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Un ragazzo normale analisi riassunto e commento, Appunti di Italiano

Recensione un ragazzo normale di Lorenzo Marone

Tipologia: Appunti

2020/2021

In vendita dal 02/03/2021

Saretta_Mele
Saretta_Mele 🇮🇹

3.7

(7)

36 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Un ragazzo normale analisi riassunto e commento e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! Un ragazzo normale di Lorenzo Marone, è un romanzo pubblicato dalla Feltrinelli,che racconta la quotidianità di Mimì, un ragazzo che nel 1985 vive con i genitori, la sorella e i nonni in uno stabile nei pressi di piazza Leonardo, nel quartiere Vomero, dove il padre lavora come portiere. La vita di Mimì è quella di un “ragazzo normale”, trascorre infatti le giornate come tanti altri ragazzi , giocando per strada ,andando a scuola e nel suo caso sempre in compagnia di Sasà, il suo migliore amico. La sua quotidianità viene spezzata dagli incontri con Viola la ragazzina della quale Mimì è innamorato. Il ragazzo appassionato di esperimenti, fumetti e soprattutto supereroi consce Giancarlo che, in breve tempo, diventa l’eroe tanto cercato. Giancarlo non ha poteri, non possiede una batmobile ma una Mehari color verde,nonostante questo ha un’arma potentissima: la scrittura. Giancarlo è infatti un giornalista che si occupa di inchieste contro la camorra che vive nello stesso stabile del ragazzino. Mimì conosce infatti il Giancarlo Siani che cadrà vittima della camorra proprio il 23 settembre 1985, e proprio davanti a quel palazzo. Giancarlo e Mimì diventano amici , nei mesi che precedono la morte del giornalista uniti da numerosi interessi in comune. In questi mesi, Mimì scoprirà che i veri eroi sono quelli che combattono giorno dopo giorno per migliorare il mondo, scoprirà i lati positivi e negativi dell’amore e scoprirà il valore dell’amicizia,che può cambiarti la vita. Ma soprattutto scoprirà il potere delle parole in grado di custodire i ricordi delle persone a noi care e che ormai non ci sono più. Il romanzo è scritto in un italiano forbito che si mescola con termini napoletani. Molte sono infatti le espressione tipiche del nostro dialetto che l’autore usa anche per narrare vicende o descrivere i personaggi. In questo modo Marone riesce ad avvicinarci ancora di più alla dimensione napoletana. Il romanzo è un flusso di ricordi del anno 1985,anche se spesso gli avvenimenti non seguono un ordine preciso, numerosi sono infatti i flashback e i flashforward. Grazie a queste tecniche sembra di trovarsi realmente nella mente di Mimì e avere accesso ai suoi tanti ricordi, l’autore però a causa dei numerosi avvenimenti spesso genera confusione, caratteristica dei monologhi interiori. Marone scrive con grazia e delicatezza raccontandoci della sua Napoli, la città è infatti protagonista e la si i trova nei paesaggi e nella parole dei personaggi. Lo stile è molto semplice, per niente complesso e alla portata di chiunque, (a parte per chi non conosce il dialetto napoletano che potrebbe riscontrare qualche difficoltà ) ,forse per cercare di avvicinare un pubblico più ampio ,e far comprendere al meglio ai lettori i molteplici messaggi dell’autore. Giancarlo è rappresentato anche lui come un ragazzo normale che con passione si impegna quotidianamente per migliorare il mondo in cui vive. Ed è questo il messaggio espresso dall’autore : non è necessario avere dei superpoteri o essere dei supereroi per rendere il mondo un posto migliore. Ognuno di noi nel suo piccolo può aiutare gli altri e cercare di migliorare la vita di chi ci circonda partendo da una buona azione.Come dice la nonna di Mimì: “non esistono eroi al mondo, solo persone che ogni tanto fanno una bella azione, la cosa giusta, e poi tornano a essere uno qualunque”. Questo romanzo ci riporta indietro nel tempo ritornando anche noi negli anni 80, ma soprattutto ci fa sentire parte della famiglia Russo. Affrontando con loro le difficoltà e brindando con il prezioso vino da mille lire di Rosario Russo nei momenti di festa. Grazie all’attenta descrizione di Marone ci sembra di conoscere diversi personaggi oltre alla numerosa famiglia Russo, personaggi come Viola,riuscendo perfino a sentire l’odore di ciliegia delle sue labbra. Riusciamo anche a vedere molteplici luoghi, come ad esempio la famosa vista di piazza Leonardo dal Terrazzo degli Scognamiglio. Il romanzo colpisce proprio grazie alla sua semplicità nel narrare eventi comuni che però accomunano la vita di tutti noi, mettendo in evidenza valori che spesso diamo per scontato e aiutandoci inoltre a ritrovare la fiducia nelle persone, fiducia che ormai non ci appartiene quasi più. Un ragazzo normale di Lorenzo Marone, è un romanzo pubblicato dalla Feltrinelli,che racconta la quotidianità di Mimì, un ragazzo che nel 1985 vive con i genitori, la sorella e i nonni in uno stabile nei pressi di piazza Leonardo, nel quartiere Vomero, dove il padre lavora come portiere. La vita di Mimì è quella di un “ragazzo normale”, trascorre infatti le giornate come tanti altri ragazzi , giocando per strada ,andando a scuola e nel suo caso sempre in compagnia di Sasà, il suo migliore amico. La sua quotidianità viene spezzata dagli incontri con Viola la ragazzina della quale Mimì è innamorato. Il ragazzo appassionato di esperimenti, fumetti e soprattutto supereroi consce Giancarlo che, in breve tempo, diventa l’eroe tanto cercato. Giancarlo non ha poteri, non possiede una batmobile ma una Mehari color verde,nonostante questo ha un’arma potentissima: la scrittura. Giancarlo è infatti un giornalista che si occupa di inchieste contro la camorra che vive nello stesso stabile del ragazzino. Mimì conosce infatti il Giancarlo Siani che cadrà vittima della camorra proprio il 23 settembre 1985, e proprio davanti a quel palazzo. Giancarlo e Mimì diventano amici , nei mesi che precedono la morte del giornalista uniti da numerosi interessi in comune. In questi mesi, Mimì scoprirà che i veri eroi sono quelli che combattono giorno dopo giorno per migliorare il mondo, scoprirà i lati positivi e negativi dell’amore e scoprirà il valore dell’amicizia,che può cambiarti la vita. Ma soprattutto scoprirà il potere delle parole in grado di custodire i ricordi delle persone a noi care e che ormai non ci sono più. Il romanzo è scritto in un italiano forbito che si mescola con termini napoletani. Molte sono infatti le espressione tipiche del nostro dialetto che l’autore usa anche per narrare vicende o descrivere i personaggi. In questo modo Marone riesce ad avvicinarci ancora di più alla dimensione napoletana. Il romanzo è un flusso di ricordi del anno 1985,anche se spesso gli avvenimenti non seguono un ordine preciso, numerosi sono infatti i flashback e i flashforward. Grazie a queste tecniche sembra di trovarsi realmente nella mente di Mimì e avere accesso ai suoi tanti ricordi, l’autore però a causa dei numerosi avvenimenti spesso genera confusione, caratteristica dei monologhi interiori. Marone scrive con grazia e delicatezza raccontandoci della sua Napoli, la città è infatti protagonista e la si i trova nei paesaggi e nella parole dei personaggi. Lo stile è molto semplice, per niente complesso e alla portata di chiunque, (a parte per chi non conosce il dialetto napoletano che potrebbe riscontrare qualche difficoltà ) ,forse per cercare di avvicinare un pubblico più ampio ,e far comprendere al meglio ai lettori i molteplici messaggi dell’autore. Giancarlo è rappresentato anche lui come un ragazzo normale che con passione si impegna quotidianamente per migliorare il mondo in cui vive. Ed è questo il messaggio espresso dall’autore : non è necessario avere dei superpoteri o essere dei supereroi per rendere il mondo un posto migliore. Ognuno di noi nel suo piccolo può aiutare gli altri e cercare di migliorare la vita di chi ci circonda partendo da una buona azione.Come dice la nonna di
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