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Vetrino apparato digerente con descrizione, Appunti di Istologia

Spiega nel dettaglio il vetrino di vari punti dell'apparato digerente: ESOFAGO E ILEO, basato su appunti presi durante lezione laboratorio e Wheater Atlante di istologia e anatomia microscopica

Tipologia: Appunti

2015/2016

Caricato il 17/11/2016

giulia_m._personeni
giulia_m._personeni 🇮🇹

3 documenti

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Scarica Vetrino apparato digerente con descrizione e più Appunti in PDF di Istologia solo su Docsity! → Intestino tenue/Esofago: Apparato gastrointestinale: il sistema gastrointestinale è responsabile della trasformazione del cibo in materiale assorbibile. Questo processo si realizza in 5 fasi principali: ingestione, frammentazione, digestione, assorbimento ed eliminazione dei prodotti di scarto. Il sistema è un tubo muscolare rivestito da una mucosa, quest'ultima mostra differenze di struttura regionali che riflettono le differenti funzioni. • ingestione e frammentazione: hanno ruolo nella cavità orale e formano il bolo di cibo indirizzato nell'esofago dalla lingua e dai muscoli faringei durante la deglutinazione. Questa è facilitata dalla secrezione di saliva da parte delle 3 ghiandole salivari maggiori e dalle numerose ghiandole salivari minori. • Digestione: l'esofago conduce il bolo allo stomaco. La digestione è il processo grazie al quale il cibo è progressivamente trasformato dagli enzimi in molecole sufficientemente piccole per poter essere assorbite. La digestione iniziale, grazie all'intensa attività muscolare della parete dello stomaco, riduce il contenuto gastrico a un liquido semi-digerito, il chimo. Questo viene spinto attraverso uno sfintere muscolare, il piloro, nel duodeno (la parte iniziale dell'intestino tenue). Gli enzimi digestivi prodotti dalla ghiandola esocrina pancreas, entrano nel duodeno insieme alla bile epatica, attraverso il dotto biliare comune. La bile contiene prodotti di escrezione del metabolismo epatico, alcuni dei quali sono in grado di agire come emulsionanti e permettono la digestione dei grassi. Dopo il duodeno troviamo il digiuno, che è il tratto con maggiore assorbimento; il rimanente tratto dell'intestino tenue è l'ileo. • Il residuo liquido non assorbito dal tenue, passa attraverso la valvola ileo-cecale nell'intestino crasso. Qui viene assorbita l'acqua dal liquido che diventa progressivamente più solido, finchè non viene espulso dall'ano. La prima parte del crasso è chiamata cieco e da essa origina un sacco a fondo chiuso: l'appendice. La successiva parte, il colon, è suddivisa in ascendente, trasverso, discendente e sigmoide. La porzione terminale è il retto, un sito di deposito per le feci prima dell'espulsione. Il cibo è spinto lungo l'apparato attraverso 2 meccanismi: 1) azione della muscolatura volontaria del cavo orale 2) la peristalsi, delle contrazioni involontarie della muscolatura a livello della faringe e del terzo superiore dell'esofago. A causa della continuità con l'ambiente esterno, il sistema è un potenziale accesso per gli organismi patogeni, perciò presenta meccanismi di difesa tra i quali la presenta di tessuto linfoide. Struttura dell'apparato gastrointestinale: caratteristiche comuni evidenti: è essenzialmente un tubo muscolare rivestito da membrana mucosa, che mostra differenze nelle varie regioni. Presenta 4 strati funzionali: mucosa, sottomucosa, muscolare e avventizia. 1) Mucosa: divisa in 3 strati: epitelio di rivestimento, lamina propria connettivale di supporto e un sottile strato di muscolatura = la muscolari mucosae, che determina i movimenti locali e la formazione di pieghe. 2) Sottomucosa: strato di tessuto connettivo lasso che fa da supporto alla mucosa e contiene i vasi di calibro maggiore, linfatici e nervi. 3) Muscolare propria: formata da tessuto muscolare liscio, suddiviso in due strati: uno circolare interno e uno longitudinale esterno; disposti perpendicolarmente l'uno all'altro; la loro funzione è alla base della peristalsi. 4) Avventizia: strato esterno di tessuto connettivo permette il passaggio di vasi e nervi. Negli individui obesi contiene una grande quantità di tessuto adiposo. Le ghiandole sono presenti in tutto l'apparato a varie profondità della parete. Lungo tutto il canale è distribuito tessuto linfoide sottoforma di cellule disperse, soprattutto nella lamina propria o a formare follicoli. Esofago: è un tubo la cui parete è dotata di un'importante componente muscolare. L'inizio della deglutinazione è un atto volontario. I cibi e liquidi non rimangono nell'esofago per più di pochi secondi e il regurgito è prevenuto normalmente da uno sfintere fisiologico: la giunzione esofago- gastrica. La mucosa esofagea si presenta molto invaginata e ciò permette una notevole distensione durante il passaggio del bolo. Il lume è rivestito da uno spesso epitelio pavimentoso stratificato di protezione. La lamina propria sottostante contiene sparsi aggregati linfoidi. La muscolaris mucosae è scarsamente visibile a questo ingrandimento. La sottomucosa è riccamente vascolarizzata e relativamente lassa, permettendo la distensione durante il passaggio del cibo. Contiene anche piccole ghiandole mucose che contribuiscono alla lubrificazione. La muscolare propria è spessa e gli strati circolare interno e longitudinale esterno sono facilmente distinguibili. Dato che la prima parte della deglutinazione è sotto il controllo volontario, i fasci di muscolo predominano nel terzo superiore. MUSCOLARE PRORIA ESOFAGO SUPERIORE: 1) sezione trasversa: muscolo striato di tipo scheletrico 2) sezione longitudinale: muscolo liscio Intestino tenue: comprende il duodeno, il digiuno e l'ileo ed è la principale sede di assorbimento dei prodotti della digestione. La digestione e assorbimento sono aumentati grazie alla presenza di un enorme area di superficie, determianta: 1) grande lunghezza dell'intestino tenue (4-6 metri) 2) presenza di estroflessioni della mucosa e sottomucosa dette pliche circolari 3) presenza di numerose estroflessioni digitiformi della mucosa: i villi, e di invaginazioni in cripte: le cripte di Lieberkuhn 4) numerosi microvilli sulla superficie degli enterociti, le cellule colonnari che rivestono i villi e le cripte; responsabili del processo di digestione e assorbimento. La Muscolaris mucosae si trova immediatamente al di sotto delle cripte e separa la mucosa dalla sottomucosa. La sottomucosa, vascolarizzata, si estende all'interno delle pliche e ne costituisce la struttura portante La muscolatura propria, con due strati disposti perpendicolarmente, è responsabile della peristalsi. Il lato peritoneale è rivestito dal tessuto connettivo lasso della sierosa, rivestita a sua volta da mesotelio. La presenza di aggregati linfoidi nella lamina propria, formano quando maggiori, le placche del Peyer. Villi: sono rivestiti da un epitelio colonnare semplice, continuo con quello delle cripte. Le cellule di questo epitelio sono di 2 tipi principali: 1) enterociti: coinvolti nella digestione di membrana e nell'assorbimento; sono cellule colonnari alte, con nuclei localizzati alla base. La loro superficie laminale è fortemente PAS positiva per la presenza di uno spesso glicocalice e di uno strato di muco sintetizzato dalle cellule caliciformi; queste caratteristiche svolgono un ruolo protettivo contro l'autodigestione.
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