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La Nascita di Venere di Sandro Botticelli: Origine e Tecnica, Slide di Italiano

La nascita di Venere, una famosa opera di Sandro Botticelli, pittore legato all'ambiente intellettuale della corte di Lorenzo il Magnifico a Firenze. Il documento illustra come Botticelli utilizzò un nuovo supporto, due teli di lino cuciti insieme, e una tecnica particolare, la tempera magra, per creare questo capolavoro. Inoltre, vengono rivelate curiosità su Simonetta Vespucci, la modella ispirazione di Venere.

Tipologia: Slide

2021/2022

Caricato il 20/04/2022

rebecca-gradoni
rebecca-gradoni 🇮🇹

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Scarica La Nascita di Venere di Sandro Botticelli: Origine e Tecnica e più Slide in PDF di Italiano solo su Docsity! LA NASCITA DI VENERE DI REBECCA GRADONI Di SANDRO BOTTICELLI Alessandro Filipepi (1445-1510), noto come Sandro Botticelli fiorentino, fu il pittore più legato all'ambiente intellettuale della corte di Lorenzo il Magnifico. Dopo essersi formato come orafo e aver condotto l'apprendistato nelle botteghe di Filippo Lippi e di Andrea del Verrocchio, dai quali ereditò i colori delicati e il dolce linearismo dei contorni, dal 1475 iniziò a lavorare autonomamente per i Medici, frequentando la corte. B O T T I C E L L I Scrivi per inserire testo La Nascita di Venere di Sandro Botticelli è una delle icone del Rinascimento italiano. Un inno alla bellezza e all’amore che, come scrisse Dante Alighieri, “move il sole e l’altre stelle”. V E N E R E Ed eccola la dea che aveva in mente. Il suo corpo nudo bellissimo e pudico, coperto dalla folta chioma bionda. Posata sulla valva aperta di una conchiglia, fluttua sulla superficie del mare appena increspata dal vento. Zefiro e Aura, avvinghiati in uno stretto abbraccio, la sospingono con soffi d’oro mentre, attorno alle loro figure, delicati fiori rosa fluttuano nell’aria. Venere rivolge a noi uno sguardo dolce e languido, invitandoci ad un dialogo fatto solo di silenzio. La quiete e la calma della scena sono però interrotte dall’incedere impetuoso di una delle Ore che accorre per porgere alla dea un manto trapunto di fiori, posando le punte dei suoi piedi sul placido paesaggio che accoglie la scena, una raffigurazione idealizzata delle rive dell’isola di Cipro. Pochi accenni alla natura: gli alberi d’arancio, qualche pianta acquatica, il verde manto che ricopre il terreno che si snoda lungo la costa.  Curiosità Chi è la Venere di Botticelli? Non si tratta di una donna immaginata dall’artista ma di Simonetta Vespucci, una giovane di cui Giuliano De Medici si dice fosse follemente innamorato. Sembra che anche Botticelli si fosse innamorato della modella che lavorò anche per altri pittori e che era tenuta in gran considerazione sia per la sua bellezza che per la sua intelligenza. Le donne ritratte da Botticelli somigliano tutte a Simonetta Vespucci, segno che posò anche per altri quadri del pittore fiorentino. P R I M A V E R A A destra, sulla costa frastagliata dell’isola accorre l’Ora della primavera. Il suo vestito chiaro, trapuntato di fiordalisi, è stretto in vita da un ramo di rosa. Il mantello rosso che porge alla dea è decorato con primule e rametti di mirto e si gonfia per effetto del soffio che giunge dal lato opposto.       
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