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Verismo e Verga - Schemi, Schemi e mappe concettuali di Italiano

Indice: - contesto - Luigi Capuana: vita in breve, stile, scienza e impersonalità - Giovanni Verga: vita, letteratura, confronto con Emile Zola, temi, opere (Una peccatrice, Storia di una capinera, Eva, Eros, Tigre reale, Nedda, Rosso Malpelo, Fantasticheria, Amante di Gramigna, La lupa, La roba, I Malavoglia, Mastro Don Gesualdo)

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2020/2021

Caricato il 29/05/2021

lina.bennis09
lina.bennis09 🇮🇹

4.6

(29)

48 documenti

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Scarica Verismo e Verga - Schemi e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Italiano solo su Docsity! VERISMO Dal 1870 negli ambienti culturali dell’Italia settentrionale iniziò a diffondersi il fenomeno Zola, recepito come scrittore sociale. Nessun’altro autore ad egli contemporaneo ebbe la stessa forza culturale e altezza intellettuale. C’erano molte opere che miravano all’effetto dello scalpore ma peccavano per quando riguarda i contenuti. Verismo è un termine generico perché non si riferisce ad una scuola o ad un movimento organizzato, a differenza del Romanticismo, né ad un progetto unitario comune nazionale: si concentrò soprattutto in Sicilia. È caratterizzato dall’interesse per gli ambienti popolari e miseri. Da ricordare è poi la nascita del romanzo psicologico a partire dal 1890. LUIGI CAPUANA: Nato a Catania un anno prima di Zola, fu figlio di un proprietario terriero. Lavorò come critico al Corriere della sera, si trasferì a Roma e poi ritorno alla città natale durante gli ultimi anni di vita; morì a 76 anni. Pubblicò il primo romanzo italiano verista nel 1879, “Giacinta”, significativamente dedicato a Zola. Insieme a Verga e ad altri giovani scrittori fece nascere la nuova narrativa verista. Ne diventò il critico rifiutando alcuni punti principali del Naturalismo: la letteratura per lui NON è subordinata alla sperimentazione scientifica e nemmeno all’impegno politico e sociale. ● Scienza e forma letteraria: l’impersonalità La letteratura deve restare tale e perseguire i propri fini artistici, senza snaturarsi da essi e diventare essa stessa scienza. Al massimo ella può avvicinarsi allo spirito scientifico con la maniera dell’impersonalità, ovvero nel modo in cui si rappresenta la realtà (🡪 oggettivo) e in cui si organizzano i materiali e i mezzi espressivi (🡪 eliminazione dei giudizi dell’autore). GIOVANNI VERGA Coetaneo di Zola, Verga nacque a Catania in una famiglia di piccoli proprietari terrieri. Da giovane abbandonò gli studi di giurisprudenza per dedicarsi al giornalismo. Interesse principalmente per i romanzieri moderni, soprattutto quelli francesi come Alexandre Dumas, autore de “I tre moschettieri”., di italiani invece seguiva solo alcuni come Francesco Guerrazzi ● Letteratura: - 1878 anno di svolta con la pubblicazione di “Rosso Malpelo” perché viene introdotto il concetto di impersonalità del linguaggio, il quale diventa scabro e nudo. - Rinuncia alla prospettiva onnisciente del narratore e adotta quella limitata dei personaggi. Questo rende il popolo protagonista poiché determina egli stesso la prospettiva del racconto. Il narratore non può più essere criticato perché egli non dà giudizi e non esprime i propri pareri. - Per il resto vedere la prefazione di “L’amante di Gramigna” sotto Émile Zola Giovanni Verga Contesto Classe borghese, società francese durante un forte sviluppo economico Realtà statica dell’Italia del Sud, governata da sopraffazioni immutabili Filosofia Positivista Materialisticamente pessimista, fatalismo Mindset Società migliorabile Società immodificabile Politica Democratica progressiva, Zola è portavoce dei disagi degli strati bassi Conservatrice Scopo della letteratura Quello di far conoscere Conoscenza Utile e indispensabile al miglioramento Pragmaticamente inutile, conoscenza disinteressata Impersonalità Per oggettivare, distacco quasi scientifico Giudizi Sì, per denunciare le condizioni pessime dei minatori, come la promiscuità, con lo scopo di CAMBIARLE, non è un giudizio di una persona schifata e basta. Tentativo di eclisse dell’autore in “L'Assommoir” No, perché l’autore si eclissa nel punto di vista dei personaggi Stile Discorso indiretto LIBERO Temi: rischi e pericoli del progresso, regressione ● Opere: - Giovanili: “Amore e patria” (1856-57) e “I carbonari della montagna” (1860) - “Una peccatrice” (pubblicato nel 1866 dall’editore Negro) romanzo preverista autobiografico (cosa minchia gli era successo???) Narra la vicenda di un piccolo borghese di nome Pietro, che, pur avendo ottenuto la ricchezza, il successo e la donna dei suoi sogni, Narcisa, ritornerà alla sua mediocrità dopo che Narcisa, impazzita per amore, si toglierà la vita. - “Storia di una capinera” (1871) romanzo epistolare che segnò il suo primo successo.
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