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Utopia utopismo, Sintesi del corso di Comunicazione Politica

Riassunto di Comunicazione Politica riguardante l'Utopia e l'Utopismo tratto dal libro "Elementi di Storia delle Dottrine Politiche" di F.Taricone

Tipologia: Sintesi del corso

2015/2016

Caricato il 26/02/2016

edo_urbani
edo_urbani 🇮🇹

4.5

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Scarica Utopia utopismo e più Sintesi del corso in PDF di Comunicazione Politica solo su Docsity! Utopia-Utopismo 1.Dal mondo greco all'Umanesimo Utopia è il termine nato da Tommaso Moro nel 1516. La parola deriva dal greco ou-topos ossia non-luogo. Con il termine Utopia si inventa, si descrive, si costruisce o si crede alla possibilità di una comunità perfetta che nella realtà non è mai esistita, che forse non esisterà mai o forse potrebbe esistere. Il mondo greco dà origine all'Utopia con la Polis. Un esempio lo descrive Platone nel suo stato utopico: la Repubblica in cui vi saranno tre classi: i filosofi, i guardiani e i privati cittadini. La repubblica è anche la prima utopia egualitaria fra i sessi, poiché non esclude le donne. Altri tratti che saranno poi tipici delle successive utopie sono l'importanza dell'educazione pari al godimento dei beni e una concezione armonica della comunità. Un'altra importante creazione utopica di Platone fu Atlantide. Città fondata per volere di Poseidone. Atlantide è una sorta di paradiso terrestre pagano, ricca di tutto con una popolazione operosa. La forma di governo non era la democrazia, ma era importante che i governanti apprezzassero la virtù. Proprio con l'abbandono di questo principio, l'isola fu inghiottita dalle acque rimanendo come un'occasione di felicità perduta. Nel mondo romano l'Utopia non ebbe grande seguito poiché la filosofia romana era incline al realismo. Nel Medio Evo invece c'era la Nuova Gerusalemme, la città utopica scesa dal cielo, dopo la sconfitta dell'Anticristo; una città modello descritta come un quadrato perfetto. Nell'età umanistica il tema delle utopie è presente soprattutto nell'architettura, con la creazione di città dalle forme perfette: città a stella inscritte in cerchi perfetti, con edifici atti a ogni tipo di funzione e case tutte uguali per forme e dimensioni; ma ciò andrà in contrasto con i reali progetti di città di questo periodo, incentrati su piante a forma poligonale o a stella per garantire migliore difesa e piazze centrali collegate da fitte reti di strade, o con al centro il palazzo del principe e disposizione radiale. 2.Tommaso Moro Gli umanisti del 500 erano in contatto tra loro e anche Moro era in contatto con Erasmo da Rotterdam, il massimo umanista europeo. Quando uscì Utopia, More era nel pieno della carriera politica fino a quando non disconobbe il divorzio del Re Enrico VIII (1532), cadendo così in disgrazia. Poi nel 1534 non legittimò il sovrano come capo della Chiesa inglese condannandosi così a morte, avvenuta nel 1535. Utopia, l'opera più importante di Tommaso Moro è costituita di due parti: la prima descrive i mali sociali e politici dell'Inghilterra del suo tempo; la seconda descrive il viaggio di Itlodeo nell'isola di Utopia. Il dialogo parte dalla denuncia di una delle tante impiccagioni per furto, tipiche in Inghilterra in quel periodo, che per Itlodeo sono ingiuste in quanto troppo severe rispetto al reato commesso. L'isola di Utopia è fondata da Utopo che ne è anche il legislatore. E' formata da 54 città, tutte uguali, di forma quadrata, recintate, organizzate secondo il sistema delle piazze(tipico delle città rinascimentali) e con case adibite a 30 famiglie(unità chiamata sifograntia. Queste unità scelgono ogni anno il loro rappresentante, il filarco. Ogni 10 filarchi viene eletto un protofilarco, e dai 200 filarchi un capo supremo, scelto a vita. L'attività lavorativa era fondata sull'agricoltura. L'orario di lavoro era di sole 3 ore la mattina e 3 ore il pomeriggio. Gli utopiani lavorano tutti e poco, e hanno a disposizione una gran quantità di tempo libero che impiegano a loro piacimento. I piaceri sono concessi a patto che non si procuri danno a sé o a altri. La proprietà privata non esiste. Le guerre sono da disprezzare ad eccezioni di quelle difensive e umanitarie. Le religioni sono diverse e tutte tollerate: quella prevalente è una forma di deismo che viene identificata poi come cristianesimo. Nel '500 appare la Repubblica immaginaria di Ludovico Agostini: quest'opera tratteggia una repubblica in cui regni il cattolicesimo sotto il dominio del papa, non vi siano eresie e soprattutto la lussuria e il lusso eccessivo tipici delle corti italiane del tempo (un ritorno genuino al primo cristianesimo in pratica). 3.Campanella e la Città del sole L'utopia per eccellenza di ogni epoca è la Città del sole, di Tommaso Campanella(1568-1639), domenicano di Stilo, morto a Parigi. Nel 1599 viene processato e poi arrestato per aver tentato un'insurrezione in Calabria contro il governo spagnolo. Fingendosi pazzo salvò la vita ma venne trasferito nel carcere di Sant'Elmo a Napoli per 27 anni. Proprio lì scrisse la maggior parte delle sue opere, la più famosa è appunto la Città del sole; in quest'opera è la coscienza dell'uomo a esercitare il potere, fondato non sulla forza o sul diritto, ma sulla ragione e sull'amore, posti al servizio della collettività. In quest'opera gli interlocutori sono un cavaliere ospitaliero e il nocchiere genovese di Colombo. La città del sole si trova vicino Taprobana. Sorge su una collina e ha una forma circolare. Ha 7 mura di cinta, ciascuna intitolata ad un pianeta, e i palazzi sono vicini l'uno all'altro. Il vertice della città, il tempio è anche la sede del potere politico-religioso, esercitato da un principe sacerdote chiamato Sole o Metafisico aiutato da tre principi: Pon(potere), Sir(sapere), Mor(amore). I “solariani” vivono alla filosofica, cioè hanno tutto in comune( anche le donne), vestono tutti di bianco, mangiano in refettori, cantano e studiano insieme; gli ufficiali di questa città vengono scelti in base alle loro capacità intellettuali, e diventa Metatisico chi è a conoscenza di tutto ciò che la mente umana può conoscere. Il comunismo dei beni e l'eliminazione della famiglia sono pensati volutamente, come una soluzione efficace per allontanare l'amor proprio e far emergere l'amore comune. In pratica nella città del sole è rappresentata una società governata dall'intelletto; l'organizzazione è rigidamente comunitaria e il potere effettivo è al servizio del bene comune; tutto è pianificato (anche la riproduzione della specie), vi è l'abolizione della famiglia (i figli vengono allevati e educati in comune, anche se l'individualismo è possibile grazie allo studio delle scienze); questa società non è perfetta, ma è perfettibile, e i reati vengono puniti con giuste pene. Quest'opera si ispira per molti versi alla repubblica di Platone e all'utopia di More, infatti vi è l'abolizione della proprietà privata, la necessità del lavoro obbligatorio per tutti, l'istruzione diffusa e la parità fra uomini e donne. Altre opere importanti di questo periodo sono gli scritti di Savinien Cyrano (in cui è forte l'influenza delle scoperte scientifiche del XVII secolo), di Francis Bacon e di James Harrington. 4.Le Utopie del XVIII secolo Nel 700 gli scritti utopistici aumentano. Uno dei più famosi (e in parte anche un po' in controtendenza) è lo scritto di Restif: in quest'opera si sostiene la necessità di vietare alle donne ogni campo dello scibile, dalle scienze alla scrittura passando anche per la letteratura; questo autore incolpa il '700 di aver dato voce a teorie pericolose come l'uguaglianza tra i sessi e la necessità dell'istruzione femminile; l'unica soluzione per lui percorribile è un progetto basato su un modello patriarcale in cui l'equilibrio e la stabilità sono garantiti dalla certezza e rigidità dei ruoli sessuali. Innovativa è invece l'opera di Merier, che illustra un mondo utopico ambientato nel futuro, più precisamente nella Parigi del 2440: la Francia è retta da una monarchia illuminata ispirata al principio della separazione dei poteri (senato=corpo legislativo, re=potere esecutivo), ispirata fortemente anche al modello elvetico dei cantoni; in questo mondo vengono riconosciuti i diritti naturali, il progresso si manifesta nella nuova conoscenza di scienze e arti, l'urbanistica è all'avanguardia e la Bastiglia sostituita da un Tempio alla Clemenza. Mably era invece convinto che il progetto finale di una società comunitaria era possibile attraverso delle riforme via via sempre più impegnative che avrebbero portato all'abolizione del lusso, della corruzione e della disuguaglianza. Morelly nel suo codice della natura considera il desiderio di possedere come un male totalmente da estirpare; critica la politica, l'organizzazione sociale e la morale, andando a redigere un vero e proprio codice legislativo di una società utopistica. ETIENNE CABET (1788-1856) C. è autore dell'opera utopica voyage in icarie, una nazione grande più o meno come la Francia, densamente popolata, di forma rettangolare, limitata da due catene di monti e da un fiume; questa sua conformazione però non la estranea dal mondo, e ciò perché sia possibile esportare il suo
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