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UTZ di Bruce Chatwin, Sintesi del corso di Museologia

Riassunto breve e coinciso

Tipologia: Sintesi del corso

2019/2020

Caricato il 29/07/2021

Suitte_Panda
Suitte_Panda 🇮🇹

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Scarica UTZ di Bruce Chatwin e più Sintesi del corso in PDF di Museologia solo su Docsity! UTZ - Bruce Chatwin Utz è un romanzo del 1988 scritto da Bruce Chatwin. Narra di questo misterioso personaggio che è Kaspar Utz in un tempo storico che va a ritroso, parte dalla morte, dal funerale nel 1974 del protagonista e narra da periodi storici antecedenti, dalla seconda guerra mondiale e dopo guerra. Utz era un grandissimo appassionato di porcellane fino da bambino, tanto che crescendo creò una collezione di porcellane del Meissen di un grandissimo valore. Tuttavia viveva a Praga, nell’ex Cecoslovacchia, l’attuale repubblica ceca, in cui dopo la seconda guerra mondiale vigeva il regime comunista con a capo la Ghestapo, un regime totalitario quasi dittatoriale. Pretendeva che tutte le collezioni private presenti nel paese fossero pubbliche, quindi rese fruibili al pubblico, poste dunque in musei. Ciò che farà Utz per tutta la sua vita è quello di preservare e mantenere privata la sua collezione, in quanto egli stesso, come poi affermeranno molti storici e critici dell’arte, sarà quello di ritenere effettivamente la struttura museale, il museo, la tomba dell’arte, dei reperti, delle collezioni, in quanto delle collezioni messe all’interno di queste strutture non vengono toccate, spostate, non si possono sentire in modo diretto. Questo per Utz era essenziale perché affermava che un collezionista privato, toccando e curando la propria collezione la rendeva in qualche modo viva, lui infatti non voleva perdere questo valore che attribuiva, oltre a quello economico, e sentimentale che aveva nei confronti della propria collezione. Utz era molto pressato dalla Gestapo, che arrivò a inserire delle microspie all'interno del suo appartamento per tenerlo sotto controllo e capire effettivamente che valore avesse la sua collezione. Fortunatamente Utz sapeva delle microspie, infatti quando si ritrovava a parlare del valore effettivo della collezione, veniva aiutato dalla sua domestica attraverso forti rumori fatti con lo sbattere di pentole e stoviglie, eludendo chi lo stesse spiando. Fu costretto a scendere a patti con il regime, trovando un compromesso, ovvero rendere pubblica la sua collezione solo dopo la sua morte, per questo dovette numerare ogni oggetto della collezione per garanzia. Cosa che non avvenne mai perché dopo la morte di Utz la collezione sparì misteriosamente non diverrà mai pubblica. Per motivi di salute Utz era autorizzato a viaggiare fuori Praga, si reca anche a Parigi alle terme, la gente lo prendeva per pazzo perché aveva la possibilità di evadere dal suo paese ma non lo fece mai, a lui piaceva stare a Praga per l’ambiante naturale ovviamente non per il regime che vigeva, anche perché riusciva a raggirare la Gestapo senza dover abbandonare la sua collezione. Noi veniamo a conoscenza della storia di Utz grazie alla voce narrante che potrebbe essere l’immedesimazione dello stesso Chatwin, che entra a contatto con Utz nel 1967 perché doveva scrivere un articolo importante sull’imperatore Rodolfo Il d'Asburgo e chiedendo di qualcuno esperto di questa figura venne indirizzato da Utz. Rodolfo d'Asburgo era un amante di porcellane e di ceramiche, infatti aveva una grande collezione di queste nel suo palazzo. Possiamo dire che Utz nel suo piccolo si immedesimava in Rodolfo d'Asburgo nell’ammirare la sua collezione.
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