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Ungaretti : vita opere e pensiero, Schemi e mappe concettuali di Italiano

Panoramica sul pensiero e le opere di Ungaretti

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2022/2023

Caricato il 11/06/2023

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angela-romano-2 🇮🇹

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9 documenti

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Scarica Ungaretti : vita opere e pensiero e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Italiano solo su Docsity! GIUSEPPE UNGARETTI Giuseppe Ungaretti nasce ad Alessandria d’Egitto nel 1888 perché suo padre, originario della provincia di Lucca, si era trasferito in Egitto in quanto era operaio nella costruzione del canale di Suez. Il padre muore quando Giuseppe aveva solo 2 anni e la madre restò a vivere ad Alessandria d’Egitto gestendo un forno di pane. Nonostante le difficoltà economiche la madre riesce a mandarlo nella migliore scuola del Cairo e qui studia la cultura italiana e francese. A 24 anni va a Parigi dove vive per due anni. Qui frequenta l’università della Sorbona e conosce i poeti e gli artisti francesi e stranieri come Apollinaire e Picasso. In questi anni inizia a pubblicare le sue poesie sulla rivista LACERBA. Nel 1914, a 26 anni, si trasferisce a vivere a Milano e aderisce al movimento nazionalista. Prende posizione come interventista nel dibattito precedente la guerra e quindi era favorevole all’entrata in guerra. Nel 1915 si arruola come volontario e combatte come soldato semplice sul fronte del Carso. Lo stato d’animo che prova in guerra e l’esperienza della trincea è tutta presente nella poesia ITALIA. L’esperienza della guerra sarà per lui molto deludente perché si rende conto della disorganizzazione dell’esercito italiano e della drammaticità della guerra. Egli così riscopre i veri valori della vita che sono quelli della fratellanza e della solidarietà tra gli uomini. Durante il periodo della guerra, tra dicembre 1915 e ottobre 1916, egli scrive la prima raccolta di poesie dal titolo IL PORTO SEPOLTO. Questa raccolta fu pubblicata dal suo amico di reggimento, l’editore Ettore Serra, che si conservò tutti i foglietti suoi quali Ungaretti scriveva le sue poesie. Alla fine della prima guerra mondiale Ungaretti torna a Parigi e lavora all’Ambasciata italiana come giornalista del giornale “Popolo d’Italia” fondato da Mussolini . Ungaretti condivideva l’idea fascista di ritornare all’ordine e all’unità della nazione per cui si iscrisse nel 1919 ai fasci di combattimento. In quest’anno pubblica anche ALLEGRIA DEI NAUFRAGI, una raccolta di poesie. Nel 1920 si sposa con la francese Jeanne Dupoix dalla quale avrà tre figli. L’anno dopo inizia a lavorare nell’ufficio stampa del Ministero degli Esteri e ritorna a vivere a Roma. In questi anni ha delle difficoltà economiche e così pensa di ritornare a vivere in Egitto dove viveva ancora la madre. Scrisse a Mussolini per avere in Egitto un incarico ma non lo ottenne. Iniziò però a collaborare con il giornale e iniziò anche la carriera di conferenziere in tutta Europa tenendo incontri politici e letterari. Grazie a questa attività di conferenziere inizia a farsi conoscere. Nel 1928, a 40 anni, ebbe una profonda crisi spirituale che lo porta a convertirsi al cattolicesimo. Pubblica poi nuove raccolte di poesie come L’ALLEGRIA, SENTIMENTO DEL TEMPO. Nel 1936 si trasferì a San Paolo del Brasile per insegnare Lingua e letteratura italiana. Qui muori l’amatissimo figlio Antonietto di soli 9 anni. Rientra in Italia e insegna all’università di Roma Letteratura italiana fino poi alla pensione.In questo periodo Roma fu occupata dai nazisti e tutte le sue riflessioni su tanti episodi traumatici saranno raccolte nel testo ROMA OCCUPATA dove unisce il dolore privato al dolore sociale e l’unica consolazione possibile la trova nella preghiera. Alla fine della seconda guerra mondiale il poeta è chiamato a giustificare la sua adesione al fascismo e poi sarà sospeso per due anni dall’insegnamento. Nel 1947 pubblica la raccolta IL DOLORE dove affronta la perdita degli affetti familiari, oltre al figlio aveva perso anche la madre e il fratello, e poi riflette sull’esperienza umana del dolore. Nel 1958 muore la moglie e lui riprende a viaggiare: partecipa convegni da Mosca al Sudamerica. Nell’università di San Paolo riceve una laurea ad honoris causa, è sempre più famoso e appare in TV nella lettura di Omero, prima di ogni puntata della serie dell’Odissea. Nel 1969 pubblica VITA DI UN UOMO dove raccoglie tutte le sue poesie e lui dirà che finalmente ha coronato il suo sogno e cioè “La vita come libro, il libro come vita”. Morì nel giugno del 1970. POETICA La poetica di Ungaretti può essere sintetizzata nel titolo dell’ultima raccolta e cioè VITA DI UN UOMO perché per il nostro poeta la poesia nasce da un bisogno di autenticità della vita e dall’esperienza autobiografica. Egli infatti ricava i temi delle sue poesie dalle sue proprie esperienze di vita. I critici suddividono la poetica di Ungaretti in due fasi: la prima fase del periodo ermetico mentre la seconda fase è quella del ritorno alla tradizione italiana. Il 1° periodo della poesia di Ungaretti è in stretto rapporto con l’Ermetismo ed anche con il Simbolismo francese che aveva conosciuto durante gli anni parigini universitari. Ungaretti condivide con l’ermetismo due aspetti: 1. La ricerca di parole pure e piene di significato 2. L’uso dell’analogia cioè l’associazione di parole che mettevano in contatto immagini che sembravano distanti ma in realtà non lo erano (ad es. le foglie che cadono in autunno = i soldati morti in guerra) L’esperienza traumatica della prima guerra mondiale impose all’animo sensibile di Ungaretti l’esigenza di indagare nella sua interiorità. Lui capì che era necessario ritornare ai valori profondi dell’uomo per superare la distruzione causata dalla guerra. Per questo motivo nello scrivere poesie lui ricerca gli elementi puri ed essenziali della lingua: ogni singola parola deve riuscire a rappresentare la condizione umana. Per lui la metrica non era importante perché il suo scopo era quello di comunicare l’essenziale. Nelle poesie scritte in trincea emergono i sentimenti di disorientamento e di annientamento ma c’è anche un grande amore per la vita e i sentimenti puri di fratellanza tra i compagni uniti dallo stesso destino. La sua poesia ha anche una funzione consolatoria perché dà all’uomo la possibilità di dare un senso alla vita. Nel 2° periodo, dopo il 1919, egli avverte la necessità di ritornare alla poetica tradizionale italiana e riscopre la metrica attraverso lo studio dei grandi poeti da Petrarca a Leopardi. Infatti nella raccolta SENTIMENTO DEL TEMPO le poesie traggono ispirazione dal passato storico dell’Italia e compare anche il senso del divino. L’ALLEGRIA Quest’opera comprende 5 raccolte di poesie che sono : ULTIME, IL PORTO SEPOLTO, NAUFRAGHI, GIROVAGO e PRIMO. Tutte le poesie sono raccolte in ordine cronologico e sono un vero diario autobiografico. Originariamente il titolo era ALLEGRIA DI NAUFRAGI per sottolineare quella sensazione di piacere che prova un naufrago quando capisce che si salverà dalla morte. Il “naufragio” per Ungaretti è quello della guerra, del senso di fallimento a cui sembra essere destinata la vita umana. Di fronte a questo forte pessimismo si presenta il sentimento di allegria, di felicità di chi vede una speranza di salvezza. Per Ungaretti l’unico rifugio sicuro e protetto è la poesia che è capace di dare speranza di sopravvivenza. Tutte le poesie sono scritte in versi liberi, brevi o brevissimi, e non c’è punteggiatura. Il linguaggio è essenziale. Tra le poesie ricordiamo VEGLIA:
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