Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Verga, Schemi e mappe concettuali di Italiano

Sintesi Verga, opere, pensiero

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2021/2022

Caricato il 19/06/2022

tiacima
tiacima 🇮🇹

4.7

(11)

27 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Verga e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Italiano solo su Docsity! VERGA il suo nome è legato indissolubilmente al movimento del Verismo italiano. Nasce a Catania nel 1840 e morirà sempre li nel 1922. Il suo approccio al verismo nasce con l’incontro di zola nel 1884 Prima di approdare al Verismo, Verga si dedica ad altri tipi di romanzi, più vicini alla letteratura di moda all’epoca, fra i quali i romanzi patriottici dato che partecipa molto all’unità d’Italia La conversione al mondo siciliano e al Verismo nasce in Verga da una serie di motivi, fra i quali appunto la scoperta del naturalismo francese e l’interesse verso la questione meridionale La tecnica narrativa utilizzata da Giovanni Verga nelle opere veriste composte dal 1878 in poi, possiede caratteri di originalità innovativi che si distaccano dalla tradizione. A raccontare i fatti non è il narratore onnisciente , ma la voce narrante si mimetizza nei personaggi, dotta il loro modo di pensare, di esprimersi e i loro principi morali. Il linguaggio delle opere veriste del Verga si presenta, pertanto, povero, ricco di modi di dire, paragoni, proverbi, imprecazioni popolari, dalla sintassi scorretta ed elementare, dalla struttura dialettale Per descrivere un mondo come quello siciliano attraverso il verismo, Verga sceglie di adottare un tipo di scrittura oggettiva, priva dei sentimenti e delle opinioni dell’autore. Questo tipo di scrittura rientra all’interno della poetica dell’impersonalità. In questo senso si parla di regressione dell’autore. Lo scrittore mette da parte sé stesso, le sue conoscenze, il suo mondo, e regredisce fino a calarsi all’interno del personaggio al momento della scrittura dell’opera, allontanandosi dalla realtà oggettiva Tra le varie tecniche da lui adottate ci sono quella • Dello straniamento, che consiste nell'adottare, per narrare un fatto e descrivere una persona, un punto di vista completamente estraneo all'oggetto. Questo procedimento narrativo lo troviamo utilizzato, tra l'altro, nelle opere veriste di Giovanni Verga. Come risultato si ottiene quello di far apparire insolite e incomprensibili cose normali, o viceversa, solo perché presentate attraverso un punto di vista estraneo (rosso malpelo). • del discorso indiretto libero, che è un "ibrido" fra discorso diretto e discorso indiretto, dove non esistono i dialoghi con le “. È in pratica un discorso diretto che non è preceduto né da introduttori sintattici (verbi) né indicatori grafici (“). il punto di vista è quello del personaggio di finzione, mentre la voce è quella del narratore, che prova a calarsi, senza darne segni espliciti, all’interno della visione del mondo del suo personaggio. • Della impersonalità, lasciare cioè che sia "il fatto nudo e schietto" e non le valutazioni dell'autore, il centro della narrazione. L'autore deve fare in modo che il testo sembri la trasposizione precisa di cose che realmente esistono. L'autore deve infatti cercare di eclissarsi, di non risultare chiaramente visibile e identificabile, ma mettersi invece nei panni dei protagonisti e cercare di vedere le cose come se fosse loro, con i loro occhi, i loro pensieri e la loro mentalità. Qua verga rifiuta il narratore onnisciente Dalle slide, le tecniche narrative: • Lo scrittore deve eclissarsi, mettersi nella pelle dei suoi personaggi in modo che l’opera sembri essersi fatta da sé e il fatto risalti «nudo e schietto» • Incipit in medias res; gli attori si fanno conoscere con le loro azioni e parole • La narrazione non è onnisciente, ma la voce si mimetizza nell’universo narrato • Gli unici giudizi che emergono sono il frutto della collettività narrata non appartengono al narratore • Il linguaggio della narrazione rispetta quello dei personaggi L’ideale dell’ostrica è sostanzialmente una metafora che può essere così sintetizzata: come l’ostrica vive aggrappata allo scoglio, così coloro che appartengono alle fasce sociali più deboli e restano legati alle tradizioni patriarcali e al proprio nucleo familiare non si perdono e possono salvarsi. l’‘ideale dell’ostrica’, e’ quindi l’attaccamento alla “religione della famiglia” e alle tradizioni patriarcali. Viene teorizzata per la prima volta nella fanstaschiera. Il narratore cerca di spiegare alla donna le caratteristiche del luogo e la natura della povera gente che vi abita; egli mette in evidenza come l’attaccamento alla loro terra e al loro microcosmo sia per queste persone l’unica possibilità di sopravvivere. Proprio in questo contesto, alla fine della novella, viene teorizzato l’ideale dell’ostrica. La questione meridionale nasce con l’Unità d’Italia ed è un problema vivo ancora oggi. Si tratta di come affrontare il dislivello economico, sociale e culturale che c’è tra nord e sud. I governi hanno cercato nel corso degli anni di stanziare fondi e promuovere progetti per il sud, sempre con scarsi risultati. È a partire dal 1860, infatti, che si studia la questione meridionale, per dare una spiegazione ai fenomeni, alle scelte politiche e agli elementi che hanno profondamente segnato la storia del Sud d’Italia arrestandone lo sviluppo. Al momento dell’unificazione la questione meridionale andò aggravandosi. Lo sviluppo capitalistico non toccò il Sud e si ebbero riforme nelle politiche doganali
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved