Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Uno nessuno centomila Pirandello, Schemi e mappe concettuali di Italiano

Riassunto dettagliato di Uno nessuno centomila di Pirandello, ottimo ripasso per esame di stato

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2021/2022

Caricato il 17/05/2023

giorgialibardi03
giorgialibardi03 🇮🇹

4.7

(3)

3 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Uno nessuno centomila Pirandello e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Italiano solo su Docsity! Uno, nessuno e centomila Questo romanzo di Pirandello risale al periodo tra il 1925 e il 1926, per quanto riguarda la pubblicazione. Si tratta di un racconto in prima persona del protagonista, Vitangelo Moscarda. Si può affermare che quest’ultimo prosegue l’indagine di Mattia Pascal, portandola ad estreme conseguenze. La vita di Moscarda scorre tranquilla fin quando un’osservazione della moglie lo fa trasecolare: il naso gli pende leggermente a destra. . È l’inizio della fine. Moscarda scopre che gli altri lo vedono in maniera diversa rispetto a come lui si vede, e che queste visioni sono per di più diverse tra loro. Se all’inizio l’indagine riguarda solo l’aspetto fisico, ben presto il tormento si estende alla definizione complessiva di sé. Il protagonista scopre così con raccapriccio che per tutto il paese egli non è altro che un «buon figliuolo feroce», capace solo di vivere di rendita grazie a quanto ha accumulato il padre praticando l’usura, senza avere né l’ardimento né la tracotanza del padre. Per confutare questa immagine, decide di risarcire e beneficiare le vittime della sua banca, a cominciare da Marco di Dio, un povero disgraziato, che ha subito in gioventù un’ignominiosa condanna per molestie sessuali ai danni di un fanciullo e che vive con la moglie Diamante in una catapecchia di sua proprietà. Moscarda decide di donare la casa al pover’uomo, inscenando prima un finto sfratto, per rendere ancora più eclatante il suo gesto; ma l’azione non ottiene l’effetto sperato, perché la gente del paese si limita a pensare che sia impazzito. Quando Moscarda si intestardisce su questa strada ordinando a Quantorzo di liquidare la banca, la comunità interviene a bloccare il povero folle; anche la moglie lo abbandona e intenta contro di lui una causa di interdizione. Moscarda, sempre più solo, si rifugia nell’affetto di Anna Rosa, una giovane amica della moglie, per la quale tutti gli hanno sempre attribuito un debole. Ma quando l’intimità si fa più stringente, anche Anna Rosa si ritrae spaventata, ferendolo gravemente, senza ragione apparente, a un minimo cenno di avvicinamento da parte sua. Dopo una lunga convalescenza, Moscarda decide di abbandonare tutto e di ritirarsi a vivere nell’ospizio che lui stesso ha fondato donando tutti i suoi averi. Finalmente in pace con se stesso, Moscarda rinuncia a tutto, persino al suo nome, per immergersi completamente nel flusso vitale, cancellando ogni consapevolezza di sé, così come ogni altro elemento della natura. Nella conclusone molti critici hanno visto il passaggio dalla poetica umorista al surrealismo. La natura assume connotati mitici e diventa un’alternativa alla vita associata, alla civiltà e alla città.
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved