Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Una "rivoluzione della lettura" alla fine del XVIII secolo?, Dispense di Letteratura

Il saggio delinea la rivoluzione della lettura avvenuta alla fine del XVIII secolo, ripercorrendo i cambiamenti sociali, le diverse modalità di leggere e il rapporto tra biblioteche e società di lettura.

Tipologia: Dispense

2020/2021

Caricato il 21/03/2021

lorenzocappelli
lorenzocappelli 🇮🇹

2 documenti

1 / 1

Toggle sidebar

Spesso scaricati insieme


Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica Una "rivoluzione della lettura" alla fine del XVIII secolo? e più Dispense in PDF di Letteratura solo su Docsity! UNA "RIVOLUZIONE DELLA LETTURA" ALLA FINE DEL XVIII SECOLO? di Reinhard Wittman Nessun evento ha avuto una rilevanza pari alla moda della lettura di romanzi (Romansleserey) in Germania e in Francia: basti ricordare il pensiero di Heinzmann, librario svizzero, il quale riteneva che i romanzi abbiano afflitto il privato più della rivoluzione francese. In definitiva, alla fine del XVIII secolo si verificò un'immensa trasformazione delle abitudini di lettura, un'epidemia e rivoluzione della lettura (in Inghilterra gli operai si facevano portare il giornale sul posto di lavoro), e, nello specifico, un passaggio da un modo intensivo (lettura ripetuta di uno ristretto numero di opere, perlopiù a carattere religioso, come la Bibbia) a uno estensivo (consumare in maniera moderna diverse letture per informazione e intrattenimento, ossia leggere diversi libri ma una volta sola). A questa rivoluzione contribuì l'aumento della popolazione tedesca, che raddoppiò tra il 1700 e il 1800, e l'urbanizzazione. La borghesia, un gruppo molto eterogeneo (borghesia istruita, eruditi), iniziava a mettere in dubbio il monopolio dell'informazione e dell'interrpetazione da parte dello Stato e del clero, perciò la lettura assumeva una funzione emancipatoria (mentre prima il libro era considerato un medium autoritario). Tuttavia, la democratizzazione reale della lettura verrà raggiunta soltanto nel XIX secolo. Come si è sviluppata la lettura? Il processo è stato non lineare, e caratterizzato dalle seguenti fasi: – è iniziato all'insegna di una lettura "selvaggia", ingenua, non disciplinata, ad alta voce, perché la gente non aveva tempo e motivazioni per dedicarsi a letture estese. Si leggevano principalmente tabelle, norme sulla semina e libretti popolari: opere dal livello culturale piuttosto basso, che tuttavia hanno favorito l'alfabetizzazione. Dopo la rivoluzione francese, si sviluppò un interesse generalizzato per novità sui temi di libertà, uguaglianza e fratellanza, quindi il popolo cercò di imparare a leggere autonomamente (in particolare, "Pamela", eroina culturale di una comunità femminile). Opposta alla lettura "selvaggia" vi era sempre stata quella "erudita", ma l'erudito che dimentica il mondo nei suoi libri era ormai una macchietta, greve e malinconica; – molto meglio di quella "selvaggia" ed "erudita" era la lettura "utile", favorita dall'ideologia dei Lumi: alimentava la morale e il dovere morale e permetteva al borghese di ottenere una nuova identità. I Krautjunker (signori di campagna) avevano pochi libri, ma importanti, in tal senso, furono le città commerciali protestanti della Germania. I cattolici si appropiarono dei modi di lettura venti/trent'anni dopo i protestanti: temevano che la lettura favorisse la decristianizzazione. – infine, si ricorda la lettura "emotiva" o "empatica", che rappresentava il bisogno di contatto con la vita dietro la pagina scritta, di riversare proprie emozioni nell'atto di lettura, di entrare in un rapporto più intimo con autore ("Pamela", "I dolori del giovane Werther", il quale ha causato un numero incredibilmente alto di suicidi). Il luogo di lettura principale era la sfera familiare, l'ambito domestico. Ma si trattava di un "furore di leggere" che spesso non portava a niente. Dalla metà del XVIII secolo, il libro fu inteso come una merce culturale; di conseguenza, in quel periodo aumenta il numeri di librai, richiesta, pubblicità, tiratura. Si impose il formato in-ottavo. Ma si poteva leggere anche senza acquistare, grazie alle biblioteche circolanti e alle società di lettura, che rivoluzionarono la lettura in Germania. Le biblioteche pubbliche, al contrario, giocarono un ruolo nullo. Le biblioteche circolanti avevano testi di scarsa qualità, ed erano considerati come i mezzi che, erroneamente, alimentavano il furore di leggere; al contrario le società di lettura, autoamministrate, rendevano disponibili testi di qualità, i quali potevano essere discussi in salette apposite. Poi sorsero le biblioteche di lettura, più organizzate. In definitiva, nel 1820 i lettori non leggevano più quello che gli era suggerito, bensì quello che soddisfaceva i loro bisogni.
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved