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vita di Paolo di Tarso, Schemi e mappe concettuali di Storia Antica

questo documento consiste nella breve ma completa sintesi della vita di Paolo di Tarso, evidenziandone i passaggi fondamentali.

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2021/2022

Caricato il 20/08/2022

Angi01Fi
Angi01Fi 🇮🇹

4.5

(2)

16 documenti

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Scarica vita di Paolo di Tarso e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia Antica solo su Docsity! PAOLO DI TARSO, VITA E FEDE Paolo di Tarso nacque attorno al 5 d.C. a Tarso, città greca della Cilicia, da una famiglia di ebrei aristocratici. Come molti giudei di formazione ellenistica aveva due nomi: Saul, il nome ebraico, e Paolo, il nome occidentale, in questo caso romano. Ebbe un’educazione accurata non solo riguardo all’ebraismo, ma anche nella conoscenza della cultura greca. Avrebbe esercitato il mestiere di fabbricatore di tende da viaggio, occupazione che in seguito gli permise di vivere autonomamente a Corinto. Da giovane, come narrano gli Atti degli Apostoli, fu un persecutore dei cristiani; partecipò, infatti, al martirio di santo Stefano: non nascose mai il suo giovanile zelo per l’’osservanza della legge e delle tradizioni dei Padri’ care ai farisei. Ma durante un viaggio verso Damasco gli apparve Cristo resuscitato e Paolo, visione che cambiò radicalmente la sua vita (siamo intorno al 34), a cui Paolo attribuisce come contenuto essenziale il conferimento della qualità di apostolo, con uno specifico mandato missionario ai Gentili. Non è possibile ricostruire con esattezza questa esperienza, ma certamente non si trattò di una conversione, poiché non ha mai passato di passare da una conversione a un’altra: aderire a Cristo significò per Paolo restare fedele al Dio di Israele, e un suo profondo cruccio proverrà proprio dal fatto che Dio ha lasciato che la maggior parte d’Israele rifiutasse la fede in Gesù. Dopo questo evento si recò in Arabia, quindi tornò a Damasco. Iniziò allora un’opera instancabile di apostolato e di fondazione di comunità cristiane, attraverso una serie di viaggi che lo portarono in Asia Minore, Macedonia, ad Atene, a Corinto, a Efeso. Durante questi viaggi scrisse le Epistole (ai Romani, ai Corinzi, ai Galati, agli Efesini…) incluse poi nel Nuovo Testamento. Paolo si recò Gerusalemme tre anni dopo la sua visita a Damasco, verso il 35, per consultare Cefa (Pietro), fa riferimento anche a Giacomo, fratello di Gesù, e resta per 15 giorni. Dopo circa 13 anni Paolo si recò per la seconda volta a Gerusalemme (48), in compagnia di Barnaba, rappresentante della chiesa di Antiochia. Qui l’apostolo dovette affrontare una situazione delicata: manifestatesi le pretese di taluni cristiani ex ebrei, che volevano imporre ai pagani convertiti la circoncisione, Paolo di Tarso si oppose decisamente. A prevalere fu la posizione di Paolo: ai nuovi convertiti non occorreva imporre la circoncisione ma dovevano comunque rispettare dei divieti tra cui l’astensione “dalle carni offerte agli idoli, dal sangue, dagli animali soffocati e dalla impudicizia”. Il concilio di Gerusalemme ebbe un’importanza immensa; se le autorità di Gerusalemme non avessero accettato la posizione antiochena si sarebbe verificata una cesura nel cristianesimo che avrebbe sterilizzato la sua diffusione. Poi Paolo tornò ad Antiochia, dove accusò Pietro di ipocrisia. Con “Incidente di Antiochia” si intende quel momento della storia del cristianesimo primitivo in cui, secondo la lettera ai Galati (2, 11- 14), Paolo si scontrò con Pietro, giunto ad Antiochia, per la sua scelta di non sedersi a tavola con i cristiani che non erano circoncisi (incisione indicherebbe l’alleanza tra Abramo e Dio) a causa del timore di “quelli di Giacomo” e dei “sostenitori della circoncisione”. Paolo era ben consapevole di non essere ben visto dai credenti di Cristo in Oriente; quindi progettò di spostare la sua azione in Occidente, scegliendo Roma come base d’appoggio, per poi raggiungere la Spagna: la sua missione si svolge in aree urbane. Due sono le fasi della crescita della comunità paolina: - Nella prima, giunto in città, egli predica il Vangelo e fonda una comunità i cui membri si riuniscono in case private. - In seguito, Paolo mantiene i rapporti contatti con la chiesa in maniere diverse, attraverso suoi collaboratori, attraverso lettere.
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