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unità di apprendimento di chimica per la scuola primaria, Guide, Progetti e Ricerche di Chimica

unità di apprendimento per l'esame di fondamenti e didattica della chimica per la classe terza primaria sui passaggi di stato

Tipologia: Guide, Progetti e Ricerche

2019/2020
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Caricato il 29/02/2020

Erica_Giada
Erica_Giada 🇮🇹

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Scarica unità di apprendimento di chimica per la scuola primaria e più Guide, Progetti e Ricerche in PDF di Chimica solo su Docsity! UNITA’ DIDATTICA SCUOLA PRIMARIA TEMA I Passaggi di stato CONTESTO L’unità didattica si rivolge a studenti di una classe terza di una scuola primaria situata in un comune della prima cintura di Torino, in un contesto tranquillo con una bassa presenza di alunni stranieri. PREREQUISITI  Avere ben chiara la distinzione tra i 3 stati della materia;  Saper riconoscere l’ordine di grandezza dei numeri; OBIETTIVI Generali (da Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria)  L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere.  Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti.  Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali.  Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato. Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria:  Individuare, nell’osservazione di esperienze concrete, alcuni concetti scientifici quali: dimensioni spaziali, peso, peso specifico, forza, movimento, pressione, temperatura, calore, ecc.  Osservare e schematizzare alcuni passaggi di stato, costruendo semplici modelli interpretativi e provando ad esprimere in forma grafica le relazioni tra variabili individuate (temperatura in funzione del tempo, ecc.). Di dettaglio:  Saper riprodurre in laboratorio i passaggi di stato dell’acqua;  Comprendere che fornendo calore si innalza la temperatura della sostanza e viceversa e che è questo a provocare il passaggio di stato;  Osservare e comprendere che i passaggi di stato sono reversibili;  Riconoscere i passaggi di stato nei fenomeni della vita quotidiana. DESCRITTORI ATTIVITA’ 1 INTRODUZIONE Per introdurre i bambini al concetto dei passaggi di stato, l’insegnante inizia leggendo loro una storia tratta dal testo “Le favole dell’Alchimista” di R. Carpignano e T. Pera: Il desiderio di Viviana. L’insegnante poi stimola i bambini a parlare delle loro esperienze nella vita domestica con l’acqua e le sue forme. Si possono fare dei cartoncini colorati su cui scrivere le varie forme in cui si può trovare l’acqua (pioggia, acqua del rubinetto, acqua del fiume, neve, ghiaccio, vapore, ecc. …) che i bambini hanno sperimentato per poi attaccarli su un cartellone dividendo lo stato solido, liquido e gassoso. Questo per poter visualizzare meglio, magari con l’aggiunta di frecce i vari passaggi possibili. Poi l’insegnante chiede ai bambini: “Secondo voi come fa l’acqua a passare da uno stato solido a quello liquido? E da quello liquido a quello gassoso? Poi come fa a tornare liquida? E a tornare solida?” Si fa un’attività di brainstorming e si annota sui quaderni quanto emerso. Si può anche fare un altro cartellone in cui si scrivono le varie ipotesi fatte dai bambini. Punti di forza: questo tipo di attività cerca di coinvolgere il bambino attivamente nello svolgimento della lezione e quindi nel processo di apprendimento, la lettura della favola ha l’obiettivo di catturare l’attenzione del bambino sull’argomento e stimolarlo al pensiero per l parte successiva della lezione. conosce i propri alunni saprà quali andranno seguiti di più nei tempi più morti in modo che non perdano l’attenzione. 4. EVAPORAZIONE EBOLLIZIONE E CONDENSAZIONE All’inizio si fa brevemente il punto della situazione di quanto fatto la volta precedente. Poi l’insegnante passa a spiegare dal punto di vista teorico le caratteristiche dei vari passaggi di stato:  EVAPORAZIONE: Il passaggio di un liquido allo stato di vapore che avviene anche se non si è raggiunta la temperatura di ebollizione e che interessa soltanto la superficie del liquido a contatto con l’aria (esempio i panni stesi);  EBOLLIZIONE: Il passaggio di una sostanza dallo stato liquido allo stato aeriforme, che avviene attraverso la formazione di bolle le quali salgono in superficie e liberano il vapore in esse contenuto; il fenomeno, contrariamente all'evaporazione, avviene a una determinata temperatura per ogni sostanza;  CONDENSAZIONE: passaggio dallo stato di vapore a quello di liquido a causa della diminuzione della temperatura; è il fenomeno inverso all'ebollizione. Si fanno annotare le varie definizioni sul quaderno. Poi si passa alla parte sperimentale, per prima cosa per sperimentare l’evaporazione si fa bagnare un fazzoletto con l’acqua e lo si fa poi mettere sopra o vicino ad un termosifone per un po’ di tempo. Per sperimentare l’ebollizione si prende una piastra elettrica un pentolino e un po’ di acqua, si fa notare che dopo un po’ si formano delle bolle all’interno dell’acqua che piano piano iniziano a venire a galla e un po’ per volta il fenomeno diventa vorticoso. Si può lasciare bollire l’acqua per qualche minuto per far notare che il livello dell’acqua del pentolino scende. Per far sperimentare la condensazione di può mettere un coperchio di metallo sopra il pentolino per un po’ poi si fa notare che quando lo si alza si sono formate delle goccioline sulla sua superficie e questo è dovuto al fatto che il vapore a contatto con il metallo freddo è tornato ad essere acqua. Infine si fa controllare il fazzoletto che si era messo vicino al termosifone e si fa notare che anche se non si è fatta bollire l’acqua ora il fazzoletto è asciutto. Si cerca di fare in modo di coinvolgere alunni diversi per la verifica e lo svolgimento dei vari esperimenti. Si fa in modo che man mano i bambini annotino sul quaderno quello che sta succedendo. Punti di forza: anche qui il metodo sperimentale ha il vantaggio di rendere più chiari i concetti e mantenere viva l’attenzione dei bambini. Punti di debolezza: il maneggiare acqua bollente in classe può essere molto pericoloso, per cui è necessario fare molta attenzione. Inoltre anche qui è necessario mantenere viva l’attenzione di chi non è direttamente coinvolto. Tempi: 2 ore Valutazione: fronte alunno: partecipazione attiva e registrazione puntuale sul quaderno di quanto avviene in classe; fronte insegnante: verifica di quanto scritto sui rispettivi quaderni e attenzione particolare nei confronti di chi si distrae facilmente. 5. SUBLIMAZIONE E BRINAMENTO Si fa un breve resoconto di quanto fatto la volta precedente facendosi aiutare anche dagli alunni. Poi si passa a spiegare in linea teorica le caratteristiche dei passaggi di stato che si vogliono trattare:  SUBLIMAZIONE: passaggio diretto dallo stato solido a quello aeriforme senza passare attraverso la fase liquida.  BRINAMENTO: il passaggio dallo stato aeriforme a quello solido; è il fenomeno opposto alla sublimazione. A livello sperimentale si possono portare dei chicchi di caffè in classe e si possono far girare e annusare agli alunni chiedendo poi secondo loro perché si sente l’odore del caffè e arrivando poi a spiegare che questo avviene per sublimazione di qualche molecola che a contatto con l’aria si stacca e diventa vapore. Se si riesce si può anche portare in classe del ghiaccio secco (anidride carbonica allo stato solido) oppure si può far sperimentare la sublimazione dello iodio in modo da avere esempi più visibili di sublimazione. Per il fenomeno del brinamento si può portare l’esempio della patina bianca che si può vedere in inverno al mattino nei prati, che è dovuta al fatto che l’aria umida a causa delle temperature barre si trasforma in ghiaccio senza diventare prima acqua. L’insegnante durante la lezione farà in modo che gli alunni appuntino le definizioni e gli esempi sui loro quaderni, potrà anche chiedere di fare un disegno per ogni esempio fatto. Alla fine si cerca di chiudere il discorso cercando di fare un resoconto di quanto appreso in queste lezioni e cercando di far emergere dai bambini come i passaggi di stato siano dovuti ad un aumento o una diminuzione della temperatura della sostanza che si ottiene fornendo o togliendo calore. Si può riprendere il cartellone fatto la prima lezione per confrontare questo concetto con le ipotesi fatte dai bambini all’inizio del percorso. Si annota tutto sul quaderno Punti di forza: il fatto di spiegare argomenti poco usuali può risultare interessante per gli alunni che in genere hanno maggiore curiosità. Punti di debolezza: Essendo una lezione poco pratica può essere che interessi meno gli allievi. Il concetto di sublimazione in particolare è difficile da comprendere perché difficile da sperimentare e rapportare ad esperienze quotidiane dei bambini. Tempi: 2 ore Valutazione: fronte alunno: partecipazione attiva e compilazione precisa del proprio quaderno; fronte insegnante: osservazione delle dinamiche di classe per mantenere viva l’attenzione anche di chi in genere è meno interessato a questi argomenti. METODOLOGIA Si utilizza il metodo scientifico sperimentale e si cerca di rendere man mano partecipi gli alunni in quello che succede in classe. E’ possibile fornire agli alunni schede appositamente preparate ogni volta da attaccare sul proprio quaderno e compilare in modo da facilitare i resoconti. E’ anche possibile chiedere da una volta all’altra agli alunni di scrivere sui loro quaderno le loro impressioni su quanto svolto in classe. VALUTAZIONE FINALE Al termine dell’unità didattica l’insegnante preparerà una verifica da sottoporre agli alunni per vedere il loro grado di apprendimento e comprensione di quanto spiegato, questa potrà essere composta da schede da compilare in merito agli argomenti svolti, del tipo di quelle inserite di seguito. Sarà compito degli alunni svolgere con attenzione la verifica e dell’insegnante farne la valutazione conclusiva tenendo conto anche di quanto osservato durante lo svolgimento delle lezioni.
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