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La Guerra Fredda: Origini, Conflitti e Connessezze, Sintesi del corso di Storia

Storia politicaStoria InternazionaleStoria moderna

L'inizio della guerra fredda tra stati uniti e unione sovietica dopo la fine della seconda guerra mondiale. Le differenze ideologiche e economiche tra i due stati portano a contrapposte politiche, con la creazione di blocchi contrapposti in europa. Il documento tratta anche della sovietizzazione dell'europa orientale, l'intervento statunitense in europa e la formazione della nato. La guerra di corea e la morte di stalin sono anche discusse.

Cosa imparerai

  • Come la Unione Sovietica ha influenzato l'Europa orientale dopo la guerra?
  • In che modo la fine della Seconda Guerra Mondiale ha portato all'inizio della Guerra Fredda?
  • Come gli Stati Uniti hanno reagito alla sovietizzazione dell'Europa orientale?

Tipologia: Sintesi del corso

2019/2020

Caricato il 02/01/2020

francesca_bonanomi
francesca_bonanomi 🇮🇹

4.3

(4)

7 documenti

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Scarica La Guerra Fredda: Origini, Conflitti e Connessezze e più Sintesi del corso in PDF di Storia solo su Docsity! Introduzione La Guerra fredda comincia con la fine della Seconda guerra mondiale ed è caratterizzata dall’opposizione tra Stati Uniti e Unione Sovietica, due grandi potenze con due diversi modelli di sviluppo: da un lato il capitalismo, dall’altro il comunismo. Pur definendosi “guerra” non assistiamo mai ad uno scontro diretto tra le due potenze: questo conflitto infatti non può essere risolto militarmente poiché l’avvento di strumenti di distruzione di massa come la bomba atomica (sperimentata con i bombardamenti su Hiroshima e Nagasaki) rende impraticabile l’opzione militare, pena la distruzione mondiale La creazione di due blocchi contrapposti (1945-1950) Nelle fasi finali del secondo conflitto mondiale le potenze ormai vittoriose (Gran Bretagna, Stati Uniti e URSS) si incontrano per stabilire i destini europei, È in queste conferenze che viene definito il futuro della Germania e di Berlino, che sono divise in quattro zone occupate dalle potenze vincitrici e dalla Francia. La guerra però ha piegato le economie gli stati europei e solo USA e URSS possono competere in qualità di potenze mondiali, anche se i due stati si trovano in una situazione decisamente diversa: l’URSS esce molto provata da una guerra che ha devastato il suo territorio, mentre gli USA sono assai floridi e ricchi, anche grazie al fatto che i combattimenti non li hanno colpiti direttamente. Tra le due grandi potenze, non più legate dal comune nemico nazista, emergono le differenze riguardanti i sistemi ideologici ed economici che le caratterizzano: da un lato il capitalismo americano (e occidentale) e comunismo sovietico. Proprio la convinzione della superiorità del proprio modello di sviluppo porterà alla contrapposizione tra esse, che si manifesterà inizialmente in una differenza di vedute sul futuro della Germania. Negli anni tra la fine della guerra e il 1950 Stalin infatti crea alcuni stati-satellite alle porte dell’URSS imponendo governi comunisti in Polonia, Romania, Bulgaria, Cecoslovacchia, Ungheria. La sovietizzazione dell’Europa orientale avviene principalmente attraverso metodi autoritari. Questi anni sono anche segnati da un progressivo impegno statunitense in Europa, sempre al fine di evitare un espansionismo. Così gli Stati Uniti dapprima si sostituiscono alla Gran Bretagna nell’elargire aiuti economici a Grecia e Turchia e nel giugno del 1947 lanciano lo European Recovery Program, anche noto come Piano Marshall dal nome del segretario di stato USA che lo annuncia. Questo piano prevede aiuti economici ai paesi europei per la ricostruzione post-bellica e supporto nella creazione di un mercato europeo. Anche l’URSS viene invitata ad aderire al piano ma preferisce declinare l’offerta e opporsi ad esso, ritenendolo uno strumento dell’imperialismo americano. nel giugno del 1948 gli occupanti del settore occidentale (inglesi, francesi ed americani) unificanole loro porzioni di territorio e iniziano a farvi circolare una moneta unica, in vista della creazione di uno stato tedesco autonomo. L’URSS, che occupa il settore tedesco di cui fa parte Berlino (città divisa a sua volta in quattro settori), reagisce con il blocco delle vie di terra di accesso alla città che durerà fino al maggio 1949 e costituisce la prima grande contrapposizione tra potenze della Guerra fredda. Pochi mesi dopo la fine del blocco nasce la Repubblica Federale Tedesca nel settore occidentale, seguita dalla Repubblica Democratica Tedesca in quello sovietico. L’ultimo tassello nella definizione delle due sfere contrapposte è costituito dalla creazione della NATO con la firma, il 4 aprile 1949, del Patto Atlantico. La minaccia dell’espansionismo sovietico richiede infatti un’alleanza degli stati occidentali sul piano militare, in quanto gli Stati Uniti altrimenti non possono garantire adeguata protezione all’Europa. Il 1949 si chiude con due eventi che spingono ancora di più gli Stati Uniti a temere per la propria supremazia. A questo si associa la proclamazione della Repubblica Popolare Cinese nell’ottobre del 1949: la vittoria di Mao in Cina e gli accordi stipulati con l’URSS alimentano una percezione del comunismo internazionale come di un fenomeno monolitico asservito alla potenza sovietica. Dal riarmo alla coesistenza pacifica (1950-1956) Il 25 giugno del 1950 lo stato comunista della Corea del Nord invade l’omonimo stato del sud, a regime non comunista . Ha inizio così la Guerra di Corea, che vede l’intervento diretto USA su mandato ONU, mentre URSS e Cina agiscono appoggiando non ufficilamente la Corea del Nord. Nel 1953, dopo alterne vicende, si giunge alla firma di un armistizio che, di fatto, ripristina la situazione iniziale. Intanto assistiamo ad un grande cambiamento al vertice delle due grandi potenze: nel 1953 Stalin muore e gli succede prima Georgij Malenkov e poi Nikita Krusciov (in russo, Nikita Sergeevič Chruščëv) dal 1955; negli Stati Uniti, Truman invece termina il suo mandato e si insedia come nuovo presidente il generale Dwight Eisenhower. Nel solco di questo processo rientra anche il famoso discorso di Krusciov del febbraio 1956 al XX Congresso del Partito Comunista Sovietico: egli difende la nuova politica di coesistenza pacifica con l’occidente e condanna apertamente i crimini di Stalin e il “culto della personalità” connesso alla sua figura. Inoltre nei mesi successivi scioglie il Cominform e apre ad una distensione con Tito e ad una maggiore libertà per i governi comunisti degli stati satellite. La guerra fredda nelle periferie e la nuova corsa agli armamenti (1956-1963) John Fitzgerald Kennedy, diviene presidente nel 1961 e potenzierà la capacità nucleare USA contribuendo all’intensificazione della corsa agli armamenti che caratterizzerà i primi anni ’60. Nel 1958 Krusciov dà avvio alla cosiddetta crisi di Berlino, al fine di fermare il processo di rafforzamento della Repubblica Federale Tedesca. Il prodotto di questo scontro, protrattosi fino al 1961, sarà la costruzione del famoso muro a dividere le due diverse zone d’occupazione della città.
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