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Verga: dalla vita all'analisi delle sue opere, Appunti di Italiano

verga : dalla vita all'analisi delle sue opere. Analisi dei contenuti, riferimenti alla corrente letteraria e commenti sulle opere

Tipologia: Appunti

2020/2021
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Caricato il 21/05/2021

melissarapii
melissarapii 🇮🇹

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Scarica Verga: dalla vita all'analisi delle sue opere e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! VERGA Vita Nasce in Sicilia, questione meridionale oggetto di studio per molto tempo, grande divario tra Milano e mondo agricolo siciliano. Nasce a Catania, luogo nella quale vi è la sua formazione, si sposta a Firenze dove scrive le prime opere e poi a Milano, città aperta dove completa la sua formazione. Primi romanzi (non veristi): 1. Storia di una capinera: vicino al mondo di Manzoni, fanciulla molto povera che per ragioni economiche deve farsi suora, si innamora di un giovane che non può sposare perché non ha una dote. Morirà di dolore, lui sposerà un’altra donna. Rimando alla Monaca di Monza. Amore come sofferenza, immagine tipicamente romantica. Inizialmente fa successo questa opera. 2. Eva: racconto di una ballerina che si innamora di un giovane che non è ricco e non può regalarle il futuro che vorrebbe. Giovane non trova strada per guadagnare, lei lo abbandona e lui malato torna in Sicilia e muore. Conclusione romantica, pervasa di sentimenti. Elementi autobiografici. Ballerina appartiene ad una fascia sociale non raccomandabile, fascia che non ha dignità sociale delle persone borghesi, mestiere non socialmente accettabile. Primo tentativo di spostarsi verso il verismo. Verga inizia a scrivere interessandosi alle realtà sociali. Verga parla della Sicilia nella quale non c’è una vera e propria cultura, mondo arretrato. Abbandona altre realtà italiane. Prima novella che scrive è Nedda. Nedda è una ragazza che raccoglie olive, ragazza che lavora per vivere, ci si sposta verso un mondo non tipico della letteratura precedente, nessuno raccontava di una condizione sociale così bassa. Primi tentativi legati al riscatto sociale per spostarsi verso un ceto migliore, si innamora di un giovane che poi muore, lei ha una figlia dal giovane. La isolano perché condannano la sua relazione illegittima, contesto popolare molto rigido. Lei non ha la possibilità di mangiare, conclusione devastante, bambina muore di stenti e la madre commenta che forse è meglio così perché la vita non ha altro che dolore per chi vive. Ci si abbassa come interesse, lei mira solo a sopravvivere. C’è ancora un coinvolgimento da parte dell’autore che non dovrebbe esserci nel verismo, romanzo non verista. Nedda è un punto di passaggio obbligato, prima novella completamente verista, secondo criteri della nuova poetica, è nel 1878 ed è Rosso Malpelo. Inizia a dare spazio al romanzo, progetta un ciclo di romanzi (anche Zola), il “Ciclo dei Vinti” che dovevano prevedere 5 romanzi, il primo è “I Malavoglia”, famiglia di pescatori, vita d’inferno, rischiano la vita tutti i giorni. Contadini vivono la stessa povertà ma non rischiano la vita. Il secondo è Mastro Don Gesualdo, arricchito. Poi dovevano esserci altri tre romanzi, si accorge che la sua arte è quella di parlare di strati bassi, non può adottare il verismo per parlare di classi alte. Si dedica alla politica, viene nominato senatore. 1. Documentare realtà senza abbellirla (anche secondo Leopardi), “documento umano” 2. Ricostruzione scientifica dei processi psicologici, sentimento è frutto di un avvenimento che lo determina. Povertà stabilisce che la bambina di Nedda muoia per la mancanza di cibo -> dolore. Rapporto scientifico, causa-oggetto. se l’evento cambia, cambia la conseguenza. Per Verga l’uomo non può influire sulla propria condizione. Secondo i francesi cambiando le cause del disagio sociale, esso cessa. 3. Personaggi descritti in modo oggettivo attraverso oggetti e comportamenti, talvolta si lascia spazio ai sentimenti in maniera scientifica. • Aspetti che la poetica verista riprende dal naturalismo Verismo più pessimista del naturalismo, intento del naturalismo è risolvere i problemi, fiducia nel futuro, se capiamo le ragioni del perché le cose vadano male possiamo risolvere i problemi. Per Verga no. Forma: 1. Impersonalità: distacco dell’autore rispetto alle vicende che narra, punto di vista esterno rispetto ai fatti raccontati. Impersonalità già presente, Verga raggiunge l’apice. • Eclissi dell’autore -> autore sta al di fuori, in Verga l’autore sparisce per far capire ai lettori che la realtà non è stata raccontata come se fosse il suo punto di vista, è oggettiva. • Regressione (= estraniamento) -> si sforza di guardare le cose non con il suo occhio intellettuale, ma con quello di uno che potrebbe essere sullo stesso piano dei personaggi narrati. Depone la sua formazione, la sua percezione per assumere quella dei personaggi della vicenda. Divario tra parere dell’autore e parere che assume • Discorso indiretto libero -> autore si cala nei pensieri del personaggio senza dircelo, nessun segno di punteggiatura. Lo scopo non è il coinvolgimento, questi ricordi servono per ricostruire cosa vive il personaggio in relazione agli eventi che lo circondano. Lo scopo dei ricordi è semplicemente far capire al lettore la situazione del personaggio Tipici di Verga, non di tutti i veristi. ROSSO MALPELO (p 127) Malpelo ha i capelli rossi quindi è cattivo, non sapremo mai il vero nome. Stereotipo cucito addosso che alla fine si realizza. La sabbia rossa per creare malta, mattoni. La madre lo vede solo il sabato, lui lavora tutta la settimana nella cava e quello che porta gli viene sottratto, per timore che avesse preso soldi veniva picchiato. Era onesto, non rubava. Lo schivavano tutti. Corbello = cestino con la merenda. Ormai accetta i calci, la sua sorte, non fa nulla per modificare la sua opinione, accetta con rassegnazione questo pregiudizio. di vita. Il barone, ex padrone di Mazzarò, non ha saputo amministrare la sua roba in maniera corretta. Inizia a perdere la sua ricchezza, deve venderla a colui che aveva aiutato per carità -> Mazzarò. Firma atti di passaggio di proprietà e vende tutto a Mazzarò che, essendo analfabeta, firma con una croce. Egli è fiero di non aver perso tempo a imparare, il barone sa scrivere ma non sa amministrare la sua ricchezza. Mazzarò difende la sua roba, il barone lasciava gli incarichi ad altri. Il barone continua a dargli del tu, non gli vende come unica cosa lo stemma della casata. Mazzarò si è arricchito ma non sarà mai nobile. A Mazzarò non interessa, è una spesa inutile e non porta ricchezza. Ora è il barone ad aver bisogno del suo aiuto. È avaro non aiuta nessuno, ognuno dovrebbe lavorare di più per avere di più come ha fatto lui. Il denaro non gli interessa, non frutta. Comincia a diventare vecchio, dovrà lasciare la sua roba, è un dramma per lui. può solo uccidere ciò che può compiere viaggio con lui. Approfondimento psicologico, in modo analitico si scopre cosa avviene nella mente di Mazzarò, conoscendo la sua storia e il suo modo di ragionare si spiega il suo comportamento. LA FANTASTICHERIA (p 144) Ponte tra le novelle e I Malavoglia. Nobile che parla con donna nobile e raffinata. Durante un viaggio lei ha conosciuto delle persone in un villaggio di pescatori ed è colpita dalle loro storie. L’interlocutore ricorda le storie conosciute nel villaggio Acitrezza (dove vive la famiglia Malavoglia). Il tifo, il colera e burrasca sfoltiscono la comunità dei Malavoglia. Formiche sbaragliate dall’ombrellino della donna. Allo stesso modo la sorte distrugge la vita di qualcuno e poi torna tutto come prima (le formiche tornano a fare quello che hanno sempre fatto). Verga regredisce allo stato dei personaggi. Passa in rassegna i personaggi conosciuti dalla donna, presenta quelli che saranno i protagonisti dei Malavoglia (aveva già in mente di scriverli). • Vecchietto è capofamiglia, padron ‘Ntoni • Mena, si innamora del vicino di casa ma non ha dote per sposarlo • Luca muore a Lissa • Bastianazzo muore in mare Tutti i romanzi del ciclo dei vinti fanno riferimento alla morale dell’ostrica, ognuno dei 5 romanzi racconta uno strato diverso. Tutti cercano di cambiare la loro condizione. Personaggi che hanno cercato di fare un salto di categoria (es Malavoglia). Tutti questi passaggi che i vinti provano a fare sono deleteri, hanno conseguenze terrificanti. Mastro Don Gesualdo si arricchisce attraverso il lavoro, acquista privilegio nobiliare sposando una donna nobile ma povera che non lo ama, lo tratta con disprezzo per le sue umili origini, lo tradisce e ha un figlio con l’amante, Mastro Don Gesualdo morirà circondato dal disprezzo della famiglia. Si convince che la vita sia stare attaccati allo scoglio. Conforto degli strati bassi è che sempre si sono comportati così, Verga stesso dice che potrebbe vedere un nobile passare senza desiderare di essere come lui. Vita dominata dalla necessità, la barca della famiglia è chiamata Provvidenza. Se uno vuole allontanarsi dallo scoglio in cui è nato, viene travolto. Bisogna mettersi nei panni dell’ostrica. Si concentra sui piccoli, sugli umili, la loro vita è interessante perché dominata dalla fatale necessità, sono “sballottati” dal destino. Chi si allontana dallo scoglio per conoscere il mondo o per migliorare il proprio stato viene travolto. Pesce vorace lo ingoia. Per l’ostrica è interessante fare attenzione ai pericoli sullo scoglio, se le va male dovrà affrontare il coltello del palombaro o il gambero. Anche il mondo dei pescatori ha una sua dignità. Questo mondo ha dignità, insegnamento ai nobili. La fanciulla non ha la stessa capacità di riflettere delle persone che ha incontrato. I MALAVOGLIA Malavoglia nome parlante, soprannome. Opposto, in realtà hanno sempre lavorato di buona voglia. Famiglia di pescatori, volevano commerciare i lupini. Diventano commercianti, usano la loro barca che un loro parente aveva venduto loro. La barca cola a picco con il carico di lupini, zio Crocifisso li inganna sulla qualità dell’affare. Rischiano di prendere un grande abbaglio, la barca cola a picco e durante il naufragio muoiono due membri della famiglia. Muore Bastianazzo, capo famiglia, rimangono Padron ‘Ntoni e i due figli rimasti orfani. Poi altre sventure colpiranno la famiglia che privata della barca non può più sostentarsi. Mare è pericoloso. Prefazione (p 194) Si spiegano i Malavoglia all’interno del ciclo dei vinti • Aspetti interpretativi e stilistici • Non giudica da narratore esterno onnisciente, si cala nella storia come uno del gruppo, non giudica da intellettuale ma come se fosse uno dei personaggi, giudizi calati dal concreto • Fiumana di progresso: Progresso distrugge, si vede bene con i deboli. La bramosia dell’ignoto, l’accorgersi che non si sta bene o che si potrebbe stare meglio spinge al cambiamento. Travolge e lascia gli scarti. Ciclo inevitabile di sconfitte, “Il mondo è una foresta di belve”, Foscolo. La vita è fatta di tante sfumature che vuole portare nell’opera. Trama Gente che ha sempre lavorato di buona voglia. Acitrezza, paesino della Sicilia, piccola baia con faraglioni all’orizzonte, ultimo baluardo contro la forza del mare. Eventi che capitano in questo microcosmo, i fatti che avvengono al di fuori non vengono descritti, solo raccontati. Non importa cosa ci sia al di fuori di quell’universo. Luca muore nella battaglia di Lissa però questa cosa avviene come se fosse riportata in scena da qualcun altro, arriva semplicemente la notizia. Tutto riportato come notizia, come diceria. Stanno bene, per ambizione sentono il bisogno di cambiare vita dal momento che conducono una vita molto pesante. Carico di lupini comprato a credito dallo zio Crocifisso, questo carico è mezzo avariato, caricato sulla barca. Tempesta provoca il naufragio dove muore Bastianazzo, capofamiglia che guadagnava per famiglia. Torna relitto della nave provvidenza. Rimangono Padron ‘Ntoni, anziano non può lavorare e rimane giovane ‘Ntoni che è appena tornato dal servizio militare, eroe dibattuto, inquietudini strane, lui che ha conosciuto il mondo vorrebbe riprendere una vita altrove. Finirà a compiere un omicidio per cui poi dovrà scontare una pena. Malavoglia continuano a lavorare per guadagnare, anche le donne La Longa, soprannome, madre. Mena che è una ragazza lavoratrice soprannominata Sant’Agata perché sempre al telaio, comportamento irreprensibile, si innamora di compare Alfio, che vive nella casa di fronte, vorrebbe sposarla ma entrambi sono molto poveri. Mena reclusa a casa sua. Luca muore in battaglia, rimane Alessi che è troppo giovane per entrare nell’universo del lavoro di famiglia e poi la più piccola che è Lia. I figli sono 5, Luca era un gran lavoratore ma muore prematuramente. Due lavoratori positivi, due che non riescono a far fronte alla tragicità della situazione. ‘Ntoni e Lia non riescono a far fronte alla situazione, Lia scappa e non torna a casa e qualcuno dirà di averla vista in città in una casa per prostitute. Non è un bel modello per gli altri. All’interno del testo due simboli, la provvidenza, colata a picco, la provvidenza li ha abbandonati perché hanno cercato di migliorare la loro situazione, morale dell’ostrica. La casa del nespolo, casa della tradizione familiare, in seguito continuano a viverci ma la ipotecano, hanno il debito che deriva dall’acquisto dei lupini, potrebbero essere sbattuti fuori di casa. Alla fine torneranno a essere nelle mani della famiglia, l’ideale della famiglia coesa unita che però affonda come la barca. Qualcuno muore e qualcuno si stacca volontariamente. P 203 5 dita = 5 figli. Morale di padron ‘Ntoni è positiva. Bastianazzo chiamato così perché è forte, stabile. Sposa La Longa, bassa, per volere del padre. Nell’obbedienza risiede la prosperità della famiglia. • Verga dimostra di credere al detto popolare • Alessi somiglia al nonno • Essere in tanti -> tante braccia per lavorare Valanga di eventi nefasti, disgrazie a raffica. • Muoiono pilastri della famiglia, Bastianazzo nel naufragio e La Longa muore di colera, epidemia (= condizioni igieniche precarie). Si diceva che anche Leopardi fosse morto di colera, poi smentito. • Padron Ntoni muore in ospedale, per lui è disumano. Connotato dal colore bianco, mondo ovattato, per lui è sciagura, lui voleva morire nel suo letto nella casa del nespolo circondato dalla sua famiglia, questo non è possibile perché la sua famiglia si sta sfaldando • Si allontana Ntoni (giovane), prima di partire viene arrestato per una rissa, parte per cercare fortuna, non positiva come partenza. Esce di prigione, torna a casa, non ha il coraggio di
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