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Guide e consigli
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violenza sulle donne, Schemi e mappe concettuali di Storia

suffragio universale, sottomisssione della donna

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2019/2020

In vendita dal 27/06/2022

sharon-ferraresi
sharon-ferraresi 🇮🇹

4.3

(4)

15 documenti

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Scarica violenza sulle donne e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia solo su Docsity! Violenza sulle donne Le masse popolari iniziarono a richiedere sempre di più il diritto di voto e la cittadinanza, i governi cominciarono a pensare al suffragio universale, in cui, però, le donne non venivano considerate. Il diritto di voto era limitato dal ceto e dalla ricchezza, l’unico requisito per esprimere le proprie idee appunto per poter esercitare i diritti. Un uomo doveva possedere una propria identità e lo stato gli doveva concedere il diritto di voto e un'alfabetizzazione. Coloro che non votavano erano impossibilitati a dare una propria identità di sé, avevano un’identità plurale e si facevano sentire attraverso i gruppi dei ceti, avevano quindi un'identità comune e collettiva. La differenza tra uomini e donne è intrinseca, ineliminabile ed era percepita da due distinzioni, da cultura e natura e da pubblico e privato. Solo gli uomini erano in grado di avere una propria razionalità e potevano passare da uno stato di natura a una società in cui rinunciavano ai diritti di natura per la tutela dei propri diritti. Era negato ipotizzare che le donne potessero avere una propria cultura e dare un contributo alla società, tutto ciò di positivo poteva venire solamente dagli uomini perché le donne sono state murate in una dimensione privata perché si riteneva che la loro funzione era quella di provvedere alla maternità e non poteva essere definita come essere vivente solo perché era inserita dentro la casa, perciò non avevano nessuna collocazione pubblica nella società. Le donne erano viste come una massa subalterna e una massa indistinta, anche i titoli di studio non erano sufficienti a differenziare la cultura solo perché erano donne. Pone le donne non solo confronto con gli operai ma anche dai neri che non erano stati inglobati nella cittadinanza perché visivamente per il colore della pelle erano un corpo sociale a parte. La donna, allo stesso modo, non poteva prendere parte alla sfera pubblica perché agli occhi di tutti sarebbe stato come un tradimento della sua dimensione privata che la vedeva di necessità relegata a quelle attività percepite dalla società, ovvero maternità, accudimento dei figli, accudimento dei maschi di casa e accudimento della casa. La donna poteva disporre dei beni ma non aveva il diritto di testamento e di decidere a chi lasciare i propri beni. L’interesse collettivo poteva essere stabilito solamente dall’uomo e la donna non poteva preoccuparsene, solo gli uomini, che avevano capacità superiori, potevano capire cosa era giusto fare. Tutte le lotte femminili finivano con lo spingere solamente temi sessuali volte ottenere la parità di genere soprattutto sulla sfera sessuale, lo stupro di una donna era considerato solo un reato morale. Le donne inoltre dovevano battersi per avere una parità nella sfera pubblica del lavoro. (La casa non era più aperta al pubblico ma la casa mononucleare era diventata chiusa e riservata, si suddividevano in ambienti rurali e urbani gli ambienti rurali erano legati a una tradizione patriarcale della famiglia, più conservatrice, mentre gli ambienti urbani erano più avanti e meno legati alla tradizione.) L’identità individuale si rafforza dal cognome, solo maschile. La trasmissione del cognome dava certezze in un contesto in cui era difficile identificare i privilegi, iniziati ad andar via dall’abolizione dei diritti feudali della rivoluzione francese. La famiglia si è rafforzata perché il padre di famiglia dava bambino per scontato la vita dei propri figli che portavano il suo cognome e la sua identità, tutto ciò grazie alla scienza che aveva contribuito a diminuire la morte infantile. Si diffuse il controllo delle nascite soprattutto nelle famiglie borghesi, veniva affidato al maschio di casa con il coito interrotto, si diffuse anche la castità che significava essere certi del padre dei figli. Se una moglie è casta la famiglia è forte. La verginità della donna al matrimonio accresce come simbolo dell’onore dell’uomo di casa e come suo prestigio. Per la limitazione delle nascite il maschio aumentava il suo potere nella coppia e aumentava la sua responsabilità, diminuiva il piacere dei rapporti sessuali sia sul fronte erotico che espressivo. Mentre il maschio aveva una libertà le donne erano rese merce per soddisfare il piacere maschile. La prostituzione della donna era inserita in un
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