatto con i centri cristiani bizantini  Reggenza di Galla Placidia 378-395(figlia Teodosio I): sviluppo della città - Basilica di San Giovanni Evangelista - Mausoleo di Galla Placidia MAUSOLEO DI GALLA PLACIDIA  Pianta a croce latina, quasi centrale  Quattro bracci voltati a botte  Cupola nell’incrocio nascosta da tiburio  Estrema semplicità edificio esterno  Interni irreali, ampia spazialità, estrema ricchezza decorativa RAVENNA, Capitale bizantina  493 – Teodorico, re degli Ostrogoti, sconfigge Odoacre e conquista Ravenna: Capitale d’Italia  Avendo vissuto come ostaggio a Costantinopoli, si formò negli ambienti di corte bizantini. Tuttavia nuova esigenza di monumenti di culto ariano per i Goti - Sant’Apollinare nuovo - Mausoleo di Teodorico SANT’APOLLINARE NUOVO  La basilica conserva il più grande ciclo musivo d’Italia.  In seguito alla conquista della città da parte dell'Impero bizantino (540) l'imperatore Giustiniano consacrò tutti gli edifici legati ai goti e all'arianesimo al culto cattolico. La basilica venne riconsacrata a San Martino di Tours  Edificio a tre navate, attualmente privo di quadriportico e preceduto da nartece  Esternamente si presenta con una facciata a salienti, realizzata in laterizio  La navata centrale, larga il doppio di quelle laterali, terminava con un'abside semicircolare all'interno e poligonale all'esterno SANT’APOLLINARE NUOVO  Le pareti della navata centrale sono divise in tre fasce ben distinte dalle decorazioni musive.  La fascia più alta è decorata da una serie di riquadri con scene della vita di Cristo.  Alcune scene permettono di evidenziare alcune evoluzioni dell'arte del mosaico nell'epoca di Teodorico. La scena del Cristo che divide le pecore dai capretti ricorda quella del Buon Pastore del Mausoleo di Galla Placidia, ma le differenze sono notevoli: figure non più disposte in profondità, ma schiacciate l'una sull'altra, molte semplificazioni (alcuni animali non hanno nemmeno le zampe). RAVENNA, Capitale bizantina  Giustiniano conquista Ravenna (540) e regna sui territori occidentali (fino al 565)  Periodo di massima espressione dell’arte bizantina  Sant’Apollinare in Classe  Basilica di San Vitale BASILICA DI SAN VITALE  Struttura complessa: combina elementi architettonici romani (la cupola, la forma dei portali, le torri) con elementi bizantini (l'abside poligonale, la costruzione in mattoni…)  Distacco dalle tipiche basiliche longitudinali: pianta a base centrale (ottagonale), con cupola inglobata e nascosta dal tiburio.  Ogni faccia è collegata con quella attigua mediante contrafforti e, a sua volta, si suddivide in settori per mezzo di paraste e di una sottile cornice dentellata. BASILICA DI SAN VITALE  La pianta : un deambulatorio ottagonale a due piani, che racchiude un ambiente centrale dello stesso disegno, posti fra loro in rapporto aureo.  Nel passaggio dall'uno all'altro si trovano delle esedre, traforate da un doppio ordine di arcatelle e racchiuse entro grandi archi sostenuti da pilastri angolari  Su di questi si imposta la cupola  Un nartece in posizione asimmetrica  Abside poligonale all'esterno, semicircolare all'interno e affiancata da due piccoli ambienti (detti pastoforia).
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