Scarica Valutazione e intervento nella disabilità intellettiva e più Sbobinature in PDF di Psicologia Clinica solo su Docsity! Valutazione e intervento nella disabilità intellettiva Dobbiamo fare una differenziazione tra diagnosi medica e diagnosi psicometria e psicologica. DIAGNOSI MEDICA ▪Permette di identificare le cause di tipo organico che possono essere alla base di unadisabilità intellettiva; ▪Di individuare casi poco frequenti in cui è possibile intervenire chirurgicamente o farmacologicamente per rallentare o attenuare il deterioramento mentale ( Ad es. la meningite che è un evento morboso che si può presentare a qualsiasi età, ma se diagnostico precocemente permette di essere curato a livello farmacologico per prevenire eventuali conseguenze successive); ▪individuare precocemente su eventuali altri deficit associati; ▪identificare/escludere cause genetiche per una programmazione consapevole di altre gravidanze da parte dei genitori. DIAGNOSI PSICOMETRICA E PSICOLOGICA Fa riferimento all’utilizzo di strumenti standardizzati ▪ Valutazione del QI con test standardizzati (età a partire dalla seconda infanzia) ➢ Es scale più utilizzate: WPPSI, WISC, WAIS N.B: la valutazione del QI è importante ma deve essere sempre correlata con una valutazione globale della persona nei suoi domini di sviluppo generale e abilità adattive. ▪ Valutazione del funzionamento adattivo ➢ Scale più utilizzate a livello internazionale: ABAS- II; ▪ Valutazione del QI di sviluppo per valutare il bambino anche nella prima infanzia ➢ Es. Scale bayley III, scale griffiths III. ABAS II Adaptive Behaviour Assessment System II (Adattamento italiano a cura di Ferri, Orsini e Rea, 2014) E’ stata validata in Italia nel 2014. Si tratta di una scale di valutazione del comportamento che misura le abilità di vita quotidiana (ciò che le persone effettivamente sono capaci di fare, senza l’aiuto degli altri). Lo strumento indaga 10 aree adattive, riconducibili a 3 domini: Concettuale: Comunicazione, Competenze prescolari/scolastiche, Autocontrollo; Sociale: Gioco/Tempo libero, Socializzazione; Pratico: Cura di sé, Vita a casa/scuola, Uso dell’ambiente, Salute e sicurezza, Lavoro. * A queste si aggiunge l’area Motricità, che è limitata alla valutazione di bambini da 0 a 5 anni. Le ABAS II sono dei questionari, ne esistono diverse forme: - Questionario compilato dal soggetto stesso o dalle figure di riferimento (genitori, insegnanti, caregiver ecc...) - Valutazione completa delle competenze di adattamento in tutto il ciclo di vita. - Più fonti di informazione concorrenti alla valutazione. - Valutazione in contesti diversi (scuola, casa, lavoro, centri sociali): avere più forme, compilate da più figure, permette di fare una valutazione integrata all’interno di contesti diversi in cui l’individuo vive (scuola, casa, lavoro, etc.) —> aspetto importante per poi tenere conto dello sviluppo globale dell’individuo perché sicuramente, come tutti, anche l’individuo con disabilità intellettiva può manifestare dei comportamenti diversi in relazione al contesto in cui si trova ad agire. Bayley Scales Of Infant and Toddler Development III (Adattamento italiano a cura di Ferri, Orsini e Stoppa, 2009) Molto usate a livello internazionale (è stata fatta una validazione italiana nel 2009). Sono 5 scale, 3 con somministrazione diretta (cognitiva, linguaggio e motoria) e 2 rivolte ai genitori (socioemozionale e comportamento adattivo). 1. Scala cognitiva (Cog): valuta lo sviluppo senso motorio, l’esplorazione, la manipolazione, la memoria, la relazione tra oggetti e la formazione dei concetti. 2. Scala del linguaggio (Lang): è suddivisa in 2 sottoscale: * Comunicazione recettiva (RC): prende in esame comportamenti preverbali, lo sviluppo del vocabolario e la comprensione verbale; * Comunicazione espressiva (EC): valuta la comunicazione, lo sviluppo del vocabolario e quello morfosintattico. 3. Scala motoria (Mot): è suddivisa in 2 sottoscale: * Fine-motricità (FM), che esamina la manipolazione di oggetti, la presa e la risposta all’informazione tattile; * Grosso-motricità (GM), che valuta la postura, il movimento dinamico, l’equilibrio e la pianificazione grosso-motoria. 4. Scala socioemozionale: analizza la padronanza del bambino sulla propria funzionalità emotiva, i bisogni comunicativi e la capacità di relazionarsi con gli altri. 5. Scala del comportamento adattivo: valuta le abilità funzionali quotidiane del soggetto esaminato. + Si correda di un Questionario di osservazione del comportamento che integra le osservazioni dei genitori effettuate a casa con quelle registrate dall’esaminatore durante il test. >> Le scale sono diverse, e questo permette di formulare un profilo di sviluppo, evidenziando molto bene nel bambino piccolo (perché sono scale che arrivano fino ai 3 anni e mezzo max) quelli che sono i punti di forza/debolezza del suo sviluppo, e che possono costituire un’ottima guida per la programmazione di un intervento educativo e riabilitativo. ALTRE SCALE RIFERITE ALL’INFANZIA…